Romanzo musicale

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #180 il: 03 Ago 2023, 20:38 »
I gestori di romanzo musicale mi perdonino se, relativamente al 1961, forse si sarebbe potuto inserire "L'eccidio di Kindu". Ebbe una risonanza enorme e ci fece ripiombare, dopo la seconda guerra mondiale, in uno stato d'angoscia generalizzato. Poveri ragazzi in missione ONU fatti a pezzi in Congo.

Hai ragione, e -uscendo per una volta dai confini italiani- come risarcimento propongo una canzone incisa nel 1967 da Miriam Makeba, grande artista e sempre in prima linea nelle lotte per il riscatto dell'Africa. Questa versione è interpretata da molti artisti internazionali, ed è molto bella.

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #181 il: 04 Ago 2023, 08:17 »
I gestori di romanzo musicale mi perdonino se, relativamente al 1961, forse si sarebbe potuto inserire "L'eccidio di Kindu". Ebbe una risonanza enorme e ci fece ripiombare, dopo la seconda guerra mondiale, in uno stato d'angoscia generalizzato. Poveri ragazzi in missione ONU fatti a pezzi in Congo.
Quintino, ho escluso l'argomento di proposito e ci sarà un link allo speciale che Sergio Zavoli dedicò a questa pagina orribile, quando parlerò del 1963, cioè oggi. Dunque sarete liberi di guardarlo oppure no. Sto cercando di alternare dramma e leggerezza, ed è già improbo parlare di morti ammazzati e cinema nello stesso spazio (che peraltro si consuma in due minuti di lettura, non ha i tempi di un tg, dove puoi cambiare pagina contando su un tempo molto più ampio). Ma dopo aver trattato un eccidio, anche accennandolo, non resterebbe niente da dire e niente da ascoltare. Almeno, io non sarei capace di scrivere altro. Ho chiesto e continuo a chiedere contributi per questo e mille altri motivi. Non è un compendio storico il mio, è un piccolo format con una selezione di notizie volte a ricreare un'atmosfera, uno scenario e una visione come si fa nei romanzi.
P.S. Accattone nella selezione dei film c'era.

Offline Quintino

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #182 il: 04 Ago 2023, 14:07 »
Perfetto, Fiammetta. Grazie.
Re:Romanzo musicale
« Risposta #183 il: 04 Ago 2023, 15:14 »
A cavallo tra gli anni ’50 e ’60 esplode in Italia il fenomeno dei teddy boys. Questo fenomeno era nato in Inghilterra come movimento di ribellione ad una esistenza ancora di stampo vittoriano che aveva come unica etica il lavoro, spesso sottopagato. I teddy boys erano considerati “ribelli senza causa”, lontani dalla politica ed affascinati dal mito americano degli “eroi maledetti” come Marlon Brando e James Dean.
Nel nostro Paese, i teddy boys rappresentarono la prima vera frattura generazionale del dopoguerra. Subito la stampa li marchiò come soggetti pericolosi, arrivando a chiedere il varo di una legge anti-teddy boys. Bisognava riportare all’ordine quella mandria di giovanotti inquieti, violenti ed amorali, fruitori di passatempi deplorevoli come il flipper ed il juke-box. E poi vestivano in modo turpe, coi loro jeans e giacconi di pelle. Il ministro democristiano  Gonella elevò dal Parlamento il suo grido di sdegno: “Anche l’abito fa il monaco, il giubbotto nero e i calzoni d’oltreoceano costituiscono una specie di immunizzazione morale di quell’esercito di gaglioffi”.
La nostra classe piccolo-borghese era scandalizzata da quei giovani che osavano sfidare la morale e l’ordine costituito. Ma anche il Pci (che di movimenti giovanili capì sempre molto poco) non fu da meno nella condanna, temendo l’apparente filo-americanismo di quei giovani.
In Italia il fenomeno dei teddy boys si affermò soprattutto nelle grandi città del Nord. Erano perlopiù ragazzi immigrati dal meridione, sradicati dalle terre di origine, e proiettati da un giorno all’altro nel pieno della modernità industriale. Erano sradicati, e quindi immuni da quell’orgoglio di classe che aveva forgiato i vecchi operai delle fabbriche del Nord. Certo, non erano mammole: Pasolini (che su di loro girò un film -Milano nera- subito censurato) li definì  rozzi, maschilisti, violenti, ma al tempo stesso avvolti da quel velo di innocenza proprio di “coloro che hanno completato appena la quarta elementare”, rivedendo nei giovani milanesi i figli delle borgate romane, vittime dei miti costruiti dalla società del Boom. 
Eppure, a differenza che negli altri paesi europei, In Italia i teddy boys non erano indifferenti alle cose politiche. Nel 1960 furono loro i maggiori protagonisti della rivolta contro il congresso missino che doveva tenersi in quella città, medaglia d’oro della Resistenza. Durante quei giorni di battaglia nelle piazze di Genova apparve una poesia anonima che diceva:

Fascisti e missini
con a capo Michelini
appoggiati da Tambroni
facevan da padroni.

E poi poi poi
ci chiamavano teddy boy
e poi poi poi
ci chiamavano teddy boy.

Teatro Margherita
volean fare il congressone
ma c’erano i genovesi
armati di bastone.

E poi poi poi…

Marescialli e tenentini
coi loro galoppini
volevano proteggere
gli eredi di Mussolini.

E poi poi poi…

Le strade e le traverse
tutte erano sbarrate
per proteggere i fascisti
e le loro buffonate.

E poi poi poi…

E piazza De Ferrari
in un attimo fu presa
fascisti e celerini
ci chiesero la resa.

E poi poi poi…

Il trenta giugno è un giorno
che passerà alla storia
perché la Resistenza
coperta s’è di gloria.

E poi poi poi
ci direte teddy boy
e poi poi poi
ci direte teddy boy.


Due anni dopo, a Torino, questi giovani sradicati furono protagonisti della rivolta di Piazza Statuto, in appoggio dello sciopero generale contro la Fiat. Molti furono gli arrestati, la maggioranza di origine meridionale. Quella rivolta segnò in Italia la nascita dell’operaio massa, che qualche anno dopo avrebbe tentato l’assalto al cielo in quello che venne definito “l’autunno caldo”.


Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #184 il: 04 Ago 2023, 18:45 »
1963 - parte prima
E' un anno talmente complicato che sarei passata volentieri al 1964.
In Italia finiscono gli effetti della sbornia chiamata boom economico e ci si rende conto che i miracolati sono rappresentati solo una esigua parte del Paese (gli imprenditori). E' l'anno della delocalizzazione delle produzioni, in risposta ai tentativi di conquista di migliori condizioni di lavoro da parte delle maestranze che minacciano i grandi margini di profitto dell'imprenditoria. E' l'anno del lavoro a domicilio, che è al di fuori di ogni forma di controllo tributario e sindacale. Al posto delle canoniche 8 ore in fabbrica, se ne fanno il doppio nei garage e negli scantinati, nelle case e in capannoni di fortuna. In termini economici, inizia la stagnazione: meno lavoro, meno stipendi, meno consumi e meno produzione. E' l'anno della proliferazione degli enti e delle industrie pubbliche, e delle burocrazie politiche parallele. E di molte, troppe morti.
E Sergio Endrigo canta:
Il 15 gennaio Fanfani vola negli USA per un colloquio con il presidente Kennedy, allo scopo di proporre la costruzione di una difesa nucleare in Italia all'interno della mappa NATO; il 24 dello stesso mese, Fanfani annuncia l'installazione di missili Polaris.
Il 18 febbraio, il presidente della repubblica Segni scioglie le Camere. Sono fissate al 28 aprile le novelle elezioni politiche.
La Hit Parade detronizza Celentano ed elegge una nuova sovrana: Rita Pavone, che piazza due singoli al primo e terzo posto (Cuore e Come te non c'é nessuno). Ho scelto la terza:
Il 7 marzo, ritroviamo un irriverente e disobbediente Papa Giovanni XXIII che, nello sconcerto generale di ecclesiastici, democristiani e laici, riceve in Vaticano il genero di Nikita Chruscev,  direttore del giornale portavoce del partito comunista russo, Izvestia. La notizia fa il giro del mondo e al clamore suscitato, il papa risponde con l'enciclica Pacem in terris, un'opera che si rivolge non solo ai cattolici, ma a tutti, almeno nei suoi intenti.
E Michele canta:
Il 16 aprile naufraga la riforma urbanistica e la proposta di legge Sullo (basata su esperienze europee e che aveva l'obiettivo di frenare le speculazioni edilizie) viene bocciata. Proposta da un ex ministro DC è affossata dai suoi stessi compagni di partito. Nascono così le "coree" ossia porzioni di territorio con abitati senza alcuna infrastruttura (scuole, negozi, fogne, farmacie) alle periferie delle grandi città.
E il 28 aprile l'Italia si reca alle urne. I risultati della tornata elettorale sono i seguenti: DC 38,3%, PCI 25,3%, PSI 13,8%, PLI 7%, PSDI 6,1%, MSI 5,1%, PRI 1,4%.

Gli Italiani leggono, tra gli altri libri: Alamein 1033-1962 di paolo Caccia Dominioni, Un amore di Dino Buzzati, La cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda, Il compagno Don Camillo di Giovannino Guareschi e Lessico famigliare di Natalia Ginzburg.
E Francoise Hardy canta:
Fine prima parte




Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #185 il: 04 Ago 2023, 18:47 »
Non so se faccio in tempo oggi a fare anche la seconda. Devo lavorare e il 1963 è tostissimo.
Daje Leo.
Perfetto, Fiammetta. Grazie.
:))

Offline Quintino

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #186 il: 04 Ago 2023, 19:20 »
Un giorno se trovo qualche residua energia, apro un topic sul 1968 e Pasolini. L'ho vissuto in pieno e voglio narrare episodi di cui nessuno mai ha fatto cenno e di cui sono stato testimone. Ad esempio due giorni dopo Valle Giulia, naturalmente c'ero e con prova fotografica a disposizione, ho fatto alcune domande a PPP a Venezia dove si era recato dopo il famoso articolo circa "i veri proletari". E le sue risposte non le ho  lette da nessuna parte.

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #187 il: 04 Ago 2023, 19:44 »
Sarebbe meraviglioso.  :))
Chiedo scusa a te principalmente e poi agli altri, ma non ce la faccio a finire oggi. In compenso ho deciso di dividere il 1963 in tre parti, perché è un anno davvero troppo complesso. Se vuoi, però, posso anticiparti il link su Kindu. Dimmi tu.

Offline Drake

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #188 il: 04 Ago 2023, 19:54 »
Fiammetta le scuse non le accetto. Nel senso che non hai proprio nulla di cui scusarti. Scrivi quando e come puoi, è un regalo che ci fai, non una cosa che ci devi.

Un giorno se trovo qualche residua energia, apro un topic sul 1968 e Pasolini. L'ho vissuto in pieno e voglio narrare episodi di cui nessuno mai ha fatto cenno e di cui sono stato testimone. Ad esempio due giorni dopo Valle Giulia, naturalmente c'ero e con prova fotografica a disposizione, ho fatto alcune domande a PPP a Venezia dove si era recato dopo il famoso articolo circa "i veri proletari". E le sue risposte non le ho  lette da nessuna parte.
Anche questo sarebbe un dono graditissimo.

Offline Quintino

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #189 il: 04 Ago 2023, 20:00 »
Se la salute mi dà una mano lo farò.
Fiammetta, ti prego, mi scuso io con te. Ci stai facendo un dono incredibile. Scrivi quando vuoi con tutta la calma possibile. Kindu me lo leggo quando lo pubblicherai. ;)

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #190 il: 04 Ago 2023, 20:04 »
Ok. Allora baci e buona serata a tutti e due.  :))
Re:Romanzo musicale
« Risposta #191 il: 04 Ago 2023, 20:07 »
Non so se faccio in tempo oggi a fare anche la seconda. Devo lavorare e il 1963 è tostissimo.
Daje Leo. :))

Fiammè, anzitutto grazie per il grande lavoro che stai facendo. Sui tempi non preoccuparti, questo topic è nato per divertirci un po' tra di noi (oltre che per conoscere tante cose interessanti sulla storia del nostro Paese). Facciamo ciò che è possibile quando è possibile :)

1963 - parte prima
Il 7 marzo, ritroviamo un irriverente e disobbediente Papa Giovanni XXIII che, nello sconcerto generale di ecclesiastici, democristiani e laici, riceve in Vaticano il genero di Nikita Chruscev,  direttore del giornale portavoce del partito comunista russo, Izvestia.

A proposito di Papa Giovanni, mi hai fatto tornare in mente un antico ricordo. Nel mio mitico paesello, presso molte case era affissa -bene in vista nel soggiorno- una ceramica con l'immagine del Papa buono accanto a quella dei fratelli Kennedy. Era il modo con il quale i nostri contadini riaffermavano la loro fede nella chiesa cattolica e nel sogno americano (furono molti i miei compaesani emigrati -fin da inizio secolo- negli Stati Uniti, e del resto anche i Kennedy erano cattolici). 


Offline mr_steed

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #192 il: 04 Ago 2023, 20:24 »
[...] Pasolini (che su di loro girò un film -Milano nera- subito censurato) li definì  rozzi, maschilisti, violenti, ma al tempo stesso avvolti da quel velo di innocenza proprio di “coloro che hanno completato appena la quarta elementare”, rivedendo nei giovani milanesi i figli delle borgate romane, vittime dei miti costruiti dalla società del Boom.

Intervengo solo un attimo relativamente al bel post di Leo riguardante i teddy boys per una precisazione riguardante il film "Milano nera".

In realtà il film non fu diretto da Pasolini ma dalla coppia di registi Gian Rocco e Pino Serpi che rimaneggiarono e adattarono a loro piacimento una sceneggiatura di Pasolini conosciuta principalmente come "La nebbiosa" (riferito ovviamente alla città di Milano). https://it.wikipedia.org/wiki/Milano_nera

Il film è stato per anni, dopo una prima fugace apparizione al cinema nel 1963, un titolo molto raro, almeno fino all'uscita del dvd pubblicato ai tempi (2005) dalla (benemerita) etichetta Alan Young, sfruttando l'ondata "revival" (anche critico) del cinema poliziesco italiano degli anni 70. Molti degli appassionati di quel genere, visionandolo, rimasero delusi dal tipo di film, oltre che dal bianco e nero e dall'epoca di uscita, che nulla aveva a che spartire col cosiddetto "poliziottesco", quindi il dischetto ai tempi lo si trovava spesso tra le bancarelle di dvd usati.

Alla visione il film appare decisamente un coacervo (non molto riuscito) tra le tematiche del cinema pasoliniano e l'estetica da "nouvelle vague" francese. Nonostante ciò contiene alcuni motivi di interesse nonché lacerti di scene discretamente ben girate.

Per i più curiosi che avessero voglia di visionarlo... Fino a qualche tempo fa risultava disponibile in streaming su Prime video, ma pare che ora non lo sia più...

La copertina del dvd Alan Young


Per il resto... Grazie a tutti, Fiammetta e Leo in primis, per gli interessanti contributi. E ovviamente resto in febbrile attesa del contributo inedito su Pasolini promesso da Quintino.

Purtroppo in questi giorno sono totalmente incasinato a più livello e perciò non ho avuto ancora il tempo per pianificare l'apertura del già ventilato topic "spin off" sul cinema come avrei voluto :(
Re:Romanzo musicale
« Risposta #193 il: 04 Ago 2023, 20:57 »
Si, Pasolini scrisse la sceneggiatura originaria, passando un lungo periodo a Milano per studiare i modi e i linguaggi di quella "gioventù maledetta". Tra l'altro, il produttore lo pagò solo a metà per il suo lavoro, e lui si incazzò un bel po'.

Purtroppo in questi giorno sono totalmente incasinato a più livello e perciò non ho avuto ancora il tempo per pianificare l'apertura del già ventilato topic "spin off" sul cinema come avrei voluto :(

Vedi de sbrigatte :D
Re:Romanzo musicale
« Risposta #194 il: 04 Ago 2023, 21:14 »
Che grande che era Sergio Endrigo. Quando facevo le elementari, prima metà degli anni 70, venne al mio paese a cantare un paio di sue canzoni per i bambini della nostra scuola. L'unica cosa che ricordo è il momento in cui mi passò davanti per entrare al cinema dove si sarebbe tenuta la sua mini esibizione. Mi sembrò altissimo.

Offline Drake

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #195 il: 04 Ago 2023, 22:18 »
Volevo aspettare gli anni 70 per inserirlo, ma come non approfittare del ricordo di biancoceleste. Il bellissimo disco di Endrigo con le canzoni per bambini di Vinicius de Moraes. Oltre allo stesso Vinicius vede anche la partecipazione dei Ricchi e Poveri, di Marisa Sannia e del cantante dei New Trolls Vittorio De Scalzi.

Offline adiutrix

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #196 il: 04 Ago 2023, 23:01 »
1963 classe di ferro.  ;)

1961 annus horribilis per i laziali. La Lazio retrocede per la prima volta in serie b. Fino allora, solamente la Lazio e le strisciate, non erano mai retrocesse. Purtroppo per noi non fu l'unica volta. Tuttora, solo l'inter non ha conosciuto i campi della serie inferiore. Scusate se è off topic. 
Re:Romanzo musicale
« Risposta #197 il: 04 Ago 2023, 23:08 »
Che grande che era Sergio Endrigo. Quando facevo le elementari, prima metà degli anni 70, venne al mio paese a cantare un paio di sue canzoni per i bambini della nostra scuola. L'unica cosa che ricordo è il momento in cui mi passò davanti per entrare al cinema dove si sarebbe tenuta la sua mini esibizione. Mi sembrò altissimo.

Sergio Endrigo è stato un grande artista e persona di sensibilità eccezionale. Era esule istriano (lasciò Pola a 14 anni), e alla sua città natale dedicò la canzone 1947, che l’estrema destra ha cercato di strumentalizzare in senso revanscista, mentre invece era un brano che esprimeva un dolore intimista. Tra l’altro, Endrigo era di sinistra, e fu iscritto al PCI fino alla morte di Berlinguer.
Del resto, niente di nuovo: la destra fascista coi suoi complessi di inferiorità culturale, ha sempre cercato di arruolare nelle sue fila artisti che con loro non c’entrano niente. Basti pensare a Tolkien, eroe dei fascistelli italiani, che in realtà disprezzava Hitler, si schierò contro ogni totalitarismo ed era apertamente antirazzista (ad un editore tedesco che gli chiedeva la certificazione di ‘arianità’ per pubblicare le sue opere, Tolkien rispose: “Se proprio vi interessa, non sono ebreo. Purtroppo”). Oppure possiamo parlare di Dante, che l’ineffabile ministro Sangiuliano ha recentemente iscritto nelle fila di Fratelli d’Italia. Insomma Endrigo, in quanto a strumentalizzazioni, è in buona compagnia.
Ed ora, per voi, il brano '1947' (inciso però nel 1969 :) )

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #198 il: 05 Ago 2023, 11:15 »
Fiammè, anzitutto grazie per il grande lavoro che stai facendo. Sui tempi non preoccuparti, questo topic è nato per divertirci un po' tra di noi (oltre che per conoscere tante cose interessanti sulla storia del nostro Paese). Facciamo ciò che è possibile quando è possibile :)

A proposito di Papa Giovanni, mi hai fatto tornare in mente un antico ricordo. Nel mio mitico paesello, presso molte case era affissa -bene in vista nel soggiorno- una ceramica con l'immagine del Papa buono accanto a quella dei fratelli Kennedy. Era il modo con il quale i nostri contadini riaffermavano la loro fede nella chiesa cattolica e nel sogno americano (furono molti i miei compaesani emigrati -fin da inizio secolo- negli Stati Uniti, e del resto anche i Kennedy erano cattolici). 

Che cosa straordinaria hai postato. :)
Di quale paese sei originario, se posso chiedere?
Re:Romanzo musicale
« Risposta #199 il: 05 Ago 2023, 11:39 »
Fiammè, anzitutto grazie per il grande lavoro che stai facendo. Sui tempi non preoccuparti, questo topic è nato per divertirci un po' tra di noi (oltre che per conoscere tante cose interessanti sulla storia del nostro Paese). Facciamo ciò che è possibile quando è possibile :)

A proposito di Papa Giovanni, mi hai fatto tornare in mente un antico ricordo. Nel mio mitico paesello, presso molte case era affissa -bene in vista nel soggiorno- una ceramica con l'immagine del Papa buono accanto a quella dei fratelli Kennedy. Era il modo con il quale i nostri contadini riaffermavano la loro fede nella chiesa cattolica e nel sogno americano (furono molti i miei compaesani emigrati -fin da inizio secolo- negli Stati Uniti, e del resto anche i Kennedy erano cattolici). 

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