Stalking

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Stalking
« il: 05 Dic 2020, 20:41 »
C'è questa storia, scoperta per caso, che evidenzia un problema gravissimo, con dei vuoti legislativi vergognosi. Nel video una giovane donna, streamer per lavoro, peraltro affetta da sindrome di tourette's, racconta di come la sua vita sia distrutta da un maledetto squilibrato che la ossessiona in tutti i modi, chiamandola centinaia di volte al giorno, postando continuamente i suoi dati personali nelle sue live, minacciando la sua famiglia, i suoi animali, invadendo continuamente la sua proprietà, avvisandola che ha dormito nel suo giardino, e naturalmente promettendole una morte lenta e atroce. L'ultima volta lei ha chiamato la polizia quando era sotto casa sua. Gli hanno trovato un coltello da macellaio addosso. lo hanno rilasciato 30 metri più avanti. Lei ha già salutato tutti, è certa che sarà uccisa tra poco, spera che il suo sia un esempio, ma nel video intervista altre persone che hanno avuto la vita distrutta dal pazzo, e non hanno potuto fare nulla. Cita le vittime. Ma non è mai cambiato nulla. Qui siamo in inghilterra, ma la legge è uguale in tutti i paesi occidentali (in altri paesi risolvono con maniere dure o molto dure, a difesa della vittima). "Fin quando non ti tocca fisicamente, non si può fare nulla". Ma è possibile che non si possa fare niente? Che l'identità del maniaco sia così gelosamente protetta da Twitch, e dalle autorità? Il tipo si diverte a pubblicare le cartelle cliniche della ragazza mentre lei è in live, accompagnate dalle minacce delle torture che intende farle. Possibile che lei debba fare un video in cui chiede se qualcuno ha un 'idea per riuscire a sopravvivere? Come nel caso dei terroristi tornati dalla Libia e pronti a farsi esplodere, io direi che la priorità è difendere lei, anche perchè in questo caso non ci sono dubbi sulla pericolosità del soggetto. Sono veramente avvilito pensando che in questa società non ci sono priorità per le vittime, pur di andarci piano con ilo maniaco "perchè tanto è matto, poverino, non è colpa sua". Per me, una società solidale con i deboli si raduna coi forconi sotto casa del pazzo, con la polizia che proprio non vede chi è stato a dare il colpo finale, e le indagini chiuse rapidamente. Oppure si riaprono i manicomi, ed i casi manifesti si fanno almeno 20 anni lì dentro. Se proprio non siamo abbastanza civili da fare una legge che fermi chi distrugge la vita altrui. Ma qualcosa bisogna fare. Cosa ne pensate voi?



Re:Stalking
« Risposta #1 il: 06 Dic 2020, 18:53 »
C'è questa storia, scoperta per caso, che evidenzia un problema gravissimo, con dei vuoti legislativi vergognosi. Nel video una giovane donna, streamer per lavoro, peraltro affetta da sindrome di tourette's, racconta di come la sua vita sia distrutta da un maledetto squilibrato che la ossessiona in tutti i modi, chiamandola centinaia di volte al giorno, postando continuamente i suoi dati personali nelle sue live, minacciando la sua famiglia, i suoi animali, invadendo continuamente la sua proprietà, avvisandola che ha dormito nel suo giardino, e naturalmente promettendole una morte lenta e atroce. L'ultima volta lei ha chiamato la polizia quando era sotto casa sua. Gli hanno trovato un coltello da macellaio addosso. lo hanno rilasciato 30 metri più avanti. Lei ha già salutato tutti, è certa che sarà uccisa tra poco, spera che il suo sia un esempio, ma nel video intervista altre persone che hanno avuto la vita distrutta dal pazzo, e non hanno potuto fare nulla. Cita le vittime. Ma non è mai cambiato nulla. Qui siamo in inghilterra, ma la legge è uguale in tutti i paesi occidentali (in altri paesi risolvono con maniere dure o molto dure, a difesa della vittima). "Fin quando non ti tocca fisicamente, non si può fare nulla". Ma è possibile che non si possa fare niente? Che l'identità del maniaco sia così gelosamente protetta da Twitch, e dalle autorità? Il tipo si diverte a pubblicare le cartelle cliniche della ragazza mentre lei è in live, accompagnate dalle minacce delle torture che intende farle. Possibile che lei debba fare un video in cui chiede se qualcuno ha un 'idea per riuscire a sopravvivere? Come nel caso dei terroristi tornati dalla Libia e pronti a farsi esplodere, io direi che la priorità è difendere lei, anche perchè in questo caso non ci sono dubbi sulla pericolosità del soggetto. Sono veramente avvilito pensando che in questa società non ci sono priorità per le vittime, pur di andarci piano con ilo maniaco "perchè tanto è matto, poverino, non è colpa sua". Per me, una società solidale con i deboli si raduna coi forconi sotto casa del pazzo, con la polizia che proprio non vede chi è stato a dare il colpo finale, e le indagini chiuse rapidamente. Oppure si riaprono i manicomi, ed i casi manifesti si fanno almeno 20 anni lì dentro. Se proprio non siamo abbastanza civili da fare una legge che fermi chi distrugge la vita altrui. Ma qualcosa bisogna fare. Cosa ne pensate voi?
E' palesemente falso che non si possa fare niente. Lo stalker di Giorgia Meloni è stato condannato a due anni, quello della Hunziker a un anno, idem quello della Ferilli e non le hanno nemmeno mai incontrate. Potrei continuare così con altri casi di personaggi noti che hanno avuto giustizia a fronte di comportamenti meno eclatanti di quelli da te citati. Il problema è delle donne comuni, delle persone comuni che, al solito, sono senza alcuna tutela. Di donne che hanno seppellito invano i propri persecutori di denunce e sono morte, sono piene le cronache. E' uno degli aspetti meravigliosi di una società mondiale smaccatamente patriarcale. Che vuoi farci, va così.
Un'altra cosa: non parlerei di "maledetti squilibrati". Individuare un soggetto fragile e tentare di annichilirlo in ogni modo possibile è un caposaldo di quella che ci ostiniamo a chiamare "civiltà umana". In qualsiasi area sociale esistono tali comportamenti e sono anche più che leciti.
La Terra è un manicomio a cielo aperto, l'abbiamo resa così e pensiamo di essere la specie più intelligente, pensa te  :lol:. E' inutile ghettizzare il male quasi non fosse parte integrante della nostra natura. Il male ci appartiene, in molti casi ci definisce, e l'unico modo per arginarlo è farci i conti e smettere di trattarlo come un alieno. Gli alieni sono i buoni.

Re:Stalking
« Risposta #2 il: 08 Dic 2020, 16:59 »
Uno dei pochi casi in cui auspico la pena di morte.
Re:Stalking
« Risposta #3 il: 09 Dic 2020, 02:11 »
Il problema è delle donne comuni, delle persone comuni che, al solito, sono senza alcuna tutela. Di donne che hanno seppellito invano i propri persecutori di denunce e sono morte, sono piene le cronache. E' uno degli aspetti meravigliosi di una società mondiale smaccatamente patriarcale. Che vuoi farci, va così.


Esatto, ed io mi riferisco proprio a queste persone qua, senza scorta dato dallo stato o pagata lautamente da sè. Io non voglio che vada così, voglio che la legge cambi: è facile accertare che uno stalker sia pericoloso, se quello persiste bisogna limitare la sua libertà, e riconsegnare alla vittima la libertà di vivere.

Adler, non serve la pena di morte, basterebbe la certezza della pena, e pene severe. Ti becco nel giardino della vittima con un coltello, dopo che ti ho avvisato la prima volta? Ti fai minimo 20 anni, poi se gli psichiatri hanno fatto un buon lavoro ti rilasciano. Ma se poi quando esce il tipo uccide di nuovo, stile mostro del circeo, in galera ci dovrebbe tornare insieme a chi si è preso la responsabilità di firmare la sua uscita, e la condanna a morte della vittima.
Re:Stalking
« Risposta #4 il: 09 Dic 2020, 12:43 »
Certo . Sappiamo poi che tra buona condotta, iter accelerato, permessi premio dopo neanche 10 sei fuori.
In pratica per la vittima di tale violenza , la condanna è più alta (una vita rovinata, bene che le vada)
Violenza sulla donne e sui bambini meritano l’ergastolo certo.
Un anno di meno non sarebbe giusto.
Re:Stalking
« Risposta #5 il: 09 Dic 2020, 17:56 »
Esatto, ed io mi riferisco proprio a queste persone qua, senza scorta dato dallo stato o pagata lautamente da sè. Io non voglio che vada così, voglio che la legge cambi: è facile accertare che uno stalker sia pericoloso, se quello persiste bisogna limitare la sua libertà, e riconsegnare alla vittima la libertà di vivere.

Adler, non serve la pena di morte, basterebbe la certezza della pena, e pene severe. Ti becco nel giardino della vittima con un coltello, dopo che ti ho avvisato la prima volta? Ti fai minimo 20 anni, poi se gli psichiatri hanno fatto un buon lavoro ti rilasciano. Ma se poi quando esce il tipo uccide di nuovo, stile mostro del circeo, in galera ci dovrebbe tornare insieme a chi si è preso la responsabilità di firmare la sua uscita, e la condanna a morte della vittima.
Bei sogni, di seguito ti posto la realtà.

Uccide la moglie, assolto per "delirio di gelosia"
Riconosciuto il vizio totale di mente al femminicida a Brescia. Cirinnà (Pd): 'Un terribile ritorno al passato. La Cassazione annullò una sentenza che mitigava la pensa di un femminicidio in base a 'Una soverchiante tempesta emotiva'

Redazione ANSA
BRESCIA
09 dicembre 2020

 Assolto perché incapace di intendere e volere a causa di un totale vizio di mente per "un delirio di gelosia". Si è chiuso così il processo davanti alla Corte d'Assise di Brescia a carico di Antonio Gozzini, 70enne che un anno fa in città uccise la moglie Cristina Maioli, insegnante di scuola superiore che era stata poi vegliata per ore dal marito.

Su queste porcherie potrei aprire un topic e servirebbe uno spazio infinito. Per la parità di genere, se mai ci sarà, occorrerà un tempo incalcolabile.

Offline carib

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Re:Stalking
« Risposta #6 il: 10 Dic 2020, 09:25 »
Peraltro il "Delirio di gelosia" non esiste. Non è una patologia, non è niente. Si tratta di una diagnosi falsa, di una definizione che stonerebbe perfino in una canzone di Marco Masini

Offline carib

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Re:Stalking
« Risposta #7 il: 10 Dic 2020, 09:45 »
E' palesemente falso che non si possa fare niente.
Sono d'accordo.

Se posso aggiungere qualcosa, è molto interessante e innovativa la sentenza di condanna dell'omicida di Sara Di Pietrantonio. Purtroppo a lei non restituisce nulla ma il giudice ha riconosciuto come aggravante la violenza psichica subita da Sara nello stalking che ha preceduto l'omicidio.

Addirittura, se non ricordo male, in appello era stata "derubricata" come se fosse irrilevante ma la Cassazione ha stabilito che si dovesse rifare l'Appello approvando il ricorso dei legali della madre che contestavano proprio questa infam1tà giuridica. Ovviamente fu decisiva la perizia di parte (una psichiatra e psicoterapeuta) che è riuscita a trovare le parole giuste per far capire ai giudici che violenza non è solo quando si mettono le mani addosso a una persona.

Evidentemente in quest'altro caso né il perito che ha evacuato quella formula delirante ("delirio di gelosia") né il giudice che l'ha fatta sua hanno saputo fare il loro mestiere (che consiste anche nel tenersi aggiornati e studiare studiare studiare...)
Re:Stalking
« Risposta #8 il: 10 Dic 2020, 15:41 »
Peraltro il "Delirio di gelosia" non esiste. Non è una patologia, non è niente. Si tratta di una diagnosi falsa, di una definizione che stonerebbe perfino in una canzone di Marco Masini
Invece pare che la psichiatria abbia aggiornato il registro delle sindromi. Il "delirio di gelosia" viene definito, a quanto ho letto e la cosa mi ha inquietata non poco, sindrome di Otello. Non ne avevo mai sentito nemmeno parlare. E' ritenuta una psicopatologia a tutti gli effetti. Sicuramente lo è, ma quello che mi preoccupa è l'implicazione che può avere nei casi di femminicidio. Dall'onore a Otello il passo è troppo breve.

Offline carib

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Re:Stalking
« Risposta #9 il: 11 Dic 2020, 10:18 »
Invece pare che la psichiatria abbia aggiornato il registro delle sindromi. Il "delirio di gelosia" viene definito, a quanto ho letto e la cosa mi ha inquietata non poco, sindrome di Otello. Non ne avevo mai sentito nemmeno parlare. E' ritenuta una psicopatologia a tutti gli effetti. Sicuramente lo è, ma quello che mi preoccupa è l'implicazione che può avere nei casi di femminicidio. Dall'onore a Otello il passo è troppo breve.
Hai ragione, mi sono spiegato molto male. C'è chiaramente un delirio ma la 'gelosia' è un sintomo manifesto della psicosi non la causa
Re:Stalking
« Risposta #10 il: 12 Dic 2020, 19:52 »
https://www.lastampa.it/cronaca/2020/12/12/news/pesaro-sgozza-la-moglie-poi-si-uccide-lanciandosi-dalle-mura-aveva-ricevuto-il-divieto-di-avvicinamento-1.39650506

Vabbè ma in carcere si era comportato bene, no? Il carcere mica deve essere afflittivo, deve rieducare! Gli si è data giustamente un'altra possibilità (di sgozzare la moglie). E poi, tanto, anche se gli psicologi  ed i giudici scarcerano uno che la prima cosa che farà sarà andare a sgozzare la moglie, mica saranno puniti. Loro tornano a casa dalle famiglie, e possono fregiarsi di essere stati umani anche oggi, mentre il sangue della vittima si raggruma per terra. Per me, primo cambiamento necessario: non ci sono classi intoccabili, chi sbaglia paga. Ti prendi la responsabilità di far uscire un assassino perchè ti ha dato "belle vibes" al colloquio. Padronissimo, ma se esce e ti sei sbagliato, paghi pure tu, perchè quella donna l'hai uccisa tu.

Offline carib

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Re:Stalking
« Risposta #11 il: 13 Dic 2020, 23:14 »
C'è però un problema. In carcere in Italia non c'è alcuna possibilità per un medico di curare un malato di mente.

Offline carib

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Re:Stalking
« Risposta #12 il: 14 Dic 2020, 19:22 »
Invece pare che la psichiatria abbia aggiornato il registro delle sindromi. Il "delirio di gelosia" viene definito, a quanto ho letto e la cosa mi ha inquietata non poco, sindrome di Otello. Non ne avevo mai sentito nemmeno parlare. E' ritenuta una psicopatologia a tutti gli effetti. Sicuramente lo è, ma quello che mi preoccupa è l'implicazione che può avere nei casi di femminicidio. Dall'onore a Otello il passo è troppo breve.
Allora, siccome mi ha fatto venire un sacco di dubbi, ho pensato bene di rivolgermi a un'amica esperta. E ho preso bacchettate sulle nocche anche da lei.

Questa è la sintesi di ciò che mi ha detto: Il motivo per cui l'uxoricida di Brescia è stato dichiarato non imputabile, diversamente da quello che per es. afferma Michela Murgia (non si capisce bene a quale titolo) non è «un’invenzione semantica» e non appartiene affatto alla stessa famiglia di espressioni assurde come «delitto passionale». È in realtà una diagnosi, usata da più di un secolo, per indicare un grave quadro clinico purtroppo piuttosto frequente. Tant'è che su questo c'è stato completo accordo tra i periti dell'accusa e quelli della difesa

Chiedo venia per la mia presunzione/ignoranza. Il fatto di esser stato accomunato alla Murgia brucia non poco e farà di me una persona nuova  :beer:
Re:Stalking
« Risposta #13 il: 14 Dic 2020, 21:32 »
C'è però un problema. In carcere in Italia non c'è alcuna possibilità per un medico di curare un malato di mente.

Vero, punto fondamentale. Non solo in italia però, anche in america ad esempio le normali carceri hanno il reparto psichiatrico, in cui i malati sono assistiti malissimo. Il problema è che hanno chiuso i manicomi, il chè è una follia perchè purtroppo di pazzi ce ne sono ancora. Poi bisognerebbe distinguere chi va internato perchè fuori non ce la potrebbe fare a vivere, e chi va internato perchè socialmente pericoloso. Secondo me

Offline carib

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Re:Stalking
« Risposta #14 il: 14 Dic 2020, 22:35 »
@Fiammetta

Allora, siccome mi hai fatto venire un sacco di dubbi


Re:Stalking
« Risposta #15 il: 14 Dic 2020, 23:47 »
 :DD
Sì carib, lo avevo capito.
Sto studiando seriamente l'argomento, finora dire che sono perplessa da ciò che leggo non rende nemmeno l'idea. Intendo che, pur avendo sempre pensato che la gelosia sia una delle patologie peggiori in quanto derivato del possesso (a quanto pare, invece, viene fatta derivare dal tradimento e  non sono per niente d'accordo, non su quella delirante), ci sono una serie di speculazioni che non mi convincono (volendo usare un eufemismo ). Devo approfondire. Ti dico solo che il primo a teorizzare la gelosia delirante è Freud (1921) e che a quanto pare "in due si sta insieme, ma per fare una coppia bisogna essere in tre" (Phillips, 1996).  :roll: Va beh. Ci ritorno.
Mah. Scusa l'abuso di parentesi. Le uso sempre quando sono incerta.

Dope, sui manicomi non sarò mai d'accordo. Se non ne sai niente ti pregherei di documentarti. Erano mattatoi, non avevano niente a che vedere con i centri di cura. Chiuderli è stato un atto di civiltà e di pietas.

Offline carib

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Re:Stalking
« Risposta #16 il: 15 Dic 2020, 09:09 »
Per "delirio di gelosia" s'intende che la persona ha una psicosi che lo porta a delirare "vedendo" - come è tipico del delirio - un mondo tutto suo, inesistente. Es.: essere convinto che la moglie lo tradisca con Napoleone. Cioè il punto non è la gelosia, ma il delirio.
Questo, da quel che ho capito, è il caso di Brescia.

Quindi penso che "gelosia delirante" non centri il punto.

ps. IMHO Freud per primo non ha mai teorizzato nulla di valido :-)

Sui manicomi son d'accordo con te. Erano delle macellerie. Il problema è che qualcuno ha "teorizzato" che fossero la causa della malattia ritenendo pertanto che bastasse liberare chi vi era contenuto per risolvere tutto. Cioè invece di cercare una cura per queste persone le si è mandate a morire. Una visione un po' nazista a mio modo di vedere...
Re:Stalking
« Risposta #17 il: 18 Dic 2020, 21:50 »

Dope, sui manicomi non sarò mai d'accordo. Se non ne sai niente ti pregherei di documentarti. Erano mattatoi, non avevano niente a che vedere con i centri di cura. Chiuderli è stato un atto di civiltà e di pietas.

Non sono d'accordo, contesto la visione per cui o vanno nel lager, o sono abbandonati a se stessi. L'ospedale psichiatrico dovrebbe essere un normale ospedale, con telecamere e controlli del personale costanti, come si addice a chi lavora con entità non in grado di difendersi da sole. A quello bisogna tendere, non ad alzare bandiera bianca, "una struttura del genere non può che essere un lager", proponendo come alternativa il "buona fortuna a tutti, matto e chi ce l'ha vicino". Tutto ciò è OT, comunque, perchè gli stalker di cui parliamo, che abbiano già ucciso o no la loro preda, dovrebbero stare in carcere, nel reparto psichiatrico
Re:Stalking
« Risposta #18 il: 19 Dic 2020, 09:48 »
Il manicomio non è un ospedale psichiatrico e neppure è un suo omologo. Lo è sulla carta e nei dizionari, ma storicamente non ha nemmeno la parvenza di un ospedale psichiatrico. Era una struttura nella quale sparivano non solo i folli, ma anche i soggetti scomodi, i tossici, gli omosessuali, coloro che semplicemente rappresentavano un imbarazzo per la famiglia e per la società. Un luogo in cui sono spariti oppositori politici, soprattutto durante il Ventennio. A me la sola parola "manicomio" mette i brividi. Era questo che ti contestavo, non stavo sventolando bandiera bianca. Non è nella mia natura.
Re:Stalking
« Risposta #19 il: 19 Dic 2020, 22:08 »
Colpa mia, credevo fosse evidente quale tipo di struttura mi auspicavo fosse riaperta
 

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