Statue coperte

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Offline anderz

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Re:Statue coperte
« Risposta #40 il: 28 Gen 2016, 10:08 »
Mi meraviglio che anche tu parli di canoni culturali, significa non conoscere benissimo la cultura persiana.

https://commons.m.wikimedia.org/wiki/Category:Images_from_15th-century_sexual_book_in_Iran

Offline Thorin

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Re:Statue coperte
« Risposta #41 il: 28 Gen 2016, 10:10 »
Ma come dice IB quelle statue mica sono state distrutte, né danneggiate/modificate, né spostate (mettendole a rischio). Sono state semplicemente coperte perché i canoni culturali dell'ospite erano diversi dai nostri.

Non vedo scandalo. Non capisco proprio di che parliamo.
Per quale motivo avrei dovuto fargli vedere a tutti i costi ste statue?
Mica ho impedito/sto impedendo ad altri di vederle. Mica le ho oscurate al mondo.
Ma ad un ospite per un motivo di cortesia.

Boh, non capisco davvero...


Thorin il punto non è se Rohuani lo abbia chiesto o no.
Probabilmente se le avesse viste non sarebbe scappato urlando e ancor più probabilmente non sarebbe successo nulla.
Tuttavia aver avuto questa attenzione non mi pare scandaloso e non capisco proprio lo scandalo.
Non mi soffermo sul mio "voler per forza ragione" perché altrimenti ti rispondo di andare a studiare un po' di "Cultural studies" prima di parlare di cose che non si capiscono nemmeno...
È che il tuo esempio non è una semplice iperbole, è l'iperbole dell'iperbole di una iperbole! :)

L'esempio corretto sarebbe stato che io vengo a casa tua e tu, sapendo che mi da fastidio la simbologia comunista (non è vero ma fa finta), coprissi tutti i quadri di Lenin che hai a casa (non lo so se ce l'hai).
O che inviti un romanista, leveresti la bandiera della Lazio per non dargli fastidio?

Offline FatDanny

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Re:Statue coperte
« Risposta #42 il: 28 Gen 2016, 10:14 »
Non banalizzare Thorin.
Ti faccio un esempio più pertinente.

Se ho una foto della resistenza titina e invito una persona che ha avuto il padre morto in una foiba farei bene a toglierla per cena? Secondo me si.

Se in salotto ho una scultura di un pene eretto di 50 cm farei bene a toglierla dal mobile accanto alla tua testa oppure se lo faccio sto oscurando l'Arte?

Anderz: il problema non è l'arte persiana o quanto Rohani abbia chiesto.
Lo ripeto, per me è proprio un qualcosa di secondario su cui non avrei proprio aperto un dibattito.
Il mio problema e ciò che metto al palo è la polemica successiva. Ridicola e razzista.

Offline Thorin

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Re:Statue coperte
« Risposta #43 il: 28 Gen 2016, 10:21 »
Non banalizzare Thorin.
Ti faccio un esempio più pertinente.

Se ho una foto della resistenza titina e invito una persona che ha avuto il padre morto in una foiba farei bene a toglierla per cena? Secondo me si.

Se in salotto ho una scultura di un pene eretto di 50 cm farei bene a toglierla dal mobile accanto alla tua testa oppure se lo faccio sto oscurando l'Arte?

Anderz: il problema non è l'arte persiana o quanto Rohani abbia chiesto.
Lo ripeto, per me è proprio un qualcosa di secondario su cui non avrei proprio aperto un dibattito.
Il mio problema e ciò che metto al palo è la polemica successiva. Ridicola e razzista.

Aridaje col razzismo...
Vedi che continui ad estremizzare? Che io sappia il padre di Rouhani non è stato ucciso da una donna nuda e, sempre che io sappia, non c'erano peni di 50cm esposti in galleria.

Ripeto: se viene un romanista a casa tua, togli ogni riferimento alla Lazio per non urtare la sua sensibilità?
Re:Statue coperte
« Risposta #44 il: 28 Gen 2016, 10:28 »
Io continuo a pensare  che la si stia facendo più grossa di quello che é.
Un po come il countdown sbagliato a mezzanotte su Raiuno. In fondo sticazzi di un minuto prima o un minuto dopo.
Sembra un caso di stato quando magari é solo stato, magari, un eccesso di zelo.
Quelle statue non sono state distrutte, sono state coperte durante una visita riservata di Rouhani. Subito dopo, immagino, sono state liberate dalle loro casse.
Rouhani é un potenziale partner commerciale per le aziende italiane, un partner cruciale perché leader di un paese che é il secondo produttore di petrolio al mondo e, uscendo da un isolamento pluridecennale, ha immense potenzialità di capitali. L'eccesso di zelo ci sta.
Quando incontro un cliente potenziale non ci vado vestito come sono vestito a casa mia, in tuta e maglietta non stirata.
Magari mi vesto in maniera più consona.
Io, ripeto, questo gridare alla "nostra cultura" mi lascia molto perplesso. Anche perché non credo che i musei vaticani siano affollati da mattina a sera da torve di cittadini romani che, magari, prima di ieri, manco sapevano che esistevano sta statue.

Offline Sliver

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Re:Statue coperte
« Risposta #45 il: 28 Gen 2016, 10:30 »
Non banalizzare Thorin.
Ti faccio un esempio più pertinente.

Se ho una foto della resistenza titina e invito una persona che ha avuto il padre morto in una foiba farei bene a toglierla per cena? Secondo me si.

Se in salotto ho una scultura di un pene eretto di 50 cm farei bene a toglierla dal mobile accanto alla tua testa oppure se lo faccio sto oscurando l'Arte?

Anderz: il problema non è l'arte persiana o quanto Rohani abbia chiesto.
Lo ripeto, per me è proprio un qualcosa di secondario su cui non avrei proprio aperto un dibattito.
Il mio problema e ciò che metto al palo è la polemica successiva. Ridicola e razzista.

C'è qualcosa che non torna, FD. Un conto è mettere all'angolo lo sciovinismo di certi personaggi che, fino a ieri, nemmeno conoscevano l'esistenza delle statue in Campidoglio, gli stessi che poi fanno del sessismo e razzismo la loro pratica quotidiana. Un altro è vivere senza furori ideologici una normale posizione laica davanti al mondo, fosse il presidente dell'Iran, il papa, un rabbino e via di seguito.
E non lo rivendico come ragion di stato, ma come opportunità di cittadinanza per tutti, in primis per le persone  che, nonostante la barbarie in tema delle religioni monoteiste, sono le prime a battersi coraggiosamente per diritti e libertà. Il gesto privato di sensibilità che tu proponi come esempio, secondo me, c'entra poco con un atto pubblico di autocensura. Perchè la stessa "sensibilità" non si usa sostenendo le lotte di chi, in quel regime (come in casa nostra), si batte per l'autodeterminazione delle proprie scelte di vita?
Siamo un paese che oscilla tra opportunismo di facciata e pruderie clericali e "guerre umanitarie"/non accoglienza. Un po' miserabile.

Offline carib

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Re:Statue coperte
« Risposta #46 il: 28 Gen 2016, 10:35 »

Mi meraviglio che anche tu parli di canoni culturali, significa non conoscere benissimo la cultura persiana.

https://commons.m.wikimedia.org/wiki/Category:Images_from_15th-century_sexual_book_in_Iran
appunto.

Offline carib

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Re:Statue coperte
« Risposta #47 il: 28 Gen 2016, 10:42 »

Complimenti per il tuo avatar, anche se nel tuo caso li lascerei li a vita
non sei uno spettacolo cosi artistico  :D
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Offline FatDanny

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Re:Statue coperte
« Risposta #48 il: 28 Gen 2016, 10:54 »
C'è qualcosa che non torna, FD. Un conto è mettere all'angolo lo sciovinismo di certi personaggi che, fino a ieri, nemmeno conoscevano l'esistenza delle statue in Campidoglio, gli stessi che poi fanno del sessismo e razzismo la loro pratica quotidiana. Un altro è vivere senza furori ideologici una normale posizione laica davanti al mondo, fosse il presidente dell'Iran, il papa, un rabbino e via di seguito.
E non lo rivendico come ragion di stato, ma come opportunità di cittadinanza per tutti, in primis per le persone  che, nonostante la barbarie in tema delle religioni monoteiste, sono le prime a battersi coraggiosamente per diritti e libertà. Il gesto privato di sensibilità che tu proponi come esempio, secondo me, c'entra poco con un atto pubblico di autocensura. Perchè la stessa "sensibilità" non si usa sostenendo le lotte di chi, in quel regime (come in casa nostra), si batte per l'autodeterminazione delle proprie scelte di vita?
Siamo un paese che oscilla tra opportunismo di facciata e pruderie clericali e "guerre umanitarie"/non accoglienza. Un po' miserabile.

Specifico: la mia posizione è molto simile a quella di IB.
Non voglio difendere a spada tratta la scelta, mi sembra davvero poco rilevante.
Anche perché prima della premura verso Rohani mi piacerebbe vedere un centesimo della stessa premura verso le migliaia di musulmani che vivono o transitano in Italia.

Quello su cui mi soffermo è la polemica successiva che invece mi pare ipocrita e davvero di matrice colonialista, volta a rafforzare un fronte egemonico. E che è necessario mettere a nudo in quanto operazione.

Coprire quelle statue per me non è autocensura.
Autocensura sarebbe abbatterle. O modificarle. O rimuoverle. non coprirle per due ore.
Tanto quanto non è autocensura culinaria non cucinare maiale se a cena viene un ebreo o un musulmano.
Il punto è che quello stesso atto di copertura va tradotto culturalmente, non può essere letto allo stesso modo della foglia di fico sulle opere rinascimentali (la quale per altro è operazione molto più invasiva perché implica una modifica di un'opera stessa).

Faccio un ulteriore esempio, per intendersi sulla relatività dell'Arte.
L'Apoteosi del Fascismo nella sala del Coni a Roma andrebbe rimossa? (non coperta, RIMOSSA).
Per me si. Il valore culturale-artistico non è l'unico da considerare. Ne esistono mille altri.
E nel caso specifico il valore politico-simbolico dell'opera supera di gran lunga quello artistico.
Quindi, per me, l'opera andrebbe rimossa. Non bruciata, ma rimossa si.

In questo caso specifico celare temporaneamente un'opera vuol dire dare maggiore valore al significato simbolico-culturale che a quello artistico-culturale. Per questo è cortesia, non oscurantismo.
Che poi riguardi un capo di Stato demmerda e non riguardi MAI tutti gli altri cittadini musulmani siamo più che d'accordo.

Ma infatti non sto dicendo "giù le mani da Rohani!" quanto piuttosto "ma de che cazzo ve scandalizzate?".

Offline carib

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Re:Statue coperte
« Risposta #49 il: 28 Gen 2016, 11:40 »
L'arte è tale per il linguaggio universale che esprime. (Per questo secondo me non ha avuto senso coprire quelle statue. E per questo quanto prodotto da presunti artisti per celebrare il fascismo non è arte). Qualsiasi altro discorso mi sembra fuori fuoco se non tiene in considerazione questa premessa

Offline Sliver

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Re:Statue coperte
« Risposta #50 il: 28 Gen 2016, 11:45 »
Specifico: la mia posizione è molto simile a quella di IB.
Non voglio difendere a spada tratta la scelta, mi sembra davvero poco rilevante.
Anche perché prima della premura verso Rohani mi piacerebbe vedere un centesimo della stessa premura verso le migliaia di musulmani che vivono o transitano in Italia.

Quello su cui mi soffermo è la polemica successiva che invece mi pare ipocrita e davvero di matrice colonialista, volta a rafforzare un fronte egemonico. E che è necessario mettere a nudo in quanto operazione.

Coprire quelle statue per me non è autocensura.
Autocensura sarebbe abbatterle. O modificarle. O rimuoverle. non coprirle per due ore.
Tanto quanto non è autocensura culinaria non cucinare maiale se a cena viene un ebreo o un musulmano.
Il punto è che quello stesso atto di copertura va tradotto culturalmente, non può essere letto allo stesso modo della foglia di fico sulle opere rinascimentali (la quale per altro è operazione molto più invasiva perché implica una modifica di un'opera stessa).

Faccio un ulteriore esempio, per intendersi sulla relatività dell'Arte.
L'Apoteosi del Fascismo nella sala del Coni a Roma andrebbe rimossa? (non coperta, RIMOSSA).
Per me si. Il valore culturale-artistico non è l'unico da considerare. Ne esistono mille altri.
E nel caso specifico il valore politico-simbolico dell'opera supera di gran lunga quello artistico.
Quindi, per me, l'opera andrebbe rimossa. Non bruciata, ma rimossa si.

In questo caso specifico celare temporaneamente un'opera vuol dire dare maggiore valore al significato simbolico-culturale che a quello artistico-culturale. Per questo è cortesia, non oscurantismo.
Che poi riguardi un capo di Stato demmerda e non riguardi MAI tutti gli altri cittadini musulmani siamo più che d'accordo.

Ma infatti non sto dicendo "giù le mani da Rohani!" quanto piuttosto "ma de che cazzo ve scandalizzate?".

Tu lascia perdere i colonialisti italici, gli strumentalizzatori di professione. In fondo Borghezio e Rohani possono vantare un'oggettiva sintonia su come vedono il mondo, i rapporti tra persone, le libertà delle donne, i confini e tanto altro (decisivo, la fiducia nel modo di produzione capitalistico  ;)  ).
Io dico altro, che la "cortesia" del gesto colpisce come al solito ciò che ancora fa scandalo, in tutto il mondo, da Bagnasco a Giovanardi fino l'ultimo califfo dell'Isis: il corpo (delle donne), come spazio di espressione, libertà e autonomia.
Su questo, al di là delle stronzate di convenienza, si ritrovano tutti, tutto è sacrificabile. Il liberalismo all'amatriciana come le teocrazie mediorientali, Israele come l'Iran.

Offline Sliver

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Re:Statue coperte
« Risposta #51 il: 28 Gen 2016, 11:50 »

Faccio un ulteriore esempio, per intendersi sulla relatività dell'Arte.
L'Apoteosi del Fascismo nella sala del Coni a Roma andrebbe rimossa? (non coperta, RIMOSSA).
Per me si. Il valore culturale-artistico non è l'unico da considerare. Ne esistono mille altri.
E nel caso specifico il valore politico-simbolico dell'opera supera di gran lunga quello artistico.
Quindi, per me, l'opera andrebbe rimossa. Non bruciata, ma rimossa si.


Su questo, serve buon senso connesso a un'idea di democrazia. L'obelisco con scritto mussolini davanti all'entrata verso la curva sud andava abbattuto il 25 aprile 1945, con grande festa popolare e fuochi di artificio. Perché la libertà passa anche per un attacco ai simboli diretti della dittatura. Sul resto del patrimonio artistico, si dovrebbe procedere con laicità e lucidità.

Offline FatDanny

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Re:Statue coperte
« Risposta #52 il: 28 Gen 2016, 12:23 »
L'arte è tale per il linguaggio universale che esprime. (Per questo secondo me non ha avuto senso coprire quelle statue. E per questo quanto prodotto da presunti artisti per celebrare il fascismo non è arte). Qualsiasi altro discorso mi sembra fuori fuoco se non tiene in considerazione questa premessa

Assolutamente non d'accordo con tale affermazione.
L'Arte è tutto fuorché universale per il semplice fatto che l'universale non esiste se parliamo di espressione umana.
Concordo con Laclau, l'universale di per sé è un campo vuoto, che viene occupato/riempito da particolari che si elevano ad universale attraverso operazioni egemoniche.
Ma nel farlo non smettono di essere particolari, tanto che per quanto tendano a questo non possono mai raggiungere il carattere di universalità a cui mirano se non attraverso l'esclusione forzosa di altri particolari.

A maggior ragione se parliamo di Arte (quindi di espressione umana).
L'Arte è invece sempre un'espressione particolare tanto nell'artista proponente che in chi la osserva.
Motivo per cui cambia sempre sia in termini di significato che di ruolo.
Se nella mia articolazione culturale specifica un uomo con le corna rappresenta il Male la rappresentazione visiva del Diavolo avrà uno specifico significato e desterà una reazione specifica.
Se in un'altra articolazione culturale un uomo con le corna rappresenta il Bene la mia interpretazione visiva sarà diametralmente opposta. E come si fa allora a dire che tale linguaggio è universale??????

Dire che l'Arte è un linguaggio universale è di per sé un'operazione di colonialismo culturale perchè presuppone che il linguaggio inteso come universale sia il proprio (se si ritenesse possibile anche uno diverso dal proprio si perderebbe il carattere di universalità).


Da questo punto di vista l'appellarsi al "buon senso" di Sliver nasconde un'altrettanta operazione egemonica particolare.
Buon senso di chi? Esiste un buon senso universale o lo stesso buon senso è particolare e segnato?
Ma le tue stesse parole lo mostrano!
Tu parli di corpi femminili laddove questa specifica è del tutto assente dal discorso qui presente.
Ad essere celata è stata la nudità, tanto maschile che femminile.
E perché fai questa specifica allora? Perchè la tua griglia interpretativa ha già innestato il confronto sul tema classico "Islam e corpo femminile", anche se non è affatto questo il discorso!

E' come quando nel confronto Thomas/Hill (per chi non lo conosce, 1991, candidato nero conservatore alla Corte Suprema vs collaboratrice che lo accusava di molestie sessuali) il signor Thomas tirò fuori che l'accusa era dovuta ad una discriminazione razzista contro i neri e gli stereotipi sessuali legati alla loro presunta animalità.
Thomas ebbe la meglio esattamente perché riuscì a spostare il dibattito dal tema molestie di genere a quello razzista, sfruttando il fatto che l'opinione pubblica americana (soprattutto quella liberale) sul tema razzista mostrava il fianco.

Qui, allo stesso modo, essendo sensibili al tema "Islam e corpo femminile" mostriamo il fianco laddove IL DIBATTITO E' UN ALTRO e riguarda la nudità e il suo carattere pubblico/privato.
Mettere in mezzo il genere è esattamente fare ciò che dico: decidere noi il terreno e quindi a quel punto rendere estremamente facile l'interpretazione di un dibattito che però abbiamo già "colpevolmente" segnato.
Questa per me è un'operazione coloniale, perché abbiamo translato, come Thomas, l'oggetto del discorso per renderlo a noi più funzionale/facile da interpretare secondo i nostri canoni.

Offline anderz

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Re:Statue coperte
« Risposta #53 il: 28 Gen 2016, 12:34 »
É come se fosse venuto Hitler in visita ed il cerimoniale avesse, per fargli una cortesia (ci porta i soldi della Krupp mica pizza e fichi) coperto i quadri dell'ebreo modigliani per non turbare il fuhrer.
Altro che cultura.

Offline FatDanny

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Re:Statue coperte
« Risposta #54 il: 28 Gen 2016, 12:39 »
Questa tua affermazione mi sembra pertinente anderz, ma perché finalmente disvela il criterio per cui operi o meno la traduzione culturale.
Coprire Modigliani non sarebbe sbagliato perché lo copri, ma perché lo fai per Hitler.

La cosa inaccettabile non sarebbe la cortesia, ma la persona per cui lo fai e il motivo per cui non vuole vedere l'ebreo.

Ma il nazismo non è una cultura, quanto piuttosto un'espressione specifica della cultura occidentale.
Il rapporto tra nudità e il confine privato/pubblico mi sembra molto più delicato e complesso rispetto a quello antisemitismo-nazismo.

E soprattutto non ho problema ad essere definito antinazista, me lo rivendico. E quindi non ti copro un cazzo, anzi Hitler lo invito giusto per appenderlo a testa in giù.
Con l'islamofobia, soprattutto qui e ora, invece avrei qualche problemino in più.

Offline Sliver

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Re:Statue coperte
« Risposta #55 il: 28 Gen 2016, 12:45 »

Tu parli di corpi femminili laddove questa specifica è del tutto assente dal discorso qui presente.
Ad essere celata è stata la nudità, tanto maschile che femminile.
E perché fai questa specifica allora? Perchè la tua griglia interpretativa ha già innestato il confronto sul tema classico "Islam e corpo femminile", anche se non è affatto questo il discorso!


Guarda che la questione nudità/religione o corpo femminile/religione è valida, nella sostanza, per tutte le religioni. Nelle scuole private cattoliche si ha difficoltà a esplicitare, visivamente e nei discorsi, i meccanismi di riproduzione umana. Secondo me i nostri fondamentalisti religiosi, sotto sotto,s enza dirlo, sono felici della scelta delle statue. E' il relativismo culturale, che si specchia nella teocrazia altrui, giocato sulla pelle degli uomini e (soprattutto) delle donne.

Offline Sliver

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Re:Statue coperte
« Risposta #56 il: 28 Gen 2016, 12:49 »
Questa tua affermazione mi sembra pertinente anderz, ma perché finalmente disvela il criterio per cui operi o meno la traduzione culturale.
Coprire Modigliani non sarebbe sbagliato perché lo copri, ma perché lo fai per Hitler.

La cosa inaccettabile non sarebbe la cortesia, ma la persona per cui lo fai e il motivo per cui non vuole vedere l'ebreo.

Ma il nazismo non è una cultura, quanto piuttosto un'espressione specifica della cultura occidentale.
Il rapporto tra nudità e il confine privato/pubblico mi sembra molto più delicato e complesso rispetto a quello antisemitismo-nazismo.

E soprattutto non ho problema ad essere definito antinazista, me lo rivendico. E quindi non ti copro un cazzo, anzi Hitler lo invito giusto per appenderlo a testa in giù.
Con l'islamofobia, soprattutto qui e ora, invece avrei qualche problemino in più.

Capisco la tua preoccupazione, ma a costo di difenderci dalla islamofobia, non riusciamo più ad avere una bussola laica che rimette al centro un "problemino" degli ultimi 30 anni: neoliberismo e fondamentalisti sono la tenaglia della nostra epoca, si nutrono a vicenda, e scaricano il prezzo sulla vita di milioni di persone, siano credenti o no. Recuperare un anticlericalismo sociale non ideologico, sostenere chi all'interno del mondo cristiano, musulmano, ebraico si batte per una nuova frontiera laica, è quello che dobbiamo fare. Nascondere le statue è una operazione democristiana nel peggior significato del termine: ipocrita, strumentale, speculativa.

Offline FatDanny

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Re:Statue coperte
« Risposta #57 il: 28 Gen 2016, 12:54 »
E invece è proprio questo l'errore, pensare che siccome è un rapporto presente in tutte le religioni allora possiamo affrontarlo come lo affrontiamo per la religione cristiana cattolica noi qui.
Questo è ESATTAMENTE il problema della laicità "alla francese".

Proprio perché il rapporto è presente in tutte le religioni la possibilità di incorrere in "falsi amici" (esattamente come nelle traduzioni linguistiche) è elevatissimo.

E' molto più facile, o è molto meno rischioso su un piano di colonialismo culturale, discutere di caratteri peculiari ad una sola cultura, perché in quel caso difficilmente rischi di arrogarti un'interpretazione universale.
se parliamo dell'uso del Calumet nei rituali dei nativi americani sarà molto semplice non fare confusione, perché è un qualcosa che non ha equivalenze estremamente prossime nella nostra cultura (oltre ad avere molte meno implicazioni complesse).

Se invece andiamo su aspetti comuni il rischio di interpretazione errata o peggio ancora di interpretazione da colono non solo è facile, ma, come ci dice la Spivak, è assolutamente ineludibile.
Ed è esattamente per questo che l'Islamofobia ha tanta facilità di presa in Occidente.
Perché se unisci alcuni precetti dell'islam con alcune peculiarità del nostro modo di intendere la religione e il rapporto col mondo circostante (che agiscono da falsi amici linguistici in fase di traduzione) viene fuori una religione mostruosa, ai limiti della barbarie pura.
Una roba indiscutibilmente retrogada e barbara, che dovremmo eliminare quanto prima alla pari del nazismo.

Peccato che questa barbarie compiuta è più frutto della nostra sbagliata traduzione che della realtà effettiva.
e che quindi la preoccupazione di tradurre culturalmente quanto abbiamo di fronte, magari con il supporto di un traduttore, dovrebbe essere un nostro cruccio costante.

Offline Sonni Boi

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Re:Statue coperte
« Risposta #58 il: 28 Gen 2016, 12:54 »
Recuperare un anticlericalismo sociale non ideologico, sostenere chi all'interno del mondo cristiano, musulmano, ebraico si batte per una nuova frontiera laica, è quello che dobbiamo fare. Nascondere le statue è una operazione democristiana nel peggior significato del termine: ipocrita, strumentale, speculativa.

Appunto.

Bel segnale che abbiamo lanciato a chi, in Iran e non solo, per le proprie battaglie sulla laicità marcisce in gattabuia. E bell'assist a chi quei martiri in galera ce li sbatte ogni giorno. Complimentoni.

Offline carib

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Statue coperte
« Risposta #59 il: 28 Gen 2016, 13:17 »
Il linguaggio delle immagini è universale. L'essere umano è tale in quanto ha la capacità di immaginare, di andare oltre il significato manifesto delle immagini. Di conseguenza l'arte è arte quando parla un linguaggio universale, quando non si ferma all'apparenza. Negare questo giustifica l'esistenza delle razze.... e la ineluttabilità del colonialismo
 

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