Statue e Public History

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Offline FatDanny

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Re:Statue e Public History
« Risposta #740 il: 17 Ago 2020, 13:40 »
Al di là di quel che potrebbe piacere a me quali sono le differenze di fondo su come creare benessere?
Quali differenze rispetto al ruolo dello Stato (non solo in economia)? Quali differenze rispetto agli investimenti strutturali? Quali differenze rispetto al fenomeno dei flussi migratori?

Prendi l'Italia: stamo a discute del ponte sullo stretto (sigh), che i migranti economici non possono pretendere di arrivare (sigh), che per creare benessere tocca creare occupazione rendendo il lavoro più flessibile/misure di workfare(sigh), che l'intervento dello stato serve non per riequilibrare l'economia, ma per renderla più efficiente (Sigh).
QUESTA è l'architrave a cui mi riferisco. Poi cambiano i toni e quindi anche la sostanza, ma la barra è la stessa identica.

Al netto dei Trump, dei Salvini, dei bolsonaro il problema vero è che non c'è differenza strutturale con le destre. Le differenze ci sono ma sono di contorno, di tenore, ma l'architrave logica e politica è la stessa.
Proprio per questo alla fine vince l'originale rispetto alla copia, che non riesce a produrre un'identita propria ma solo una di riflesso come spauracchio.

Offline syrinx

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Re:Statue e Public History
« Risposta #741 il: 17 Ago 2020, 15:20 »
Di nuovo, è una questione di quanta differenza uno vuole che ci sia fra i due.

Anche con AOC o Sanders alla guida i democratici non diventerebbero certo un partito  profondamente diverso da quello che sono ora. Parliamo di un partito innestato in un panorama politico, economico e sociale molto ben definito.

I democratici sono un po’ meno xenofobi, un po’ più attenti all’ambiente ed un po’ più socialisti (salute pubblica) dei repubblicani. Non tanto ma un po’.

Poi c’è la questione della rule of law, e la la differenza è sostanziale perché il partito repubblicano con Trump la sta distruggendo a mazzate.

Offline FatDanny

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Re:Statue e Public History
« Risposta #742 il: 17 Ago 2020, 16:44 »
Di nuovo, è una questione di quanta differenza uno vuole che ci sia fra i due.

Anche con AOC o Sanders alla guida i democratici non diventerebbero certo un partito  profondamente diverso da quello che sono ora. Parliamo di un partito innestato in un panorama politico, economico e sociale molto ben definito.

I democratici sono un po’ meno xenofobi, un po’ più attenti all’ambiente ed un po’ più socialisti (salute pubblica) dei repubblicani. Non tanto ma un po’.

Poi c’è la questione della rule of law, e la la differenza è sostanziale perché il partito repubblicano con Trump la sta distruggendo a mazzate.

No, io non sto parlando di quantità, ma di qualità.
L'esempio di Sanders e AOC è calzante: mica dicono quello che piace a me, ma sicuramente è riscontrabile nelle loro parole una differenza qualitativa, assi di riferimento diverse dalla destra.
Il punto è che in realtà sarebbe più sensato che repubblicani e democratici (o PD e forza Italia) facessero un partito unico di quanto non i liberal con la sinistra. Questo intendo con differenze quantitative (come tra liberal e conservatori moderati) e qualitative (aoc rispetto a biden).

Non significa che Trump e biden sono uguali.
Ma che l'enorme problema dell'elettorato di sinistra è che in realtà c'è un solo campo che occupa l'intero quadro politico attraverso due varianti simili, che proprio tramite questa differenziazione minima riescono a occupare tutto il campo.
Se facessero un bel partito unico probabilmente emergerebbe un opzione alternativa ed è forse l'unica ragione per cui restano distinti al netto "dei Trump" :=))

Rispetto al quadro politico, sociale, culturale degli USA boh, per quello che ho visto io è molto meno stereotipato di come noi lo rappresentiamo.
E vedrei molto più probabile un'opzione socialista che diventa egemonica li di quanto non possa esserlo qui. Il punto non è tanto culturale ma che al momento l'enorme massa di popolazione Usa che potenzialmente potrebbe sposarla o non ha rappresentanza politica o la trova si nei dem, ma non su un piano strutturale (ossia fa riferimento a singoli candidati locali in termini di politica di prossimità)

Offline syrinx

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Re:Statue e Public History
« Risposta #743 il: 17 Ago 2020, 17:41 »
Non credo che siamo sostanzialmente in disaccordo FD. Questa è una di quelle conversazioni che uno dovrebbe fare dal vivo. Per dire, io credo che la tua qualità sia la mia quantità, questione di termini.

Per il resto, tu hai sicuramente una visione più ottimista della mia. Mio malgrado in America ci ho passato parecchio tempo ed una ad una opzione socialista egemonica do lo zero percento di probabilità di emergere. Nemmeno 1%, zero. Poi magari me sbajo (cit.).

Offline FatDanny

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Re:Statue e Public History
« Risposta #744 il: 17 Ago 2020, 19:46 »
Io mi sono fatto l'idea che molto dipende con chi hai a che fare.
Ci sono polarizzazioni negli USA incomprensibili nei parametri europei. Polarizzazioni sociali, urbane, geografiche, comunitarie, intrecci tra queste.
Tu a quali fai riferimento?
Inoltre chiariamoci cosa intendo io per egemonico: non intendo che include il cittadino bianco medio dell'Arkansas che ha il negozio di vestiti in Main Street.
Io non parlo di egemonia numerico-elettorale ma egemonia sociale, rispetto alla quale il suddetto è residuale nel concreto sviluppo storico.

Se un'opzione politica riuscisse a fare egemonia tra la working class ispanica, nera e anche solo una minoranza di quella bianca quella avoglia se è egemone, anche dovesse interessare una minoranza numerica di persone. Egemone perché determinante in alcuni gangli fondamentali della riproduzione sociale complessiva.
Cioè senza de quelli la società (e l'economia) americana è fottuta, imploderebbe nelle sue contraddizioni.
chi ha leve di questo tipo ha un contropotere importante e quello conta per ottenere risultati in politica. La borghesia è una parte infinitesimale dei cittadini eppure guarda quanto determina politicamente e socialmente!
ovviamente questo comporterebbe uno scontro sociale (e quindi politico) durissimo, mi pare scontato.

Ma questo significa per me fare egemonia, l'obiettivo dell'azione politica, quello a cui dovrebbe puntare AOC, non convincere la maggioranza dei cittadini.
Se la intendiamo in questo secondo modo invece sono d'accordo con te, non ci sarà mai spazio per il socialismo.
Ma non solo negli USA, da nessuna parte proprio.

La storia la fanno sempre le minoranze organizzate, massive ma pur sempre minoranze, mai le maggioranze.
Le maggioranze prendono atto che quelle minoranze organizzate hanno un potere (anche di ricatto) con cui tocca venire per forza a patti.
Oggi vale per i capitalisti (vedi salvataggi post-crisi), il punto è fare in modo che la stessa logica valga domani per altri segmenti sociali.

Offline Tarallo

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Re:Statue e Public History
« Risposta #745 il: 21 Ago 2020, 07:28 »
On Tuesday night, Alexandria Ocasio-Cortez, perhaps the most famous first-term congresswoman in American history and a leader of the progressive movement, spoke for just over 90 seconds to a national audience. Former president Bill Clinton was allotted almost the same amount of time. Mike Bloomberg, the former Republican mayor of New York City and a failed Democratic presidential candidate will speak more than Ocasio-Cortez this week.

Speaking slots are not the stuff that drive national campaigns. But the priorities of Democratic elites are clear: they wish the Democratic party will not transform into the party of Ocasio-Cortez, where unapologetic calls for universal healthcare, a real plan to combat climate change, and a federal jobs guarantee are all assumed, without question, to belong to a party platform. Consigning Ocasio-Cortez, the biggest young star the Democrats have, to a mere minute of airtime is further evidence that those who control the Democratic party hope to marginalize the leftists who seek radical and necessary change.


Commento oggi sul Guardian in riferimento al minuto dato a AOC.
Certo, io sono d'accordo. Ma non credo che la soluzione sia la creazione di un terzo fronte. L'america è troppo fossilizzata su questo binario e non lo accetterebbe. AOC deve cambiare il partito democratico e farò diventare il partito del popolo, contro il partito dei privilegi.

Offline FatDanny

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Re:Statue e Public History
« Risposta #746 il: 21 Ago 2020, 07:34 »
Infatti dipende dall'obiettivo tara, come ho scritto nell'intervento precedente.
Se AOC prova a prendersi il partito democratico finirà stritolata. Perché il partito democratico È un pezzo di potere, non è che si lascia scalare così.
E anche fosse non conquisterebbe mai la maggioranza degli statunitensi, a quadro politico inalterato.

Mi sembra una visione neutra dei processi "democratici", come fossero mere procedure e non implicassero loro stessi dei rapporti di forza

Offline Tarallo

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Re:Statue e Public History
« Risposta #747 il: 21 Ago 2020, 07:37 »
Se invece forma un suo fronte finirà irrilevante. A mio avviso.

Offline FatDanny

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Re:Statue e Public History
« Risposta #748 il: 21 Ago 2020, 07:41 »
Irrilevante in che termini?
Per le elezioni americane?

Il punto tara è quanto riesce a divenire riferimento per le comunità citate sopra e quanto la sua organizzazione riuscirà a mobilitarle.
Se ha capacità di mobilitazione reale di comunità come la ispanica, la nera e un pezzo di working class bianca sarà molto più influente che da candidata democratica.
Da candidata democratica avrà le mani legate perché dovrà tenere un equilibrio tra le sue anime, inevitabilmente, finendo per essere contraddittoria e perdendo consensi.
Se invece ha quello che ho detto prima, può mettere gli USA in ginocchio pure stando proprio fuori dal congresso.
Il congresso va usato strumentalmente come arma di visibilità, niente di più.
Il centro dell'azione politica è altrove. Il modo per prendere potere è altrove.
Se puoi minacciare di bloccare gli USA sei una delle persone più potenti in USA, eletta o no.

È per questo che la sinistra si fotte con le sue mani, ha un rapporto sbagliato con le istituzioni. Le vede come spazio neutro possibile da cambiare dall'interno. Le istituzioni non sono formalmente immerse in quel potere, sono anche sostanzialmente parte di quel potere. Non possono essere cambiate da dentro.
Ci si può stare dentro per diventare famosi, perché danno credibilità, ma poi il potere si prende da fuori. Perché è un potere che ti viene consegnato dal pezzo di società che mobiliti, non dalla categoria generica dei cittadini.

Offline Splash

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Re:Statue e Public History
« Risposta #749 il: 21 Ago 2020, 14:40 »

Online vaz

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Re:Statue e Public History
« Risposta #750 il: 24 Ago 2020, 16:49 »

Offline FatDanny

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Re:Statue e Public History
« Risposta #751 il: 24 Ago 2020, 16:55 »
https://www.cnn.com/2020/08/24/us/kenosha-police-shooting-jacob-blake/index.html


Un altro?

Ho pubblicato il video nell'altro topic. Assurdo.
Totalmente assurdo. Le regole di ingaggio della polizia in USA sono totalmente folli, a causa della libertà di detenere armi.

Online vaz

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Re:Statue e Public History
« Risposta #752 il: 24 Ago 2020, 16:56 »
Scusa Fat, non avevo visto

Offline Tarallo

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Re:Statue e Public History
« Risposta #753 il: 24 Ago 2020, 18:40 »
Mamma mia.

Offline Splash

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Re:Statue e Public History
« Risposta #754 il: 24 Ago 2020, 18:48 »
L`uomo e` ancora vivo, anche se in condizioni critiche. Il resto e` incommentabile.
Re:Statue e Public History
« Risposta #755 il: 24 Ago 2020, 20:03 »
Ho pubblicato il video nell'altro topic. Assurdo.
Totalmente assurdo. Le regole di ingaggio della polizia in USA sono totalmente folli, a causa della libertà di detenere armi.

È una questione costituzionale, storica e sociologica. L’ “americano” fa da sè.  Difende i suoi beni, le sue proprietà (negri compresi) e la famiglia. Parte tutto da lì e il secondo emendamento non sarà mai rimosso.

Questo ennesimo episodio di violenza selettiva  è agghiacciante,  come tanti altri. Incommentabile.

Offline FatDanny

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Re:Statue e Public History
« Risposta #756 il: 24 Ago 2020, 20:49 »
Concordo con te, ma è un retaggio culturale obsoleto, legato alla conquista del West, che implicava necessariamente il provvedere da sé alla difesa in territori inesplorati dagli europei o in cui comunque si impiantavano comunità sul momento e quindi ovviamente prive di una sicurezza garantita dagli Stati.
Oggi è una roba che determina solo un elevato numero di morti da arma da fuoco, volontari o meno.

Ad ogni modo, oltre all'evidente portato razzista, io volevo sottolineare le regole di ingaggio. Se quel video riguardasse qualsiasi paese europeo quei poliziotti non avrebbero scampo.
Negli Stati Uniti viene considerata minaccia (quindi passibile di reazione violenta) anche il semplice uscire dal veicolo.
È una roba totalmente folle.
Re:Statue e Public History
« Risposta #757 il: 25 Ago 2020, 01:51 »
Concordo con te, ma è un retaggio culturale obsoleto, legato alla conquista del West, che implicava necessariamente il provvedere da sé alla difesa in territori inesplorati dagli europei o in cui comunque si impiantavano comunità sul momento e quindi ovviamente prive di una sicurezza garantita dagli Stati.
Oggi è una roba che determina solo un elevato numero di morti da arma da fuoco, volontari o meno.

Ad ogni modo, oltre all'evidente portato razzista, io volevo sottolineare le regole di ingaggio. Se quel video riguardasse qualsiasi paese europeo quei poliziotti non avrebbero scampo.
Negli Stati Uniti viene considerata minaccia (quindi passibile di reazione violenta) anche il semplice uscire dal veicolo.
È una roba totalmente folle.

Ma certo che lo é. Ma “loro” sono così. Così giovani, così arretrati. Non molto anni la, la loro “Corte Costituzionale” ha sancito una lettura autentica del secondo emendamento, allineandosi al sentimento nazionale: ogni singolo cittadino USA ha diritto a possedere un’arma. Fine del discorso. Quindi, l’unica strada percorribile sarebbe quella di emendare la costituzione, riscrivendo o espungendo il II emendamento. Più facile che un cammello passi per l’evangelica cruna, anche perché credo proprio che la stragrande maggioranza del popolo USA non lo accetterebbe mai. Manco se gli ammazzano i figli a scuola. Ma questa è storia vecchia, discussa, documentata.

Offline Baldrick

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Re:Statue e Public History
« Risposta #758 il: 25 Ago 2020, 08:30 »
Non molto anni la, la loro “Corte Costituzionale” ha sancito una lettura autentica del secondo emendamento, allineandosi al sentimento nazionale: ogni singolo cittadino USA ha diritto a possedere un’arma. Fine del discorso.
Dopo il massacro di Waco, se non sbaglio
Re:Statue e Public History
« Risposta #759 il: 25 Ago 2020, 08:41 »
Dopo il massacro di Waco, se non sbaglio

Non so di Waco ma credo che un momento chiave sia stato il caso District of Columbia vs Heller: https://en.wikipedia.org/wiki/District_of_Columbia_v._Heller
Lo ricordo bene perche' si discusse l'anno dell'elezione di Obama (2008) e vivevo li'

comunque il diritto all'autodifesa e' una cosa talmente scolpita nella testa degli americani (nati e cresciuti, di qualunque credo religioso o politico) che secondo me per un europeo (nato e cresciuto) e' impossibile capire come si arrivi a quei livelli.
 

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