Romanzo musicale

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #340 il: 24 Nov 2024, 02:11 »
Leggo quotidianamente il forum ma accedo molto raramente.
Colgo l’occasione per ringraziare leomeddix, fiammetta e quanti hanno contribuito all’estensione e agli approfondimenti di questo topic.
Molto interessante, grazie a voi!

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #341 il: 24 Nov 2024, 20:02 »
Grazie a te.  :))

Offline Fiammetta

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10465
Re:Romanzo musicale
« Risposta #342 il: 26 Nov 2024, 12:02 »
1966 – Quadro terzo, parte terza
L’Operazione Delfino e altre storie
Facciamo il punto della situazione, perché nel 1966 sono già visibili i prodromi della contestazione del ’68 e ciò pertanto aiuta a meglio inquadrare il contesto in cui si dipana l’attività degli addestramenti gladiatori.
Abbiamo già visto l’operazione Manifesti cinesi, ma nello stesso mese, il 17 una velina del Sifar ribadisce la necessità di continuare a mantenere segreta l’esistenza di Gladio e l’esclusiva competenza degli apparati militari su di essa.
Il 24, a Trento, si tiene la prima assemblea di facoltà in un ateneo italiano. La facoltà in oggetto è Sociologia, la stessa frequentata da Renato Curcio e Vanni Mulinaris. Gli studenti decidono di occupare, ma i partiti politici non recepiscono la protesta.
A marzo scoppia il caso della “Zanzara” al liceo Parini di Milano. Un giornale studentesco promuove un’indagine sulla sessualità giovanile che scandalizza gli ambienti cattolici. Viene sollecitato l’intervento della magistratura che processa i giovani redattori della “Zanzara”, ma alla fine li assolve.
Ad aprile viene ucciso Paolo Rossi, un solo giorno dopo la conclusione dell’esercitazione denominata Operazione Delfino. Viene ucciso da un commando cui partecipa Stefano Delle Chiaie come ho già detto ma mi preme ribadirlo, capo di Avanguardia Nazionale, esecutrice dell’operazione Manifesti cinesi.
A giugno il CIPE (Commissione Interministeriale per la Programmazione Economica) attivo dal 1965 in seno al CIR, che diventerà autonomo nel 1967, dichiara la “razionalizzazione cantieristica”. Si trattava di incorporare i Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Trieste e Monfalcone in una società navale unica, con sede a Genova: cosa che di fatto avrebbe comportato la chiusura dei Cantieri ed il ridimensionamento dell’Arsenale San Marco, a fronte di promesse di altre iniziative industriali che rimanevano sul vago – e non ebbero realizzazione concreta.
Nell’ottobre del 1966, avviene una piccola scissione nel PCI, tacciato di scarsa incidenza, dalla quale si costituisce il Partico comunista marxista-leninista italiano.
Questo è il clima. Vediamo infine cos’è questa famigerata Operazione entrata a far parte dei Misteri d’Italia. Prima di esporla, vi dirò che essa è considerata l’antefatto della massiccia protesta che si svolgerà dal 5 all’8 ottobre a Trieste, ma procediamo con ordine.
L’Operazione Delfino è una simulazione/esercitazione di tipo militare e paramilitare, pianificata e condotta da Gladio, dal 15 al 26 aprile nei territori di Trieste, Monfalcone e Muggia. Il primo parlamentare che la descriverà nei dettagli accusando lo Stato italiano di aver alimentato e continuare a sostenere la strategia della tensione è Luigi Cipriani, il secondo è Roberto Cicciomessere che merita senz’altro più di qualche parola. Nato a Bolzano nel 1946, trasteverino d’adozione, esponente convinto della nonviolenza, a lui si deve il riconoscimento da parte dello Stato del diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, nel 1972, causa per la quale Cicciomessere fu arrestato. Decisivo il suo contributo nella nascita di Radio Radicale, fu il primo a intuire il potenziale della telematica in ambito politico e creò Agorà Telematica, uno dei primi internet service provider in Italia, dedicato alla discussione politica. Per due volte segretario dei Radicali, fu deputato europarlamentare. Cicciomessere, nella sua attività parlamentare nella Commissione stragi, sottrae la documentazione che attesta il piano dell’Operazione e la rende pubblica su Agorà.
Dagli appunti dei due parlamentari si evince una pianificazione strategica dettagliatissima. Essa ha il duplice scopo di impedire un’invasione iugoslava e di togliere credibilità ai comunisti locali. L’operazione ha anche un elemento inquietante perché, secondo alcuni (non chiedetemi chi, perché non lo so, è una frase riportata dall’articolo in calce), le armi connesse ad essa finiranno nelle mani di Junio Valerio Borghese.
https://www.storiastoriepn.it/gennaio-1966-in-italia-e-in-friuli/
L’operazione è diretta da Roma con la specifica che “come già noto (…) si effettuerà una esercitazione nella zona di Trieste con la partecipazione del nucleo P/4 e un nucleo di evasione-esfiltrazione E/4 e la unità di pronto impiego Stella marina” (con tutta probabilità è un’unità della Marina militare).
Il piano consta di un antefatto denominato Insorgenza, ossia un’ipotesi che fornisce la base per la Controinsorgenza che è lo scopo dell’attività. La Controinsorgenza è suddivisa in fasi e cercherò di sintetizzarla al meglio perché è molto elaborata. La I fase consiste nell’analisi della situazione locale, cui si attribuisce la sussistenza dei motivi che conducono alla controinsorgenza (declassamento del Cantiere San Marco, fuga di capitali ed emigrazione dei professionisti, con i partiti socialista e comunista, notoriamente slavi o filoslavi, a pressare sulla massa dei lavoratori provocando, sotto l'apparenza di rivendicazioni economiche, una agitazione progressiva degli animi con il fine ultimo di richiamare la fratellanza italo-slava). Si procede dunque all’organizzazione dei Centri di potenziamento della controinsorgenza: - Postelegrafonici - FF.SS. - Municipio - Societa di Navigazione - Lavori pubblici - Tribunale - Ospedali - Banche e Istituti di Credito - Compagnie di Assicurazione - Scuola - Lega Nazionale - ginnastica Triestina - C.A.I. – Prefettura.
Si suddividono i compiti, si attiva un Comando e si organizza la propaganda, con azioni di disturbo nelle manifestazioni culturali, sportive ecc. al fine di creare piccoli incidenti atti a risvegliare e stimolare la popolazione e far sentire la presenza di una controinsorgenza in atto; si programmano poi le azioni dettando l’agenda della stampa, la diffusione di notizie personali di elementi rappresentativi da rendere di pubblico dominio con mezzo più idoneo (giornali, manifestini, manifesti, ecc.). - Disturbo di eventuali comizi, manifestazioni. - Organizzazione di contromanifestazioni. - Azioni di intimidazioni (eventuali); dissuasione degli scioperi etc.
La fase II prevede l’inasprimento dell’insorgenza e l’intensificazione della controinsorgenza. Il programma comprende, tra le altre:
Azioni di contrasto (questi punti devo riportarli per chiarezza): In preavviso della manifestazione velica del 1 maggio (…) verrà proclamato uno sciopero dei mezzi di trasporto (ferrovie, corriere). Verranno costituiti gruppi di attivisti allo scopo di impedire l'afflusso dei suddetti "villici" con mezzi di emergenza (chiodi, bottiglie rotte, massi, ecc.) ed eventualmente intimidire con azioni di spregio quelli che riuscissero ad entrare in città. All'azione dell'occupazione del Cantiere S. Marco da parte delle maestranze nessuna azione di contrasto perché sentita da tutta la popolazione (lutto cittadino). In contrapposizione ai controlli effettuati sull'altipiano vengono organizzati passaggi in gruppo a scopo provocatorio. Nessun azione di contrasto all'occupazione delle cave da parte degli operai in quanto si ritiene che l'azione si esaurirà per l'immediata cessazione delle commesse. L'opinione pubblica viene informata della situazione (stampa, volantini, manifesti) e viene chiarito come a tale risultato si è giunti per la fomentazione dei ben individuati elementi comunisti di cui vengono specificatamente elencati i nomi. (…) Ricordate bene questi punti, vi serviranno ad interpretare l’intervento di Taviani in Parlamento.
E arriviamo alla fase III che in sintesi prevede:
Intensificazione delle azioni intimidatorie (distruzione eventuali archi di trionfo, lancio di petardi, diffusione di slogan, disturbi, azioni di sabotaggio mascherato, ecc.). Individuazione di centri di eventuale rifornimento di armi e munizioni.  Eventuali atti di terrorismo da addebitare all'insorgenza. Azione di propaganda per provocare il fallimento dello sciopero. Istituzione di gruppi di protezione degli operai non aderenti e gruppi per forzare i posti di blocco. Costituzione di gruppi per l'eliminazione delle pattuglie di controllo dell'insorgenza. - Azione di isolamento del comune di Muggia, boicottaggio delle alimentazioni (acqua, luce). - Azioni di disturbo nelle zone sotto controllo dell'insorgenza. - Controllare e contenere le eventuali azioni di forza dei dimostranti. - Il popolo di Trieste con una manifestazione plebiscitaria si contrappone alle azioni dell'insorgenza creando gravi disordini, provocando l'intervento delle forze militari.
Fonte. Agorà (a cura di Roberto Cicciomessere) 11 Dicembre 1991
Adesso andiamo a Trieste. Dal 5 all’8 ottobre 1966 succede questo:
Le proteste che seguono l’annuncio della razionalizzazione cantieristica di fine giugno (decisione avallata da tutti i partiti di governo, tranne il PRI e avversata dai partiti di sinistra e dai sindacati CGIL e UIL), si intensificano e non vedono solo la partecipazione dei lavoratori dei Cantieri, ma anche industriali, giornalisti, il sindaco di Trieste e in generale la borghesia (massonica) rappresentata dal quotidiano locale Il Piccolo, sulle cui pagine era comparso il 22 giugno un articolo infuocato, intitolato Cancellati dal mare.
Prendono inoltre posizione contro il piano CIPE gli amministratori delle Assicurazioni Generali, i governatori del Rotary e del Lion’s; esponenti della cultura e dello sport, dal rettore Agostino Origone all’olimpionico di vela Mauro Pelaschiar. Tra gli esponenti della scena politica troviamo oltre al sindaco, il vescovo Antonio Santin, due ex dirigenti del CLN nazionalista giuliano, il poeta Biagio Marin (liberale) e l’ex sindaco della città negli anni ’50, il democristiano Gianni Bartoli, che all’epoca era anche amministratore del Lloyd Triestino di navigazione, nonché esponente delle associazioni degli esuli istriani. Il 5 ottobre, in concomitanza con uno sciopero indetto dai navalmeccanici e la presenza in città del ministro Scaglia, il corteo si ferma sotto la sede del Piccolo, fatta oggetto di una sassaiola; poi si sposta in via Pascoli dove il ministro deve inaugurare un collegio; ci sono i primi tafferugli con la polizia. In questa escalation di tensione, il 7 ottobre il CIPE emana un altro comunicato, pubblicato dal Piccolo in toni trionfalistici, sostenendo che Trieste è stata “designata sede centrale dell’industria cantieristica di Stato”; nel frattempo il presidente della Regione FVG Alfredo Berzanti, il sindaco Franzil, i dirigenti dei partiti di governo (tranne il Partito Repubblicano) rilasciano alla stampa dichiarazioni di elogio del piano di ristrutturazione, parlando di “vittoria del centrosinistra”. Più cauto il vescovo Santin, che dichiara “dal nostro san Marco non scenderanno più le grandi e belle navi che ha costruito finora”. A questo punto i sindacati CGIL e UIL ed il PCI indicono per la mattina dell’8 ottobre una nuova manifestazione operaia, che vede la presenza di migliaia di persone (settemila secondo l’Unità di quei giorni, tremila scrive Luciano Santin). E sull’organo del PCI leggiamo inoltre che in concomitanza con “l’ordine di scuderia” dato alla stampa di presentare i provvedimenti come un “grande successo per l’economia triestina”, si realizza anche un “concentramento impressionante di forze di polizia”, comprendente il Secondo reparto celere di Padova ed i Nuclei mobili dei Carabinieri di Gorizia e di Udine (l’Unità, 9/10/66). La mattina dell’8 ottobre i manifestanti percorronoo la città fermandosi sotto la sede RAI, poi in piazza Unità davanti al Municipio, in piazza Goldoni (sede del Piccolo e del PSI) ed infine in piazza San Giovanni dove hanno sede la DC ed il PSDI. Proprio in questa piazza avranno luogo i primi scontri con le forze dell’ordine, secondo l’Unità, mentre Luciano Santin scrive che gli scontri iniziano in piazza Goldoni spostandosi poi nella zona di Largo Barriera Vecchia. La zona vive ore di guerra civile: i manifestanti fronteggiano i lacrimogeni di polizia e carabinieri con fitte sassaiole; vengono innalzate barricate utilizzando anche filobus messi di traverso; il vicino rione operaio di San Giacomo rimane isolato (e qualche manifestante assalta la sede delle ACLI, devastandola), finché a tarda sera, dopo l’arrivo di rinforzi dal Veneto, l’“ordine” è ristabilito, a prezzo di un’ottantina di feriti e di quattrocento arrestati tra i manifestanti, ed una ventina di feriti tra la polizia.

Il 10 ottobre il ministro degli Interni Paolo Emilio Taviani risponde alle interrogazioni presentate alla Camera dei deputati non solo sugli scontri svoltisi a Trieste l’8 ma anche quelli avvenuti a Genova il 5, sostenendo che non si è trattato di “violenze di polizia”, ma di “violenze di dimostranti, spesso di elementi che con il mondo operaio e sindacale ben poco hanno in comune (…) violenze gravi, gravissime, che la polizia ha prima contenuto e poi represso compiendo il suo dovere al servizio dell’ordine democratico” . Aggiunge che a Genova le violenze sono state provocate da una quarantina di “facinorosi (…) che saltano fuori, indipendentemente da ogni orientamento politico, quando si offrono occasioni di disordine”, e nel caso, “l'occasione” è stata offerta da “gruppi di estremisti comunisti”, cioè i “marxisti-leninisti” con sede nel capoluogo ligure. Taviani fa anche un’affermazione piuttosto grave, e cioè che gli altri “agitatori” responsabili degli scontri “vengono da molto più lontano, passando magari da qualche paese vicino o confinante per terra oppure per mare, al di là dell’Adriatico” (Jugoslavia od Albania, quindi). Tale affermazione verrà ribadita anche per gli scontri di Trieste, per i quali il ministro dapprima accusa il PCI di avere “fatto affiggere nella notte manifesti in cui si invitava le masse ad insorgere compatte contro le decisioni governative, presentate in una maniera parziale e tendenziosa”, parlando poi di un “doppio metodo del Partito comunista italiano”, causato dalle sue “contraddizioni interne” che vedono da una parte la “linea dell’ultimo congresso del partito comunista sovietico e dall’altra parte la linea del cosiddetto antirevisionismo”. Infine il ministro si lascia andare ad un calo di stile poco degno della carica da lui rivestita, gridando ai deputati comunisti che protestavano: “vi brucia! Non c’eravate abituati!”, aggiungendo nuovamente che gli agitatori “vengono da molto lontano, passando forse da qualche paese vicino sul mare”.
Taviani infine smentisce le affermazioni dell’Unità in merito al concentramento di polizia dal 7 ottobre, dichiarando che i rinforzi arrivano a Trieste dopo l’inizio degli scontri, ribadendo che l’intervento delle forze dell’ordine ha impedito violenze ancora più gravi. La rivolta di Trieste non riesce a salvare i cantieri, ma il mese dopo diventa sindaco un altro democristiano (anch’egli ex esponente del CLN giuliano), Marcello Spaccini. Il preannunciato sviluppo industriale che avrebbe non solo assorbito le maestranze dei Cantieri ma anche rilanciato l’economia cittadina, si concretizza nella sola realizzazione dello stabilimento Grandi Motori Trieste, che causa innanzitutto un lungo contenzioso per l’esproprio dei terreni agricoli nel comune di Dolina – San Dorligo (a scapito di appartenenti alla comunità slovena, che già negli anni avevano subito svariate espropriazioni per la costruzione di insediamenti abitativi a favore degli esuli giuliano-dalmati) e non porta però quello sviluppo occupazionale annunciato trionfalmente al momento degli scontri in città (ricordiamo che negli anni successivi la maggior parte degli stabilimenti industriali triestini chiuderanno i battenti, lasciando in strada centinaia di lavoratori, e ben recita uno striscione sindacale “Zona industriale cimitero di fabbriche”.
https://www.diecifebbraio.info/wp-content/uploads/2016/10/OPERAZIONE-DELFINO-A-TRIESTE.pdf
https://www.misteriditalia.it/servizisegreti/gladio/delfino/Gladio(OperazioneDelfino).pdf
https://fondazionecipriani.it/home/index.php/scritti/12-stay-behind/9-appunti-sull-anticomunismo
Ve l’ho raccontata a modo mio, perché in generale è la rivolta di Trieste che viene esposta prima dell'Operazione e non viceversa. Ho di proposito tralasciato alcuni punti di discussione, perché è già lunghissimo così e ho anche un lavoro da portare avanti. Pertanto, vi consiglio di approfondire per conto vostro e nel caso di contribuire. Grazie.
In conclusione, ringrazio la Ceres per aver riportato in auge questa canzone:
Fine parte terza

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #343 il: 27 Nov 2024, 13:40 »
1966 - Parte prima
C’è la guerra in Vietnam e proprio in questo anno iniziano le manifestazioni di protesta contro il conflitto. In particolar modo, dopo che il governo americano annuncia una coscrizione unica nel suo genere: coloro che non eccellono negli studi, hanno infatti l’obbligo di partire. Sempre contro la guerra in Vietnam, cominciano anche le proteste in Francia nelle quali si verificano gravi incidenti con morti e feriti. Anche in Italia si protesta, ma pacificamente.
E’ l’anno dei due grandi dissidenti della chiesa cattolica: Don Milani e Don Mazzi.
E’ l’anno in cui l’Italia va sott’acqua dopo poche ore di pioggia e delle terre desolate dall’abbandono dei contadini, mentre Milano si affolla: i suoi abitanti superano i 3.500.000. E’ l’anno in cui il dissidio generazionale comincia a deflagrare prepotente. E’ l’anno in cui la musica diventa la colonna sonora del cambiamento. E si comincia con la musica.
Capelloni mandano in visibilio il Cantagiro:
La mia preferita di The Rokes resta E’ la pioggia che va.
9 gennaio – Incuranti agli appelli per la pace, gli USA sferrano una grande offensiva con 7000 elicotteri, denominata Operazione Trappola. L’operazione contro i Vietcong fallisce miseramente.
13 gennaio – dopo aver concesso qualche diritto alla comunità afroamericana, il governo USA passa all’incasso con i doveri: quello principale è partire per il Vietnam. Il presidente Johnson nomina il primo ministro di colore, Robert Weaver allo Sviluppo urbano e dell’edilizia.
20 gennaio – in Italia si discute la proposta di legge per l’istituzione della scuola materna statale, ma essa è fortemente avversata dai cattolici democristiani, per ovvi motivi, poiché la scuola materna è appannaggio degli istituti religiosi che contano 18660 scuole per quasi 1.300.000 bambini. La Camera respinge l’istanza.
25 gennaio – Forti dissidi nel PCI che, in occasione dell’XI Congresso vede il conflitto tra due schieramenti (quello di Amendola e l’altro di Ingrao). La mediazione per ricomporre il conflitto è affidata a Giorgio Napolitano.
5 febbraio – Dopo aver ricevuto l’incarico a formare un nuovo governo, Moro scarica Scelba (inviso ai laici) alla presidenza della DC. Scelba, come ministro degli Interni si è distinto per i cosiddetti “scelbini” addestrati a manganellare lavoratori, sindacalisti, politici e in generale chiunque abbia opinioni diverse dalle sue.
15 febbraio – Don Milani, che aveva difeso apertamente il movimento dell’obiezione di coscienza con una lettera aperta ai cappellani militari del 1965 viene violentemente attaccato da un gruppo di ex combattenti e tacciato di vilipendio della patria; la replica di Don Milani, cominciata con una sorta di volantinaggio, viene pubblicata sul settimanale comunista (unico ad avere il coraggio di pubblicarla, tra i tanti giornali contattati dal sacerdote), La Rinascita, fondato da Togliatti nel 1944, che la edita integralmente la replica nel numero del 6 marzo 1965. Tale replica gli frutterà un’accusa di apologia di reato insieme al direttore del settimanale Luca Pavolini. Al processo l'accusa cadrà in questo giorno, ma il pm ricorrerà in appello e il 28 ottobre del 1967 si giungerà a una condanna a cinque mesi di carcere. Don Milani però è già morto. Questo evento sarà opportunamente trattato nella parte del 1967, perché quella condanna innescherà il movimento di dissenso dei cattolici.
22 febbraio – Fabrizio Fabbrini, chi è costui? E’ un giovane militare che dieci giorni prima del congedo restituisce la divisa. L’arresto è immediato e il Tribunale militare territoriale di Roma lo condanna in questa data a venti mesi di reclusione, riconoscendolo colpevole di disobbedienza aggravata e continuata, insubordinazione con ingiuria aggravata e istigazione a commettere reati militari. E’ la condanna più dura inflitta a un obiettore di coscienza. Quando il 3 giugno dello stesso anno, il Parlamento voterà l’amnistia e l’indulto, Fabbrini rifiuterà l’amnistia ritenendo quella condanna motivo d’orgoglio. L’approfondimento sull’obiezione di coscienza lo trovate qui:
https://www.ilmantellodellagiustizia.it/2023/fabrizio-fabbrini-e-lobiezione-di-coscienza-e-donando-e-non-uccidendo-che-si-conquista-la-dignita-di-persone-umane
https://www.obiezionedicoscienza.org/wp-content/uploads/7-Lobiezione_di_coscienza-1.pdf

24 febbraio – Il governo Moro, formato da DC, PSI, PSDI e PRI ottiene la fiducia. La DC, non riuscendo a insidiare tutti i suoi uomini ai dicasteri, aumenta il numero dei sottosegretari da 41 a 46. Tale misura non basta a sedare il malcontento e porta alle dimissioni del vicesegretario Galloni, seguito da membri del partito socialista.
Gli italiani si recano al cinema a vedere tra gli altri: Rita la zanzara :DD, Incompreso, La battaglia di Algeri, Blow up e questo film:

Il buono, il brutto, il cattivo

8 marzo – Paolo VI abolisce il libro dei libri proibiti.
18 marzo – Saragat, presidente della Repubblica, socialista e scomunicato dalla chiesa, riceve la più alta onorificenza pontificia, ma resta scomunicato.
24 marzo – Si registra oggi quella che passerà alla storia come la “madre delle fusioni”; nasce Montedison dalla fusione di Montecatini ed Edison.
30 marzo – De Gaulle, fortemente contrario alla guerra in Vietnam, comunica a Johnson che la Francia lascerà la Nato entro il 1 luglio.
27 aprile – Paolo VI riceve in Vaticano il ministro degli Esteri sovietico, Andrej Gromyko. Nello stesso giorno, in un oratorio dei Padri Filippini a Roma si esibiscono due complessi beat che suonano musica sacra durante la messa.
E’ il momento della musica. Questa la dedico a Paolo Rossi che muore oggi.
30 aprile – Gianni Agnelli è il nuovo presidente della Fiat.
1 maggio – A piazza Tien An Men sfilano cinque milioni di guardie rosse, movimento di massa capeggiato da Mao, che ne conta già venticinque milioni, destando l’inquietudine di buona parte del mondo.
Di lì a poco, la Cina conduce esperimenti nucleari nel deserto del Sinkiang, con bombe sette volte più potenti di quelle di Hiroshima e Nagasaki. Negli USA si teme l’ingresso della Cina nella guerra del Vietnam, tale paura dà origini a veri e propri movimenti di opinione contrari all’escalation che si aggiungono a quelli contrari alla guerra.
22 maggio – Per la prima volta in Italia entra in vigore l’ora legale.
5 giugno – Oggi negli USA avviene il primo reclutamento tra gli universitari che non si distinguono negli studi, perché diversamente da quelli brillanti considerati “il capitale umano migliore della nazione” possono anche morire. Cresce il movimento pacifista.
12-12 giugno – Tornata elettorale provinciale e comunale nella capitale, più altri centri che dà il seguente esito: la DC è al 30,3%, il PCI al 27,5, PSI 9,9, PSDI 8,8, PLI 9,9, MSI 7,2, PRI 2,0, PNM 1,7 e Socialproletari 2,2.
23 giugno – Approvato un disegno di legge che consente infine di poter registrare al Comune un nome proprio di persona che non appartenga alla categoria de* sant*.
29 giugno – Gli USA procedono a un bombardamento sulle città di Hanoi e Haiphong che durerà cinquanta minuti.
6 luglio – 50 aviatori catturati dopo il bombardamento di Hanoi vengono fatti sfilare in catene tra la folla inferocita. Saranno dichiarati criminali di guerra, in qualità di aggressori perché la guerra non è mai stata dichiarata e processati secondo le leggi vietnamite.
18 luglio – A Torino si radunano i capelloni pacifisti che protestano contro la guerra in Vietnam. All’ordine di disperdersi, disobbediscono dando luogo a un corposo sit-in. Gli arresti saranno 67.
19 luglio – Frana un quarto del territorio di Agrigento, come diretta conseguenza della speculazione edilizia. Nei rioni Addolorata e Duomo interessati dalla frana, sono 9970 le persone senza più una casa.

Agrigento

21 luglio – Scandalo all’Inps. Il presidente dell’istituto, il socialdemocratico Angelo Corsi, è accusato di gravi irregolarità amministrative. Il governo Moro, stranamente, non istituisce una commissione d’inchiesta, ma il Senato destituisce il funzionario.
E’ tempo di mare, come ogni anno. E di musica.


Fine parte prima

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #344 il: 28 Nov 2024, 14:08 »
1966 – Parte seconda
Partiamo direttamente con la musica:

9 settembre – Strage di Malga Sasso: nel 1961 abbiamo visto un eclatante simbolo del conflitto altoatesino con la famosa Notte dei fuochi; la strage di Malga Sasso ha la stessa matrice. Non che in questi cinque anni gli autonomisti abbiano rinunciato alla propria causa, ma la centellinano. Ciò che accade la mattina del 9 settembre perciò è del tutto inaspettato. A Malga Sasso (si trova sul Brennero, i locali abitanti di lingua tedesca la definiscono Steinalm) c’è una caserma della Guardia di Finanza, dove sono presenti, tra gli altri, tre militari: Martino Cossu, ventenne appena arrivato dalla Gallura, Franco Petrucci, tenente ventottenne ed Eriberto Volgger, vicebrigadiere di ventisette anni. Sono le 11.15, quando una bomba ad alto potenziale devasta la caserma. Volgger e Cossu muoiono sul colpo, Franco Petrucci morirà il 23 settembre. Altri quattro militari restano feriti.


30 ottobre – Durante il XXXVII Congresso del PSI e il XV del PSDI si decide che i due partiti non debbano più esistere autonomamente, ma si uniscano sotto la sigla PSU, a diciannove anni dalla scissione dei socialisti. Pietro Nenni ne assume la presidenza. Il PSU dichiara nei suoi intenti che il marxismo e la lotta di classe sono radici dottrinali irrinunciabili da una parte; dall’altra, nella sua collaborazione con il governo ribadisce la necessità di portare avanti le lotte e la critica al capitalismo. Tale unificazione si rivelerà una sconfitta elettorale nel ’68.
Nelle librerie vi è abbondanza di nuovi titoli. Gli Italiani (ma dovrei dire i terrestri), tra gli altri, leggono:
A sangue freddo di Truman Capote, Dona Flor e i suoi due mariti di Jorge Amado, Il gatto di Georges Simenon, Z (o L’orgia del potere) di Vasilīs Vasilikos, Utopia, andata e ritorno di Philip K. Dick, A ciascuno il suo di Leonardo Sciascia e Belli e perdenti di Leonard Cohen.
Sul fronte dei fumetti segnalo le seguenti pubblicazioni:
Il Comandante Mark, serie protowestern ideata da un gruppo di autori, i torinesi Dario Guzzon, Pietro Sartori e Giovanni Sinchetto, noto con il nome di EsseGesse.

Goldrake, anche noto come Goldrake playboy, fumetto italiano per adulti, creato da Renzo Barbieri e Sandro Angiolini.


Teddy Bob, ispirato alla beat generation, creato da Pier Carpi.


Nasce anche Messalina, ma sono certa che lo conoscete molto meglio di me.


12 ottobre – A Milano, due ragazzi minorenni tedeschi, due svizzeri, un francese e tredici fra ragazze e ragazzi italiani, vengono arrestati dalla Buoncostume per aver scritto sui muri slogan pacifisti.
3 novembre – Nasce a Milano la rivista underground Mondo Beat, conterà purtroppo solo 7 pubblicazioni. Il gap temporale tra i figli dei fiori USA, quelli europei e gli italiani è finalmente colmato.


Come sempre, la tragedia è dietro l’angolo.
LE ALLUVIONI
4 novembre – E’ notte, l’Arno e il Mugnone già a pieno regime a causa delle piogge torrenziali delle settimane precedenti esondano, perché le infrastrutture di drenaggio sono assolutamente insufficienti. Nessun piano di prevenzione, nessun allarme dato alla popolazione provocano un disastro che poteva essere previsto, in virtù del fatto che la notte precedente la provincia attraversata dall’Arno e dai suoi affluenti era già stata invasa dalle acque con danni gravissimi. Dighe e argini vengono scavalcati dal fiume che invade Firenze, arrivando in talune zone fino al primo piano delle abitazioni. Chi riesce sfolla, rifugiandosi in collina dalla quale assiste impotente al disastro. Muoiono 35 persone, vengono distrutti o danneggiati 9.752 negozi, 8.548 botteghe, 248 alberghi, 600 insediamenti produttivi, 13.943 abitazioni, migliaia di automobili. L’evento lascia disoccupate oltre 30.000 persone, si registrano danni a 14.000 opere d’arte. Le acque rientreranno nei propri alvei dopo giorni, lasciando località completamente isolate e zone di campagna raggiungibili solo con la barca.



Arrivano da tutto il mondo e da ogni angolo d’Italia coloro che passeranno alla storia come gli “angeli del fango”: ragazzi che rispondono all’appello di Firenze per salvare il salvabile.



4 novembre – Meno famosa è l’alluvione di Grosseto (qualcuno l’ha definita a giusta ragione “l’alluvione della povera gente”), della pianura circostante e di parte della Valle dell’Ombrone. La data è la medesima, ma piove da un giorno, quando alle 7.55 l’Ombrone rompe gli argini in quattro punti e infuria per ore, lasciando città e provincia sotto quattro metri d’acqua. Grosseto è una provincia molto povera all’epoca, la sua ricchezza è la disoccupazione. Come una cenerentola sparisce dalla cronaca, divorata dalla splendida Firenze, ma più che dai suoi morti, dalla sua arte. Grosseto vive due giorni in cui l’unico aiuto è rappresentato dall’esercito che soccorre i contadini ormai senza più niente, arrampicati sui tetti dei poderi sott’acqua, lanciando loro latte e biscotti (il latte era ancora nelle bottiglie di vetro, chissà quante se ne ruppero), ma non c’è niente come latte e biscotti contro le brutture della vita. Quando le acque si ritirano, si gira tra le carcasse di animali e in una miseria  peggiore, con il prezzo di stivali di gomma e pompe aspiranti che schizzano alle stelle, perché fortunatamente gli sciacalli non muoiono mai. Gli sfollati saranno migliaia.
Ode alla Maremma e alla sua gente forte.




3-4 novembre – Non è finita. Siamo nelle Tre Venezie. In seguito al parziale scioglimento del manto nevoso, conseguenza di un repentino innalzamento della temperatura, si ingrossano incessantemente i flussi di Tagliamento e Adige. E piove e c’è scirocco. In 40 ore affluiscono sulle Tre Venezie quasi 4 miliardi di metri cubi d’acqua. Si allagano le province di Gorizia, Udine, Pordenone, Treviso, Belluno, Vicenza, Bolzano, Trento, Verona, Padova, Venezia e Rovigo. La situazione è ulteriormente aggravata dall’alta marea che raggiunge Venezia che si innalza fino a 1, 94 m. d’altezza. I morti sono 87: 6 a Bolzano, 26 a Trento, 26 a Belluno, 2 a Treviso, 3 a Venezia, 5 a Vicenza, 14 a Udine, 4 a Pordenone e 1 a Brescia. Gli sfollati raggiungono cifre impressionanti: 25.800 in Veneto, 15.800 in Friuli Venezia Giulia, 800 in Emilia Romagna (sì, anche l’Emilia subisce un’alluvione contenuta) e oltre 400 in Trentino Alto Adige. I dati complessivi della Toscana sono: 47 morti, centinaia di feriti e 46.000 tra sfollati e senzatetto.
I danni complessivi delle alluvioni vengono valutati in 1000 miliardi di lire.
Per approfondimenti:
https://www.collegioingegnerivenezia.it/upload/collegioingegnerivenezia_whoihma2vg/media/relazione.dadeppo.compressa.pdf
https://polaris.irpi.cnr.it/novembre-1966/
Mettiamo un po’ di musica. E questa è proprio in tema.
27 novembre – C’è bagarre alla Camera. I partiti di sinistra contestano la commemorazione pubblica di Alfredo Rocco, ministro fascista della Giustizia, tenuta dal presidente della Corte di Cassazione. Se ne invocano le dimissioni, tra lo sconcerto generale per la levatura del personaggio coinvolto.
15 dicembre – Muore Walt Disney.
Te lo dedico Pa’.

21 dicembre – Palese ricatto dei cattolici ai danni dei socialisti. Il deputato socialista Loris Fortuna, autore del progetto per il divorzio in Italia, viene improvvisamente trasferito alla Commissione per i Lavori pubblici dalla direzione del gruppo parlamentare socialista. Non parteciperà alla discussione del suo stesso progetto, che si terrà nel febbraio del 1967.
L’anno si chiude con la guerra in Vietnam e l’ennesimo tentativo di mediazione di Amintore Fanfani, i cui appelli cadono regolarmente nel vuoto.
Fine parte seconda
Le foto sono grandi, lo so. Non ho il tempo di cercarne altre, purtroppo.

Offline Seamus

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #345 il: 28 Nov 2024, 15:35 »
 :clap:

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #346 il: 28 Nov 2024, 18:40 »
Grazie.  :))

Offline genesis

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #347 il: 29 Nov 2024, 09:31 »
4 novembre – Meno famosa è l’alluvione di Grosseto (qualcuno l’ha definita a giusta ragione “l’alluvione della povera gente”), della pianura circostante e di parte della Valle dell’Ombrone.

Vivendo in Maremma, confermo la definizione.
Re:Romanzo musicale
« Risposta #348 il: 04 Dic 2024, 09:30 »
Vivendo in Maremma, confermo la definizione.

Poi c'è anche la Maremma Laziale. Quasi sconosciuta fu l'alluvione del settembre 1960 che colpi' questa zona con la tragedia del ponte sull'Arrone, tra Montalto di Castro e Tarquinia, crollato a causa della piena del fiume. Essendo notte, furono decine le auto che finirono in acqua e portate via dalla corrente verso il mare.
Numero di morti che poteva essere ancora più elevato se non fosse stato per il tempestivo intervento di una famiglia del posto che si mise in mezzo alla strada a segnalare il crollo del ponte.
Una roba che non ha manco mezzo accenno sulla voce Wiki dedicata alle alluvioni in Italia. Su Google invece ci sta appena una foto e un articolo preso dall'archivio de l'Unita'

https://icharta.com/1960-alluvione-montalto-di-castro-macchina-travolta-dal-fiume-arrone-foto-13x18/

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://archivio.unita.news/assets/main/1960/09/24/page_002.pdf&ved=2ahUKEwjsosXh2I2KAxWpgf0HHevAET0QFnoECCwQAQ&usg=AOvVaw346l8wf4vSQ7YosPKSvAjn

P. s.: perdonatemi il breve ritorno al passato  :=))

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #349 il: 04 Dic 2024, 10:27 »
Figurati ML, anzi ti ringrazio. Non ne sapevo niente. In effetti prima si chiamavano Maremme, come è giusto che sia.
L'invisibilità credo dipenda dal fatto che nel 1960 si verificò l'immane tragedia del Vajont. Duemila morti sono una guerra e la guerra divora tutto il resto.
Nel caso dell'alluvione della Maremma toscana, Firenze inghiottì gli eventi di quel giorno ed erano altrettanto gravi. La maggior parte dei fatti relativi all'alluvione di Grosseto fa parte delle memorie dei testimoni. Ci vorrebbe qualcuno che descrivesse la tragedia del fiume Arrone e la consegnasse alla memoria collettiva. Pensaci. Potresti farlo tu se hai abbastanza informazioni. E' una storia che vorrei conoscere.

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #350 il: 06 Dic 2024, 11:12 »
Leo, Quintino, che faccio, vado avanti con il '67? Sto andando avanti comunque perché vorrei pubblicarli sinceramente, anche se riveduti e corretti. Fatemi sapere. Baci.

Offline Quintino

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #351 il: 07 Dic 2024, 13:02 »
Vista l'eccezionalità del tuo lavoro ti direi di seguitare, ma credo che ti costi molta fatica e tempo. Fai tu, Fiammetta, e grazie di cuore per i tuoi contributi che rievocano tempi lontani e dimenticati ma che, tuttavia, spiegano quel che siamo diventati.

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #352 il: 07 Dic 2024, 16:23 »
Grazie Quintino, ricevere un complimento da te è davvero bello.
Allora vado avanti.

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #353 il: 07 Dic 2024, 17:05 »
1967- Parte prima
Non so in quante parti dovrò suddividere quest’anno. Meglio procedere con sezioni relativamente brevi.
Voglio premettere quanto segue, perché questo è un anno terribile, pur avendo in sé la primavera:




Cominciamo dalla colonna sonora di quest’anno, anche se non so dove mettere le mani, perché molti artisti e molti brani sono immortali. Ci sarà tantissima musica da quest’anno in poi. Che bellezza.
Regno Unito, i Procol Harum guidati da Gary Brooker, propongono una commistione tra rock e musica classica. Questa la conosciamo tutti, è A Whiter Shade of Pale (approfittate della quiete, perché non ce ne sarà molta):
USA, è l’anno di una grande band. Pubblicano il loro primo album il 4 gennaio. Si intitola The Doors. Alabama Song, come molti di voi sapranno è una cover di un testo di Brecht e musica di Kurt Weill, ma è troppo pacata. Pertanto, andiamo con Take It as It Comes:
L’Italia risponde a tono. I Nomadi cantano Dio è morto. Censurato dalla RAI per il contenuto, il brano viene invece trasmesso da Radio Vaticana, che ne autorizza la riproduzione.
Scusate, ma quest’ultima non posso lasciarla fuori. Surprise:
E questa è la foto di un loro concerto:


E’ il 1967. E si sente.
E’ l’anno della Guerra dei sei giorni, dell’assassinio di Ernesto Guevara, per tutti il Che. E’ l’anno dei grandi cortei pacifisti e delle occupazioni, l’anno in cui si scrive Hair e lo si mette in scena a Broadway. E’ l’anno della morte di Luigi Tenco e del primo trapianto di cuore.
E’ l’anno di grandi tumulti razziali negli USA. E’ anche l’anno delle ingerenze di Paolo VI. E’ l’anno del mio grande amore:

E' l'unica foto piccola che ho trovato. Dipendesse da me metterei la gigantografia.
Procediamo con ordine.
4-5 gennaio - Si svolge a Roma la Conferenza dei partiti socialisti europei sui problemi politici ed economici di maggiore attualità in Europa. Si discute tra l’altro: l’ingresso della Gran Bretagna nella Comunità Europea, i rapporti con i partiti comunisti e la situazione monetaria internazionale. La Conferenza si svolge a porte chiuse e i suoi risultati sono comunicati alla stampa dal presidente dell’Internazionale socialista Bruno Pitterman. Aprendo i lavori Pietro Nenni polemizza con De Gaulle, affermando che qualora la Francia insistesse nel suo veto all’entrata della Gran Bretagna nel MEC si dovrebbe procedere ugualmente all’integrazione. Diverso l’orientamento del vice cancelliere tedesco Willy Brandt che considera fondamentale per l’integrazione europea la collaborazione franco-tedesca.
7 gennaio - In occasione del 50° anniversario della Rivoluzione, il PCUS in un documento solenne chiede ai partiti comunisti di schierarsi contro le posizioni cinesi bollate come pseudo rivoluzionarie e rivendica la funzione di partito guida del movimento comunista. 
9 gennaio – Alla conferenza stampa annuale dell’UDI (Unione Donne Italiane), si evidenzia la necessità di una maggiore presenza delle donne nella politica italiana.
9-10 gennaio - Sciopero generale delle ferrovie: i treni si fermano per 24 ore. Si astengono dal lavoro 35 mila ferrovieri che rivendicano la riduzione dell’orario di lavoro da 8 a 7 ore per la prima categoria e da 9 a 8 ore per la seconda. Alle rigide dichiarazioni del ministro dei Trasporti, Oscar Luigi Scalfaro, i sindacati replicano minacciando nuove agitazioni.
10 gennaio - Il segretario dell'ONU U Thant, in una conferenza stampa, chiede agli Stati Uniti la sospensione incondizionata dei bombardamenti sulla Repubblica democratica del Vietnam, condizione indispensabile per arrivare alla pace e di riconoscere che il necessario interlocutore è il Fronte nazionale di Liberazione. Negli Stati Uniti e nel mondo cresce la protesta contro la guerra.
11 gennaio – Milano, la polizia irrompe nella casa di Giovanni Sacchi a Baggio e sequestra 70 candelotti di tritolo, diversi detonatori e altro materiale esplosivo. Fermati Maria Arena Regis, dirigente delle Edizioni Oriente, specializzata nella pubblicazione di testi filocinesi, Alfredo Morlacchi, impiegato della stessa casa editrice, e Renato Saroni. Sacchi riesce a darsi alla fuga. Il gruppo, che orbita nell’aerea dei gruppi filocinesi, è accusato dalla polizia di programmare una serie di attentati fra cui contro la sede del Consolato USA, la Biblioteca americana (USIS) a Milano e altri obiettivi a Vicenza.
A proposito delle Edizioni Oriente propongo uno stralcio all’intervista del cofondatore, Giuseppe Regis:
“All’inizio del 1957 la situazione internazionale si era fatta più distesa, ci fu un certo allentamento delle discriminazioni contro i paesi socialisti (…). Questo non per tutti i paesi socialisti. La Cina popolare allora non aveva ancora rapporti diplomatici coi principali paesi occidentali, il suo seggio all’Onu era usurpato dalla cricca di Chiang Kai-shek, e l’embargo decretato al tempo del¬la guerra di Corea perdurava. Ci fu anche la circostanza che la mia compagna fosse diplomata in lingua cinese (…). E tutto ciò rese possibile il nostro soggiorno in Cina. In quegli anni, mentre la Maria insegnava la lingua italiana all’Istituto di commercio estero dell’Università di Pechino, io ebbi modo di studiare a fondo l’economia della Cina e di fare da consulente tra diverse im¬prese italiane e le corporazioni commerciali cinesi. Avemmo modo di visitare gran parte del paese (…) città, fabbriche, cooperative agricole, scuole, ospedali. E con questa esperienza io ebbi modo di scrivere alcuni articoli e di pubblicare nel 1961 in Italia un volume sugli sviluppi dell’economia cinese a partire dal 1949. Gli anni vissuti in Cina furono di grande turbolenza politica. Con la vittoria della rivoluzione, l’inizio di un’era di pace. La riforma agraria, la socializzazione del grande capitale, la fortissima ripresa economica, avevano creato nella gente e nei dirigenti aspettative, che direi messianiche, di progresso e di benessere. Noi fummo testimoni di due grandi movimenti, del Grande Balzo e delle Comuni popolari, dell’ardore e della partecipazione colle quali erano portati avanti. La linea generale di Mao, di superare tutte le difficoltà per bruciare le tappe della transizione alla prosperità e al socialismo, ci aveva profondamente colpiti e la portammo con noi al rientro in Italia.”
Qui il link: http://www.lavoropolitico.it/regis98.html
17 gennaio - L’incontro dei dirigenti del Comitato universitario (UNURI, UNAU, ANPUI, ANPUR) e della Conferenza dei rettori con il presidente del consiglio Aldo Moro non risolve i contrasti sulla riforma Gui. I rappresentanti delle Associazioni e della Conferenza dei rettori confermano che proclameranno lo sciopero in tutte le Università.
18 gennaio - PCI – Conferenza stampa nella sede della direzione del partito della delegazione composta da Enrico Berlinguer, Carlo Galluzzi e Antonello Trombadori di rientro dalla Repubblica democratica del Vietnam del Nord. Gli esponenti comunisti, sulla base delle testimonianze raccolte e degli incontri avuti, denunciano le atrocità americane contro la popolazione, i bombardamenti di interi villaggi e al tempo stesso valorizzano la resistenza contro gli aggressori.
19 gennaio - La Commissione Affari costituzionali della Camera approva con il voto contrario dei deputati DC e del MSI, lo schema di parere alla proposta di legge presentata dal Loris Fortuna (PSI): Casi di scioglimento del matrimonio che si propone di introdurre in Italia il divorzio. Secondo la Commissione la proposta non contrasta con l’ordinamento costituzionale in quanto il principio di unità e stabilità della famiglia, sancito dalla Costituzione, non comporta l’indissolubilità del matrimonio.
23 gennaio - Paolo VI, in un’allocuzione al personale della Sacra Rota, si pronuncia contro la decisione assunta dalla Camera sul divorzio e ogni progetto di divorzio, considerandolo in contrasto con i dettati del concordato e della costituzione italiana.
23-24 gennaio - Roma: un ordigno a miccia collocato nella notte danneggia la sede nazionale del PCI a via Botteghe oscure. Sempre nella capitale, a distanza di 48 ore, due attentati alle sezioni comuniste di Monteverde e di Latino- Metronio.
25 gennaio - Il Comitato civico nazionale, richiamandosi alle parole del Papa, invita tutte le sue organizzazioni a definire un “programma d’azione” per sensibilizzare l’opinione pubblica contro la grave minaccia rappresentata dal divorzio.
26 gennaio - In un’interrogazione presentata al Senato, il senatore DC Girolamo Messeri accusa il ministro della Difesa Tremelloni (DC) per lo scandalo delle schedature di massa illegali, delle indagini informative e delle attività di spionaggio sistematicamente condotte dai servizi segreti (dal SIFAR del generale De Lorenzo prima e poi dal SID) nei confronti di uomini politici. L’interrogazione che solleva molte polemiche sarà discussa dal Senato nelle sedute del 31 gennaio.
27 gennaio - Bologna: alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno accademico è occupata l’Aula Magna dell’Università. Rinviata l’inaugurazione. Quella iniziata il 26 gennaio 1967, riguardante l’aula Magna e l’istituto di Fisica, per una gestione più partecipata dell’accademia, può essere considerata l’avvio del Sessantotto bolognese. Approfondimenti al seguente link:
erra_mondiale_e_il_Sessantotto" class="bbc_link" target="_blank">https://www.researchgate.net/publication/323546530_L'associazionismo_studentesco_nell'Universita_di_Bologna_tra_la_seconda_gu erra_mondiale_e_il_Sessantotto
27 gennaio – Usa, durante un test di lancio dell’Apollo, nella capsula si sviluppa un incendio dovuto a un cortocircuito che uccide tre astronauti: Grissom, White e Chaffin.
27 gennaio – Durante la notte tra 26 e 27, Luigi Tenco, cantautore della Scuola genovese, si toglie la vita dopo aver presentato al Festival di Sanremo la canzone Ciao amore ciao, ed essere stato eliminato. L’edizione del Festival è vinta da Claudio Villa e Iva Zanicchi con Non pensare a me.
30 gennaio – Paolo VI riceve Nicolaj Podgornyj, presidente del presidium del Soviet supremo dell’URSS.
31 gennaio - Senato della Repubblica: si svolge il dibattito sulle interrogazioni presentate da vari gruppi sul caso SIFAR. Anche Ferruccio Parri nel suo intervento denuncia l’esistenza di un imponente archivio di notizie riservate, raccolte dai servizi nel corso di un’attività investigativa non documentata, e chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare sull’intera vicenda.
1-10 febbraio - Inizia in diversi atenei la protesta degli studenti contro il disegno di legge di riforma universitaria presentato dal Ministro della Pubblica istruzione Luigi Gui nel maggio 1965.
Gli studenti occupano sei Facoltà a Cagliari, sei a Pisa, a Bologna gli studenti degli istituti superiori protestano con gli universitari, a Bari la polizia interviene contro gli studenti della facoltà di Chimica che protestano contro lo sgombero e chiedono le dimissioni del rettore. Due feriti. 
2 -3 febbraio – Viareggio, 1000 studenti scendono in piazza per protesta contro il piano Gui. Scoppiano violenti scontri tra manifestanti e polizia. Il giorno dopo, in segno di solidarietà, i lavoratori dei cantieri navali scioperano. Una folla di cinquemila persone si raduna davanti al Commissariato di Viareggio, assediandolo. L’intervento di alcuni sindacalisti placa gli animi. Il commissario Di Mambro, responsabile dell’intervento della polizia ai danni degli studenti viene sollevato dall’incarico.
A questo punto la musica è necessaria. Loro sono i Jefferson Airplane, lei è la grandissima Grace Slick.
Somebody to Love:
Purtroppo devo scegliere tra farveli vedere o ascoltare. Preferisco li vediate anche se alcuni audio sono scadenti.
Jimi Hendrix, Foxey Lady, il concerto è del ’68, ma il brano è del ’67.
E la mia Janis Joplin con Ball and Chain:
Ascoltate la musica e contemporaneamente guardate queste:



9 febbraio - Il Consiglio dei ministri della CEE decide di adottare il sistema dell'imposta sul valore aggiunto e di approvare il primo programma di politica economica a medio termine che definisce e fissa gli obiettivi di politica economica della Comunità per gli anni successivi.
11 febbraio – Muore Ernesto Rossi, antifascista (scontò nove anni di carcere prima di essere destinato al confino come “individuo socialmente pericoloso”, poi deportato a Ventotene), economista avverso a Keynes e al New Deal, radicale, autore con Altiero Spinelli del Manifesto di Ventotene (1941), documento politico che propone la creazione di una Federazione dei paesi europei, fondata sulla democrazia, sulla pace e sulla solidarietà, e governata sovranazionalmente. Il Manifesto ha ispirato la creazione della Comunità europea del Carbone e dell’Acciaio (1951), viatico per l’attuale UE. Il testo completo lo trovate qui:
https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/file/repository/relazioni/libreria/novita/XVII/Per_unEuropa_libera_e_unita_Ventotene6.763_KB.pdf
Mi piacerebbe dilungarmi, ma è impossibile.
11 febbraio - A Pisa gli studenti che occupano l’università elaborano le TESI DELLA SAPIENZA, documento fondamentale per lo sviluppo delle lotte universitarie. Vediamole in breve:

Innanzitutto, l’occupazione conta studenti provenienti da Cagliari, Firenze, Bologna, Roma, Torino e Camerino, ai quali si uniscono, come si può leggere nel primo documento approvato dall’assemblea di occupazione, “la Facoltà di Architettura di Milano, la Facoltà di Architettura di Firenze, e gli OO.RR. di Siena, Bari, Urbino, Catania”. L’occupazione, come già detto, è contro la Conferenza dei rettori e contro il Piano Gui, vediamo quindi cosa contempla quest’ultimo. La riforma proposta dal ministro prevede l’istituzione dei dipartimenti, con tre livelli di titoli di studio differenti per durata, contenuti e prospettive professionali (il diploma universitario, la laurea e il dottorato di ricerca), facendo profilare – secondo i critici – un tendenziale aumento delle tasse universitarie. Allo stesso tempo, gli occupanti della Sapienza sono mossi dalla volontà di indirizzare le lotte studentesche in una direzione precisa, quella di un radicale e profondo stravolgimento dell’intero sistema accademico. Gli studenti propongono l’istituzionalizzazione delle occupazioni, poiché l’università appartiene alla base universitaria, e le discussioni e il lavoro della base universitaria devono svolgersi nella loro sede naturale. La base ritiene indispensabile la sperimentazione di un insegnamento fondato sul lavoro di gruppo e la demolizione sistematica delle tesi della controparte. Parti importanti del documento stilato sono: lo stato attuale del movimento e lo stato attuale della controparte, ma per motivi di spazio passo al capitolo dell’Università e sviluppo capitalistico. In tale capitolo si afferma la necessità di una corretta analisi dello sviluppo capitalistico nella sua determinazione delle riforme universitarie e di un’analisi sui diversi condizionamenti del capitale rispetto alle diverse facoltà e università. Ciò non può prescindere dallo studio dei rapporti economici USA – Europa per le facoltà ingegneristiche e dai rapporti con i Paesi in via di sviluppo (es. l’impatto della penetrazione dell’Eni in MO sulle facoltà di chimica). Mi fermo qui perché è lunghissimo, ma vi consiglio di leggerlo, è appassionate. Lo trovate qui:
http://pisaeil68.unipi.it/pisaeil68.unipi.it/images/tesidellasapienza.pdf
Musica, musica, musica.
Con colpevole ritardo, ma mi sfuggono davvero troppe cose e la verità è che non posso inserire tutto e tutti (si va beh, loro sono importanti. E lo so), questi sono The Yardbirds (perdonami Jeff, perdonami Eric) con Jimmy Page:
Fine parte prima

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #354 il: 11 Dic 2024, 11:36 »
1967 – Parte seconda
Sam & Dave, Hold on I’m Coming:
Questo è l’anno in cui Leonard Cohen pubblica il suo primo album. Contiene questa meraviglia:
12 febbraio - In un assalto alla caserma dei carabinieri di Dorgali, in provincia di Nuoro, cinque agenti restano feriti. Nel corso dell’anno si intensificano le azioni dei banditi sardi. Per contrastare il fenomeno sarà costituito un reparto speciale della polizia che prenderà il nome di “caschi blu”.
12-13 febbraio - In seguito alla situazione creatasi con la sconfitta del governo al Senato e la conseguente mancata conversione in legge del decreto per i dipendenti degli Istituti di previdenza, il presidente del Consiglio Aldo Moro decidendo di non rassegnare le dimissioni e aprire formalmente la crisi, come rivendicato con forza da PCI e PSIUP, chiede al Parlamento una nuova fiducia. Il Senato approva con 156 voti a favore e 114 contrari. La decisione di votare la fiducia provoca tensioni nel gruppo PSU e le dimissioni dei senatori socialisti Arnaud, Bonacina, Banfi e Viglianesi. La Camera approverà la fiducia nelle sedute dal 15 al 17 febbraio.
17 febbraio -  La Procura generale avvia un’inchiesta giudiziaria su chi ha reso noti i documenti riservati del SIFAR.
19 febbraio –   A Torino gli studenti occupano Palazzo Campana, sede della facoltà umanistiche. Il rettore Mario Allara chiede l’intervento della polizia e, in seguito al ripetersi delle agitazioni, decreta la chiusura della sede universitaria. Sono 200 gli studenti denunciati.

24 febbraio - Tavola rotonda de l’Unità con gli studenti della facoltà di Torino occupata. Partecipano Luigi Bobbio (presidente dimissionario dell’Interfacoltà), Paolo Donat Cattin (Intesa), Aldo Agosti (UGI) , Laura De Rossi , comitato di Lettere, Alberto Perrone Cabus (membro Interfacoltà dimissionario per l’Intesa), Giorgio De Giorgi (sezione universitaria PCI
5 marzo - Da Partacenna, nella valle del Belice in Sicilia, parte la “Marcia della speranza, per la terra, per la civiltà e la pace”, promossa da Danilo Dolci. Vi partecipano, fra gli altri, l’architetto Bruno Zevi, il pittore Treccani e Lucio Lombardo Radice.
7 marzo - Camera: Amintore Fanfani, ministro degli Affari Esteri, risponde alle interrogazioni presentate dal PCI, dal PSIUP e da deputati della DC e del PSU sui bombardamenti americani nel Vietnam.
Cosa succede in Vietnam? Facciamo un passo indietro. Nella prima settimana del gennaio 1967, la 2d Brigade, la 25th Infantry Division, e la 196th Infantry Brigade stabiliscono una posizione che blocca la parte occidentale del fiume di Saigon mentre truppe della 1st Infantry Division e della 173d Airborne Brigade si spostano in aree periferiche dell’Iron Triangle. L’Operazione Cedar Falls ha inizio l’8 gennaio 1967 quando la 1st Infantry Division’s la 1st e 2d Brigades occupano il villaggio di Ben Suc, mentre la 1st Division’s 3d Brigade e gran parte della 173d Airborne Brigade estendono il cordone intorno alla parte nordoccidentale. L’Operazione Cedar Falls termina il 26 gennaio e ha il seguente bilancio: quattro quartieri generali distrutti, più di mille bunker, centinaia di tunnel e altre strutture sulla superficie (le case della poverissima Ben Suc) demoliti. Segue quella di Junction City, che si concluderà tre mesi dopo e sarà ininfluente ai fini delle sorti dell’aggressione, malgrado le grandi perdite dell’esercito vietnamita. Il rientro negli USA di trecento soldati nelle bare, scatenerà le proteste contro la guerra. La presenza sul campo dei soldati americani è di 490.000 e gli alleati del Vietnam del Sud sono 850.000.
Joan Baez

Questa è Oh Freedom, live in Giappone, 1967. Il concerto non è visibile, c’è il solo audio.
Torniamo in Italia.
8 marzo - A Cagliari, nonostante l’ultimatum del rettore che minaccia l’intervento della polizia, gli studenti occupano la Facoltà di Ingegneria. Pisa: a 50 studenti, accusati dell’occupazione della Sapienza, è comunicata la sospensione da ogni attività didattica. Il provvedimento è stato assunto nella riunione del Senato accademico del 24 febbraio.
10 marzo – Regno Unito, i Pink Floyd pubblicano il loro primo singolo Arnold Layne, scritto da Syd Barrett, pezzo che non riesco nemmeno ad ascoltare senza sviluppare l’istinto di spaccare una sedia.

Al suo posto, See Emily Play:
14-18 marzo - Trento: all’Istituto di Sociologia, gli studenti proclamano uno sciopero politico a sostegno della lotta di liberazione del popolo vietnamita. Il rettore dell’Istituto chiede l’intervento della polizia che il 14 marzo, per sgomberare i locali, trascina via e scheda gli studenti uno per uno.
30 marzo - Visita ufficiale in Italia del vicepresidente americano Hubert H. Humphrey che Incontra i vertici dello Stato ed è ricevuto da Paolo VI. A Roma si verificano violenti incidenti tra forze di polizia e dimostranti che protestano contro la visita del vice presidente americano: decine di feriti, 7 arrestati e 131 denunce. Tradotto in questura con i manifestanti anche Enrico Berlinguer. A Firenze, Humphrey è duramente contestato dai giovani che manifestano contro la guerra del Vietnam. A Milano la manifestazione di protesta contro la visita del vice presidente americano è caricata da polizia e carabinieri. 32 fermati sono rilasciati e denunciati a piede libero.
4 aprile - Alla Camera si discutono le interrogazioni presentate sulle cariche contro le manifestazioni di protesta per la visita di Humphrey. Il sottosegretario agli Interni Gaspari afferma che: "il governo aveva il preciso dovere di intervenire per assicurare l’ordine e per proteggere il rappresentante degli Stati uniti da manifestazioni che sono degenerate in una serie di atti offensivi e incivili". Un riferimento al lancio di limoni e patate ed ai falò della bandiera americana.
4 aprile - Durante una dimostrazione a New York Martin Luther King prende pubblicamente posizione contro il conflitto in Vietnam.

11 aprile - Violenti bombardamenti americani su Hanoi e tutto il Vietnam. Intensa attività diplomatica di U Thant, segretario ONU, per la sospensione dei bombardamenti. Lelio Basso (PSIUP), di ritorno da Hanoi, in una conferenza alla sede della stampa estera denuncia le atrocità dell’aggressione americana nel Vietnam. L’Unione goliardi italiani (UGI) lancia per il 14-15 aprile due giornate di mobilitazione contro la guerra del Vietnam.
12 aprile - Roma: davanti all’ambasciata americana un corteo di manifestanti contro la guerra in Vietnam è disperso dalla polizia con l’uso di idranti e gas lacrimogeni. A Firenze, promossa dal Consiglio studentesco della Facoltà di Magistero, si svolge la “veglia per il Vietnam”. Nel corso della manifestazione il sindaco Giorgio La Pira lancia un appello per la cessazione dei bombardamenti USA, il riconoscimento del FNL e l’inizio di trattative di pace.
14 aprile – Palermo, occupata la facoltà di Ingegneria.
15 aprile – USA -  A San Francisco e New York si svolgono grandi manifestazioni contro la guerra, rispettivamente con cento mila e mezzo milione di partecipanti. I giovani bruciano le cartoline precetto rifiutando di arruolarsi. Al termine della manifestazione di New York, Martin Luther King, premio Nobel per la pace consegna all’ONU un documento in cui si definisce “illegale e ingiustificabile” la guerra nel Vietnam.
19 aprile – Sulla base delle risultanze della commissione d’indagine sul caso Sifar istituita dal ministero della Difesa e presieduta dal generale Angelo Beolchini, il generale Giovanni De Lorenzo è destituito dall’incarico di Capo di stato maggiore dell’Esercito.
20-21 aprile – Durante la notte tra 20 e 21, carri armati e autoblindo carichi di soldati iniziano ad affluire nelle strade di Atene. E’ colpo di Stato in Grecia. Il golpe venne attuato applicando il piano Prometeo, predisposto in tutti i paesi aderenti alla Nato, per fronteggiare l’eventualità di una “sollevazione comunista”. Si instaura il regime dei colonnelli guidato da Papadopoulos. Le unità della polizia militare arrestano nella notte più di diecimila persone, poi trasferite in “centri di raccolta”. Tra loro anche il primo ministro Panagiotis Kannellopoulos e Gheorghios Papandreu, l’anziano leader dell’Unione di centro, il maggior partito greco.   Questa storia però la racconterò con una biografia, quella di Alekos Panagulis (nel Sessantotto). La dittatura durerà 7 anni.
In tutto il mondo vi sono manifestazioni di protesta. In Italia, tra il 22 e il 25 aprile, si svolgono cortei e manifestazioni dei partiti della sinistra e di giovani in tutte le città.
 
In particolare, il 25 aprile a Napoli, la polizia si scontra con i manifestanti e si registrano diversi feriti. De Martino, segretario del PSU al governo, partecipa alla manifestazione contro le politiche del governo stesso, rivelando una spaccatura all’interno dei socialisti uniti che diventerà insanabile nell’arco di qualche mese, anche perché in marzo, Angelo Costa, in un’assemblea di Confindustria, aveva dichiarato che i salari non devono comprimere i profitti, attaccando di fatto il diritto allo sciopero, con l’avallo dell’intera DC e parte del PSU, provocando la reazione dei sindacati che avevano proclamato nuovi scioperi e un feroce malcontento nel resto del PSU.
30 aprile – Vietnam, drammatica testimonianza di un giornalista francese sulle rovine di Haiphong - Pesanti bombardamenti contro gli aeroporti della RDV - Vittoriosi attacchi del FNL a sud della fascia smilitarizzata. Aerei americani partiti dalle basi di Thailandia e dalle portaerei in navigazione al largo delle coste vietnamite, hanno di nuovo effettuato furiose incursioni sulla immediata periferia di Hanoi — attaccando con bombe da 1.500 chili un ponte stradale e ferroviario già inutilmente preso di mira nel giorni scorsi — e contro un aeroporto militare ad Hoa Lac, 39 chilometri ad ovest di Hanoi. Violentissimi scontri aerei con i caccia nord vietnamiti si sono verificati su entrambe le località. Su di essi il comando americano, significativamente, non fornisce alcun dettaglio: si tratta di un silenzio che sottolinea l'efficacia dell'aviazione nord-vietnamita, partita da quello stesso aeroporto che in occasione di una precedente incursione, avvenuta pochi giorni fa, gli americani avevano dato per distrutto. L'intensificazione degli attacchi contro la capitale e le sue immediate vicinanze, e contro gli aeroporti la cui distruzione, era stato detto in precedenza dagli americani stessi, avrebbe rapidamente portato a una intemazionalizzazione della guerra, rientrano nel quadro della ulteriore scalata dell'aggressione decisa a Washington, scalata alia quale non viene oramai più messo alcun limite. Un giornalista francese, che ha visitato la città portuale di Hai phong dopo gli ultimi bombardamenti USA, ha riferito che per due o tre chilometri, forse di più, Hai phong e ridotta a un ammasso di rovine. Da l’Unità, 01/05/1967
Gli studenti greci in Italia manifestano a Roma contro il governo dei colonnelli partendo dalla chiesa ortodossa di via Veneto e poi per le vie della capitale fino all’alba. I giornalisti dell’Unità leggono l’appello di Mikis Theodorakis, compositore del celeberrimo Sirtaki, (che combatterà contro il regime e dal regime sarà incarcerato), mentre si aggrava la repressione fascista delle sinistre in Grecia, dove anche il presidente dell’Associazione Avvocati viene imprigionato e dappertutto nel paese si cantano inni di libertà in occasione della Pasqua. Vengono istituite Corti marziali in tutto il paese, mentre centinaia di comunisti conoscono la deportazione. Gli inviati dei giornali esteri in Grecia vengono censurati dal regime e le notizie dal paese sono scarse e frammentarie.
Simon & Garfunkel
The Sound of Sillence, versione del 1966 (con un anno di ritardo):
Concludo con una piccola storia di ordinaria miseria: a Fidenza, un orfano di 14 anni viene denunciato al Tribunale per i minorenni, perché ruba una bici ogni mattina per recarsi al lavoro e la restituisce di sera. Malgrado percorra il primo tratto di strada con l’autobus, la fabbrica dove fa l’apprendista è troppo distante. Uscito dalla fabbrica e prima di riprendere l’autobus, il ragazzo rimette a posto la bici senza che il proprietario (che va al lavoro prima e rientra più tardi) se ne accorga. Un giorno il proprietario stacca prima da lavoro e non trova la bicicletta.  Quando il ragazzo va a rimetterla al suo posto trova la polizia ad aspettarlo. La vita è meravigliosa.
Fine parte seconda

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« Risposta #355 il: 16 Dic 2024, 17:08 »
1967 – Parte terza
Un piccolo passo indietro al 15 aprile 1967, perché è il giorno in cui muore Antonio De Curtis, in arte Totò. Muore a Roma dove risiede da anni. Le sue ultime parole sono: “Portatemi a Napoli”. E a Napoli riposa nella cappella a lui intitolata nel Cimitero del Pianto che, nell’ordine, è stata vandalizzata, quindi chiusa al pubblico e ha rischiato di crollare per una frana. A seguire, una scena di un minuto tratta da Che cosa sono le nuvole di Pier Paolo Pasolini, con Ninetto Davoli.
Notizie sparse:
A Catanzaro ci sono 33.000 disoccupati, la produzione industriale italiana registra un 12,4% di aumento, la Ferrero mette in produzione la famosa merendina Fiesta, una lattina di olio di semi da 1 lt. costa 315 lire, un pacco di riso 145, una scatoletta di tonno 130, un frigorifero 50.000. Questo mese si apre con agitazioni dei lavoratori praticamente ovunque. A Terni i sindacati denunciano la grave situazione delle acciaierie e manifestano contro il governo. A Fano sfilano i coltivatori, a Palermo gli artigiani manifestano contro la crisi del settore, a Catanzaro scendono per strada in migliaia per chiedere lavoro, mentre nuovi scioperi si profilano nel mese appena iniziato: statali, tranvieri, medici della mutua, tessili, assistenti universitari, tra gli altri. Qualcosa di dolce e un po’ di musica:

John Mayall & The Bluesbreakers, Double Trouble:
Cream, I Feel Free
1 maggio – Spagna, grandi manifestazioni antifasciste di studenti e lavoratori a Madrid, Barcellona, San Sebastian, Siviglia, Bilbao, Santander, Pamplona, Valencia e decine di altre citta. A San Sebastian la polizia spara sui manifestanti ferendo gravemente un ragazzo. A Madrid la piazza reagisce alle violenze della polizia: si registrano feriti tra manifestanti e agenti della Guardia Civil. Centinaia gli arrestati, tra cui decine di sacerdoti. A Bilbao dichiarato lo stato di emergenza. A Valencia gli scontri terminano con 4 feriti e 21 arresti. A Vitoria ottomila in piazza tra studenti e lavoratori resistono per ore alle cariche della polizia.  – Saigon, studenti e lavoratori manifestano contro l’America e la guerra, ma gli Usa compiono duecento incursioni in 48 ore sull’area Hanoi – Haiphong. - A Varsavia, mezzo milione di persone affollano le strade per il corteo del primo maggio. A Monaco e Berlino Ovest si manifesta contro la guerra e contro il golpe in Grecia.
2 maggio – Grecia, un terremoto provoca nove vittime in Epiro, decine di feriti e migliaia di senzatetto.
3 maggio – A Roma sciopero del 65% dei dipendenti della nettezza urbana. -  Durante la discussione sull’attività del SIFAR alla Camera, il Governo pone la fiducia sulla ricusazione di due mozioni: quella presentata dal PCI, che chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare sulla vicenda e quella presentata dal PLI, che chiede l’accertamento delle responsabilità politiche. Entrambe le mozioni sono respinte. – Spagna, diecimila operai madrileni chiedono libertà sindacale, mentre nelle Asturie, dove la polizia ha ucciso un minatore, ci sono scontri con feriti e numerosi arresti. – A Torino vanno a processo tre sindacalisti (CGIl, CISL e UIL degli autotranvieri) per aver proclamato lo sciopero di categoria, su richiesta dell’azienda municipale tranvieri. - Roma, i cento lavoratori della VIS che occupano la fabbrica da 21 giorni ricevono l’ordine di sgombero immediato. – A Sacramento, una quarantina di afroamericani armati di pistole e fucili fa irruzione nel locale Parlamento protestando contro il razzismo della polizia.  – A Livorno scioperano i dipendenti degli enti locali, a Perugia i dipendenti comunali.
4 maggio – A Napoli gli studenti occupano tutte le facoltà. A Cagliari, studenti e docenti si uniscono alla protesta dei lavoratori nei Cantieri della ICET – Rossi, occupati da undici giorni. A Trapani una sezione del partito comunista viene incendiata durante la notte da appartenenti a Ordine nuovo. A Siena e Viareggio, cortei e fiaccolate contro la guerra. A Pisa scioperano gli studenti dell’Istituto professionale.
5 maggio – L’Unità resoconta il Congresso straordinario degli assistenti universitari che, in opposizione alla legge 2314, si conclude con la decisione dello sciopero della categoria, di portare avanti le occupazioni all’Università di Napoli, riprese per protestare contro la legge Gui dal 21 aprile; si redige inoltre una lettera sulla situazione delle Università dell’Emilia Romagna. – In Spagna, 27.000 studenti a Madrid aderiscono al sindacato democratico.  – In Italia è il giorno dello sciopero di 110.000 bancari. 85 studenti denunciano i poliziotti romani per violenze durante un corteo della pace. A Palermo quasi una decina di dirigenti giovanili rompono con la DC. Ondata di licenziamenti in Liguria e in Campania. In tutta Italia ci sono agitazioni dei lavoratori del legno. In Sicilia, il PCI convoca una mobilitazione regionale contro la guerra. Negli Usa, l’ex governatore razzista dell’Alabama George Wallace, viene interrotto, inseguito e preso a sassate da una folla inferocita durante un comizio suprematista presso il Dartmouth College nel New Hampshire.
6 maggio – A Faenza si manifesta per le pensioni. Il governo studia l’aumento della pressione fiscale sull’intera gamma di elettrodomestici. A Venezia scioperano i portuali. Un sondaggio sui salari femminili (sottosalari in realtà) rivela che servono esclusivamente e stentatamente a pagare l’affitto. In Spagna, i partecipanti alle manifestazioni antifasciste del primo maggio sono deferiti ai tribunali militari.
7 maggio – A Torino un corteo di diecimila persone manifesta per la Grecia. Altri cortei a Foggia, Salerno e Pisa. Ad Albano, corteo e comizio contro la guerra in Vietnam.
8 maggio – Cresce in Turchia l’ostilità contro l’ingerenza americana. Manifestazioni contro i militari USA, che occupano aeroporti e basi segrete per spiare i cosmodromi sovietici. Negli Usa, Thomas Braden, ex capo dell’ufficio per gli affari internazionali della Cia, si vanta pubblicamente di aver finanziato un’operazione per la scissione sindacale in Francia e in Italia, nel quadro della “lotta al comunismo”. Sempre negli Usa, Cassius Clay viene incriminato per essersi rifiutato di partire per il Vietnam. A Cagliari, manifestazione contro la guerra e contro il golpe; a Todi sciopero dei lavoratori della Carbonari.
9 maggio – Malgrado l’espressa volontà parlamentare della Camera di aumentare le pensioni INPS e degli agricoltori, il governo decide per il no. Gli aumenti riguarderanno solo le pensioni di guerra. Il Senato approva la legge per gli assegni familiari ai contadini, ma solo per i figli.   – Un’inchiesta giornalistica a Lentini sulla produzione delle arance, rivela che le donne non guadagnano più di duemila lire al giorno. – Ondata di licenziamenti ad Arezzo. – Continuano le manifestazioni per la pace e per la Grecia: cortei a Catania, Brindisi, Pescara e Lecce. – Sciopero dei lavoratori degli appalti ferroviari a Empoli.
10 maggio – La polizia irrompe nella Facoltà di Architettura (occupata dal 28 aprile) a Napoli e sgombera gli studenti trascinandoli di peso. Nessuno oppone resistenza.  – Le lavoratrici della maglieria romana Angelica Minti, senza paga da quaranta giorni (una paga che va da 25.000 a 50.000 lire), occupano la fabbrica. – A Cagliari, giorno di protesta per i lavoratori della centrale idroelettrica per l’aumento dei salari. – La Montedison decide di chiudere la produzione della Vipla (una resina sintetica) alla Polymer di Terni. Destino incerto per 500 operai. - Corteo per la Grecia a Ragusa. – Ai presidenti di Senato e Camera, l’UDI recapita decine di migliaia di cartoline da parte delle donne che chiedono l’approvazione di una serie di leggi per il miglioramento delle condizioni di lavoro femminile, soprattutto per quello contadino, e la concessione di un vitalizio alle casalinghe anziane. Tali istanze erano già state presentate da tempo, senza alcun risultato. – Negli Usa, un gruppo di manifestanti si introduce al Pentagono e inizia uno sciopero della fame contro l’aggressione americana. Sulle pagine de L'Espresso, il giornalista Lino Jannuzzi rivela l'esistenza del PIANO SOLO. Nell’articolo si sostiene la complicità del Presidente della Repubblica Segni nel tentato golpe, che avrebbe dovuto favorire la nascita di un governo di destra e porre fine all'esperienza del centro-sinistra. Nel numero successivo, il settimanale riporta testimonianze del senatore Ferruccio Parri, dell’onorevole Luigi Anderlini e del socialista Pasquale Schiano.
11 maggio – Gli Usa ordinano lo sgombero della popolazione di Haiphong, mentre l’esercito tailandese deporta quarantamila vietnamiti in una propria isola. Il segretario dell’ONU, rilascia un allarmante dichiarazione sulla possibilità di un terzo conflitto mondiale. In risposta, i generali del Pentagono si dichiarano pronti ad altre guerre. In Cina, nelle piazze di Pechino e Shangai si scontrano maoisti e dissidenti. A Campotosto (AQ) c’è sciopero generale di tutta la cittadinanza, privata dei propri terreni migliori per la creazione del lago artificiale della Terni. A Potenza si manifesta contro la miseria e per il lavoro. A Napoli gli studenti sgomberati dall’università scendono in piazza in segno di protesta. In migliaia, si dirigono verso la facoltà di architettura appena sgomberata. Sette milioni di anziani “vivono” con assegni che vanno da 12.000 a 22.000 lire al mese. Lo storno dei contributi dei lavoratori serve agli scopi più diversi: dalla solidarietà agli investimenti politici. Nel maxi concorso per 400 posti nella qualifica di manovratore nelle F.S. si registrano 43.000 domande. Un centinaio quelle delle donne. Continua l’occupazione ad oltranza degli operai della VIS, asserragliati in fabbrica da oltre un mese. A Fano, nella fabbrica della SIV (Società Italiana Vetri), 1700 operai (quasi la totalità dei lavoratori) bloccano la produzione, picchettano i cancelli e scioperano contro lo sfruttamento padronale, malgrado le intimidazioni da parte dei vertici dell’azienda. Sciopero dei tipografi della Bozzesi che protestano contro i recenti licenziamenti. Ma ci sono anche buone notizie: la brillantina Rinova liquida promette una nuova giovinezza tricologica alla chioma ingrigita dell’italico virgulto di mezza età.
12 maggio – La situazione nelle università è la seguente: a Napoli che è occupata nuovamente, si aggiungono Genova e Venezia, mentre a Torino, dopo un violento sgombero nella facoltà di Architettura occupata da due giorni, gli studenti protestano contro la polizia per le vie della città. A Bari, manifestazione contro la dittatura fascista in Grecia. A Napoli scioperano i lavoratori dell’Enel, in lotta da settimane contro i licenziamenti; la polizia interviene e carica il corteo per ore. L’intervento dei sindacalisti evita il peggio. Ad Arezzo, nello stabilimento della Lebole Euroconf, tremila operaie danno vita a uno sciopero spontaneo contro i tagli delle paghe appena ricevute, dalle quali mancano dalle 3 alle 7000 lire. Non riporto la giustificazione dell’azienda perché è troppo ridicola. Dopo la promessa da parte della Lebole di versare 3000 lire fuori busta, le operaie decidono che se le può tenere e fermano le macchine. A Pesaro protesta il fronte unito di operai e contadini contro le politiche del governo; tra gli obiettivi, la raccolta di almeno 30.000 firme contro la guerra. A Ferrara scioperano i braccianti, ai quali si aggiungono tutti i lavoratori del settore agricolo. A Roma, scioperano i dipendenti della stazione Termini, mentre quelli dell’istituto Istat sono al terzo giorno di agitazione. Dopo 36 giorni di lotta alla CIASA, compagnia di trasporti internazionali per l’aeroporto di Fiumicino, 75 lavoratori che erano stati licenziati (assistiti da altri lavoratori di ogni categoria, tranvieri in prima fila) vengono reintegrati. Negli Usa la Guardia nazionale spara e uccide un afroamericano di 22 anni, durante una carica contro gli studenti di colore dell’università di Jackson, in Mississippi. Dalla Cina arrivano notizie di numerosi morti nelle provincie sud-occidentali, mentre a Hong Kong e a Macao, crescono le proteste antibritanniche.  Dalla Grecia arrivano notizie raccapriccianti sulle torture e sulle esecuzioni dei dissidenti.
Cambiamo pagina e passiamo al cinema. Blow up, di Michelangelo Antonioni, vince la palma d’oro al Festival del cinema di Cannes. In ottobre il procuratore della Repubblica di Ancona sequestrerà la pellicola per oscenità. Dopo qualche giorno il film sarà dissequestrato.
 
Approfittiamo per scoprire quali film si vedono al cinema sul pianeta Terra. In quest’anno escono tra gli altri:
L’ultimo samurai di Masaki Kobayashi, Che cosa sono le nuvole di Pier Paolo Pasolini, Bella di giorno di Luis Buñuel, Il laureato di Mike Nichols, Quella sporca dozzina di Robert Aldrich, La calda notte dell’ispettore Tibbs di Norman Jewison e Il giorno della civetta di Damiano Damiani, ma anche Pronto… c’è una certa Giuliana per te di Massimo Franciosa, Soldati e capelloni di Ettore Maria Fizzarotti e Lola Colt –Faccia a faccia con El Diablo di Siro Marcellini. Poi c’è questo, direttamente dal libro omonimo:
13 maggio – Nei cieli di Hanoi si continua a combattere. Abbattuti 7 aerei americani e altri 30 distrutti nella base di terra, mentre circola una foto di una scuola elementare vietnamita, al cui centro è scavato una trincea nella quale i bambini si riparano durante i bombardamenti. Dappertutto in Italia, si verificano spaccature all’interno del centro-sinistra e del PSU, mentre la DC è sotto accusa per la speculazione edilizia di Milano. Secondo giorno di lotta delle operaie della Lebole, stavolta fuori dalla fabbrica, per le strade di Arezzo; comizio finale unitario dei sindacati.
Spigolature: all’aeroporto di Fiumicino i gabbiani invadono una pista. Un maresciallo dell’Aeronautica spara contro i volatili e si ferisce a un braccio.
Continua...

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« Risposta #356 il: 16 Dic 2024, 17:08 »
...Segue
14 maggio – Ciu En-lai, primo ministro cinese, durante un’intervista rilasciata a un giornale britannico, dichiara che gli USA preparano un attacco alla Cina. Dalle pagine del Times, si ribadisce la necessità di fermare l’aggressione americana al Vietnam quanto prima.  Grecia, sono 2500 i prigionieri deportati all’isola di Ghiaros. Italia, si moltiplicano gli attacchi alla DC per il suo coinvolgimento nel Piano Solo, mentre è frattura tra il partito e la sua base di lavoratori. Il Congresso dei radicali, che si tiene a Bologna, spinge per l’unità delle sinistre.
15 maggio – A San Francisco si registrano violenti scontri razziali su una spiaggia, decine gli arrestati. Moro attacca violentemente il PSU dopo le accuse di autoritarismo ricevute dai socialisti, poi tenta di smentire, ma è troppo tardi. Continua infatti la crisi delle giunte comunali e regionali del centrosinistra. A Roma, nella facoltà di Architettura occupata e in assemblea, irrompe la polizia e sgombera gli studenti con la forza. 36 i fermati. Nella terza giornata di lotta delle operaie della Lebole, le paghe sono reintegrate e migliorati i cottimi con un nuovo accordo tra sindacati e azienda. A Carpi, il malcontento delle 70.000 magliaie impiegate nelle fabbriche e nelle case (che fanno risparmiare alle aziende fino al 70%) porta alla proclamazione di uno sciopero generale per il 17. In Salento, manifestazione di migliaia di lavoratori per lo sviluppo del territorio. A Cagliari e provincia gli insegnanti delle scuole medie sono senza stipendio da un mese e danno inizio a un’agitazione di categoria. Manifestazioni per la pace in Umbria e Marche.
16 maggio – Sciopero generale in Francia: partecipano almeno quindici milioni di manifestanti contro i pieni poteri di De Gaulle. Non ho trovato foto purtroppo, perché il Sessantotto tiene banco. A sei mesi dall’alluvione, Firenze si allaga nuovamente nelle zone più colpite il 4 novembre del ’66. In Italia, scioperi di metallurgici, ferrovieri e tessili a Savona, Genova, La Spezia, Catanzaro, Ferrara. Sciopero generale delle magliaie: in 160.000 per l’aumento dei salari, mentre allo Zegna di Biella, gli operai in agitazione vengono schedati dalla polizia. Alla Sapienza di Roma, la facoltà di Architettura è assediata dalla polizia che carica gli studenti con manganelli e catene di ferro, mentre con gli idranti cerca di disperderli. Decine tra feriti e contusi, sette studenti fermati dopo essere stati picchiati dalle gentili fdo. Sciopero dei dipendenti dell’Istat che spengono i calcolatori.
17 maggio –Vietnam, i marines assediati dal FNL a Con Thien.  Altre violenze razziste in Texas: un poliziotto uccide un afroamericano di 26 anni. A Madrid, proteste all’università contro Franco, dopo che la polizia aveva arrestato tre universitari: gli studenti devastano alcuni uffici e bruciano i ritratti del dittatore. Usciti in strada, ingaggiano una sassaiola contro le cariche della polizia. Nessun arresto.  A Roma, gli studenti riescono a far revocare la serrata della polizia alla facoltà di Architettura e proclamano l’assemblea.
19 maggio – Le truppe Usa invadono la fascia smilitarizzata al confine del Vietnam del Nord. Si protesta in migliaia davanti all’Ambasciata americana, mentre 1500 marines accorrono da Napoli per “proteggerla”. Ma la situazione negli Usa è in pieno fermento: in centinaia disertano, mentre i ragazzi fuggono verso il Canada per non arruolarsi. La Francia si schiera ufficialmente con il Vietnam e in Italia tutte le giunte degli enti locali guidate dalla sinistra fanno altrettanto. A Milano, i manifestanti, al grido di “Johnson boia!” bloccano la partenza del Giro d’Italia. Le proteste continueranno fino a notte fonda. Intanto, per cercare di reprimere i fermenti ormai quotidiani, in Senato si dibatte l’aggravamento del fermo di polizia, mentre i senatori DC si interrogano su come limitare i diritti allo sciopero. E gli scioperi continuano: a Varese si fermano tutti i calzifici. A Cagliari, i lavoratori scioperano contro l’orientamento antimeridionalista del piano economico. A Potenza, i contadini occupano il bosco di Montecaruso per evitare sia venduto a un’impresa boschiva privata. A Torino, i redattori occupano la Gazzetta contro i licenziamenti. Si ferma la produzione nelle fabbriche di Coca Cola, nelle officine dell’Atac e alla Stefer, mentre la Centrale del latte è in assemblea. A Matera, scioperano gli studenti degli istituti professionali. Lo sciopero dei tessili continua e conta ormai 350.000 lavoratrici e lavoratori.
Buffalo Springfield con un brano manifesto della protesta. Canta Stephen Stills che l’ha anche scritta, alla chitarra elettrica c’è Neal Young (Crosby è con i Byrds e lascerà proprio in quest’anno; Nash è con la band inglese The Hollies). For What It’s Worth:
20 maggio – Sempre più in crisi il governo di centro-sinistra con la DC che tenta di strappare consensi all’ala destra di fascisti e monarchici, mentre si moltiplicano gli appelli al governo perché condanni ufficialmente l’aggressione americana in Vietnam.
21 maggio – Manifestazioni a Bologna, Roma, Cagliari e Palermo.
22 maggio - Il presidente egiziano Nasser, dopo aver ottenuto il ritiro dei caschi blu dalle frontiere egiziane, annuncia la chiusura dello stretto di Tiran, nell’intento di isolare Israele. In Italia, sciopero generale a Venezia, Mestre e Porto Marghera, corteo notturno a Trento, manifestazioni a Parma, Ferrara, Firenze, Siena, Roma, Bergamo, Vicenza, Grosseto, Ravenna, Pistoia, Catania, Varese, Nuoro e Pisa. Cariche della polizia a Napoli. Fronte unito dei metallurgici di Parigi e Milano per la pace. Singolare protesta dei fiorai contro i dazi su garofani e gladioli, chiudono bottega e distribuiscono garofani ai passanti.
A Hong Kong, quinto giorno di manifestazioni antinglesi. 4000 poliziotti caricano violentemente la folla. Non è dato sapere se ci siano morti e quanti siano i feriti.
23 maggio – Sciagura a Bruxelles, dove un incendio divora il centro commerciale Innovation. 281 sono i dispersi. – 25000 pensionati scioperano a Roma contro il governo per l’aumento delle pensioni.  Le cooperative di braccianti si vedono rifiutare la compera di fertilizzanti dall’Anic, che preferisce Federconsorzi e Montedison, mentre in Sicilia, l’Ente per lo Sviluppo agricolo dispensa cento milioni alla Federconsorzi. Al tg nazionale, il governo impone il silenzio sulle manifestazioni contro gli Usa. Continuano gli scioperi a Roma, si fermano cantieri, mercati generali e mattatoio. Negli Usa si pubblicano i primi due libri che si propongono di educare sessualmente i bambini: Il miracolo della vita e Come comincia la vita. Joan Baez è in Italia e nella sua conferenza stampa arringa contro la guerra. Continuano le proteste per la pace, si manifesta a Terni, Teramo, Taranto, Ascoli Piceno, Foggia e Gioia del Colle.
24 maggio -  L’Urss chiede il ritiro della VI flotta dal Mediterraneo che è diretta verso le coste arabe in appoggio a Israele. All’Onu, gli Usa sono sempre più isolati, mentre desta una particolare eco la notizia che il maggiore dell’esercito americano, Richard H. Pearce, decorato al valore in Vietnam, sparisce da Key West e chiede asilo politico a Cuba. Il governo cubano glielo concede. In Italia ancora scioperi a Reggio Emilia, Ravenna, Pistoia, Catanzaro, Pavia, Verona, Vercelli, Torino, Ferrara, Vigevano e Forli, mentre in centinaia di cantieri in tutta Italia, i lavori si fermano.
25 maggio – Sciopero dei tassisti romani. Cortei A Cagliari, Sassari, Cosenza, L’Aquila, Lecce, Fermo e Spoleto. Attentato con bombe incendiarie contro la sede del PCI a Roma (Salario).
26 maggio – Si fermano per un’ora le fabbriche di Genova e i lavoratori in corteo sono 30.000; sciopero generale di tutti i lavoratori a Siena, sciopero generale dei contadini in tutta la Toscana, mentre continua lo sciopero dei 350.000 tessili contro gli industriali che rifiutano ogni trattativa con i sindacati per i salari. Manifestazioni a Cagliari e nel Sulcis I giornali cominciano a documentare le violenze della polizia con le foto dalle manifestazioni. Sciopero a Catanzaro, mentre in Umbria la mobilitazione è regionale. Sciopero dei contadini a Potenza per chiedere acqua irrigua. A Bergamo, la Magrini licenzia 117 dipendenti. 2000 lavoratori occupano la fabbrica.
28 maggio - Oltre trentamila persone partecipano alla Marcia della Pace Perugia-Assisi. Alla testa del corteo, che si snoda per circa 24 km, esponenti del PCI, del PSIUUP e della sinistra indipendente. Tantissime le bandiere vietnamite che sventolano lungo il percorso. La prima edizione della marcia promossa da Aldo Capitini (fondatore del Movimento Nonviolento di ispirazione gandhiana, filosofo, politico “indipendente di sinistra” espressione da lui coniata, antifascista) si era svolta nel 1961.
28 – 31 maggio - Si svolge a Rimini il XVI ed ultimo Congresso dell’Unione Goliardica Italiana (UGI). Nella relazione introduttiva il presidente Marcello Inghilesi lancia la proposta, contenuta nelle Tesi del sindacato studentesco. Il dibattito, molto contrastato, manifesta tutta la crisi dell’organismo. Approvata la nuova direzione: Valdo Spini (PSU) presidente, Giulietto Chiesa (PCI) vicepresidente.
Chiudo questa parte con Penny Lane, sono loro, i capelloni più famosi di Liverpool e del pianeta.
Fine parte terza

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #357 il: 17 Dic 2024, 14:54 »
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Re:Romanzo musicale
« Risposta #358 il: 23 Dic 2024, 09:15 »
Grazie. :)
Mi scuso per i refusi, ma mi è impossibile rileggere e controllare.

1967 – Parte quarta
Questo mese si apre con scoppiettanti novità. Continuano i bombardamenti su Haiphog (ma non solo), malgrado gli appelli dell’ONU e di parte della comunità internazionale. In Austria, il Tribunale assolve 15 neonazisti appartenenti alla cellula terroristica di Robert Burger; l’Italia protesta. In Italia, il processo per lo scandalo del Casino di Saint Vincent (sotto accusa la DC che rinnovò la concessione al Sitav malgrado gravi irregolarità procedurali ed evasioni fiscali ai danni della Regione) è in pieno svolgimento. Il PSU, archiviati i suoi trascorsi socialisti, sostiene in Senato la nuova legge per la Pubblica Sicurezza, che si distingue per la concessione di poteri incostituzionali in aperta violazione con i diritti dei cittadini, conferiti alle forze di polizia. E gli scioperi continuano. Aumentano i negozi (1 su 53 abitanti), fa un caldo asfissiante e spiagge e piscine si affollano: un costume da bagno costa dalle 2 alle 6000 lire, un canotto circa 28.000, il Maggiolone della Volkswagen 780.000 lire. Cominciamo con la musica perché è estate e malgrado tutto, la gente vuole vivere.
Mina canta La banda, che ricorda da vicino il traffico sulle strade verso il mare, ma in positivo:
1 giugno – Non si fermano le manifestazioni per la pace: oggi corteo a Cagliari, marcia a L’Aquila e a Macerata. In Sardegna per la prima volta le lavoratrici e i lavoratori delle serre entrano in sciopero. A Firenze, corteo unitario dei pensionati. Tre sindaci del PCI vengono sospesi dalle funzioni per dieci giorni, con decreto del prefetto di Piacenza, per aver partecipato ai cortei per la pace. A Brunico, attentato dinamitardo di stampo neonazista: 3 feriti. Sciopero generale dei dipendenti telefonici per il rinnovo del contratto. I contadini lucani sono di nuovo per le strade a chiedere acqua e lavoro. I medici marchigiani minacciano sciopero ad oltranza perché gli ospedali non pagano gli stipendi.
Spigolature: in una caserma romana dei carabinieri, nottetempo, i soliti ignoti rubano una berlina di grossa cilindrata dal parcheggio nello stupore generale.
2 giugno – E’ festa della Repubblica e in Italia si moltiplicano i cortei per la pace: quello di Milano di rilievo nazionale, indetto dal Comitato unitario per la pace, conta più di centomila manifestanti. Sul fronte Esteri, si rafforza l’unità araba innanzi alla politica aggressiva di Israele. De Gaulle appoggia la richiesta araba avanzata ad Israele di “sistemare” i profughi palestinesi. Intanto, al confine tra Siria e Israele c’è uno scontro a fuoco con tre morti. Cambiando argomento, il mondo scientifico e tutti gli altri mondi, scoprono che le foglie di pervinca contengono un potente allucinogeno; i figli dei fiori della Florida lo avevano già scoperto da tempo.
3 giugno – Tumultuoso corteo della pace a Tivoli, dove i lavoratori hanno occupato le cartiere dopo l’annuncio di 195 licenziamenti e della chiusura dell’azienda Cartiere Tiburtine. Durante il corteo, un operaio muore per un malore. A Cagliari altro corteo per la pace, mentre si allarga anche alla Puglia la protesta dei contadini contro la speculazione economica sulle acque irrigue. Scioperano gli operai a Teramo.
2-4 giugno – Veniamo a quello che è considerato l’antefatto fondamentale della rivolta del ’68 e la nascita del terrorismo rosso in Germania.  E’ il 2 giugno e a Berlino Ovest ha luogo una manifestazione di protesta studentesca contro la visita dello Scià di Persia, considerato un rappresentante della politica imperialista americana. Alla guida del corteo c’è l’attivista e leader dei manifestanti, Benno Ohnesorg, di ventisei anni, che viene prima accerchiato dalla polizia, poi trascinato via di peso e infine freddato con un colpo di pistola alla testa, da Karl-Heinz Kurras, che sembrerebbe in un primo momento un agente di polizia in borghese, ma che quarant’anni dopo si rivelerà essere un informatore della Stasi (servizio segreto della DDR). Dopo decenni viene finalmente mostrato un filmato in cui si vede l’agente avvicinarsi con calma al gruppo di poliziotti che accerchia Benno, e una foto che lo vede appoggiare una mano sulla spalla di un altro agente prima di sparare (sconfessando le sue immediate dichiarazioni di essere stato attaccato da un gruppo di manifestanti muniti di coltello e guidati da Benno, e di aver dunque agito per legittima difesa). Ma non è finita, perché a pochi passi dal gruppo, c’è Helmut Starke, superiore di Kurras che dichiarerà di non aver assistito all’omicidio mentre una foto lo immortala mentre guarda. I poliziotti continuano a infierire sul corpo ormai esanime a calci, pugni e manganellate. I medici dichiareranno che l’attivista è stato colpito da un generico corpo contundente, ricucendo lo squarcio sul cranio aperto dalla pallottola. Anni dopo, l’anatomopatologo affermerà di aver dovuto obbedire a ordini dall’alto. Nessuno degli agenti coinvolti nel pestaggio verrà mai interrogato e le loro generalità restano sconosciute. Nel 2012, la Procura di Berlino dimostrerà che si trattò di un omicidio premeditato dalle forze di polizia. Questi brevemente i fatti, di seguito le conseguenze. E’ immediata la protesta degli studenti dell’Università di Berlino, che entra in lotta per tre giorni (malgrado l’annunciata repressione senza precedenti da parte del sindaco socialdemocratico), seguita da altri atenei; anche gli studenti iraniani danno vita a cortei solidali con le università tedesche. Di lì a poco, in memoria dello studente assassinato, nascerà il movimento 2 giugno, dove confluiranno le anime più diverse: dall’alta borghesia al sottoproletariato. Sempre dopo questo tragico evento cominceranno a costituirsi le prime cellule della Rote Armee Fraktion (Raf), il gruppo terroristico di estrema sinistra, attivo per tutti gli anni '70 e gli inizi degli anni '80.
 



4 giugno –Scioperi dei mezzadri a Terni, Teramo, Parma, Amelia, Sansepolcro, Narni, Montevarchi, Orvieto e Rimini. A Taranto manifestano migliaia tra coloni e braccianti, mentre a Bari duecento famiglie (circa 1500 persone) di baraccati e senzatetto occupano le case del quartiere CEP. A Cosenza si fermano gli autobus a causa dello sciopero ad oltranza dei dipendenti dell’Atac.
5 giugno – Ha inizio la Guerra dei sei giorni. L'aviazione israeliana, sferra un attacco a sorpresa su larga scala (Operazione Focus) contro Egitto, Giordania e Siria, iniziando l’azione “preventiva”. L'Egitto perde la penisola del Sinai, la Giordania tutti i territori ad Ovest del Giordano inclusa la parte orientale di Gerusalemme, che viene dichiarata capitale; la Siria le alture del Golan.

Continuano i bombardamenti americani in Vietnam, mentre a Boston, si registrano violenze della polizia contro una manifestazione di afroamericani: 1900 agenti assediano il loro quartiere, caricano i manifestanti ed effettuano numerosi arresti. – A Tivoli, continua lo sciopero dei lavoratori delle cartiere. La categoria degli insegnanti delle scuole “speciali” entra in agitazione per il mancati pagamento degli straordinari.
6 giugno – I portuali di Civitavecchia, aderendo a una richiesta della CGIL, si rifiutano di caricare a bordo di una nave israeliana i rifornimenti di armi della Nato. A Genova, le agenzie marittime bloccano la partenza delle navi dirette in MO. Iraq, Kuwait, Algeria e Libano bloccano i rifornimenti di petrolio a USA e GB, per protestare contro il loro intervento nella guerra. Solite divisioni all’interno del governo italiano sulla posizione rispetto alla guerra in MO; nell’incertezza, il governo appoggia Israele.
7 giugno – In Svizzera, alcuni soldati americani che qui hanno cercato rifugio per non partire, vengono consegnati dalle autorità alla Germania. In Italia hanno inizio le manifestazioni contro la guerra in MO, mentre si moltiplicano sul territorio nazionale le denunce contro i partecipanti ai cortei pacifisti. Entrano in sciopero i dipendenti degli istituti di fisioterapia per protestare contro le decurtazioni agli stipendi. Lo sciopero dei tessili si estende alle maestranze di Milano, Reggio Emilia e Monza, e i medici previdenziali dichiarano un’agitazione di nove giorni. A Genova, sciopero dei metallurgici (settore che ha visto negli ultimi tre anni 25.000 licenziamenti). A Palermo in migliaia partecipano alla veglia per la pace, a Livorno corteo per la pace, grande manifestazione a Napoli e sciopero dei portuali a Trieste.
8 giugno – Gli USA bombardano le dighe vietnamite. – In Bolivia, Barrientos proclama lo stato d’assedio contro la guerriglia. - Proteste per la pace in MO in Libano. In Italia, a Pozzuoli, sciopero generale dei lavoratori dell’AERFER cui partecipano i lavoratori dell’Olivetti, della Sumbean, della Pirelli e i dipendenti dei trasporti pubblici. La protesta dei tessili continua e le astensioni dal lavoro sono sempre più numerose. A Urbino, le gravi condizioni economiche dell’intera provincia portano a uno sciopero generale che paralizza l’intera città.
Spigolature: un’acciuga di venticinque chilogrammi che viveva pacifica e pingue nelle acque di Fano, viene catturata e scortata al locale mercato, tra gli “OOOH” della folla incredula.
9 giugno – Cronaca rosa: i ladri più abili d’Europa si danno appuntamento alle nozze reali di Margrethe di Danimarca; l’obiettivo è il malloppo di gioielli indossato dagli invitati. Grande spiegamento delle forze di polizia danesi che arrestano un Arsenio Lupin spagnolo. Peccato. -  Un biologo inglese dichiara con certezza che nel 1980 i genitori saranno in grado di scegliere il sesso dei nascituri. - In Italia, un appaltatore di Grottarossa scompare con gli stipendi di cento edili (circa venti milioni di lire, di cui sette per le paghe). I lavoratori proclamano uno sciopero e vengono pagati direttamente dall’impresa, mentre si scopre in modo del tutto fortuito che 1150 imprese non versano i contributi alla Cassa Edile.
10 giugno – Dopo la dichiarazione del cessate il fuoco, Israele viola la tregua e riprende i bombardamenti in Siria, mentre gli USA bombardano la già martoriata Hanoi. Più di 100.000 palestinesi vengono cacciati dalle loro case e portati al di là del Giordano. Il loro arrivo accresce drammaticamente la crisi alimentare della Giordania, i cui raccolti sono andati perduti. In Italia, lo sciopero dei tessili inizia seriamente ad intaccare le scorte industriali, mentre fallisce ogni tentativo di fiaccare le proteste sindacali e lo sciopero si allarga alle maestranze di Prato. L’acqua scarseggia nell’Agro Romano: sono 130.000 gli abitanti senza approvvigionamenti, il problema vero non sono però solo le condutture, perché mancano le fogne e ciò comporta un aumento dii casi di tifo e di epatite virale. - E’ caccia al capellone per le vie di Roma, dove si procede all’identificazione di un centinaio di chiome, 36 sono i fermati, 3 gli arrestati. Continuano i cortei di protesta a Potenza contro il grave stato di miseria in cui versa l’intera Basilicata.
Un po’ di musica: Ragazzo triste, canta la Patty Pravo
E un’altra di The Doors, Back Door Man
11 giugno – Israele bombarda con il napalm gli ospedali libanesi. I profughi cacciati dalla Giordania occupata raggiungono a piedi i campi di Amman e Zirka. - L’Italia stanzia 300 milioni per i rifugiati palestinesi.
 
Campo profughi in Giordania

12 giugno – Vietnam, prima protesta dei soldati americani con scioperi della fame e dimostrazioni in vari reparti delle forze armate: chiedono di essere rimandati a casa. L’artiglieria americana per errore bombarda un proprio campo, facendo 3 morti e 21 feriti. In Florida, a Tampa, la polizia e i suprematisti attaccano in forze il locale ghetto, incendiando un intero isolato e sparando ai residenti, che rispondono lanciando sassi. Muore in seguito a un attacco di cuore il vicesceriffo che conduce “l’operazione”. Decine i feriti tra gli abitanti. L’attacco ha come pretesto l’uccisione di un ragazzo afroamericano di diciannove anni da parte di un poliziotto che gli scarica contro l’intero caricatore della pistola e per giustificarsi lo accusa di aver rubato non si sa cosa. La notizia si diffonde in fretta e gli afroamericani si preparano a protestare. A questo punto, l’attacco “preventivo” viene sferrato con l’ausilio di due autoblindo: una con un idrante, l’altra che spara gas lacrimogeno. Oltre ai mitra, la polizia si avvale dei suoi cani che vengono sguinzagliati contro i residenti. I suprematisti invece girano a bordo di autoblindo circondate da lame e munite di cannoncini che sparano contro gli abitanti. In Alabama, si segnalano altri scontri violenti dopo che la polizia ha arrestato un esponente del movimento integrazionista locale. Immediata la protesta degli afroamericani sedata dall’intervento della Guarda Nazionale che ha l’ordine di sparare a vista. Scontri anche in California e in Ohio; nei quattro stati la situazione è tesissima. Effettuate perquisizioni, fermi e arresti. Gli studenti del movimento nonviolento chiedono ai soldati afroamericani di disertare e tornare a casa per difendere le proprie famiglie dalla guerra razzista. -  In Italia, sul fronte scioperi, si fermano i trasporti a Roma; i lavoratori delle cartiere di Tivoli continuano l’occupazione e un migliaio di dipendenti di Federconsorzi e Consorzi agrari si danno appuntamento nella capitale. Ad Arezzo, operai e dipendenti occupano la Sacfem. A Modena scioperano i mezzadri. Sciopero dei dipendenti delle Poste: in 65000 si astengono dal lavoro per protestare contro la politica antidemocratica e autoritaria nei confronti dei lavoratori e dei sindacali, contro gli smantellamenti di servizi' e le cessioni ai privati, i tagli sullo straordinario, l'imposizione di cottimi non contrattati ed esigui, la riduzione degli organici.
13 giugno – Le forze armate israeliane ammettono per la prima volta l’uso del napalm. Inviati di guerra di ogni nazionalità (soprattutto americani), denunciano che dopo aver bombardato con il napalm i soldati egiziani nella battaglia del Sinai, l’esercito israeliano abbia abbandonato i sopravvissuti a morire di sete nel deserto. Nei territori ormai occupati, la resistenza araba cerca di contrattaccare con qualche franco tiratore e pochi commando, senza alcun esito. - Le elezioni in Sicilia, Puglia, Campania e Toscana evidenziano un avanzamento del PCI e la crisi sempre più insanabile del centrosinistra, anche se è la DC il partito che arretra vistosamente. Nuovo sciopero nazionale dei tessili. Altre buone notizie per la Pubblica Sicurezza che può decidere anche sulla pubblicità degli anticoncezionali. – 75 universitari di Trento, che avevano partecipato ai cortei per la pace in Vietnam, sono condannati “per aver emesso grida sediziose”.
 14 giugno - La risoluzione 237 dell’ONU relativa al conflitto arabo-israeliano, con un tempismo esemplare, raccomanda alle parti in conflitto “di rispettare scrupolosamente i principi umanitari che disciplinano il trattamento dei prigionieri di guerra e la protezione dei civili in tempo di guerra”. – A Reggio Calabria, sciopero dei metallurgici dell’Omeca che è sull’orlo della chiusura. Tutti assolti intanto gli arrestati a Milano per aver scritto slogan pacifisti sui muri. A Livorno, dopo la sospensione dal lavoro di 29 operai, i lavoratori della Compagnia del gas scioperano per 24 h.
Continua…

Offline Fiammetta

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Re:Romanzo musicale
« Risposta #359 il: 23 Dic 2024, 09:18 »
… Segue
Di nuovo i Jefferson Airplane con White Rabbit:
E ancora Janis Joplin con Intruder:

15 giugno – Ad Amman i profughi sono ormai più di 150.000, senza cibo né farmaci. La Giordania chiede aiuto all’ONU. Intanto Israele ostacola l’intervento della Croce Rossa in Egitto. La Libia chiede l’immediata smobilitazione delle basi militari USA e GB sul proprio territorio (dove comincia la caccia all’ebreo), mentre i Paesi arabi pensano a rivedere gli accordi sul petrolio. – A Cincinnati si verificano nuovi scontri razziali: un intero battaglione di fanteria viene schierato contro i manifestanti; A Tampa, il poliziotto che aveva ucciso il diciannovenne afroamericano accusandolo di furto è libero di proteggere e servire. – In Italia, è bagarre al Senato per la proposta di legge sulla PS, nello specifico per l’art. 64 che secondo i senatori del PCI, Perna e Giaquinto, potrebbe legittimare un colpo di Stato. L’articolo demanda ai prefetti il potere di dichiarare in caso di urgenza “lo stato di pericolo pubblico” e di sospendere le libertà costituzionali. DC, PSU e PLI respingono la sollevata eccezione di anticostituzionalità. Anche le associazioni ricadono sotto la “tutela” dei prefetti. Saragat, in avanzato stato di smemoratezza, in un discorso ufficiale esalta l’atlantismo e si allinea alle posizioni statunitensi su ogni aspetto della politica estera, destando l’imbarazzo di una parte del suo stesso partito e di Fanfani. - I costruttori chiedono a gran voce ormai da mesi lo sblocco degli affitti e la DC si appresta ad accontentarli, minacciando non a vuoto 1.200.000 famiglie, tra le proteste delle Unioni provinciali degli inquilini. A Perugia, i lavoratori che temono per i posti di lavoro occupano la Centrale elettrica del Ba.sta.rdo (si chiama così): l’adesione è plenaria.
17 giugno –I profughi che fuggono dal Libano sono 210.000. -  Nel New Mexico esplode la rivolta delle minoranze ispaniche: inviato l’esercito con i carri armati contro i manifestanti; mentre a Cincinnati la rivolta si sposta nelle carceri. La Cina fa esplodere la sua prima bomba H. – In Italia continuano le campagne intimidatorie delle Questure contro i manifestanti pacifici: sono centinaia i convocati per essere sottoposti a interrogatorio. In Sardegna intanto, per risolvere l’emergenza del banditismo, il governo dichiara lo stato d’assedio. Ad Arezzo, mobilitazione di massa dei lavoratori della Sacfem con l’appoggio della cittadinanza: la dirigenza vuole smobilitare il reparto materiali ferroviari. La Procura aveva ordinato nella giornata di ieri lo sgombero della fabbrica occupata, ma 700 operai decidono di portarla avanti. – Brillante operazione di polizia nel quartiere CEP di Bari, occupato da baraccati e senzatetto giorni addietro: li circondano all’alba, li svegliano e li ricacciano verso la baraccopoli di Torretresca. - Scioperano i braccianti in tutta la Puglia. Manifestazione per la pace a Roma, mentre sono in sciopero gli ospedali della capitale che assicurano solo le urgenze. Il governo invia l’esercito per sopperire all’assenza di personale.

18 giugno – Sono 166 le incursioni aeree USA sul Vietnam e altrettanti i bombardamenti; FNL risponde attaccando 4 basi americane. In Francia si svolgono grandi manifestazioni per il Vietnam. - Il governo israeliano dichiara che non si ritirerà dai territori occupati nemmeno se l’ONU lo dovesse imporre; l’amministrazione Johnson appoggia questa linea. In un’intervista, Paul McCartney dichiara che l’LSD lo ha reso più onesto. -  Crisi idrica a Sassari: l’intera provincia è senz’acqua, i contadini e gli animali sono allo stremo e come se non bastasse aumenta la disoccupazione. Buone notizie: aumentano le imposte sulle bollette Enel. Manifestazione per la pace a Matera e nuova protesta dell’UDI davanti al Parlamento per chiedere leggi sul lavoro femminile. A Bergamo, la Magrini (elettromeccanica della Montedison) rischia di chiudere portando a uno sciopero unitario dei metallurgici. Ad Arezzo la cittadinanza protegge l’occupazione della Sacfem con turni di vigilanza intorno alla fabbrica. Sciopero generale dei braccianti di Alessandria, Taranto e Salerno per i contratti. A Roma, nuovo attentato incendiario a una sezione del PCI, stavolta è quella del Nomentano, mentre i licenziamenti dei dipendenti della Romana Gas portano allo sciopero generale dei lavoratori. I medici di Perugia entrano in agitazione. In Italia cominciano a circolare le prime Roulotte.
19 giugno – In Georgia, decretato lo stato d’emergenza dopo il nuovo arresto del leader integrazionista Stokely Carmichael. Questi gli antefatti: il pestaggio di una donna di colore che era entrata in un grande magazzino per soli bianchi e il ferimento di un ragazzo di Atlanta da parte di un poliziotto che gli spara al ventre. Immediata reazione del prete della zona che organizza una protesta cui partecipa anche Carmichael. Finito il comizio, mentre i manifestanti defluiscono, la polizia arresta il leader e attacca la folla. Scontri anche in Alabama. Cassius Clay, processato per il suo “no” alla guerra, viene condannato a 5 anni.  – In Italia, al Senato, protesta dei sindaci contro la legge sulla PS. Si estendono gli scioperi dei braccianti ed entrano in agitazione i forestali. Salvo Lima, al centro dello scandalo del Banco di Sicilia, viene accusato di peculato.
20 giugno – Ad Atlanta, un afroamericano di 46 viene ammazzato dalla polizia che ferisce anche tre persone, tra cui un bambino di nove anni, durante un’azione repressiva nel Ghetto. - Dopo giorni di battaglia sulla legge per i poteri della PS, il governo annuncia un emendamento dell’art. 64 e lo limita alle sole gravi calamità naturali, ma la battaglia continua.  A Venezia, dove da due mesi va avanti l’occupazione della facoltà di Architettura, entra la polizia e fa sgomberare su ordinanza della Procura della Repubblica che ha accolto un esposto presentato dai neofascisti di Ordine nuovo.
21 giugno - Il Tribunale di Roma condanna lo scrittore Danilo Dolci a due anni di reclusione con l’accusa di calunnia, per aver accusato di collusione con la mafia l’ex ministro per il Commercio estero Bernardo Mattarella (DC) e il sottosegretario alla Sanità Calogero Volpi. La conferenza stampa all’origine della querela degli esponenti DC si era svolta nel settembre del 1966 e seguiva la consegna alla Commissione Antimafia di un’ampia documentazione sui rapporti tra mafia e politica in Sicilia raccolta da Dolci e dal suo collaboratore Franco Alasia. La pena non sarà scontata in quanto coperta dal condono. A Napoli, protesta delle maestranze dell’AERFER, che si uniscono alla lotta dei lavoratori di Pozzuoli, Arezzo e Pistoia. I lavoratori della Beretta, in agitazione da una settimana, non hanno alcuna intenzione di tornare al lavoro senza aumenti di salario. Continua anche lo sciopero del personale ospedaliero, ma il governo respinge ogni richiesta. In Italia aumentano i prezzi di tutte le materie prime.
22 giugno – Il comando della resistenza araba si trasferisce nei territori occupati, mentre ad Aden la GB dichiara il coprifuoco per contrastare gli scioperi della popolazione e l’insurrezione dell’esercito. Violentissimi gli scontri che provocano 11 morti e 30 feriti. –In Italia, buone notizie per il mondo del lavoro: i disoccupati a Palermo sono 33.459 con un aumento del 25,34% rispetto all’anno precedente, ma si prevede un ulteriore incremento per fine anno. Il governo interviene nella situazione della Sacfem di Arezzo, promettendo commesse se i vertici rinunciano ai licenziamenti. Successo dei mezzadri: il governo accoglie le richieste dei lavoratori e stabilisce che gli agrari che intendono apportare trasformazioni debbano consultare prima i mezzadri per trovare un accordo comune. Continua la battaglia dei braccianti pugliesi per i salari, i nuovi sistemi di collocamento e la previdenza. Il PCI invita a manifestare su tutto il territorio nazionale contro la legge PS. - Napoli democratica: arrivano da tutta Italia, sono non vedenti, analfabeti e disabili per conseguire la patente (costa dalle 10.000 alle 300.000 lire) che qui non si nega a nessuno. Chiuse 30 scuole guida e denunciati istruttori, medici e ingegneri della Motorizzazione. – E’ mostrato in anteprima il primo televisore color alla Mostra dell’elettronica a Roma.
Mettiamo una canzone, anzi due. The Box Tops, The Letter:
E dal primo album di Van Morrison, Brown Eyed Girl:
23 giugno – Nuova occupazione all’Università di Torino, facoltà di Architettura. Agli scioperi si aggiungono i portalettere delle Poste di Roma e i pastai di Foggia. Ondata di bocciature agli istituti tecnici, tradizionalmente frequentati dalle classi meno abbienti; di contro, sorridono i liceali.
24 giugno – In Vietnam, gli USA sperimentano nuove mine antiuomo a tempo, che rappresentano un perfezionamento delle bombe a “biglia”. Sono 124 le incursioni aeree di quest’oggi. – L’esercito israeliano spara contro gli operatori della Croce Rossa Internazionale. - Il boia di Treblinka, Franz Stangl, viene estradato dal Brasile e consegnato alla RFT. – In Italia, si conclude l’agitazione dei lavoratori della Pepsi Cola di Catania che, dopo le proteste contro licenziamenti, sospensioni, multe e sottosalari, trovano un accordo con la dirigenza che stabilisce una riduzione di 3 ore dell’orario di lavoro, l’aumento delle paghe di 20.000 lire e la modifica delle politiche padronali in materia di licenziamenti e sospensioni. Il centrosinistra vota l’approvazione dell’art. 64 emendato, ma è battaglia sui poteri ai prefetti. Tessili: dopo settimane di lotta arrivano i contratti rinnovati, con un aumento immediato del 5% del salario, più adeguamenti del 2% nel ’68 e del 3% nel ’69, e prolungamento delle ferie. – Entrano di nuovo in sciopero i bancari e i tranvieri, mentre continua la protesta dei braccianti uniti in Puglia ed entrano in sciopero i minatori siciliani.  Proseguono le manifestazioni per la pace in tutta Italia e continua la protesta degli ospedalieri di Roma con cortei e comizi dei sindacalisti.  In agitazione anche musicisti, direttori d’orchestra, insegnanti e cantanti lirici. – La Bulgaria invita gli Italiani a recarsi in vacanza in massa con un’allettante offerta sulla benzina: 62 lire al litro.
25 giugno – I separatisti del Sud Tirolo (nello specifico, la cellula terroristica neonazista facente capo a Burger che ricordiamo essere stato assolto a Linz) tendono un agguato ai militari italiani in provincia di Belluno, in prossimità del confine con l’Austria, con mine antiuomo nascoste sotto il muschio. Il bilancio è di 4 militari morti (la cui identificazione sarà possibile solo con il ritrovamento delle piastrine di riconoscimento) e uno gravemente ferito. – Altra discussione furibonda al Senato sui poteri incostituzionali ai prefetti, mentre a Bologna agli studenti pacifisti viene proibito di dare esami. A Nuoro, nasce l’Alleanza dei pastori sardi, mentre continuano senza sosta le proteste dei braccianti pugliesi ai quali si aggiungono i campani. Mobilitazione di massa dei lavoratori telefonici e postali. Manifestazione a Roma contro la legge di polizia che si sta discutendo in Parlamento. - Veglia internazionale di scienziati e profani in 23 Paesi per scrutare i cieli a caccia di oggetti volanti non identificati.
26 giugno – Sono sempre più numerosi gli afroamericani che si rifiutano di partire per il Vietnam. – In Italia, il governo vara lo sblocco degli affitti: sono più di 700.000 le famiglie immediatamente interessate dagli aumenti, mentre lo sblocco totale è previsto entro i successivi due anni. In Senato, intanto, passa anche l’art. 65 che dà pieni poteri ai prefetti pur se con qualche emendamento imposto dalla ferma opposizione del PCI. All’Università di Venezia, dopo l’intervento della polizia che ha messo fine all’occupazione durata 64 giorni, si riapre la Facoltà di Architettura. Muore a Firenze Don Lorenzo Milani un mese dopo la pubblicazione di Lettera a una professoressa, che racconta l’esperienza della scuola di Barbiana, la scuola per i poveri nel Mugello da lui fondata, che lo pose in contrasto con la chiesa, la politica e la società.
 

“L’obbedienza non è più una virtù”
Continua intanto lo sciopero degli ospedalieri e i malati rifiutano il cibo preparato dai militari, ma il governo non vuole trattare con i sindacati. Inizia lo sciopero dei custodi di musei e gallerie e a Roma si danno appuntamento gli assegnatari di ex INA-Casa di tutta Italia, per una manifestazione di protesta contro gli aumenti delle spese. Continua lo sciopero dei braccianti che stavolta li vede in piazza a Bari, Brindisi e Salerno. I lavoratori dell’Indesit di Orbassano e None (più di diecimila), dopo numerosi scioperi, ottengono aumenti di salario e miglioramento dei cottimi. Continua lo sciopero dei lavoratori della Beretta – Armi, contro lo sfruttamento praticato dall’azienda.
27 giugno – Continuano le deportazioni degli arabi cacciati dalle proprie case e caricati sui camion dall’esercito israeliano, mentre il governo annette a Israele la parte giordana di Gerusalemme; l’Egitto chiude i porti alle navi americane, inglesi e tedesche. – La resistenza vietnamita attacca due basi americane: 6 morti e 106 feriti. In Italia, pieno successo delle lotte dei lavoratori Sacfem, che riprenderanno l’attività senza sospensioni o licenziamenti, non senza promettere nuove agitazioni per chiedere investimenti che garantiscano i posti di lavoro appena salvati. A Reggio Emilia, sciopero dei pensionati, mentre si fermano per 48 ore le Camere di Commercio su territorio nazionale e scioperano i dipendenti di mulini e pastifici. Gli ospedalieri strappano un accordo per il ripristino dell’indennità ospedaliera. A Roma, entrano in sciopero le lavoratrici delle imprese di pulizie contro lo sfruttamento del lavoro femminile e davanti a Montecitorio prende vita un’altra protesta per la riforma del diritto familiare. In Sardegna, gli operai della cartiera di Arbatax proclamano otto giorni di sciopero per l’aumento dei salari, mentre a Cagliari i minatori che hanno scioperato per dieci minuti a favore della pace, vengono minacciati di sospensioni e licenziamenti dalla direzione dell’AMMI. - La Corte dei conti, riconosce la pensione di reversibilità agli orfani inabili al lavoro.
28 giugno – La resistenza vietnamita abbatte 10 aerei americani. - In Bolivia è strage di lavoratori: sono 22 i morti fatti uccidere dal dittatore Barrientos; ondata di arresti. In Marocco, 231 minatori che erano stati sottoposti a processo con l’accusa di “ribellione” per aver partecipato a uno sciopero, vanno tutti assolti. - Continua lo sciopero dei braccianti a Bari e a Genova quello dei portuali contro i licenziamenti, il degrado e la marginalizzazione economici di Genova. I lavoratori della Beretta sono al decimo giorno di sciopero, mentre gli ospedalieri romani, insoddisfatti delle trattative, proclamano una nuova agitazione di 48 ore. In Sardegna, si aggrava la crisi idrica che coinvolge centinaia di comuni. A Taranto, ondata di malori nelle baraccopoli dove vivono in migliaia. - La Rai, non riuscendo a raggiungere un accordo sulle modifiche ai testi delle canzoni di Nomadi e Giganti, fortemente volute dalla censura, oscura i due complessi.
E vediamoli i Giganti, ma in una canzone del ’66, Tema:
28-29 giugno –A Bonn e Hannover manifestazioni degli studenti contro le leggi d’emergenza che il Bundestang si appresta a varare, considerate liberticide.
29 giugno – A Buffalo, nuovi scontri razziali in seguito a un’altra operazione repressiva della polizia nel locale Ghetto: otto i feriti, venti gli arrestati. Muore Primo Carnera e Rubin Hurricane Carter viene condannato a tre ergastoli. - La Francia respinge fermamente l’annessione ormai effettiva di Gerusalemme, dove crollano le barriere divisorie e viene abolita la moneta araba. – In Italia, al concorso delle Poste sono 177.000 i concorrenti per 2.300 posti. Negli ospedali di Roma si rivede l’esercito per sopperire all’assenza del personale dovuta allo sciopero. Anche i malati protestato al fianco del personale ospedaliero. A Roma Termini divampa un incendio che durerà l’intera notte e si estenderà ai 3 piani sotterranei, provocando crolli, distruggendo negozi e facendo strage di animali dello Zoo. L’entità dei danni è incalcolabile; la stazione resterà parzialmente inagibile per mesi.
30 giugno – In Bolivia, sciopero in due miniere contro il massacro dei lavoratori e l’arresto di venti sindacalisti da parte del regime.  - Una nave sovietica viene attaccata dalle forze aeree americane nel mare di Haiphong. Colpiti altri mercantili tra cui uno italiano. -  In Italia, continua lo sciopero di braccianti a Bari e riprende l’agitazione a Foggia. Entrano in sciopero i lavoratori degli zuccherifici per i contratti e l’occupazione; a Trieste si astengono dal lavoro i cantieristi. Riprende l’agitazione dei lavoratori delle Camere di Commercio e dei bancari, mentre termina lo sciopero degli ospedalieri.
Curiosità: Il comune di San Severino Marche (centrosinistra) pubblica un’inserzione pubblicitaria con un invito a tutti gli industriali italiani ed esteri a investire in zona e, tra gli altri incentivi, promette salari e stipendi più bassi.
Musica, Spencer Davis Group, Gimme Some Lovin:
Wilson Pickett, Funky Broadway:
Fine parte quarta
 

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