Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa

0 Utenti e 52 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline alex73

*****
12299
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #360 il: 10 Ott 2023, 10:32 »
Eccerto perché il lavoro mica è l'attività umana che risponde ad un bisogno sociale (e quindi presuppone tale bisogno) ma un fattore che si coltiva nei campi.
Non sarà per caso che il tema del  reddito universale si pone esattamente perché l'enorme produttività raggiunta tende a saturare i bisogni sociali  e questo  porta all'aumento della disoccupazione strutturale con tutte le conseguenze annesse? Non sarà che quindi le alternative sono la riduzione dell'orario di lavoro (per far lavorare tutti) a parità  di salario o il reddito universale e addirittura il capitale si pone il problema e preferisce nettamente la seconda alla prima perché altera in modo inferiore la logica di valorizzazione del capitale?

Gli eruditi  devono quindi studiare come creare lavoro, anche se inutile. Devono  crearlo  a prescindere come si trattasse di  broccoli :lol:


Meno male che c'è Alex ad illuminare gli eruditi, sennò questi si perdevano con le minkiate con la K
:lol:

Ormai siamo arrivati agli asini che vogliono spiegare ad un fisico teorico come funziona la relatività.
al giorno d'oggi il lavoro non necessariamente nasce da un bisogno essenziale dell'uomo....dal punto di vista economico aumentare la produttività potrebbe essere un deterrente all'aumento dell'inflazione...più beni girano e meno costano....il problema e' conciliarla con l'inquinamento ed e' li che ci si sta dirigendo ....la sfida e' produrre in modo sostenibile sotto tutti i punti ti di vista e non solo ambientale.
Questo e' un terreno che e' ancora in evoluzione in termini di creazione di posti di lavoro.

Offline Seamus

*
2807
Facebook
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #361 il: 10 Ott 2023, 10:40 »
Servono piani industriali....piani energetici....da questo governo mi aspetto molto da questo punto di vista.

 :rotfl2:

Eddai sù

Tu sopravvaluti l'attuale classe dirigente e politica italiana (che rappresenta degnamente il popolo che li ha eletti, cioè noi). E' un problema di tutta la classe dirigente, in generale.
Ma questa destra, oltre che di fascisti mal mascherati, è fatta di una banda di incompetenti di massimo livello. Non vedono al di là del loro naso e quello che vogliono fare spesso non lo sanno fare (e per fortuna, in molti casi). Vedi il discorso della tassazione dei profitti delle banche o i decreti sui migranti o le ONG.

Comunque, se ti interessano i piani energetici del governo Meloni: https://www.valigiablu.it/energia-piano-clima-governo-meloni/?fbclid=IwAR0-2r3gOqcWrVcB4z8owFuBlQldRqcM6I1DbMoGuVBXcUaUw-nfJpPUbZ8

Offline FatDanny

*****
39852
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #362 il: 10 Ott 2023, 10:43 »
al giorno d'oggi il lavoro non necessariamente nasce da un bisogno essenziale dell'uomo....

dove avrei scritto essenziale?

Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #363 il: 10 Ott 2023, 11:01 »
al giorno d'oggi il lavoro non necessariamente nasce da un bisogno essenziale dell'uomo....dal punto di vista economico aumentare la produttività potrebbe essere un deterrente all'aumento dell'inflazione...più beni girano e meno costano....il problema e' conciliarla con l'inquinamento ed e' li che ci si sta dirigendo ....la sfida e' produrre in modo sostenibile sotto tutti i punti ti di vista e non solo ambientale.
Questo e' un terreno che e' ancora in evoluzione in termini di creazione di posti di lavoro.

Punterei forte sulla fusione nucleare ed esaspererei un altro po l'obsolescenza programmata.
Energia quasi illimitata e possibilità di produrre molti più beni di consumo. Per gli scarti vedo due strade. O impariamo a dominare l'universo quantico in modo da comprimere la materia e salvare un sacco di spazio, oppure potremmo chiedere gentilmente a Musk di lasciare un'area libera nell'orbita terrestre dai satelliti starlink, così da poter sparare direttamente i rifiuti nello spazio.
Anzi. Vedo un altro bel business.. se fossi Musk proporrei di delegarmi direttamente lo smaltimento al costo di un piccolo canone. Partnership con Amazon: i corrieri ti portano i beni a casa e nel viaggio di ritorno se portano via la mondezza. Con l'account premium ti danno pure la stelletta su Twitter.. E se semo levati dal cazzo pure Ama e la Tari!
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #364 il: 12 Mar 2025, 16:54 »
Nicola ed Elisabetta hanno la Tesla.
Ma dicono che l'hanno pagata poco: 47.000.
In effetti co un paio de stipendi da parlamentari se la so ripagata.
Comunque hanno detto che la venderanno, visto che Musk ora è nazi.

Offline FatDanny

*****
39852
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #365 il: 12 Mar 2025, 17:29 »
Secondo me ci stanno ricamando i giornali di destra con questa idea insopportabile della sinistra che deve essere povera. Ultima tra gli ultimi. Scambiando pauperismo cattolico e comunismo.

Il prezzo medio delle auto nuove in Italia è sopra i 30mila euro.
47mila è un prezzo mediano. Non è un extra lusso.
Non è una Porsche, una Ferrari, una Aston Martin, una Lamborghini, una Maserati.
Ovvio che per lo stipendio medio è tantissima roba (ma occhio pure che tantissimi operai si fanno i peggio debiti per avere una BMW o un Audi).

Insomma, secondo me c'è molto moralismo e loro ci sono caduti Co tutte le scarpe. Io avrei risposto "si, mbe che cazzo voi?"

Il lusso va tolto ai ricchi con la forza.
Disprezzare il lusso è disprezzare le cose belle perché a noi non destinate.
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #366 il: 12 Mar 2025, 18:46 »
Ma che vuol dire che "la sinistra" non deve essere povera?
Per "sinistra" intendiamo la classe politica della sinistra?
Lasciamo perdere il finto moralismo dei giornali di destra, che non ci interessa.
Rimane l'eterna contraddizione di classe tra chi rappresenta politicamente le classi subalterne appartenendo di fatto a una classe elevata.
Questo è un problema che è sempre esistito, dalla classe politica sovietica che viveva nel lusso ai brigatisti che tra un'azione e l'altra facevano vite e vacanze borghesi e si ascoltavano Battisti.
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #367 il: 12 Mar 2025, 18:56 »
Tra l'altro io per dire, mi sono fatto la Sandero a 13.000 euro a rate.
Poi avendo i soldi sicuramente non me facevo la Tesla, ma magari una Honda o anche il Renegade mi sarebbero piaciute.
Sinceramente non sono e non sarò mai pauperista, e non sono neanche comunista.
Dopodichè mi piacerebbe ogni tanto andare in barca o andare in qualche ristorante stellato.
Non penso che mi cambi la vita ma ogni tanto un piccolo lusso aiuta a vivere meglio.
Quindi certo, io toglierei il lusso ai ricchi con la forza tutta la vita, ma sono sicuro che se vivessi nel lusso la voglia di lottare per questo un po si affievolirebbe.

Offline RG-Lazio

*
6789
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #368 il: 12 Mar 2025, 19:57 »

Cmq tra lusso e bellezza ci sta una differenza, soprattutto oggi dove il marchio e il marchiare hanno un peso specifico non indifferente.

IL lusso é accedere ad una esclusivitá ristretta.

Personalmente il lusso non lo desidero perché non mi piace quell´esclusivitá...mi metterebbe a disagio e sembrerei come la vecchia truccata per sembrare giovane di pirandelliana memoria.

A volte c´é bellezza nella semplicitá...in una tavolata tra gente che sorride esticazzi delgli stellati.

C´é anche una ricchezza nella condivisione del comune. L´opposto della ricerca lussuosa dell´esclusivitá.

La povertá é sempre da combattere. Non é bella, non é neanché giusta. E´una merda. Con questo non sto disprezzando i poveri, anzi.

Per me non é tanto che il comunista non debba avera la tesla (cazzisuoi) Il problema politico-sociale ed economico é l´esistenza di mezzi privati ad alto impatto sociale ed ambientale che non servono affatto per 330 giorni l´anno. Il che non significa diamo a tutti una bicicletta nera con portapacchi marrone.

Ognuno dovrebbe poter personalizzare i propri beni come il proprio corpo senza farne un´esclusivitá e dunque un lusso...normalmente i lussi hanno un´alto impatto socio-ecologico e rendono tanti poveri.

Offline Lativm88

*
6741
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #369 il: 12 Mar 2025, 20:06 »
Sinistra non è il culto della povertà, al contrario è la convinzione di poterla combattere e consentire a tutti di raggiungere lo standard dignitoso così da liberare tempo che non sia votato alla produzione.
In soldoni.

Offline mr_steed

*
9097
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #370 il: 12 Mar 2025, 20:40 »
Secondo me ci stanno ricamando i giornali di destra con questa idea insopportabile della sinistra che deve essere povera. Ultima tra gli ultimi. Scambiando pauperismo cattolico e comunismo.

Il prezzo medio delle auto nuove in Italia è sopra i 30mila euro.
47mila è un prezzo mediano. Non è un extra lusso.
Non è una Porsche, una Ferrari, una Aston Martin, una Lamborghini, una Maserati.
Ovvio che per lo stipendio medio è tantissima roba (ma occhio pure che tantissimi operai si fanno i peggio debiti per avere una BMW o un Audi).

Insomma, secondo me c'è molto moralismo e loro ci sono caduti Co tutte le scarpe. Io avrei risposto "si, mbe che cazzo voi?"

Il lusso va tolto ai ricchi con la forza.
Disprezzare il lusso è disprezzare le cose belle perché a noi non destinate.

naturalmente per dei parlamentari una tesla presa in leasing non è un lusso, quindi sono d'accordo con te che è una polemica sterile fatta da chi ragiona come una "pitonessa"...

peraltro ai tempi sono convinto che l'avranno presa per la presunta "ecologia" delle tesla (ma evito di aprire una parentesi molto grande e fuorviante)

tuttavia sul punto che ho evidenziato in grassetto non sono d'accordo...

per il lusso "ostentato" dai ricchi di oggi il disprezzo è massimo, anche perché il più delle volte è un lusso che non coincide quasi mai con la categoria del "bello" ma solo del "costoso"...

e torniamo ai "ricchi" che hanno bisogno di ostentare, proprio come la pitonessa...

il mio però non è un discorso da "volpe e l'uva": ora non potrei proprio concedermi lussi ma, anche se potessi, per me al giorno d'oggi i soldi inutilmente spesi per oggetti di questa categoria di prezzo (peraltro mai così cari di fronte a costi di produzione spesso ridicoli) andrebbero tolti ai ricchi e ridistribuiti alla collettività come atto in "contrapposizione a" e "compensazione di" notizie come quelle della porsche che, a fronte di una grossa perdita di ricavi, per non tagliare i profitti agli azionisti taglia i posti di lavoro...

del resto anche ai tempi in cui alcuni lussi me li sono potuti permettere, non avrei mai comprato nulla solo in quanto oggetto "di lusso" o "di moda" ma esclusivamente basandomi sulla bellezza dell'oggetto in base al mio gusto, a prescindere dal prezzo sull'etichetta

quindi un certo tipo di lusso (spesso non bello e ipervalutato, come quasi tutto quello in voga ora) secondo me va proprio disprezzato a prescindere

Offline FatDanny

*****
39852
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #371 il: 13 Mar 2025, 08:29 »
cerchiamo di fare alcune puntualizzazioni.
Lusso può voler dire tante cose, come dice RGLazio può essere una forma di esclusività, una cosa costosa perché particolarmente oneroso è il suo processo di produzione o ancora perchè molto rara.

Nel primo caso, l'esclusività, rientrano tutti quei beni e servizi che seppur non costosi di loro, lo diventano per escludere gran parte delle persone dall'utilizzo. Pagare 10 euro mezzo litro d'acqua e 50 un cocktail nell'hotel in Sardegna o nello stabilimento di forte dei marmi è esattamente questo.
O anche un consumo che non tiene minimamente conto dell'impatto sugli altri, vedi l'utilizzo di jet privati per qualsiasi spostamento.
E mi fa schifo, concordo. Perché il suo significato è squisitamente sociale, non ha altre ragioni d'essere. Se Piccolotti fosse stata vista lì avrei capito la polemica.

Poi c'è il lusso legato alla rarità. Un'opera d'arte famosa, una pietra rara, un oggetto da collezione sfuggono alla semplice riproducibilità ed assumono un prezzo che diviene alto sulla semplice base della domanda e offerta.
Se spendo 100k per la maglia che Maradona ha indossato in una partita celebre la cosa può essere totalmente assurda per qualcuno e non per altri. Sono sicuro che se li spendo per un Picasso (ne servirebbero molti di più) già troverei meno detrattori, o magari lo sarebbero sotto voce per non sembrare dei caproni ignoranti che disprezzano un acquisto di alta cultura.
è uno dei pochi casi in cui effettivamente il prezzo è dato da quanto desideri quella specifica cosa.
In questo caso la mia capacità a pagare è ciò che consente di avere io quella cosa e non altri che magari la desiderano tanto quanto. Ciò che mi consente di toglierla loro (o alla collettività, in un museo o forma simile).
Diciamo che qui la critica ci potrebbe ancora stare, nella misura in cui rendo privata una bellezza che potrebbe/dovrebbe essere pubblica, a disposizione anche di chi non ha quella disponibilità.

Infine c'è il lusso dovuto alla costosità del bene o servizio acquistato, riproducibile ma ad alto costo.
Una cena stellata, che prevede cucine con 10-15 persone per una ventina di coperti, un mobile decorato che prevede il lavoro di una bottega artigiana in diversi mesi, un abito sartoriale, un'automobile sportiva fatta coi migliori materiali e le più innovative scoperte dell'aerodinamica e della meccanica sono lusso perché pochi possono permettersi quel costo, ma la loro esclusività non è l'obiettivo, semmai è il risultato indiretto (a differenza del primo esempio).
La tesla a 47k, che ripeto NON è un'auto particolarmente costosa in rapporto a quelli che sono i prezzi delle auto DAVVERO costose, rientra pienamente in questo terzo caso. Il suo costo è ampiamente giustificato dalla particolarità del veicolo, non dalla volontà di escludere dall'acquisto chi non può permettersela (cosa che invece fa Ferrari, per dirne una, con un colloquio precedente l'acquisto volto ad accertare lo status dell'acquirente).

A me pare che spesso a sinistra si confondano queste tre specificità finendo in un discorso moralista per cui se tu appartieni politicamente a questo mondo, anche se avresti possibilità di consumi elevati, non devi usufruirne perché altrimenti è sbagliato.
Il che cosa comporterebbe concretamente? O che li devi fare di nascosto o che inizi ad accumulare pesantemente, magari investendo in forme anonime, diventando paradossalmente molto più ricco che consumando (perché il capitale si accumula così, non certo nei consumi).
Di fatto la critica diventa una roba simile all'etica austera del capitalismo (che ha bisogno di risparmio per gli investimenti e non certo di consumi sfrenati) e paradossalmente rischia di produrre lo stesso effetto.

Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #372 il: 13 Mar 2025, 08:39 »
So rimasto bloccato a Kelly Slater che non ascolta Battisti...
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #373 il: 13 Mar 2025, 08:48 »
La povertà credo non esista più  dal  27 set. 2018 grazie al ministro Luigi Di Maio e il suo partito 5stelle che, in Consiglio dei Ministri, approvarono il RdC e, affacciandosi dal balcone di Palazzo Chigi, esclamo' "ce l' abbiamo fatta". È tornata la povertà???

Offline Slasher89

*****
14962
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #374 il: 13 Mar 2025, 08:54 »
La povertà credo non esista più  dal  27 set. 2018 grazie al ministro Luigi Di Maio e il suo partito 5stelle che, in Consiglio dei Ministri, approvarono il RdC e, affacciandosi dal balcone di Palazzo Chigi, esclamo' "ce l' abbiamo fatta". È tornata la povertà???

Si.

In compenso non esiste più Luigi Di Maio e a me la cosa non dispiace affatto.
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #375 il: 13 Mar 2025, 09:06 »
Si.

In compenso non esiste più Luigi Di Maio e a me la cosa non dispiace affatto.

La fine di Di Maio dalla scena politica italiana credo che sia stata ben vista anche da un ex fondatore dei 5stelle come Di Battista ed altri, ma credo che attualmente il sig. Di Maio la sua ex povertà l'ha debellata definitivamente grazie a Draghi, che l' ha piazzato al suo attuale incarico da 13k lordi al mese. I  tempi in cui Grillo chiedeva agli iscritti di lasciare parte dei loro compensi sono un lontanissimo ricordo.

Offline Lativm88

*
6741
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #376 il: 13 Mar 2025, 11:05 »
Penso che i ricavi di di maio non abbiano nulla a che fare con il topic.

Offline mr_steed

*
9097
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #377 il: 13 Mar 2025, 11:09 »
cerchiamo di fare alcune puntualizzazioni.
Lusso può voler dire tante cose, come dice RGLazio può essere una forma di esclusività, una cosa costosa perché particolarmente oneroso è il suo processo di produzione o ancora perchè molto rara.

Nel primo caso, l'esclusività, rientrano tutti quei beni e servizi che seppur non costosi di loro, lo diventano per escludere gran parte delle persone dall'utilizzo. Pagare 10 euro mezzo litro d'acqua e 50 un cocktail nell'hotel in Sardegna o nello stabilimento di forte dei marmi è esattamente questo.
O anche un consumo che non tiene minimamente conto dell'impatto sugli altri, vedi l'utilizzo di jet privati per qualsiasi spostamento.
E mi fa schifo, concordo. Perché il suo significato è squisitamente sociale, non ha altre ragioni d'essere. Se Piccolotti fosse stata vista lì avrei capito la polemica.

Poi c'è il lusso legato alla rarità. Un'opera d'arte famosa, una pietra rara, un oggetto da collezione sfuggono alla semplice riproducibilità ed assumono un prezzo che diviene alto sulla semplice base della domanda e offerta.
Se spendo 100k per la maglia che Maradona ha indossato in una partita celebre la cosa può essere totalmente assurda per qualcuno e non per altri. Sono sicuro che se li spendo per un Picasso (ne servirebbero molti di più) già troverei meno detrattori, o magari lo sarebbero sotto voce per non sembrare dei caproni ignoranti che disprezzano un acquisto di alta cultura.
è uno dei pochi casi in cui effettivamente il prezzo è dato da quanto desideri quella specifica cosa.
In questo caso la mia capacità a pagare è ciò che consente di avere io quella cosa e non altri che magari la desiderano tanto quanto. Ciò che mi consente di toglierla loro (o alla collettività, in un museo o forma simile).
Diciamo che qui la critica ci potrebbe ancora stare, nella misura in cui rendo privata una bellezza che potrebbe/dovrebbe essere pubblica, a disposizione anche di chi non ha quella disponibilità.

Infine c'è il lusso dovuto alla costosità del bene o servizio acquistato, riproducibile ma ad alto costo.
Una cena stellata, che prevede cucine con 10-15 persone per una ventina di coperti, un mobile decorato che prevede il lavoro di una bottega artigiana in diversi mesi, un abito sartoriale, un'automobile sportiva fatta coi migliori materiali e le più innovative scoperte dell'aerodinamica e della meccanica sono lusso perché pochi possono permettersi quel costo, ma la loro esclusività non è l'obiettivo, semmai è il risultato indiretto (a differenza del primo esempio).
La tesla a 47k, che ripeto NON è un'auto particolarmente costosa in rapporto a quelli che sono i prezzi delle auto DAVVERO costose, rientra pienamente in questo terzo caso. Il suo costo è ampiamente giustificato dalla particolarità del veicolo, non dalla volontà di escludere dall'acquisto chi non può permettersela (cosa che invece fa Ferrari, per dirne una, con un colloquio precedente l'acquisto volto ad accertare lo status dell'acquirente).

A me pare che spesso a sinistra si confondano queste tre specificità finendo in un discorso moralista per cui se tu appartieni politicamente a questo mondo, anche se avresti possibilità di consumi elevati, non devi usufruirne perché altrimenti è sbagliato.
Il che cosa comporterebbe concretamente? O che li devi fare di nascosto o che inizi ad accumulare pesantemente, magari investendo in forme anonime, diventando paradossalmente molto più ricco che consumando (perché il capitale si accumula così, non certo nei consumi).
Di fatto la critica diventa una roba simile all'etica austera del capitalismo (che ha bisogno di risparmio per gli investimenti e non certo di consumi sfrenati) e paradossalmente rischia di produrre lo stesso effetto.

oggi la tesla dei "coniugi fratoianni" sta in prima pagina su libero, con corredo di commenti perculatori riguardo quelli di sinistra che predicano bene e razzolano male... cosa che conferma quanto dicevamo ieri...

per il resto concordo su tutto giusto  ma sul capitolo "esclusività" e "lusso" mi permetto un approfondimento...

nel tuo discorso sull'esclusività, ossia oggetti inutili e oggettivamente brutti ma venduti a prezzo assurdo per il tipo di lavorazione industriale, credo siano esemplificative queste...



ma in realtà il prezzo del cocktail nell'albergo di lusso potrebbe anche essere accettabile in un certo contesto...

è la "rustichella" all'autogrill che è inaccettabile...  :=))

panini che vagono 1 euro di materia prima venduti a 9 euro in un locale, l'autogrill, che tutto è fuorché di lusso...

Per chi viaggia c'è una tappa inevitabile, la pausa nelle aree di sosta di aeroporti o autostrade. Una sosta che negli anni è diventata sempre più cara: solo negli scali europei una bottiglietta d'acqua può arrivare a costare fino a sei euro, un panino fino a sedici, un caffè fino a quattro euro. Qual è il motivo di prezzi così alti? E chi deve vigilare sulla trasparenza delle vendite?

per chi volesse approfondire

https://www.raiplay.it/video/2025/03/Mi-manda-Raitre---Puntata-del-08032025-023fd122-3e4a-4b98-99ad-ebfa26225aa4.html

Offline Warp

*
11383
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #378 il: 13 Mar 2025, 11:12 »
So rimasto bloccato a Kelly Slater che non ascolta Battisti...

pure a me sta cosa ha turbato  :=))
che c'ha fatto er poro Lucio?
piu che altro alcuni testi tremebondi di giulio rapetti in arte mogol.

Offline RG-Lazio

*
6789
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #379 il: 13 Mar 2025, 11:23 »

Poi c'è il lusso legato alla rarità. Un'opera d'arte famosa, una pietra rara, un oggetto da collezione sfuggono alla semplice riproducibilità ed assumono un prezzo che diviene alto sulla semplice base della domanda e offerta.
Se spendo 100k per la maglia che Maradona ha indossato in una partita celebre la cosa può essere totalmente assurda per qualcuno e non per altri. Sono sicuro che se li spendo per un Picasso (ne servirebbero molti di più) già troverei meno detrattori, o magari lo sarebbero sotto voce per non sembrare dei caproni ignoranti che disprezzano un acquisto di alta cultura.
è uno dei pochi casi in cui effettivamente il prezzo è dato da quanto desideri quella specifica cosa.
In questo caso la mia capacità a pagare è ciò che consente di avere io quella cosa e non altri che magari la desiderano tanto quanto. Ciò che mi consente di toglierla loro (o alla collettività, in un museo o forma simile).
Diciamo che qui la critica ci potrebbe ancora stare, nella misura in cui rendo privata una bellezza che potrebbe/dovrebbe essere pubblica, a disposizione anche di chi non ha quella disponibilità.



Dici poco??? Per me questa cosa qua a livello etico e politico é tantissima roba. Se vogliamo é anche la fonte o cmq una delle coordinate della netta separazione tra "classe operaia" e "classe dirigente". Uso termini vecchi e inadatti per capirci, sia chiaro.

Se peró auspichiamo e vogliamo la messa in comune dei beni e la divisione secondo necessitá be non ti puoi tenere il picasso in camera da letto e stigrancazzi che son soldi di tuo nonno, é un regalo di picasso a tuo nonno stesso. Semplicemente é un atteggiamento piú simile ad reazionario anti-borghese (direi nietzschiano) piuttosto che ad una attitudine rivoluzionaria che mette in crisi tutti i valori.

Tra l´altro é pure una cosa strategica.

Metto in campo anche un pó di biografia intellettuale e pratica. Personalmente con certi personaggi e in certe occasioni in cui é capitato di avere a che fare con quella che forse sbagliando potrei definire "sinistra d´elité" mi sono sempre sentito a disagio. Sará per le mie origini "semplici" (non povere eh) e per avere avuto maestri umili con un sapere gigantesco ma proprio in certe situazioni non ce la facevo. Al contrario stavo bene e benissimo nella strada. Di qui la mia grande invidia storica per la generazione degli anni 60, 70. Di quelle figure tratteggiate da Fiametta...di quelli operai piú colti dei professoroni universitari, di quella classe che si emancipa attraverso un´arte messa in comune. Di riviste e libri collettivi. Questo a me é mancato a livello biografico e umano e che mi ha allontanato dalla politica lasciandomi nel vuoto di una vita piccolo piccolo borghese.

Sia chiaro che delle tesle, delle bottiglie di vino da 500 euro, delle opere d´arte nelle camere da letto non me ne frega piú di tanto (ecco del Vino buono me ne fregherebbe). Viviamo in un mondo capitalista e a seconda del nostro portafoglio stiamo tutti lá...oscillando tra piccolo, medio e grande lusso. Non mi va di fare la morale, odio fare l´ipocrita...semplicemente non riesco a "seguirti".
Non a seguire te Fat, a seguire il tipo che si presenta come erede di una qualche sinistra.

Poi personalmente sticazzi della sinistra e del suo significato, mi interessa il superamento della struttura sociale e produttiva del capitalismo. Non so se sinistra sia il nome da dare a questo movimento.     
 

Powered by SMFPacks Alerts Pro Mod