Io mi sono fatto l'idea che molto dipende con chi hai a che fare.
Ci sono polarizzazioni negli USA incomprensibili nei parametri europei. Polarizzazioni sociali, urbane, geografiche, comunitarie, intrecci tra queste.
Tu a quali fai riferimento?
Inoltre chiariamoci cosa intendo io per egemonico: non intendo che include il cittadino bianco medio dell'Arkansas che ha il negozio di vestiti in Main Street.
Io non parlo di egemonia numerico-elettorale ma egemonia sociale, rispetto alla quale il suddetto è residuale nel concreto sviluppo storico.
Se un'opzione politica riuscisse a fare egemonia tra la working class ispanica, nera e anche solo una minoranza di quella bianca quella avoglia se è egemone, anche dovesse interessare una minoranza numerica di persone. Egemone perché determinante in alcuni gangli fondamentali della riproduzione sociale complessiva.
Cioè senza de quelli la società (e l'economia) americana è fottuta, imploderebbe nelle sue contraddizioni.
chi ha leve di questo tipo ha un contropotere importante e quello conta per ottenere risultati in politica. La borghesia è una parte infinitesimale dei cittadini eppure guarda quanto determina politicamente e socialmente!
ovviamente questo comporterebbe uno scontro sociale (e quindi politico) durissimo, mi pare scontato.
Ma questo significa per me fare egemonia, l'obiettivo dell'azione politica, quello a cui dovrebbe puntare AOC, non convincere la maggioranza dei cittadini.
Se la intendiamo in questo secondo modo invece sono d'accordo con te, non ci sarà mai spazio per il socialismo.
Ma non solo negli USA, da nessuna parte proprio.
La storia la fanno sempre le minoranze organizzate, massive ma pur sempre minoranze, mai le maggioranze.
Le maggioranze prendono atto che quelle minoranze organizzate hanno un potere (anche di ricatto) con cui tocca venire per forza a patti.
Oggi vale per i capitalisti (vedi salvataggi post-crisi), il punto è fare in modo che la stessa logica valga domani per altri segmenti sociali.