allargando il discorso all'Europa direi che la sinistra sta messa maluccio un po ovunque.
scimmiottare le politiche liberiste della destra, con leggi anti immigrazione feroci (per dire la legge anti-immigrati del governo socialdemocratico danese è stata presa pari pari dalla estrema destra svedese per presentare la propria legge anti-immigrazione) si cavalca l'onda green ma più per fare business che per vero e sincero anelito ecologista (olanda). Manca per me una idea di società, una utopia.
molto fece la vicenda greca (e il risultato recente è un cerchio che si chiude).
La sinistra europea sottovalutò il significato di quel passaggio.
Ci fu una solidarietà tiepidissima laddove invece avrebbero e avremmo dovuto fare il fuoco in piazza fino a che la troijka non ritirava il memorandum.
Syriza era la proposta di governo a sinistra.
Venne tirata giù a forza con un ricatto. Passato quello ogni opzione di sinistra ha perso qualsiasi credibilità, non dico a livelli del crollo del comunismo, ma quasi.
Errore gigantesco aver lasciato Tsipras da solo (o quasi) all'epoca.
Anzi, ricordo ancora - pure qui sopra - in molti allineati con la vulgata dei greci "vissuti sopra le loro possibilità" per un cazzo di debito che rappresentava appena l'1.9% del PIL europeo.
Una roba che se avessero voluto potevano chiudere in due giorni.
Ma andava fermata quell'opzione. Andava vietata ogni alternativa al dogma economico vigente.
In pochi sono scesi in piazza, moltissimi altri si sono girati dall'altra parte o hanno applaudito le istituzioni europee. Da lì la partita si è spostata integralmente tra destra populista ed establishment.