Myanmar: il colpo di stato e la persecuzione alla minoranza etnica Rohingya

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Offline Goceano

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Myanmar: il colpo di stato e la persecuzione alla minoranza etnica Rohingya
« il: 12 Ago 2022, 15:31 »
Ci siete stati come turisti? Per lavoro? Cosa ne pensate dell'attuale situazione nell'ex Birmania?


Re:Myanmar: il colpo di stato e la persecuzione alla minoranza etnica Rohingya
« Risposta #1 il: 12 Ago 2022, 18:45 »
Ci siete stati come turisti? Per lavoro? Cosa ne pensate dell'attuale situazione nell'ex Birmania?

io ci sono stato ormai quasi vent'anni fa.
ricordo le difficolta' per avere il visto.
ricordo un paese spaventato e devastato dalla corruzione.
a partire dall'ufficiale al controllo passaporti all'arrivo che mi fece intendere che voleva i soldi per mettere il timbro d'ingresso.
feci il turista stupido e non gli diedi un cazzo a stammerda.
per continuare con la soldatessa subito dopo, addetta al cambio valuta, anche lei in cerca di mazzetta per evitare una
pratica capestro in vigore a quel tempo.
all'epoca per entrare in Birmania era obbligatorio cambiare, mi sembra, 100 dollari in valuta locale (un'enormita' che avemmo difficolta' a spendere). Dollari che non potevi ricambiare quando lasciavi il paese, portandoti via quindi dei soldi che non valevano nulla.
io mi rifiutai e cambiammo i nostri 200 dollari (avevo deciso che quelli che fossero rimasti li avrei regalati ad un'associazione di dissidenti birmani rifugiata a Singapore, dove vivevo all'epoca. cosa che feci in parte perche' una parte la cambiai al mercato nero in un mercato di Yangoon).
l'episodio che mi diede piu' fastidio fu mentre da Mandalay attendevamo un volo per, mi sembra, Bagan.
Ci stavamo imbarcando quando dietro di noi ci fu un gran casino con l'esercito che spingeva via la gente. Arrivo' un porco, immagino membro della giunta, nella sua abbagliante giacca bianca tipicamente birmana, passando tra due ali di facchini (ragazzi smunti, sporchi, per lo piu' scalzi e vestiti quasi di stracci) che l'esercito aveva obbligato a mettersi sull'attenti, mani giunte e che si inchino' al passaggio del porco.
E' uno dei paesi dove non sono voluto piu' tornare perche' la violenza, la prevaricazione, l'arroganza della giunta e dell'esercito nelle strade si respirava ad ogni angolo.

Offline Goceano

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Re:Myanmar: il colpo di stato e la persecuzione alla minoranza etnica Rohingya
« Risposta #2 il: 12 Ago 2022, 20:44 »
io ci sono stato ormai quasi vent'anni fa.
ricordo le difficolta' per avere il visto.
ricordo un paese spaventato e devastato dalla corruzione.
a partire dall'ufficiale al controllo passaporti all'arrivo che mi fece intendere che voleva i soldi per mettere il timbro d'ingresso.
feci il turista stupido e non gli diedi un cazzo a stammerda.
per continuare con la soldatessa subito dopo, addetta al cambio valuta, anche lei in cerca di mazzetta per evitare una
pratica capestro in vigore a quel tempo.
all'epoca per entrare in Birmania era obbligatorio cambiare, mi sembra, 100 dollari in valuta locale (un'enormita' che avemmo difficolta' a spendere). Dollari che non potevi ricambiare quando lasciavi il paese, portandoti via quindi dei soldi che non valevano nulla.
io mi rifiutai e cambiammo i nostri 200 dollari (avevo deciso che quelli che fossero rimasti li avrei regalati ad un'associazione di dissidenti birmani rifugiata a Singapore, dove vivevo all'epoca. cosa che feci in parte perche' una parte la cambiai al mercato nero in un mercato di Yangoon).
l'episodio che mi diede piu' fastidio fu mentre da Mandalay attendevamo un volo per, mi sembra, Bagan.
Ci stavamo imbarcando quando dietro di noi ci fu un gran casino con l'esercito che spingeva via la gente. Arrivo' un porco, immagino membro della giunta, nella sua abbagliante giacca bianca tipicamente birmana, passando tra due ali di facchini (ragazzi smunti, sporchi, per lo piu' scalzi e vestiti quasi di stracci) che l'esercito aveva obbligato a mettersi sull'attenti, mani giunte e che si inchino' al passaggio del porco.
E' uno dei paesi dove non sono voluto piu' tornare perche' la violenza, la prevaricazione, l'arroganza della giunta e dell'esercito nelle strade si respirava ad ogni angolo.

Grazie per la preziosa testimonianza, in effetti le cose non sono tanto cambiate a quanto pare da allora; è durato poco l'effetto Aung San Suu Kyi, pure lei comunque molto controversa soprattutto sui Rohingya; peccato perchè turisticamente ed economicamente e non solo hanno potenziale da vendere, mi hanno parlato di una paese bellissimo, sia naturalisticamente e storicamente.
 

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