1963 - terza parte
28 agosto: Martin Luther King tiene il suo famoso discorso "I have a dream" a Washington, davanti al Lincoln Memorial.

A questo punto, voglio dedicare uno spazio solo alle donne.
Art. 1 della legge 9 febbraio 1963 n. 66: “La donna può accedere a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari ruoli, carriere e categorie, senza limitazione di mansioni e di svolgimento della carriera, salvi i requisiti stabiliti dalla legge”.
Dopo un iter tortuoso e grottesco che affonda le sue radici nella Costituente del 1946, finalmente le donne hanno l'accesso alla magistratura. Anche se Giovanni Leone terrà a sottolineare che: "Negli alti gradi della magistratura - però - dove bisogna arrivare alla rarefazione del tecnicismo, è da ritenere che solo gli uomini possano mantenere quell'equilibrio di preparazione che più corrisponde, per tradizione a queste funzioni".
Il primo concorso aperto alla partecipazione delle donne verrà bandito il 3 maggio 1963 e sarà vinto da otto donne, che entreranno in servizio il 5 aprile di due anni dopo: Letizia De Martino, Ada Lepore, Maria Gabriella Luccioli, Graziana Calcagno Pini, Raffaella D’Antonio, Annunziata Izzo, Giulia De Marco, Emilia Capelli.
A Londra si suicida la poetessa Sylvia Plath, mentre negli USA la pubblicazione del saggio La mistica della femminilità, di Betty Freidan, riaccende le aspirazioni del movimento femminista statunitense.
Intanto, in Russia, Valentina Tereskova è la prima donna inviata nello spazio a bordo del Vostok 6. Sarà ribattezzata "chaika" che significa gabbiano.

A ottobre di quest'anno, muore Edith Piaf:
9 ottobre: a Roma, in piazza Venezia, ha luogo una grande manifestazione sindacale che presto degenera in scontri aperti tra manifestanti e polizia. Tra auto incendiate, caroselli e barricate, si registrano centinaia di feriti e centinaia di arresti. 33 manifestanti andranno a processo e saranno condannati a due anni di carcere.
In piazza Statuto a Torino, infiltrati si insinuano in una manifestazione, provocando scontri e un caos totale. Ferruccio Parri accuserà i servizi segreti della SIFAR di essere gli esecutori di tale strategia di destabilizzazione delle piazze. Tali accuse cadranno, ma nel 1990 si apprenderà che effettivamente non fossero infondate.
5 novembre: si dimette il governo ponte di Giovanni Leone. Aldo Moro avrà l'incarico di formare il nuovo governo.
Il 22 novembre, a Dallas in Texas, viene assassinato il presidente degli USA John Fitzgerald Kennedy, in circostanze mai del tutto chiarite. Lee Oswald, arrestato per l'omicidio e dichiaratosi innocente, fu a sua volta ucciso due giorni dopo da Jack Ruby, gestore di un night club. JFK sarà sostituito dal vicepresidente Johnson.

Il 5 dicembre, Moro forma il primo governo di centrosinistra con sei ministri socialisti e Pietro Nenni vicepresidente. Le polemiche saranno asperrime, ma Moro riuscirà a incassare la fiducia della Camera il 17 dello stesso mese, con 350 sì (DC, PSI, PSDI, PRI), 230 no (PCI, PLI, MSI, PDIUM, più un isolato Pacciardi del PRI), 4 astenuti e 25 deputati socialisti che abbandonano l'aula. Verranno poi sospesi dal partito.
Al Senato si ripete più o meno la stessa scena, con 13 deputati socialisti che abbandonano l'aula e saranno poi sospesi dal partito. Moro incassa 173 sì e 111 no.
Il 31 dicembre, il Molise diventa la ventesima regione d'Italia.
Ora facciamo un passo indietro nel tempo.
Alle 22.39 del 9 ottobre accade qualcosa di talmente terribile, catastrofico e criminale da impedirmi perfino di introdurre l'argomento. Solo un nome:
VAJONT
Lascio ogni commento all'unica giornalista che dalle colonne de L'Unità, denunciò negli anni l'eventualità di una tragedia annunciata. Lei è Tina Merlin, montanara, cocciuta, partigiana, comunista, scrittrice e giornalista:

e a quel capolavoro di teatro civile, realizzato da Marco Paolini e Gabriele Vacis, narrato da Marco Paolini. Sono 2 ore e 40 di spettacolo, lo so è lungo, ma se non lo avete mai visto vi esorto a farlo. Si piange ma, la maggior parte delle volte, la verità fa piangere.
Fine terza parte
P.S. Il teatro avrà una sua appendice alla fine degli anni 60.