Quegli anni li ho vissuti e ricordo il fenomeno sanpa come anche allora divise in due, il paese reale e quello “politico”.
Io pur vivendo dentro e fuori quel dramma che flagellava l’Italia intera e gran parte del globo, ero molto dubbioso dei suoi metodi sin dagli inizi. Confesso che quando cominciò a realizzare qualche “miracolo” pardon guarigione instillò il beneficio del dubbio e mi sentii meno sicuro delle mie convinzioni. Quando invece scoppiò il caso sanpa le mie supposizioni si ringalluzzirono.
La mia non vuole essere un’analisi politica, solo una testimonianza dei miei ricordi.
Quegli anni ho visto morire a grappoli amici, conoscenti e si era impotenti, nessuno sapeva come uscirne. Non è stato un breve periodo è stato un calvario durato anni. Sembrava che una volta entrati dentro il tunnel non ci fosse più via d’uscita.
La politica allora non seppe ne fu capace di porre un rimedio, la medicina fu altrettanto impotente.
Uno spiraglio ci fu quando arrivò il metadone, ma durò poco, pochissimo, perché dopo un po’ si diventava dipendenti del metadone (d'altronde se non ricordo male anche l’eroina era stata inventata per curare la dipendenza da morfina). Comunque il più delle volte, dal metadone si tornava all’ero, e si era punto e a capo.
Col senno di poi ricordo quegli anni come la grande sbornia, sembrava si avesse la necessità di sballarsi con tutto. venivamo da anni di feroci battaglie politiche. Non è vero che quell’ubriacatura colpisse solo le classi medio basse, da quello che ricordo toccava in maniera trasversale tutte le classi, anche se sicuramente le classi medio basse erano le più colpite e le più indifese. E come fallivano i rimedi dei poveri fallivano i rimedi dei ricchi.
E mentre i poveracci per procurarsi la roba ricorrevano ad atti di illegalità i ricchi attingevano e dilapidavano il patrimonio di cui disponevano.
Prima di arrivare a sanpa passarono molti anni. Muccioli arrivò dopo qualche anno quando molti avevano cominciato a intuire che le comunità in qualche modo potevano fare qualcosa.
Se non ricordo male fu la chiesa tra i primi a immaginare e creare queste comunità con un discreto successo. Nel senso che si cominciava a vedere che qualcuno riusciva a uscirne o, almeno, riusciva a tenersi disintossicato per un periodo più lungo. Anche se spesso succedeva che dopo anni di disintossicazione c’era chi ci ricadeva.
C’erano comunità di tutti i tipi di tasche, per i poveri e per i ricchi.
Comunque un solco era stato finalmente tracciato, le comunità premuccioli, cominciarono a riscuotere piccoli successi. Comunque tutte queste comunità nacquero sulla falsariga dell’idea degli alcolisti anonimi, e cioè sul concetto di comunità e condivisione.
Muccioli si inserì proprio nel solco tracciato da queste iniziative e lo usò a proprio vantaggio. Seppe approfittarne, anche perché non c’erano alternative a queste, ed ebbe risultati migliori degli altri.
La politica per lo più stava a guardare impotente e il muccioli padre padrone divenne sempre più potente, anche se era chiaro a tutti che i suoi metodi attenevano più alla coercizione che alla “cura”.
Pur non avendolo mai amato comunque devo ammettere che è stato bravo, quantomeno è stato il primo ad essere riuscito a recuperare molti tossici, certo al prezzo di molte nefandezze.
Comunque e termino, io credo che il capitolo amore tossico, sia stato definitivamente chiuso con l’arrivo dell’aids, che sterminava e massacrava ancora più dell’ero. Credo che sia stato il freno che abbia rallentato quella folle e “insensata” corsa. Con l’arrivo dell’aids da quello che vidi si cominciò, lentamente, a cercare sballi alternativi e meno devastanti.