Statue e Public History

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Re:Statue e Public History
« Risposta #220 il: 17 Giu 2020, 12:16 »
Parlavamo di stupro
Re:Statue e Public History
« Risposta #221 il: 17 Giu 2020, 12:23 »
Tra le fonti citate c'é Giorgio Pisanò.
Anche no grazie.

Offline samu_s

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9820
Re:Statue e Public History
« Risposta #222 il: 17 Giu 2020, 12:28 »
Esiste una distinzione tra guerra giusta e guerra ingiusta.
Così come un'altrettanta fondamentale distinzione tra atti legittimi e atti illegittimi, da mantenere assolutamente anche all'interno della precedente. Senza concessioni di sorta.
Il problema sorge quando si vuole mettere sullo stesso piano aggressori e aggrediti, accusando entrambi di essere "violenti". Equiparando il crimine iniziale (l'aggressione) al diritto conseguente (la resistenza).

@KS
Pansa utilizza in larghissima parte fonti repubblichine, spesso memorialistica (o autori dichiaratamente di estrema destra).
Ignora allegramente altre fonti - il più delle volte maggiormente affidabili - che possono contraddire quanto ricostruisce.
Sui passaggi meno documentati rimedia con ricostruzioni di taglio giornalistico.
Note e riferimenti sono (volutamente?) trascurati.

Ti segnalo questi due contributi in merito:
https://www.academia.edu/1720067/L_uso_pubblico_della_Resistenza_il_caso_Pansa_tra_vecchie_e_nuove_polemiche
http://storieinmovimento.org/wp-content/uploads/2017/06/Zap-39_14-StoriaAlLavoro2.pdf

Offline Tarallo

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Re:Statue e Public History
« Risposta #223 il: 17 Giu 2020, 12:29 »
Mamma mia Pisanò che ricordi. Er peggio der peggio.
Re:Statue e Public History
« Risposta #224 il: 17 Giu 2020, 12:29 »
Esco dal punto violenza sessuale e stupro durante la guerra e periodi limitrofi.

Posto questa di oggi......
Guardate le pene che sono state date a quelle bestie.

Non c'entra niente con le statue e con il topic però non sapevo dove postarlo......
https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/06/16/news/la_madre_segnava-259366072/?ref=RHPPLF-BH-I257369211-C8-P5-S6.4-T1
Re:Statue e Public History
« Risposta #225 il: 17 Giu 2020, 12:33 »
Esiste una distinzione tra guerra giusta e guerra ingiusta.
Così come un'altrettanta fondamentale distinzione tra atti legittimi e atti illegittimi, da mantenere assolutamente anche all'interno della precedente. Senza concessioni di sorta.
Il problema sorge quando si vuole mettere sullo stesso piano aggressori e aggrediti, accusando entrambi di essere "violenti". Equiparando il crimine iniziale (l'aggressione) al diritto conseguente (la resistenza).

@KS
Pansa utilizza in larghissima parte fonti repubblichine, spesso memorialistica (o autori dichiaratamente di estrema destra).
Ignora allegramente altre fonti - il più delle volte maggiormente affidabili - che possono contraddire quanto ricostruisce.
Sui passaggi meno documentati rimedia con ricostruzioni di taglio giornalistico.
Note e riferimenti sono (volutamente?) trascurati.

Ti segnalo questi due contributi in merito:
https://www.academia.edu/1720067/L_uso_pubblico_della_Resistenza_il_caso_Pansa_tra_vecchie_e_nuove_polemiche
http://storieinmovimento.org/wp-content/uploads/2017/06/Zap-39_14-StoriaAlLavoro2.pdf

grazie mille Samu, davvero.
non ho mai approfondito l'argomento.

Offline vaz

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54598
Re:Statue e Public History
« Risposta #226 il: 17 Giu 2020, 12:34 »
Esiste una distinzione tra guerra giusta e guerra ingiusta.
Così come un'altrettanta fondamentale distinzione tra atti legittimi e atti illegittimi, da mantenere assolutamente anche all'interno della precedente. Senza concessioni di sorta.
Il problema sorge quando si vuole mettere sullo stesso piano aggressori e aggrediti, accusando entrambi di essere "violenti". Equiparando il crimine iniziale (l'aggressione) al diritto conseguente (la resistenza).

@KS
Pansa utilizza in larghissima parte fonti repubblichine, spesso memorialistica (o autori dichiaratamente di estrema destra).
Ignora allegramente altre fonti - il più delle volte maggiormente affidabili - che possono contraddire quanto ricostruisce.
Sui passaggi meno documentati rimedia con ricostruzioni di taglio giornalistico.
Note e riferimenti sono (volutamente?) trascurati.

Ti segnalo questi due contributi in merito:
https://www.academia.edu/1720067/L_uso_pubblico_della_Resistenza_il_caso_Pansa_tra_vecchie_e_nuove_polemiche
http://storieinmovimento.org/wp-content/uploads/2017/06/Zap-39_14-StoriaAlLavoro2.pdf

tvb  :love2: :love:
Re:Statue e Public History
« Risposta #227 il: 17 Giu 2020, 12:43 »
Esco dal punto violenza sessuale e stupro durante la guerra e periodi limitrofi.

Posto questa di oggi......
Guardate le pene che sono state date a quelle bestie.

Non c'entra niente con le statue e con il topic però non sapevo dove postarlo......
https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/06/16/news/la_madre_segnava-259366072/?ref=RHPPLF-BH-I257369211-C8-P5-S6.4-T1

mi scuso perchè forse tiamo andando troppo OT ma...

caro Adler qui bisogna capire che il problema è culturale.
L'altra sera mi è capitato d vedere in tv il programma un giorno in pretura dove franca leosini
intervistava una donna condannata a 21 per aver fatto uccidere il marito che l'aveva picchiata, umiliata, seviziata per anni.
Il tono delle domande, i luoghi comuni orrendamente sessisti che ha usato questa giornalista mi hanno fatto venire il voltastomaco.
Ne riporto alcuni passaggi:

“Lei che a buon diritto può essere definita una 'femme fatale' nella propria vita ha fatto molteplici vittime, sentimentalmente parlando.”

"Fatali le passioni che lei, Sonia, ha suscitato negli uomini."

"Erano solo fantasmi quelli di cui si nutriva suo marito, oppure aveva qualche legittimo sospetto sulla sua vocazione alla fedeltà?"

E ancora:

"Nel fallimento di un matrimonio le responsabilità quasi sempre si hanno in due."

"Botte e mignotte a parte, lei in quel periodo aveva rapporti con suo marito?"

E quindi:

"Se si fosse concesso parentesi svagate con queste signore della notte, sarebbe stato nell'ordine naturale delle cose. Eh, lei non aveva rapporti con lui."

Fino allo sconvolgente.

"Lei, che è una donna generosa, aveva una manina felice, una catastrofica predisposizione a trovarsi solo uomini sfasolati."


Sta roba su raitre, soldi pubblici, televisione di stato.
Re:Statue e Public History
« Risposta #228 il: 17 Giu 2020, 12:48 »
Esco dal punto violenza sessuale e stupro durante la guerra e periodi limitrofi.

Posto questa di oggi......
Guardate le pene che sono state date a quelle bestie.

Non c'entra niente con le statue e con il topic però non sapevo dove postarlo......
https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/06/16/news/la_madre_segnava-259366072/?ref=RHPPLF-BH-I257369211-C8-P5-S6.4-T1

Contestualizzando non c'è nulla di male, i genitori erano consenzienti
Re:Statue e Public History
« Risposta #229 il: 17 Giu 2020, 13:04 »
mi scuso perchè forse tiamo andando troppo OT ma...

caro Adler qui bisogna capire che il problema è culturale.
L'altra sera mi è capitato d vedere in tv il programma un giorno in pretura dove franca leosini
intervistava una donna condannata a 21 per aver fatto uccidere il marito che l'aveva picchiata, umiliata, seviziata per anni.
Il tono delle domande, i luoghi comuni orrendamente sessisti che ha usato questa giornalista mi hanno fatto venire il voltastomaco.
Ne riporto alcuni passaggi:

“Lei che a buon diritto può essere definita una 'femme fatale' nella propria vita ha fatto molteplici vittime, sentimentalmente parlando.”

"Fatali le passioni che lei, Sonia, ha suscitato negli uomini."

"Erano solo fantasmi quelli di cui si nutriva suo marito, oppure aveva qualche legittimo sospetto sulla sua vocazione alla fedeltà?"

E ancora:

"Nel fallimento di un matrimonio le responsabilità quasi sempre si hanno in due."

"Botte e mignotte a parte, lei in quel periodo aveva rapporti con suo marito?"

E quindi:

"Se si fosse concesso parentesi svagate con queste signore della notte, sarebbe stato nell'ordine naturale delle cose. Eh, lei non aveva rapporti con lui."

Fino allo sconvolgente.

"Lei, che è una donna generosa, aveva una manina felice, una catastrofica predisposizione a trovarsi solo uomini sfasolati."


Sta roba su raitre, soldi pubblici, televisione di stato.

giornalista da licenziare in tronco e mi domando come mai sta schifezza non è stata portata a galla e condannata.
Maledetto pure lui.
Re:Statue e Public History
« Risposta #230 il: 17 Giu 2020, 13:06 »
Contestualizzando non c'è nulla di male, i genitori erano consenzienti
un sarcasmo lugubre......
Re:Statue e Public History
« Risposta #231 il: 17 Giu 2020, 13:21 »
un sarcasmo lugubre......

Molto! Completamente schifato dalle nefandezze che leggo, da suoi discepoli che giustificano e minimizzano, come anche da coloro a cui un classista liberista come montanelli serve che resti autorevole. Non fosse che in troppi capiscano che i tagli ai servizi pubblici si pagano pesantemente
Re:Statue e Public History
« Risposta #232 il: 17 Giu 2020, 13:30 »


Colgo l'occasione per farti dei banali ma sinceri complimenti per aver messo in discussione le tue posizioni, riconoscendo te per primo di esserti abbeverato per molto tempo a fonti avvelenate e permettendo di far emergere le tue sensibilità. Sforzi che qua dentro facciamo in molti, pur partendo da "avvelenamenti" diversi per direzione, intensità e gravità. Ed è il motivo per cui tengo tanto a questa comunità, non perfetta figuriamoci ma comunque da coltivare e difendere
Re:Statue e Public History
« Risposta #233 il: 17 Giu 2020, 13:46 »
Colgo l'occasione per farti dei banali ma sinceri complimenti per aver messo in discussione le tue posizioni, riconoscendo te per primo di esserti abbeverato per molto tempo a fonti avvelenate e permettendo di far emergere le tue sensibilità. Sforzi che qua dentro facciamo in molti, pur partendo da "avvelenamenti" diversi per direzione, intensità e gravità. Ed è il motivo per cui tengo tanto a questa comunità, non perfetta figuriamoci ma comunque da coltivare e difendere
grazie MF, li accetto molto volentieri perché questa comunità è fonte di confronto e di informazioni che il mio background non mi avrebbero dato. E' quindi arricchimento profondo.
Re:Statue e Public History
« Risposta #234 il: 17 Giu 2020, 13:47 »
mi scuso perchè forse tiamo andando troppo OT ma...

caro Adler qui bisogna capire che il problema è culturale.
L'altra sera mi è capitato d vedere in tv il programma un giorno in pretura dove franca leosini
intervistava una donna condannata a 21 per aver fatto uccidere il marito che l'aveva picchiata, umiliata, seviziata per anni.
Il tono delle domande, i luoghi comuni orrendamente sessisti che ha usato questa giornalista mi hanno fatto venire il voltastomaco.
Ne riporto alcuni passaggi:

“Lei che a buon diritto può essere definita una 'femme fatale' nella propria vita ha fatto molteplici vittime, sentimentalmente parlando.”

"Fatali le passioni che lei, Sonia, ha suscitato negli uomini."

"Erano solo fantasmi quelli di cui si nutriva suo marito, oppure aveva qualche legittimo sospetto sulla sua vocazione alla fedeltà?"

E ancora:

"Nel fallimento di un matrimonio le responsabilità quasi sempre si hanno in due."

"Botte e mignotte a parte, lei in quel periodo aveva rapporti con suo marito?"

E quindi:

"Se si fosse concesso parentesi svagate con queste signore della notte, sarebbe stato nell'ordine naturale delle cose. Eh, lei non aveva rapporti con lui."

Fino allo sconvolgente.

"Lei, che è una donna generosa, aveva una manina felice, una catastrofica predisposizione a trovarsi solo uomini sfasolati."


Sta roba su raitre, soldi pubblici, televisione di stato.


e' ot, ma se e' stata condannata a 21 anni mi sa che c'e' ben piu' di quello che dici. mi sa eh. in casi simili a quelli che descrivi non ci sono state condanne cosi' gravi.

Offline Lativm88

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Re:Statue e Public History
« Risposta #235 il: 17 Giu 2020, 13:59 »
Pure i partigiani avevano ucciso persone innocenti e inermi sulla base di semplici sospetti, spesso infondati, o sotto la spinta di un cieco odio ideologico. Avevano provocato le rappresaglie dei tedeschi, sparando e poi fuggendo. Avevano torturato i fascisti catturati prima di sopprimerli. E quando si trattava di donne, si erano concessi il lusso di tutte le soldataglie: lo stupro, spesso di gruppo.

Quando scriveva ste cose Pansa si basava sui racconti orali, sul sentito dire, o sulla precisa ricostruzione documentale?
Parlo della parte in neretto.

Feci la tesi di magistrale sulle fonti orali sulla linea gotica.
Nella zona romagnola (Imola e dintorni) il ricordo della Liberazione è sostanzialmente positivo, meno quello dell'occupazione tedesca. Poco più giù le cose si capovolgono.
Questo è dovuto al semplice fatto di quanto tempo la popolazione civile è stata a contatto con una parte o con l'altra.
Se stai 1 anno sotto i tedeschi mentre i liberatori li cacciano e poi vanno verso nord hai un buon ricordo, perché i tedeschi facevano rastrellamenti, requisizioni etc.
Se stai 1 anno sotto gli alleati (per esempio dal novembre 1944 sulla linea gotica le operazioni si fermano) hai il ricordo opposto. Perché gli americani/inglesi si ubriacano, cercano donne, fanno requisizioni etc.

Intervistai anche una signora del frusinate che aveva un ricordo decisamente negativo degli alleati per i motivi noti.

Detto ciò le fonti orali sono molto preziose, però sono parziali.


Re:Statue e Public History
« Risposta #236 il: 17 Giu 2020, 14:09 »
non so se ne e' parlato ma nel frattempo ieri in america e' successa una cosa epocale sul fronte dei diritti: https://www.nytimes.com/2020/06/15/us/gay-transgender-workers-supreme-court.html
Re:Statue e Public History
« Risposta #237 il: 17 Giu 2020, 14:14 »
non so se ne e' parlato ma nel frattempo ieri in america e' successa una cosa epocale sul fronte dei diritti: https://www.nytimes.com/2020/06/15/us/gay-transgender-workers-supreme-court.html

un passo avanti.
Poi però ci sono alcuni Stati che non consentono ancora alle persone dello stesso sesso di accudire il proprio caro/a se in ospedale....
Re:Statue e Public History
« Risposta #238 il: 17 Giu 2020, 14:17 »
Molto! Completamente schifato dalle nefandezze che leggo, da suoi discepoli che giustificano e minimizzano, come anche da coloro a cui un classista liberista come montanelli serve che resti autorevole. Non fosse che in troppi capiscano che i tagli ai servizi pubblici si pagano pesantemente
Attenzione però  perché le astruse difese di questa persona possono trovare considerazione tra gli elucubratori di professione. Caccole nell'infinito. Tra la gente comune il messaggio di stupratore razzista di dodicenni è  passato eccome.
Montanelli? Chi quello che da giovane...
Re:Statue e Public History
« Risposta #239 il: 17 Giu 2020, 14:19 »
Feci la tesi di magistrale sulle fonti orali sulla linea gotica.
Nella zona romagnola (Imola e dintorni) il ricordo della Liberazione è sostanzialmente positivo, meno quello dell'occupazione tedesca. Poco più giù le cose si capovolgono.
Questo è dovuto al semplice fatto di quanto tempo la popolazione civile è stata a contatto con una parte o con l'altra.
Se stai 1 anno sotto i tedeschi mentre i liberatori li cacciano e poi vanno verso nord hai un buon ricordo, perché i tedeschi facevano rastrellamenti, requisizioni etc.
Se stai 1 anno sotto gli alleati (per esempio dal novembre 1944 sulla linea gotica le operazioni si fermano) hai il ricordo opposto. Perché gli americani/inglesi si ubriacano, cercano donne, fanno requisizioni etc.

Intervistai anche una signora del frusinate che aveva un ricordo decisamente negativo degli alleati per i motivi noti.

Ma di questo c'è ampia letteratura, Latium , non hai mai visto La Ciociara?
Attenzione però: qui si parlava dei partigiani italiani esclusivamente.
 

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