Romanzo musicale

0 Utenti e 4 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Re:Romanzo musicale
« Risposta #220 il: 05 Ago 2023, 20:33 »

Offline Quintino

*
1185
Re:Romanzo musicale
« Risposta #221 il: 05 Ago 2023, 21:29 »
Lunga, struggente, commovente telefonata con Leo. Un pentagramma di note accomunate dalla fatica di vivere che interseca la tragedia umana, l'amicizia, una ormai raggiunta consapevolezza della ineffabilità e inevitabilità del dolore nonostante alcuni bagliori dell'orrida bellezza che si presenta a volte agli occhi retinici e a quelli mentali di ogni essere, recando illusioni che ci sforziamo di credere realtà. Respirare è una grande angoscia.

Dai Leo, pure questo periodo lo supererai con l'intelligenza.
Re:Romanzo musicale
« Risposta #222 il: 05 Ago 2023, 21:43 »
Lunga, struggente, commovente telefonata con Leo. Un pentagramma di note accomunate dalla fatica di vivere che interseca la tragedia umana, l'amicizia, una ormai raggiunta consapevolezza della ineffabilità e inevitabilità del dolore nonostante alcuni bagliori dell'orrida bellezza che si presenta a volte agli occhi retinici e a quelli mentali di ogni essere, recando illusioni che ci sforziamo di credere realtà. Respirare è una grande angoscia.

Dai Leo, pure questo periodo lo supererai con l'intelligenza.

Non trovo parole per risponderti.
Mi sei mancato, tacci de te.
Re:Romanzo musicale
« Risposta #223 il: 05 Ago 2023, 22:39 »
Allora, visto che Fabio mi ha fatto venire la congiuntivite, per riprendermi un po' voglio raccontarvi una storia, che lui già conosce e che voglio socializzare con tutto il collettivo di Romanzo Musicale. E' una storia ambientata negli anni '80, ma che fa riferimento ad un avvenimento storico del 1968.
Dunque: era il luglio del 1980, mi ero appena diplomato al liceo, e con tre amici -Maurizio, Walter e Marina- partiamo alla conquista della Mitteleuropa. Viaggiavamo sulla vecchia Volkswagen di Walter, che all'apparenza non sembrava un mezzo molto affidabile, e che invece si  comportò alla grande. Prima tappa fu Monaco di Baviera, ma -devo dire la verità- di quella città ricordo molto poco, perchè già di pomeriggio le pinte di birra ci riducevano come mostri. Poi di dirigemmo verso Vienna, città bella, ordinata e piena di verde: rispetto a Roma sembrava un altro pianeta. Lì, il 3 agosto entrai in un posto pubblico telefonico, e vidi un italiano che leggeva il giornale con la notizia a tutta pagina della strage di Bologna. Ebbi un colpo al cuore, provai un senso di pena e di rabbia verso un Paese come il nostro che in quel momento mi sembrò maledetto.
Il giorno dopo -abbastanza depressi- riprendemmo il nostro viaggio verso l'ultima tappa: Praga. La sera, appena arrivati, avemmo la fortuna di conoscere, in una specie di osteria, Tomas e Veronika, un coppia di quarantenni simpatici, un po' malinconici e dal cuore generoso. Tomas -che lavorava in un albergo e conosceva un po' di inglese- ci prese subito in simpatia e nei giorni successivi si aprì ai ricordi: da giovane aveva militato nelle organizzazioni giovanili di partito, ma quando i sovietici nel '68 invasero il suo Paese per soffocare la Primavera di Praga, si schierò con i rivoltosi. Parlava senza rabbia, era abituato ad esprimersi con cautela, ma non mostrava rassegnazione: una sera -ospiti a casa sua- ci disse che dopo l'inverno sarebbe tornata la primavera. Si offrì nel ruolo di cicerone per guidarci nei meandri di Praga, e per prima cosa ci portò a piazza San Venceslao, indicandoci il punto in cui si era immolato Jan Palach, l'eroe della loro resistenza.
Tanti anni sono passati da allora, ma il ricordo di Tomas e Veronika non mi ha mai abbandonato. Ovunque ora siano, questa canzone è dedicata a loro.

Offline Fiammetta

*****
10237
Re:Romanzo musicale
« Risposta #224 il: 06 Ago 2023, 12:29 »
1964 - parte prima
Sul limitare tra i due anni (questo e il precedente), l'Italia lavoratrice cerca di aumentare in qualche modo le proprie entrate. Così i meccanici iniziano a vendere: motorini, biciclette, auto. Coloro che vendono lampadine allargano l'offerta ai piccoli elettrodomestici (sono solo due esempi). E molte formule di pagamento sono sulla fiducia, si arriva a dilazioni fino a 48 mesi sulla fiducia. Intanto, il denaro che circola è sempre meno sia in contanti che in cambiali. Ciò ha effetto su tutto, perché se da una parte impedisce di fatto l'aumento di produzione, dall'altra vanifica ogni rivendicazione salariale. Questo circolo vizioso porta a un forte aumento dei prezzi, subito prevalentemente dal consumatore finale. In un momento in cui il progresso tecnologico offre una varietà di prodotti, il popolo italiano non ha soldi per investire. Nel polo produttivo di Torino per tutte le fabbriche sono tempi durissimi, ma arriva come una manna dal cielo la finanziaria UFI della Fiat. Alle 12.000 aziende che la riforniscono, Fiat anticipa le fatture emesse da se stessa, paga le stesse fatture a sei mesi, e quando le fabbrichette non ce la fanno ad aspettare i pagamenti, Fiat concede prestiti sul 50% delle fatture (sempre le sue) con pagamento di interessi alla finanziaria (che è la sua). Tale meccanismo metterà in ginocchio una parte importante dell'economia e porterà alla crisi congiunturale degli inizi del 1964.
All'alba di quest'anno, un operaio guadagna 60.000 £ al mese, e i suoi consumi sono così suddivisi: 27.600 in cibo e bevande, 10.800 per l'affitto, 5.400 per il vestiario, 5.100 istruzione e viaggi, 11.100 per le rate di qualsiasi bene aggiunto. Di contro, sulle strade italiane circolano 1500 Mercedes, 250 Maserati, 250 Ferrari, 2500 BMW, 3000 Citroen e via così.
Sono tempi in cui la maggior parte della popolazione non fa uso di olio d'oliva (che si vende in confezioni di 1/10 di litro, come un profumo), in cui nei servizi igienici si usano i giornali e per le pulizia la liscivia. La CEE è solo un'idea lontana. Un frigorifero costa 60.000 £, cioè quanto l'intero salario di un operaio. E' su questo paesaggio che si apre il 1964.
Iniziamo con una canzone di Mina:
12 gennaio: è crisi nera nel partito socialista. I deputati e senatori ribelli (come riportato nel 1963) sospesi dal partito, ne fondano uno proprio: il PSIUP (partito socialista italiano di unità proletaria), con Tullio Vecchietti alla segreteria.
26 gennaio: Mariano Rumour (doroteo) diventa segretario della DC, mentre vicesegretario è Arnaldo Forlani (fanfaniano).
28 gennaio: è tempo di regolamento di conti anche in casa PRI. Il povero Randolfo Pacciardi ( detto il ribelle, l'unico repubblicano a votare contro il governo di centrosinistra) viene espulso e per non essere da meno, fonda anch'egli un proprio partito, l'UD (unione democratica), un luogo eterogeneo dove troviamo l'ideologo di destra Accame accanto all'antifascista monarchico (!) Vinciguerra, o il generale Cadorna con il missino Sbardella.
9 febbraio: i Beatles debuttano in tv  e fanno 73 milioni di telespettatori
Il 18 febbraio appare chiaro a tutti che l'Italia stia galoppando verso una crisi terribile, con fughe di capitali all'estero e rischio di collasso economico. Ugo La Malfa ammonisce che l'euforia del miracolo economico, sta conducendo l'Italia sull'orlo del baratro. Cerca di salvare il salvabile con una serie di misure (tardive) e che hanno lo scopo di (tra gli altri): contenere la distribuzione; vietare la costruzione di abitazioni di lusso; aumentare imposte su auto e barche; vietare la costruzione di nuovi impianti nel già intasato triangolo industriale del Nord; sospendere la scala mobile; demandare ai sindacati la risoluzione congiunta di ogni rivendicazione salariale. Accanto a queste misure, ce n'è una però che spaventa gli azionisti: un'imposta cedolare secca del 30% sulle azioni, che provoca una massiccia fuga all'estero di questi ultimi.
Il 22 febbraio scattano i provvedimenti del governo Moro, seppur con qualche variazione: la disciplina della vendita a rate e le tasse sull'acquisto dell'auto, e l'aumento della benzina.
La Hit Parade proclama vincitore Gianni Morandi, che con In ginocchio da te al primo posto e Non son degno di te (tetetete) al secondo, spopola. Ho scelto i Beatles (scusate, ma non ce la posso fare):
25 febbraio: Cassius Clay si laurea campione del mondo dei pesi massimi, battendo a Miami Sonny Liston.

Il 19 marzo il Traforo del San Bernardo, che collega Italia e Svizzera, apre alla circolazione dei veicoli.
31 marzo: inizia la dittatura militare in Brasile. Il golpe delle forze armate contro il presidente Joao Goulart si conclude con la sua deposizione che pone fine alla Quarta Repubblica brasiliana.
20 aprile: il presidente americano Lyndon Johnson e quello russo Nikita Chruscev stipulano accordi per un taglio bilaterale alla produzione di armamenti nucleari.
Cosa leggono gli Italiani?
In libreria, tra gli altri, è possibile trovare: Il telepatico (Sogna, superuomo!) di John Brunner, Riaccendi la tua lampada, Gipsy, di Liala, L'adultera di Laudomia Bonanni, La califfa di Alberto Bevilacqua, Le due città di Mario Soldati.
14 maggio: a Corleone in Sicilia, i carabinieri traggono in arresto il capo di Cosa nostra Luciano Liggio, dopo sedici anni di latitanza.

E Iva Zanicchi canta:
Fine parte prima

Re:Romanzo musicale
« Risposta #225 il: 06 Ago 2023, 15:26 »
28 gennaio: è tempo di regolamento di conti anche in casa PRI. Il povero Randolfo Pacciardi ( detto il ribelle, l'unico repubblicano a votare contro il governo di centrosinistra) viene espulso e per non essere da meno, fonda anch'egli un proprio partito, l'UD (unione democratica), un luogo eterogeneo dove troviamo l'ideologo di destra Accame accanto all'antifascista monarchico (!) Vinciguerra, o il generale Cadorna con il missino Sbardella.

Pacciardi fu un tipetto molto particolare: militante antifascista, dopo la seconda guerra mondiale fu riconfermato segretario del PRI e in seguito -come già ricordato da Fiammetta- si spostò sempre più a destra (nel 1974 fu protagonista del tentativo di 'golpe liberale' contro l'avanzata delle sinistre, che prevedeva l'instaurazione di un 'governo forte' con a capo proprio Pacciardi).
Sempre su Pacciardi c'è un curioso aneddoto: infatti nel 1962 fu testimone di nozze di Fabrizio De Andrè (il cui padre era amico e collega di partito del leader repubblicano). E del resto, se proprio vogliamo dirla tutta, lo stesso De Andrè ebbe posizioni politiche non sempre 'rettilinee'. Lui che fu considerato uno dei maggiori cantori del '68, quando nella sua città -Genova- scoppiò la rivolta contro il governo Tambroni, rifiutò di schierarsi con i rivoltosi (perchè lui era anarchico e quindi contro tutte le organizzazioni politiche. Vabbè...). Forse anche per questo motivo, qualche anno più tardi Giorgio Gaber affermò di non capire se De Andrè fosse liberale o extraparlamentare.
Ma anche Francesco Guccini, nella sua Via Paolo Fabbri 43 lanciò una velata stoccatina al nostro Faber nazionale ed altri cantautori per aver accettato compromessi col mondo discografico:

"La piccola infelice si è incontrata con Alice
Ad un summit per il canto popolare
Marinella non c’ era, fa la vita in balera
Ed ha altro per la testa a cui pensare"


strofa in cui sono chiari i riferimenti alla 'piccola infelice-Lilly' di 20nditti, Alice di De Gregori e Marinella di De Andrè.
(E quando nel 1979 uno dei suoi rapitori in Sardegna gli disse che preferiva le canzoni di Guccini alle sue, De Andrè rispose :"Belin, allora perchè non avere sequestrato Guccini?" :) )





Offline Fiammetta

*****
10237
Re:Romanzo musicale
« Risposta #226 il: 06 Ago 2023, 17:54 »
Grazie Leo.  :)
Pacciardi si chiamava Randolfo, come poteva essere un tipo normale, dimmi tu. :DD
Rispetto a ciò che riporti sui cantautori, non ne avevo idea, nel senso che non avevo mai collegato. Se posso dire la mia, essere duri e puri nella vita non paga (detto da una cretina che lo ha fatto). Inoltre, dopo la batosta che presi con Brecht (la figlia disse che era un vero despota e lo descrisse come molto lontano dalla visione della vita contenuta nelle sue opere), ormai mi aspetto di tutto da chiunque. Hanno scritto canzoni bellissime, in compenso. E Brecht resta il mostro sacro che è.
Di Faber so cose infinitamente peggiori (da fonti certe), ma è stato il mio compagno di studi e di lotta, e non smetterò mai di amarlo.
Edit: dimenticavo, oggi me la prendo di festa.  :win2:

Offline Quintino

*
1185
Re:Romanzo musicale
« Risposta #227 il: 06 Ago 2023, 18:19 »
Sarebbe cosa giusta raccogliere questi vostri scritti e farli pubblicare. Grazie ad entrambi.
Randello Pacciardi è stato un personaggio equivoco e spregiudicato. Uno dei tanti che è gemmato in un preciso momento storico in cui la D.C. era tenuta per le pa..e dagli apparati dei servizi USA.
Su De Andrè ho letto cose contrastanti ma non ho competenze musicali per dare un giudizio. So che Jannacci non lo perdonò mai per essersi appropriato di Via del Campo, scritta dal cantautore milanese.
Re:Romanzo musicale
« Risposta #228 il: 06 Ago 2023, 18:52 »
Rispetto a ciò che riporti sui cantautori, non ne avevo idea, nel senso che non avevo mai collegato. Se posso dire la mia, essere duri e puri nella vita non paga

Cara Fiammetta, non sempre l'essere "puri e duri" è una scelta dettata da alti valori morali, a volte è una opzione dettata dalla semplice convenienza. Io, per esempio, ho sempre cercato di mantenere un certo standard di onestà intellettuale e di coerenza, ma l'ho fatto soprattutto per tornaconto personale. Infatti le volte che ho derogato da questa regola, la notte non sono riuscito a dormire, e questo non fa bene alla salute :nono: :sleep:
Per quanto riguarda gli aneddoti su De Andrè, non volevo distruggerti un mito :pp. De Andrè è stato un artista eccezionale, che da giovane divorò le opere di Bakunin e soprattutto di Max Stirner (antesignano del nichilismo e dell'anarchismo individualista). E forte questo anarchismo assoluto gli serviva proprio a gestire la sua immensa inquietudine interiore.
Che poi, a pensarci bene, anche il suo atteggiamento verso la rivolta di Genova rivela la sua "diversità", perchè di solito a vent'anni si è incendiari, a quaranta si diventa pompieri (o indifferenti). Lui ha fatto il contrario, ed in questo modo già rivelava una qualche forma di "genialità":)

è stato il mio compagno di studi e di lotta, e non smetterò mai di amarlo
Adesso te lo faccio io l'interrogatorio: dove? come? quando? :o

So che Jannacci non lo perdonò mai per essersi appropriato di Via del Campo, scritta dal cantautore milanese.
'azz, Fabio, questa non la sapevo. Anarchico individualista e politicamente un po' confuso passi pure, ma ladro di canzoni mi lascia turbato...
Re:Romanzo musicale
« Risposta #229 il: 06 Ago 2023, 18:56 »
Le figlie di Beppe Viola non hanno mai perdonato a Jannacci, amico d’infanzia del padre, di essere stato sempre poco equilibrato nella gestione dei diritti di « Quelli che… » scritta a due mani.
I cantautori restano uomini.
Per anni Guccini ha lottato per recuperare i diritti di Auschwitz che Maurizio Vandelli aveva a suo nome perché Guccini, quando la scrisse, non poteva registrarla a suo nome alla SIAE.
Re:Romanzo musicale
« Risposta #230 il: 06 Ago 2023, 18:59 »
Sull’umanità, sulle debolezze di De Andrè, basta recuperare una delle tante interviste di Paolo Villaggio, amico d’infanzia.
Re:Romanzo musicale
« Risposta #231 il: 06 Ago 2023, 19:09 »
Le figlie di Beppe Viola non hanno mai perdonato a Jannacci, amico d’infanzia del padre, di essere stato sempre poco equilibrato nella gestione dei diritti di « Quelli che… » scritta a due mani.
I cantautori restano uomini.

Hai ragione, Italic, i cantautori sono uomini. Non conosco la vicenda che tu riporti, ma da artisti come Jannacci, che sono diventati famosi cantando le storie degli 'ultimi', forse ci si aspetterebbe un comportamento un po' diverso.

Offline Quintino

*
1185
Re:Romanzo musicale
« Risposta #232 il: 06 Ago 2023, 19:50 »
Comunque ritengo che alla fine, pur con tutte le incongruenze umane di questi geniali artisti, abbiano dato più di quanto abbiano preso.

Offline Fiammetta

*****
10237
Re:Romanzo musicale
« Risposta #233 il: 06 Ago 2023, 20:18 »
Cara Fiammetta, non sempre l'essere "puri e duri" è una scelta dettata da alti valori morali, a volte è una opzione dettata dalla semplice convenienza. Io, per esempio, ho sempre cercato di mantenere un certo standard di onestà intellettuale e di coerenza, ma l'ho fatto soprattutto per tornaconto personale. Infatti le volte che ho derogato da questa regola, la notte non sono riuscito a dormire, e questo non fa bene alla salute :nono: :sleep:
Per quanto riguarda gli aneddoti su De Andrè, non volevo distruggerti un mito :pp. De Andrè è stato un artista eccezionale, che da giovane divorò le opere di Bakunin e soprattutto di Max Stirner (antesignano del nichilismo e dell'anarchismo individualista). E forte questo anarchismo assoluto gli serviva proprio a gestire la sua immensa inquietudine interiore.
Che poi, a pensarci bene, anche il suo atteggiamento verso la rivolta di Genova rivela la sua "diversità", perchè di solito a vent'anni si è incendiari, a quaranta si diventa pompieri (o indifferenti). Lui ha fatto il contrario, ed in questo modo già rivelava una qualche forma di "genialità":)
Adesso te lo faccio io l'interrogatorio: dove? come? quando? :o
'azz, Fabio, questa non la sapevo. Anarchico individualista e politicamente un po' confuso passi pure, ma ladro di canzoni mi lascia turbato...
Ma no Leo, quale mito. Mitizzare le persone scolla sia loro che noi dalla realtà, è quanto di più insano si possa fare. Sono solo persone, come dice giustamente Italic. Poi ti ho scritto che so cose peggiori (ma brutte davvero), ma sono private e nulla hanno a che fare con la sua attività. Sono cose che non ho mai riportato né riporterò mai.
Faber era molto più grande di me e non l'ho mai conosciuto di persona, l'ho definito compagno, perché studiavo ascoltando le sue canzoni. E per quanto riguarda la lotta, a tredici anni facevo un programma sui cantautori a Radio Città Futura e lui lo passavo tutti i giorni. Tra compagni cantavamo spessissimo Geordie e La guerra di Piero, per cui poco importa quali convinzioni avesse, non voglio nemmeno saperlo: le ha travalicate. Faber è di tutti.
Capitolo coscienza pulita: io non dormo ugualmente.  :roll:
Buona serata a tutti.  :luv:

Online mr_steed

*
7479
Re:Romanzo musicale
« Risposta #234 il: 06 Ago 2023, 20:33 »
[...]
I cantautori restano uomini.
[...]

Quotone per IB...

E questo non vale solo per i cantautori ma per tutti, quindi per qualsiasi categoria umana.

Il "problema" è sempre quello che bisognerebbe sempre scindere il personaggio pubblico dall'uomo e/o artista.

Pound e Celine, a prescindere dal loro "peccato", non si può certo dire che non siano degli autori di prima grandezza. Così come Bertold Brecht citato da Fiammetta. Lo stesso Villaggio a detta di molti non era propriamente un "simpaticone". Se si va a spulciare tutte le persone hanno dei lati più oscuri o discutibili, anche i santi conclamati... Per tacere ovviamente di Papi, Cardinali ecc :=))

Tornando a Brecht, non per difenderlo, c'è da dire che spesso i racconti dei figli degli artisti possono essere in qualche modo anche "falsati" dal rapporto che avevano col proprio genitore. In maniera negativa a volte o, in altri casi, anche iper positiva, soprattutto dopo la morte di questi illustri genitori.

Nel mio piccolo cerco sempre di scindere i due piani... Ma ammetto che ho avuto difficoltà nel caso di Bertrand Cantat: per diversi anni non sono più riuscito a sentire musica da lui composta... E, la prima volta che ho infranto questa regola, è stato inconsapevolmente, ossia durante la visione di "Holy Motors" di Leos Carax

Offline Quintino

*
1185
Re:Romanzo musicale
« Risposta #235 il: 06 Ago 2023, 20:44 »
Certo mr_steed, senza considerare che con un padre celebre "l'assassinio del genitore" è un processo pressoché inevitabile.
Re:Romanzo musicale
« Risposta #236 il: 06 Ago 2023, 21:01 »
Comunque ritengo che alla fine, pur con tutte le incongruenze umane di questi geniali artisti, abbiano dato più di quanto abbiano preso.

Ma si, hai ragione, forse ho avuto un approccio un po' troppo moralistico alla questione.
Il fatto è che io sono sempre stato affascinato da quegli artisti che non hanno dato importanza al loro tornaconto personale, quelli che sono vissuti e morti in miseria pur di inseguire senza compromessi il loro ideale di arte 'assoluta' (Van Gogh, Modigliani, Monet, Poe, Antonio Ligabue e tanti altri).
Ma forse io sono solo un romantico fuori tempo :)
Re:Romanzo musicale
« Risposta #237 il: 06 Ago 2023, 22:05 »
Hai ragione, Italic, i cantautori sono uomini. Non conosco la vicenda che tu riporti, ma da artisti come Jannacci, che sono diventati famosi cantando le storie degli 'ultimi', forse ci si aspetterebbe un comportamento un po' diverso.

Io, fin da piccolo ho sempre avuto una passione per il personaggio e « l’opera » di Beppe Viola.
Se ne hai l’occasione cerca « mio padre è stato anche Beppe Viola » scritto da una delle tre figlie. Dove peraltro questa duplicità tra personaggio pubblico e privato è splendidamente raccontata.
Re:Romanzo musicale
« Risposta #238 il: 06 Ago 2023, 22:34 »
Io, fin da piccolo ho sempre avuto una passione per il personaggio e « l’opera » di Beppe Viola.
Se ne hai l’occasione cerca « mio padre è stato anche Beppe Viola » scritto da una delle tre figlie. Dove peraltro questa duplicità tra personaggio pubblico e privato è splendidamente raccontata.

Ti ringrazio Italic, prenderò il libro, sono curioso.
Comunque quando ricordo Beppe Viola e poi penso al livello dei giornalisti di oggi, vado in depressione.

Re:Romanzo musicale
« Risposta #239 il: 06 Ago 2023, 22:43 »
Un immenso intellettuale.
Giornalista è riduttivo.
Se hai sempre l’occasione cerca le sue « lettere al direttore » (vere lettere scritte alla direzione della Rai). Fantastiche.
 

Powered by SMFPacks Alerts Pro Mod