ma io non capisco però dove trovate, in uno qualsiasi dei miei post, dove avrei scritto che quelle competenze non servono a nulla e un Biondi Santi equivale al vino del mio vicino di casa.
Perché mi pare di non averlo scritto da nessuna parte.
il mio amen sta nel fatto che il vino alla fine è un qualcosa che si può fare ANCHE semplicemente.
Così come invece si può fare concentrando nella sua produzione quintali di conoscenza.
Così come si può allevare un cazzo di porco in semplicità, come fa il suddetto vicino e come hanno fatto e fanno milioni di persone senza avere una conoscenza enciclopedica su ogni aspetto del suino.
O, al contempo, se si alleva un pata negra come cristo comanda tocca concentrare nella sua produzione altrettanti quintali di conoscenza.
Quello che sto dicendo è che non c'è una peculiarità del vino. Sta cosa si può fare su svariate produzioni, da quando in europa, avendo liberato svariato tempo di lavoro alla sussistenza, abbiamo iniziato a specializzare colture e allevamenti.
E però il fatto di riconoscere giustamente l'eccellenza di tali specializzazioni non per forza si deve tradurre nel disprezzare quando queste stesse cose si facevano più semplicemente, senza questo portato di conoscenze e si facevano uguale.
No, non è antintellettualismo.
Antintellettualismo sarebbe dire, come accennato prima, che siete una manica de froci (perché l'antintellettualismo si accompagna sempre con una dose consistente di omofobia) perché per bervi un cazzo di vino fate tutte ste storie.
E invece no, penso siano tutti discorsi molto sensati e conoscenze da preservare perché ci consentono di avere vini ottimi.
E' invece l'esatto opposto, siete voi ad essere elitari, perchè non sono io ad attaccare il vino di produzione complessa, fatto di grande competenza, siete voi ad attaccare quello semplice, che tra un paio di pagine sarà ai livelli dell'eroina.
Quindi non si capisce perché mi attribuite un attacco che non faccio, quando gli unici ad attaccare siete voi.
per dire che il cucinare per molti cuochi è espressione "artistica", intesa come l'esigenza di tradurre in qualcosa di concreto, attraverso la tecnica, un'idea. Quest'idea può essere relativa al sapore, odore, consistenza ecc..ecc..
non c'è alcun dubbio, ma se non c'era nessuno a stimolare questa espressione artistica questi cuochi se sarebbero espressi spatolando cemento sui mattoni (o facendo qualsiasi altra attività che avrebbe permesso loro di vivere).
Qualsiasi forma artistica non è la semplice espressione individuale ma ha un rapporto dialettico col suo contesto. Sennò la rendiamo una produzione che avviene in un'interiorità immersa nel vuoto, che è del tutto irreale.