Statue e Public History

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Re:Statue e Public History
« Risposta #680 il: 20 Lug 2020, 18:30 »
Scusa ks, da LazioNetscape non si quota. Diciamo che è la versione hacker di LazioNet, quella in cui non si paga. Un giorno te la faccio vedere. Quando mi vedi quotare è perché sono da PC.
Tarallo, children anche se sono fogli adulti?

Offline syrinx

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Re:Statue e Public History
« Risposta #681 il: 20 Lug 2020, 18:47 »
Si
Re:Statue e Public History
« Risposta #682 il: 20 Lug 2020, 19:00 »
Grazie.
Volevo ringraziare FD per aver con pazienza  spiegato cosa è successo e avermi fornito una testimonianza dal vivo.
Preferisco le proteste non violente a quelle violente.
Sempre.

ErNonno

ErNonno

Re:Statue e Public History
« Risposta #683 il: 20 Lug 2020, 19:09 »
Anch'io voglio ringraziare FD. Per avere scritto non un resoconto di parte ma la semplice verità. Punto.

Offline carib

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Re:Statue e Public History
« Risposta #684 il: 20 Lug 2020, 19:19 »
...---...

Posso dire una cosa personale? Decisi di cambiare vita e diventare giornalista a causa della falsa narrazione ufficiale di quel accadde (e del perché accadde) a Genova. Quindi anche io ringrazio FD per questa lucidissima ma anche appassionata sintetica ricostruzione della verità.

La memoria è un ingranaggio collettivo

(ciao bip :*)
Re:Statue e Public History
« Risposta #685 il: 20 Lug 2020, 21:52 »
Francamente, me dispiace che la macchina è tua ma sti cazzi, prenditela coi criminali che mi hanno costretto a ribaltartela.


"Si ma io domani come ce vado a lavoro? E che cazzo c'entro coi criminali con cui sei incazzato? Perchè devo pagà io? Ma non era mejo che rovesciavi la loro, de maghina? Te facevo l'aplauso, magari era un po' meno semplice...E mò che hai ottenuto? Che je ne frega ai criminali della maghina mia? Nsaranno anzi contenti? Io se me lascia la fidanzata mia non è che te vengo a cacà sul cuscino"
Io avrei risposto così
Re:Statue e Public History
« Risposta #686 il: 20 Lug 2020, 21:55 »
ops double

Online FatDanny

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Re:Statue e Public History
« Risposta #687 il: 21 Lug 2020, 09:04 »
Grazie a voi, in realtà ripercorrere quelle vicende ha un valore catartico. Anche a distanza di vent'anni.

"Si ma io domani come ce vado a lavoro? E che cazzo c'entro coi criminali con cui sei incazzato? Perchè devo pagà io? Ma non era mejo che rovesciavi la loro, de maghina? Te facevo l'aplauso, magari era un po' meno semplice...E mò che hai ottenuto? Che je ne frega ai criminali della maghina mia? Nsaranno anzi contenti? Io se me lascia la fidanzata mia non è che te vengo a cacà sul cuscino"
Io avrei risposto così

Caro ma capisci che questa tua risposta in quella situazione è totalmente priva di contatto con quella realtà?
E' come se nel pieno di un bombardamento di guerra io ti calpesto il telefono e tu inizi a dire "aaah mi hai rotto il telefono e ora come faccio a chiamare mamma? Pensi che il telefono rotto fermerà le bombe?"
Mica ho detto che le macchine sono state distrutte come simboli della proprietà privata (anche perché non lo sono) né come simboli dei consumi capitalisti, tranne forse un paio di Classe S che ho visto devastate a bordo strada, tutte quelle che hai visto nei filmati so' state distrutte per frapporre barriere tra noi e chi ci caricava con le camionette.
Che vuol dire "potevi brucià la loro!"? Te prego spiegamelo.
Dovevamo ribaltare un mezzo blindato? Ammesso e non concesso che riesci ad avvicinarti (erano centinaia di carabinieri) sai quante persone ci vogliono ad alzare un blindato???
Cioè secondo te mentre quelli sparavano lacrimogeni ad altezza uomo che ti facevano vomitare pure l'anima mentre ti sentivi soffocare, mentre aprivano teste che io ho visto litri di sangue come mai più in vita mia, mentre caricavano con le camionette fin sopra i marciapiedi noi dovevamo fare una miniassemblea per capire cosa usare per le barricate e cosa no?
Oppure dimostrare di fare la cosa giusta anche se un po' meno semplice?
"il secchione si, anzi no, poi chi glielo spiega ai contribuenti genovesi, quelli so pure tirchi"
"le macchine ok, ma fino al taglio berlina da 20.000 euro, sotto lasciamole perdere"
"io dopesmokah, a costo della vita, rischierò di ribaltare il blindato e farmi ammazzare in un lago di sangue, ma mai utilizzerò la fiat panda qui di lato. La proprietà di quello al terzo piano ben vale la mia vita"

te sembra credibile?
Che hai ottenuto? Detta brutale: che di Carlo Giuliani ce ne sia stato uno solo e non molti di più.
Questo abbiamo ottenuto. E per questo dico che abbiamo fatto poco, se avessimo fatto abbastanza Carlo sarebbe ancora tra noi.

Il problema nel tuo racconto, non di tua diretta responsabilità, è la narrazione nei giorni successivi:le macchine che si vedevano in strada bruciate si fece intendere fossero state date alle fiamme per gioco. Per giocare alla guerriglia.
O in una deliberata volontà di scontri da parte dei manifestanti cattivi.
No zi, la guerriglia c'è stata davvero e non l'abbiamo scatenata noi, buoni o cattivi, perché ti assicuro che la guerriglia non ha nulla di divertente, manco quando ha validi motivi.
Quando viene simulata - ed è avvenuto in altre occasioni, sempre per essere sinceri - ha limiti ben precisi noti ad ambedue le parti in causa. Si fa un po' di scena, io spingo de qua, tu manganelli dellà e tra mezz'ora tutti a casa incolumi e aspettiamo che esca sui giornali con una bella galleria fotografica, con al massimo tre/quattro fermati. Ma nella simulazione anche i danni arrecati so' molto relativi, da una parte e dall'altra.
Può sembrare illogico, lo sembra anche a me e non ho mai sopportato l'estetica del conflitto, però pensare che a Genova sia stato questo è proprio prendere una cantonata.

Genova doveva essere una rappresentazione estetica del conflitto per qualcuno, da una parte e dall'altra. Altri hanno invece deciso che doveva andare diversamente e doveva scapparci il morto e ci hanno gettato in un inferno.
Se all'inferno qualche macchina viene bruciata non è simbolo di niente. E' semplicemente uno strumento per salvarmi la vita. Ripeto, mi dispiace per il proprietario, lui non c'entra niente, ma il rovesciamento di quella macchina non aveva niente di simbolico e tutto di pratico.

Qui le immagini di quanto ho raccontato dalla consulenza tecnica usata in tribunale:




Re:Statue e Public History
« Risposta #688 il: 21 Lug 2020, 12:36 »
Domanda che può rischiare ingenua:
Era necessario far convergere black block da tutta Europa sapendo che si sarebbe scatenata una guerriglia azione-reazione?
Perché (stessa cosa i no Tav) non si riesce a generare una protesta civile?

Online FatDanny

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Re:Statue e Public History
« Risposta #689 il: 21 Lug 2020, 13:18 »
Non è ingenua ma risente anche questa della narrazione postuma:

1) anzitutto non esiste alcun blocco nero (o black bloc, la seconda "k" non ci va).
"black bloc" è stata una generalizzazione giornalistica: semplicemente chi decide di fare un'azione diretta ci va vestito di nero perché è la modalità meno identificabile dalle immagini delle FFOO, perché non può esserci distinzione degli abiti.
quel nero indica una pratica, più che un'identità politica, la controparte la trasformò in identità, come oggi trump fa con "antifa".

2) La convergenza da tutta Europa c'è stata come in ogni appuntamento internazionale. 
E fu convergenza variegata e molteplice, che andava dagli scout e la rete lilliput agli anarchici.
La bellezza e la potenza di quelle piazze stava proprio nella loro eterogeneità. e non a caso il primo e fondamentale tentativo del potere e dei media fu nel distinguere a tutti i costi tra buoni e cattivi.
Divide et impera è una necessità trans-storica.

3) l' azione-reazione non era in alcun modo legata alle azioni dirette vestiti di nero.
In altri termini che quaranta persone tirassero due bocce al carcere di Marassi interessava fino a un certo punto alla centrale operativa del vertice. Certo era una cosa da gestire, ma non la questione su cui scatenare un inferno.

4) il problema vero è che quella dinamica di assalto variegato e molteplice (compreso il famigerato "blocco nero") stava iniziando a funzionare anche come pratica dell'obiettivo.
Nel 1999 il WTO di Seattle finì senza alcun accordo, condizionato dalle proteste massive (e non è che li i danni non mancarono, ma indirizzati su banche e corporation).
A praga nel 2000 tre cortei, distinti per affinità di pratiche, ebbero meno effetto sul vertice del FMI ma evidenziarono ancora una volta la potenza di quella molteplicità montante.
Che andava fermata. Il modo migliore era produrre quello che poi concretamente si darà a Genova.
Un primo assaggio si ebbe a napoli, sempre nel 2001 ma in marzo, dove la polizia ci chiuse in piazza del plebiscito, senza vie di fuga, e ci corcò come poche altre volte.
Ma fu niente rispetto a quello che avvenne solo pochi mesi dopo.
Quello che voglio dire è che la regia di Genova fu internazionale, io non addito assolutamente solo il governo di destra di allora.


Adler è chiaro che qui noi non potremo mai essere d'accordo: sia su cos'è civile sia su cos'è una protesta.
Il nostro obiettivo era mettere in difficoltà, con pratiche diverse, un vertice in cui pochi potenti decidevano sulla pelle dei molti.
Quegli otto/dieci/venti rappresentanti sono responsabili di milioni di morti, noi al massimo di qualche vetrina infranta. Il paragone è per me insostenibile.
Di fronte alla violenza di quei pochi potenti la nostra violenza, se così si può chiamare quella di cortei senza armi da fuoco e armato solo di protezioni e la capacità di avanzare dei propri corpi, potremmo definirla una caccola.
Una protesta deve praticare un obiettivo politico concreto.
Noi volevamo disturbare concretamente quel vertice, se non fermarlo quantomeno riprodurre una dinamica simile a Seattle.
Sicuramente questa concentrazione sugli eventi invece che sui processi politici è stata uno dei grossi limiti di quel movimento, ma che senso avrebbe avuto fare un mega corteo di testimonianza? Noi non eravamo li a testimoniare, noi volevamo partecipare.
La protesta-testimonianza è una perdita di tempo, lo credo tutt'ora.

Sul piano strettamente dell'ordine pubblico: se io uso scudi, caschi e qualche petardo e tu rispondi con le cariche di mezzi blindati e armi da fuoco mi pare evidente l'uso spropositato della forza.
Non è questione di fare le anime candide, ma avrei potuto capire quella reazione di fronte ad un corteo che spara. E attenzione, altra cosa non notata dai tanti critici, fu un senso di responsabilità infinita che ci portò ad evitare un escalation che dopo genova, posso assicurartelo, te veniva dalla panza.
A me veniva dalla panza. Avessi reagito di panza invece che di testa l'unica cosa da fare era rimediare un bel ferro e cercare il pareggio al corteo subito dopo.
Ti assicuro che la pancia diceva questo, oh se lo diceva. Dopo che passi mesi senza riuscire manco a dormire bene, in cui scatti solo a sentire il rumore di un elicottero vedi che te dice la panza.
Ma fortunatamente per noi, per voi, un po' per tutti, usammo la testa, non la panza.
Ma anche questo non è chiaro a molti.


Scusate l'abnorme lunghezza, sono tornato a sgravare.
 :S
Re:Statue e Public History
« Risposta #690 il: 21 Lug 2020, 17:23 »
Fat, io sui fatti di Genova credo di saperne quanto te, nel senso che la vicenda mi fece talmente rabbia, che per anni, anche recentemente, mi sono andato a leggere tutte le testimonianze, tutte le foto, tutti gli atti, tutti i nomi dei coinvolti in bolzaneto e diaz. La giustificazione che mi sono dato è che le FdO erano per forza sotto l'effetto di cocaina perchè sennò non c'era motivo di essere tanto stronzi e lontani dal voler semplicemente fare bene il proprio mestiere. Probabile che questo mood fosse presente anche nelle strade, assolutamente.
Detto ciò, le macchine e vetrine date alle fiamme solo per difendersi, non per vandalismo non ci credo. I black bloc avevano già fatto casino in altri posti, si sapeva che venivano a portare problemi , si vantavano delle protezioni artigianali, dello scontro imminente in piazza contro la polizia. A me gli scontri con la polizia mi sembrano stronzate, tra l'altro io intendevo di rovesciare le macchine dei politici, non dei poliziotti a 1200 euro al mese. In piazza si manifesta, non si scassa tutto. Secondo me. Tornando a bomba, sei troppo intelligente per dire che il vandalismo era solo necessità di difendere la propria vita dalla polizia. Ti faccio solo un piccolo esempio: Expo 2015, 800 black bloc a Milano, clima diverso da genova, 50 auto bruciate, 30 negozi, vetrine, case private devastate. Non piamose per il culo, su...
Re:Statue e Public History
« Risposta #691 il: 21 Lug 2020, 21:23 »
...E comunque quanto me fai incazzà, Fat! Tu avresti il potenziale per essere davvero una voce interessante, sei informato, sei in gamba, ma poi spesso vanifichi tutto, ti autoannulli nell'ideologia estremista. Ma diamine, ma ti rendi conto quanto sprezzante può essere la risposta: "Francamente, me dispiace che la macchina è tua ma sti cazzi, prenditela coi criminali che mi hanno costretto a ribaltartela". Roba che penso pure se lo dici a a Gandhi lo dovrebbero trattenè in tre...

Offline Tarallo

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Re:Statue e Public History
« Risposta #692 il: 21 Lug 2020, 23:55 »
Però ha ragione.
Re:Statue e Public History
« Risposta #693 il: 22 Lug 2020, 01:07 »
Apriamo un topic specifico, l’argomento lo merita. Fat dice cose vere, come sempre, ma non complete. Il problema della perizia non ha soluzione, è molto complesso perché non ci fu un dibattimento, quindi esistono solo le perizie di parte (genitori di Giuliani e P.M.) che dicono ovviamente cose molto diverse. Non c’è però la perizia del giudice, questo il punto.

Colucci non c’entra nulla, lui era un trait d’union, non aveva il comando. Ecco, al di là della cronaca, per capire la storia dovremmo sapere veramente chi ha deciso-cosa. E per quali motivi e con quali finalità.

Altro tema, poi, è quello che successe dopo. Su quel pezzo di vicenda, dubbi proprio non ce ne sono. E se è vero che non ci furono altri morti, da un punto di vista di tenuta dello stato di diritto è stato persino mille volte peggio.

Online FatDanny

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Re:Statue e Public History
« Risposta #694 il: 22 Lug 2020, 08:40 »
Fat, io sui fatti di Genova credo di saperne quanto te, nel senso che la vicenda mi fece talmente rabbia, che per anni, anche recentemente, mi sono andato a leggere tutte le testimonianze, tutte le foto, tutti gli atti, tutti i nomi dei coinvolti in bolzaneto e diaz. La giustificazione che mi sono dato è che le FdO erano per forza sotto l'effetto di cocaina perchè sennò non c'era motivo di essere tanto stronzi e lontani dal voler semplicemente fare bene il proprio mestiere. Probabile che questo mood fosse presente anche nelle strade, assolutamente.
Detto ciò, le macchine e vetrine date alle fiamme solo per difendersi, non per vandalismo non ci credo. I black bloc avevano già fatto casino in altri posti, si sapeva che venivano a portare problemi , si vantavano delle protezioni artigianali, dello scontro imminente in piazza contro la polizia. A me gli scontri con la polizia mi sembrano stronzate, tra l'altro io intendevo di rovesciare le macchine dei politici, non dei poliziotti a 1200 euro al mese. In piazza si manifesta, non si scassa tutto. Secondo me. Tornando a bomba, sei troppo intelligente per dire che il vandalismo era solo necessità di difendere la propria vita dalla polizia. Ti faccio solo un piccolo esempio: Expo 2015, 800 black bloc a Milano, clima diverso da genova, 50 auto bruciate, 30 negozi, vetrine, case private devastate. Non piamose per il culo, su...

beh insomma, io non ti sto dicendo solo che mi sono informato, ma che ero lì.
Il problema dope è che la potenza delle immagini è talmente forte che pure se arrivano ad una ricostruzione illogica per chi le guarda diventano LA realtà, un muro impossibile da scalfire.
So come le convinzioni sugli islamici o sui migranti. Hai voglia a spiegare al mio vicino, contadino ottantenne, che nessun'orda di rifugiati andrà a rubare in casa sua (a rubare COSA?), lui è convinto e me lo ripete sempre "ma non la guardi la televisione?"
Infatti, io che in quella realtà ce stavo proprio, vedo nei dettagli delle tue parole che mischi cose diverse dettate dai racconti. Cerco di spiegarmi:
- come ho detto ad Adler non esistono i Black bloc, te lo giuro cazzo, vivo l'ambiente "antagonista" da vent'anni e ti posso assicurare che non esiste alcuna cripto-organizzazione di questo tipo.
E' una pratica quella dell'azione diretta che porta a vestire di nero chi fa quelle azioni, ma non sono un'organizzazione politica definita, dentro ci può stare di tutto. Pure io me so' vestito di nero se proprio lo vuoi sapè (ma non a genova né a milano).
In secondo luogo: "si vantavano delle protezioni". Non erano quelli vestiti di nero.
Quelli con le protezioni eravamo noi, il corteo delle tute bianche, perché il nostro obiettivo, dichiarato, pubblico, mai negato, era violare la zona rossa facendo pressione coi  nostri corpi.
Per me, ad esempio, questa è una pratica non violenta, perché non provo ad entrare menandoti ma mettendo in gioco il mio corpo, i nostri corpi (e si è visto infatti quante ne hanno prese i nostri corpi).
In un'azione diretta essere ricoperto di gommapiuma e protezioni ti vincola i movimenti, sarebbe semplicemente illogico indossarle.
Più in generale, ragiona: secondo te, questo stai dicendo, ci sono gruppi di persone da tutta europa che sono venuti a Genova deliberatamente per distruggere la macchina di peppe il giornalaio o la bottega di gino il salumiere. Mi spieghi che logica avrebbe? Ti sei mai fermato dieci secondi, DIECI, a chiederti se questo comportamento avrebbe una logica minima, se la ricostruzione può aver senso? Io dico di no.
Però se le immagini in tv dicono questo, questo è stato. Boh saranno dei pazzi, come gli islamici so' fanatici e i migranti stuprano le donne bianche.
C'era gente che ci è venuta per scontrarsi con la polizia? Si, questo si, non ho alcuna intenzione di edulcorare la realtà.
Come negli stadi o in altre occasioni simili, c'era chi è venuto apposta per scontrarsi con la polizia.
Dopodiché la polizia ha - guardacaso - evitato meticolosamente questi scontri, da cui è nata l'altra favoletta "ai black bloc li lasciavano fare".
E mi spiace, anche la tua lettura "sarà stata la cocaina", in modo sottile, ma diventa un modo per negare il criterio politico, la logica politica di quel massacro.
Non è che le guardie evitarono lo scontro con chi voleva farne o massacrarono i manifestanti per un raptus derivante dalle sostanze. E' in qualche modo assolutorio vederla così. Lo fecero perché la regia politica di quei giorni aveva come obiettivo dividere quel movimento tra buoni e cattivi e dare la colpa ai cattivi se i buoni venivano massacrati, letteralmente, in un lago di sangue.

Sono passati vent'anni, francamente se su LazioNet anche si affermasse questa ricostruzione, purtroppo non cambierebbe niente di niente, in Italia a Roma e nemmeno nel condominio dei miei genitori. Poi chiaramente puoi vederla diversamente, tanto che ho chiuso con "così è, se vi pare" il mio primo intervento.

Expo 2015, ero anche lì (cazzo, forse sono un black bloc e manco lo sapevo).
Mi dici per favore quali case private so state devastate????
No perché io stavo lì e a mia memoria gli scontri hanno interessato tre vie, TRE, nessuna abitazione privata, e i giornali il giorno dopo sono riusciti a scrivere "MILANO DEVASTATA". E per milioni di italiani milano era stata davvero devastata :lol: (rido per non piagne).
Tre vie e, a me risulta, una ventina di auto danneggiate. Ad esempio in questo caso per me non aveva senso quel che è accaduto. Fare gli scontri in quel contesto e finire per danneggiare una ventina di auto è un danno gratuito ai loro proprietari, che francamente non giustifico.
Niente a che vedere con genova però.

Ideologia estremista? L'estremo è sempre in rapporto di un centro. Il tuo centro a me sembra molto estremista se mette un oggetto sullo stesso piano della mia vita. Estremista e pure un po' folle.

Offline Gio

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Re:Statue e Public History
« Risposta #695 il: 22 Lug 2020, 10:42 »
FD però dai, questa è una mezza verità.
Io, che sono la persona più lontana dall'antagonismo sociale che possa esistere, ho amici che a Genova ci sono andati con i caschi, le protezioni di gommapiuma e le mazze nascoste nei portabagagli. Ma quale difesa.
Si è andati allo scontro, sapendo, fin dalla scelta dalla città, che lo scontro era invocato e ci sarebbe stato.

Quanto a Peppe il salumaio,  è ovvio che nessuno va in piazza per distruggergli la bottega. Però, poi, quando succede che ti sei difeso, Peppe il salumaio, che non c'entra una mazza e al limite solidarizza anche con la tua causa, si incazza e con lui tutti i Peppe il salumaio che si riconoscono in lui. Perchè, gira gira, di Peppe il salumaio con la bottega distrutta per tua difesa, ce ne sono abbastanza, ma le botteghe di quelli contro cui si fa antagonismo, alla fine non le tocca nessuno (quasi) mai.
Quindi la prossima volta, tutti i Peppe il salumaio, per difesa loro, sperano che la polizia vi prenda alla stazione e vi impedisca di difendervi a loro spese. Ma voi il diritto alla difesa a Peppe non glielo riconoscete. Conta solo il vostro. E gli dite che è un fascista o  un borghese di merxa che non capisce. Invece, forse, capisce benissimo.

Online FatDanny

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Re:Statue e Public History
« Risposta #696 il: 22 Lug 2020, 11:03 »
Caschi e protezioni di gommapiuma si, l'ho specificato a più riprese a cosa servissero.
Le mazze no. La sera prima del corteo ci fu una discussione accesa perché qualcuno voleva portarle al corteo invece non gli venne permesso manco di farle entrare al Carlini.
Se vedi infatti non ci sono scontri con le mazze tra le molteplici immagini di genova, ci sono oggetti lanciati, c'è un estintore, cioè chi poi partecipò agli scontri si trovò a dover rimediare il possibile sul posto.

La scelta della città... e che abbiamo scelto noi dove fare il G8? :lol:
Certo che LORO cercarono lo scontro esattamente nei termini in cui avvenuto, ho scritto quel lunghissimo commento proprio per provare a spiegarlo.

Peppe è un borghese fascista? ma quando mai, pure io mi sarei incazzato a morte davanti allo scheletro della mia macchina distrutta. Il punto è che in quel momento qual'era l'alternativa se sei tanto gentile da spiegarmela? Che avremmo dovuto fare?
Perché ci fu chi si mise con le mani alzate a terra - vedi la rete lilliput nel punto 16 - e venne massacrato peggio di noi.
Abbiate allora il coraggio di dire "dovevate lasciare che vi ammazzassero e muti, prima o poi sarebbe finita". Ma non so se oltre al coraggio di dirlo avreste avuto poi anche il coraggio di farlo, se di coraggio si può parlare.

Offline Gio

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Re:Statue e Public History
« Risposta #697 il: 22 Lug 2020, 11:30 »

Abbiate allora il coraggio di dire "dovevate lasciare che vi ammazzassero e muti, prima o poi sarebbe finita". Ma non so se oltre al coraggio di dirlo avreste avuto poi anche il coraggio di farlo, se di coraggio si può parlare.

Io non lo dico di certo.
Io non ci sarei (e non ci sono) andato, ma ognuno fa le scelte e le lotte che crede, nel modo che crede, ci mancherebbe. 
Io dico che a Genova c'è stato uno scontro voluto da entrambe le parti. Invocato da una ed accettato dall'altra, se ti piace di più.
Io non ci credo che uno come te sia andato a Genova non sapendo come sarebbe andata a finire.
Se questo modo di fare antagonismo sia utile, e a chi, poi, ognuno lo giudica per sè.

Offline Dissi

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Re:Statue e Public History
« Risposta #698 il: 22 Lug 2020, 11:47 »
Caschi e protezioni di gommapiuma si, l'ho specificato a più riprese a cosa servissero.
Le mazze no. La sera prima del corteo ci fu una discussione accesa perché qualcuno voleva portarle al corteo invece non gli venne permesso manco di farle entrare al Carlini.

Le mazze c'erano, scaricate da un camion partito e tornato proprio nello stadio carlini (fonte: i miei occhi)

Detto questo, come alcuni qui dentro sanno io ero a Genova in una posizione privilegiata e terza e continuo a essere convinto che l'omicidio di Carlo Giuliani non fu né premeditato né voluto, ma solo figlio della mostruosa incapacità, confusione e impreparazione che c'era tra le forze dell'ordine.

La Diaz, quella si, fu la vera zozzeria.
Re:Statue e Public History
« Risposta #699 il: 22 Lug 2020, 11:59 »
e continuo a essere convinto che l'omicidio di Carlo Giuliani non fu né premeditato né voluto, ma solo figlio della mostruosa incapacità, confusione e impreparazione che c'era tra le forze dell'ordine.

si stocazzo.
che altro devono fa i carabinieri nella loro storia per dimostrare quanto siano deviati e collusi e manovrati?

oggi hanno sequestrato una caserma per lo schifo che hanno fatto
 

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