Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa

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Offline Tarallo

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #240 il: 04 Mar 2020, 08:34 »
Giusto. E i giovani andrebbero ascoltati di più, in generale.

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #241 il: 04 Mar 2020, 12:31 »
Vabbè lo stesso discorso di Warren si potrebbe fare su Bloomberg nel campo moderato, se vai a vedere i voti scrutinati prendono più o meno lo stesso
Mah non è proprio la stessa situazione. Bloomberg è un indipendentista con idee variegate, certo più vicino a Biden ma c'entra poco l'establishment democratico.
La Warren è una progressista, ha lavorato in diverse battaglie a fianco di Sanders, definendolo un amico e una persona che stima (lasciamo perdere gli ultime settimane con qualche frase inappropriata imho). Tutto ciò pur essendo più morbida e presentando tante riforme inefficaci a parer mio, per esempio quella sanitaria dove la sua proposta è alquanto deludente e poco inclusiva al contrario del Medical for All targato Bernie Sanders.

Lo ammetto, sto rosicando a bestia (bestemmiare a notte fonda e mattina presto non credo faccia bene XD) rimango ottimista perché è un movimento trasversale, dal basso che unisce tutti e va ad aiutare le persone in difficoltà. Chiaro sia deluso però rimango entusiasta cosa che non mi riesce in Italia dove non voto da quattro anni perché non mi sento rappresentato da nessun*
Bernie e tutte le persone che lo sostengono, colleghi, elettori, volontari hanno idee valide, energia e voglia di cambiare lo status quo, ciò è trascinante. Andatevi a prendere la Casa Bianca, si può vincere! #BernieSanders2020YouCan

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #242 il: 04 Mar 2020, 13:02 »

Nesta idolo

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #243 il: 04 Mar 2020, 17:17 »
Mi scuso per il terzo post consecutivo! :=)) ;)

Intanto Bloomberg si è ritirato e ha dichiarato che appoggerà Joe Biden.

Analisi e spiegazioni sul voto di ieri e anche in SC.
Ho assemblato vari dati presi da  Youtrend:

[...]Nelle ultime ore si sono ritirati a sorpresa Pete Buttigieg (fino ad ora principale concorrente di Biden nel campo dei moderati, avendo totalizzato 26 delegati) e Amy Klobuchar (7 delegati), che hanno immediatamente deciso di garantire il loro appoggio all’ex vicepresidente. Altri due endorsement di peso arrivati per Biden sono stati quelli dell’ex candidato texano Beto O’ Rourke e dell’ex capogruppo dei Democratici al Senato, l’influente Harry Reid (aggiungo io anche il potente Jim Clyburn).
Grazie a questa serie di avvenimenti Biden ha riconquistato quel vantaggio nei sondaggi che aveva perso dopo le brutte avventure nei primi tre early states [...]

In #Texas Sanders ha vinto nelle stesse zone dove alle presidenziali del 2016 Hillary Clinton vinse contro Trump, cioè a San Antonio, Austin e nelle contee al confine col Messico.
Biden ha invece trionfato nelle contee più pro-Trump.

[...]Perché ha vinto Biden? Un ruolo importante, come si è detto, lo ha avuto certamente il “momentum” successivo alla vittoria in South Carolina, un fattore che nelle primarie americane spesso si rivela decisivo. Da non sottovalutare, in questo senso, è anche il ruolo delle aspettative: per molti mesi largamente in testa in tutti i sondaggi, Biden aveva deluso nei primissimi appuntamenti, e sembrava che il suo posto come principale sfidante moderato di Sanders potesse essere ereditato dal giovane Buttigieg, dal super-miliardario Michael Bloomberg, o persino da Amy Klobuchar, che aveva ottenuto un ottimo risultato in New Hampshire. Vincendo, e bene, in South Carolina, Biden ha rimesso in carreggiata la sua campagna. Sembra che le telefonate di alcuni ex presidenti Democratici (addirittura di Jimmy Carter) abbiano giocato un ruolo determinante nell’indurre Buttigieg e Klobuchar a ritirarsi e a sostenere Biden. Una mossa non di poco conto: in Minnesota, ad esempio, questi endorsement hanno avuto senza dubbio un peso decisivo, trattandosi dello stato di cui Amy Klobuchar è senatrice sin dal 2007.

A favore di Biden, più generale, ha poi senz’altro giocato il fattore “electability”: ossia l’opinione, condivisa dal 63% degli elettori che hanno votato al Super Tuesday, che sia più importante votare un candidato in grado di sconfiggere Trump alle presidenziali di novembre, piuttosto che quello con cui si è più d’accordo. Questo fattore ha probabilmente controbilanciato l’identità – decisamente spostata a sinistra rispetto agli elettori americani nel loro complesso – dei votanti di queste primarie, evidenziata dal fatto che, sempre secondo l’exit poll di NBC News, ben il 38% di questi desidererebbe politiche più progressiste rispetto a quelle messe in atto da Obama, contro un ben più misero 11% che invece si dichiara favorevole a politiche più centriste/moderate.

Detto che la vittoria di Biden è stata più ampia di quanto fosse stato previsto alla vigilia, va anche sottolineato che le condizioni di partenza non erano certamente sfavorevoli all’ex vicepresidente: secondo tutti i sondaggi, Biden è sempre stato molto competitivo negli stati con una forte presenza della minoranza afroamericana, ossia tutti quelli del sud. Bernie Sanders può consolarsi con le vittorie in California, Colorado, Utah e Vermont (il suo stato), ma il suo buon appeal tra gli elettori ispanici non gli è bastato per vincere ad esempio in Texas, dove una vittoria sarebbe stata un ottimo viatico per il prosieguo della sua campagna. Sanders, da sempre fortissimo tra gli elettori progressisti più giovani, è stato penalizzato probabilmente anche dalle caratteristiche anagrafiche dei votanti: ancora gli exit poll NBC News rivelano che quasi due terzi (64%) di chi ha votato in questo Super Tuesday avevano almeno 45 anni, mentre solo il 36% si trovava nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 44 anni.

Offline FatDanny

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #244 il: 05 Mar 2020, 11:12 »
Lo posto qui perché mi pare abbia senso:

Dispiace dirlo, ma Salvini ha ragione. Quando si lamenta di essere accusato di fascismo per azioni che, se intraprese da altri politici, non producono alcuna reazione, purtroppo, ha ragione. Ciò che abbiamo visto in questi giorni lungo il confine tra Grecia e Turchia è probabilmente il livello più basso raggiunto dallo stato di diritto europeo. In confronto il caso Gregoretti o quello di Sea Watch impallidiscono.


https://www.dinamopress.it/news/fascismo-degli-antifascisti/

Offline Tarallo

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #245 il: 05 Mar 2020, 16:45 »
Un leak sul NYT dice Warren out, ma siccome non è ufficiale non c'è endorsement. Spero non aspetti neanche un secondo dopo l'annuncio. Serve come il pane.

Offline Splash

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #246 il: 05 Mar 2020, 22:12 »
Mi sa proprio che ce lo siamo giocata la candidatura di Bernie. Peccato, era una buona possibilita` per provare a battere Trump e cambiare qualcosa.

La differenza di vedute tra nuove generazioni e vdm continua ad aumentare, peccato che buona parte dei gdm a votare non ci vada.

Offline genesis

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #247 il: 05 Mar 2020, 22:31 »
Un leak sul NYT dice Warren out, ma siccome non è ufficiale non c'è endorsement. Spero non aspetti neanche un secondo dopo l'annuncio. Serve come il pane.

Ufficiale il ritiro, niente endorsement.

Offline Tarallo

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #248 il: 05 Mar 2020, 22:32 »
Mortaccisua. Gravissima sta cosa.

Offline vaz

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #249 il: 05 Mar 2020, 22:48 »
maledetta.

Offline FatDanny

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #250 il: 06 Mar 2020, 08:45 »
Beh questo dimostra quanto già affermato da diversi analisti: per l'establishment democratico in questo momento battere Sanders è più importante che battere Trump.
Il che la dice lunga sugli interessi e gli obiettivi di questi signori. In tutto il mondo, non solo negli USA.

E si torna all'argomento del topic.

Offline Gio

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #251 il: 06 Mar 2020, 09:40 »
Però che per battere Trump sia meglio Sanders è un'opinione. Alcuni pensano che Biden abbia più possibilità. Per chi la pensa così il ragionamento vale al contrario. Il mio campione è risibile (un mio amico americano) però non sarà il solo a pensarla così, magari.

Il botto di Bloomberg, intanto, è una bella rivincita per Trump. Non bastano i soldi per diventare presidente. Ci vuole qualcosa di più.

Offline Tarallo

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #252 il: 06 Mar 2020, 09:43 »
Sì, serve anche una base che abbocchi al della personalità.
Su Biden ormai è chiaro che sarà guerra, non è facile dire chi fra i due sarebbe in grado di battere Trump, ma io fossi americano democratico metterei tutte le energie dietro al candidato che sarà scelto. Anche se Biden mi piace poco. Questo è importante, chiunque sia il candidato.
Fatto sta che aumenta l'impressione che le forze contro il cambiamento siano imbattibili.

Offline FatDanny

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #253 il: 06 Mar 2020, 10:10 »
Però che per battere Trump sia meglio Sanders è un'opinione. Alcuni pensano che Biden abbia più possibilità. Per chi la pensa così il ragionamento vale al contrario. Il mio campione è risibile (un mio amico americano) però non sarà il solo a pensarla così, magari.

Il botto di Bloomberg, intanto, è una bella rivincita per Trump. Non bastano i soldi per diventare presidente. Ci vuole qualcosa di più.

certamente è un'opinione quale sia il candidato migliore per battere Trump.
Ma quanto si sta vedendo all'interno del partito democratico per fermare Sanders non ha precedenti e non si spiega con la suddetta opinione.

Offline genesis

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #254 il: 06 Mar 2020, 19:31 »
https://www.corriere.it/esteri/elezioni-usa-2020/notizie/usa-2020-warren-si-ritira-biden-o-sanders-speravo-una-terza-via-8eb5e7b8-5f1b-11ea-bf24-0daffe9dc780.shtml

Nei dibattiti televisivi ha sempre attaccato duramente tutti gli altri concorrenti, risparmiando solo «Bernie». Fino a metà gennaio, quando in diretta tv, la senatrice gli rinfaccia di averle detto in privato che una donna non potrà mai vincere le presidenziali.

In quel momento, forse, tra i due si è rotto qualcosa. Nelle ultime settimane frange di sandersiani hanno scorticato la senatrice sui social. Lo scenario, però, potrebbe essere un altro. Al di là dei rapporti personali, Warren sta valutando se non sia meglio un compromesso con Biden, in questa fase il favorito nella corsa, piuttosto che imbarcarsi in «un movimento» completamente dominato dalla figura del leader «socialista democratico».

[...]

Biden proverà a reclutarla, come ha già fatto con Pete Buttigieg e Amy Klobuchar. L’ex vice presidente si richiamerà, come fa sempre, «all’età dell’oro di Barack». Probabilmente ricorderà che Elizabeth lavorò per l’amministrazione Obama dal 2010 al 2011, ideando l’istituzione di un’Authority per la difesa degli utenti di banche e finanziarie. Come dire: abbiamo un terreno comune, possiamo trovare un accordo.



La Warren è comunque parte del sistema, è dentro il partito al contrario di Sanders che è sempre stato un indipendente che si è si iscritto al partito solo quattro anni fa per poter partecipare alle primarie (sbaglio ?).

Il coronavirus e la discussione che porterà sulla sanità potrebbe aiutare Sanders e mettere in difficoltà Trump, ma non ce ne sarebbe neanche bisogno.
Qui non si parla dell'Europa, di Corbyn e della UK dove c'è un sistema sanitario nazionale.
Si vede che i soggetti interessati o non vanno a votare oppure è un problema culturale di base (la salute è mia e me la gestisco io e non lo stato, per esempio).

Una chicca: video del 2006, dove l'astro nascente Obama va in Vermont per sostenere la candidatura di Bernie (ce ne sono anche degli altri).


P.S.: Tralascio l'astio del guru anti grillino che definisce i sostenitori di Sanders, in pratica, i grillini d'America.

UnDodicesimo

UnDodicesimo

Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #255 il: 07 Mar 2020, 07:26 »
Vedo che qui ormai si parla soprattutto di elezioni americane... tuttavia non so dove postare questo articolo e qui mi sembra il posto migliore... altrimenti si può sempre spostare nel calderone di quello sulle "elezioni"  :=))

Mariana Mazzucato e Gunter Pauli, ecco i nuovi consiglieri di Conte: la paladina dello Stato imprenditore e il teorico dell’economia circolare

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/03/mariana-mazzucato-e-gunter-pauli-ecco-i-nuovi-consiglieri-di-conte-la-paladina-dello-stato-imprenditore-e-il-teorico-delleconomia-circolare/5723795/

Sarei interessato ad avere da Fat o da chi conosce meglio di me i due consiglieri in questione un'opinione riguardo questa mossa di Conte e se la ritengono valida...
Per conto mio non posso fare valutazioni perché non conosco bene i due individui, tuttavia ho sempre pensato/sperato che un eventuale governo italiano più "illuminato" della media, anche per superare la "palude" dei tecnici e burocrati di stato, avrebbe fatto bene a prendere spunto o ad affidarsi a personaggi rilevanti di comprovata bravura che avessero dato già prova di affidabilità con qualche altro governo straniero...

ritornando in topic, anche se sono sicuro ci sara' chi dira' che non siamo andati off, avendo dato una scorza ad un paio di libri della Mazzuccato, di cui avevo letto comunque estratti in altre lettore, mi pare che sia piu' una analista che una teorista.

il suo Stato Impredotoriale non e' tanto su nuove idee, ma semplicemente sul dimostrare che in realta' non e' vero che il privato si 'fa' da solo ma che in realta' ad oggi l'economia e' stata sempre sostenuta da investimento dello stato in stile keynesiano, con menzione anche di Polanyi e la sua 'grande trasformazione'.

cosi come il suo Value of everything e' una panoramica delle teorie economiche da Smith fino ad oggi (in questo interresanti sono le due/tre pagine dedicate alla teoria del valore di Marx).

insomma, mi sa piu' di nome da spendere nei circoli che reale consulente sul da farsi.

Offline FatDanny

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #256 il: 07 Mar 2020, 10:58 »

Offline Tarallo

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111509
Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #257 il: 08 Mar 2020, 13:41 »
OT o no non sono sicuro, ma Kamala Harris endorses Joe Biden.

Nesta idolo

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #258 il: 08 Mar 2020, 20:36 »
Mentre Jesse Jackson endorses Bernie Sanders.

Ho visto qualche giorno fa Fahrenheit 11/9, un capolavoro del grandissimo Michael Moore.
Ritratto attuale, profondo, preciso della situazione sociale, politica americana.

Offline genesis

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Re:Sinistra politica e sociale: la differenza tra la miseria italiana e l'Europa
« Risposta #259 il: 08 Mar 2020, 21:06 »
Sempre sul tema sinistra e raccapricci:

https://greece.greekreporter.com/2020/03/03/opposition-leader-tsipras-says-greece-was-right-to-close-borders/

Insomma, pare che l'Europa che hai citato nel titolo assomigli più all'Italia, almeno per la maggior parte dei casi.
 

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