La nostra proposta, pertanto, è così articolata
1 - Obiettivo di ogni trattamento medico deve essere sempre la sua personalizzazione, perché deve essere adattato alle caratteristiche personali, nutrizionali, familiari, ambientali e sociali di ogni singola persona. La ricerca medica va in questa direzione: si punta sulla personalizzazione della terapia, si cercano i farmaci più efficaci ad esempio anche in base al genoma dell'individuo.
2 - I genitori sono i primi responsabili della salute dei loro figli. Nell'ambito dei temi sociali oramai correnti e universalmente accettati della democratizzazione della Medicina, della libertà di scelta terapeutica, della collaborazione del paziente con il medico all'atto terapeutico e dell'obbligatorietà della consapevolezza, cioè del “consenso informato” da parte del paziente, i genitori dovrebbero essere esaustivamente informati sulla reale necessità e sul rischio/beneficio di ciascun vaccino pediatrico. Di tale azione e responsabilità dovrebbero essere investiti anche i Pediatri di Libera Scelta e le Istituzioni Sanitarie locali.
3 - Nel rispetto della Costituzione Italiana, per garantire la vera tutela della salute è necessario che chi opera nel campo sanitario pubblico non si trovi in alcuna condizione di conflitto di interessi.
4 - Per l'adeguamento dell'Italia alle norme vaccinali attualmente in uso in tutti gli Stati Europei socialmente e culturalmente simili al nostro (come Regno Unito, Germania, Austria, Spagna, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Portogallo), riteniamo doveroso che venga superato l'obbligo vaccinale. Le mutate condizioni socio-sanitarie e le maggiori consapevolezza, responsabilità e maturità delle attuali e future nuove generazioni di genitori permettono sicuramente di impostare una Medicina Preventiva più moderna e farmacologicamente più razionale, cioè personalizzata in base alle caratteristiche biopatografiche e ambientali dei vaccinandi. Un tale approccio, inoltre, ridurrebbe sicuramente il rischio degli effetti indesiderati dei vaccini.
5 - Prima della vaccinazione, il Pediatra di Libera Scelta dovrebbe raccogliere una dettagliata anamnesi dei genitori, dei parenti prossimi e del bambino stesso, considerando tutti i fattori che influenzano la salute di quest'ultimo nella sua globalità, perché su di lui si ripercuotono anche le condizioni socio-ambientali del territorio in cui vive e quelle lavorative, economiche, nutrizionali, tossicologiche e psico-comportamentali dei componenti della sua famiglia.
6 - Prima della vaccinazione, il Pediatra di Libera Scelta dovrebbe escludere prudenzialmente eventuali controindicazioni alle vaccinazioni e a tale scopo, nel caso lo ritenesse opportuno, dovrebbe eventualmente sottoporre il bambino ad accertamenti laboratoristico-strumentali volti a valutare le sue condizioni immunitarie e nutrizionali, ricercando in particolare la presenza dei marker di flogosi.
7 - Nel momento della vaccinazione, il bambino deve essere sempre in perfetta salute, sia fisica che psichica.
8 - Il Medico Vaccinatore dovrebbe eseguire la vaccinazione solo dopo aver escluso eventuali malattie acute recenti o in atto, dopo aver escluso la presenza di eventuali controindicazioni e dopo aver visitato attentamente il vaccinando: è ovvio che un bambino ha diritto alla massima attenzione.
9 - Nel rispetto della Legge attuale, deve essere garantita la possibilità di eseguire solo le 4 vaccinazioni obbligatorie.
10 - Per ridurre il rischio di reazioni avverse dei vaccini, le vaccinazioni obbligatorie dovrebbero essere iniziate almeno nel secondo semestre di vita, ma dato che ci possono essere delle condizioni specifiche che consiglino un uso anticipato o posticipato di qualche vaccinazione, è necessario che tutti i vaccini (non solo i 4 obbligatori per il nostro Paese, ma anche gli altri, specificatamente quello per la rosolia) vengano commercializzati anche singolarmente per permettere la massima personalizzazione terapeutica.
11 - Allo scopo di essere stimolati a crescere sempre più in consapevolezza e responsabilità verso la pratica vaccinale attuata nei loro figli, i genitori dovrebbero ricevere dal Medico Vaccinatore le schede tecniche dei vaccini in modo da conoscere le proprietà, le controindicazioni, le componenti tossicologiche e le reazioni avverse di ogni farmaco che loro figlio riceverà e poter eventualmente segnalare prontamente eventuali reazioni avverse. Medici e personale addetto alla somministrazione dei vaccini dovrebbero essere opportunamente formati per rendere facilmente fruibili da parte di tutti i genitori tali informazioni.
12 - Nello stesso momento, i genitori hanno il dovere e il diritto di essere informati sull'esistenza della Legge 210 del 1992 inerente le modalità per ottenere l'indennizzo per i danni vaccinali; una legge che deve essere reperibile, esposta e ben consultabile presso la sede dei Servizi di Igiene e di Immunoprofilassi.
13 - Alla luce del fatto che i vaccini, come tutti i farmaci, possono causare dei danni nel vaccinato, sia a rapida che a lenta e tardiva comparsa, per il bene del proprio figlio e per un dovere morale nei confronti degli altri bambini che in futuro verranno vaccinati, i genitori devono essere anche adeguatamente istruiti a segnalare una qualsiasi alterazione o anomalia o cambiamento fisico e/o psichico nel bambino da poco vaccinato avvisando tempestivamente il proprio Pediatra di Libera Scelta e chiedendo, oltre all'ovvia visita medica del piccolo paziente, anche un adeguato trattamento curativo dei disturbi in atto e un trattamento preventivo verso eventuali ulteriori aggravamenti che potrebbero comparire a breve e/o lungo termine.
14 - Nel caso abbia il semplice sospetto di una reazione avversa vaccinale, il Pediatra di Libera Scelta ha sempre il dovere di compilare la scheda di Segnalazione di Sospetta Reazione Avversa (D.M. 23.12.2003). A nostro avviso, va ripristinato l'obbligo di segnalazione della sospetta reazione avversa, accanto ad un meccanismo di incentivazione di questa pratica.
A nostro avviso, un tale approccio vaccinale garantirebbe una migliore difesa della salute pediatrica nei confronti delle malattie infettive ponendo più attenzione ai nostri figli, riducendo il rischio dei danni da vaccino e personalizzando ogni intervento preventivo adattando le più recenti conoscenze scientifiche alle reali necessità pediatriche individuali in considerazioni anche delle attuali modificate condizioni socio-ambientali del nostro Paese.
Questa lettera è stata firmata solo da alcuni di noi per motivi di semplicità, ma sono moltissimi i Medici e le Associazioni che condividono questi concetti che Le abbiamo esposto.
Inoltre, siamo altrettanto certi che sarebbero pronti a firmare decine di migliaia di genitori italiani che si basano su questi principi e che prima di noi si sono accorti che le vaccinazioni pediatriche praticate nel modo finora utilizzato hanno causato dei danni lievi o gravi ai loro figli.
Se il tema delle vaccinazioni è fortemente dibattuto a livello internazionale in questi ultimi anni, è perché l'argomento è ancora scientificamente aperto e allora se vogliamo servire la Verità abbiamo solo una possibilità: unirci tutti attorno ad un tavolo scientifico e discutere l'argomento con cuore aperto e libero da conflitti di interesse. Questo è il Bene della Medicina, il resto è coercizione cieca e scontro frontale che prima o poi si rivelerà contro tutti noi.
Inoltre, noi non chiediamo di andare contro le linee guida internazionali sulle vaccinazioni pediatriche, ma desideriamo aiutare l'Italia ad avanzare nel cammino della Comunità Europea verso la liberalizzazione delle vaccinazioni lasciando ai genitori, dopo averli concretamente e correttamente informati sui pro e contro dei farmaci vaccinali, la decisione finale di accettare o meno questo trattamento.
In fin dei conti, i genitori di oggi esigono giustamente di svolgere i loro diritti di primi seppur non unici responsabili della vita e della salute dei loro figli, ma è palese che in questo cammino hanno bisogno di essere guidati e consigliati dagli Specialisti del settore, in particolare da coloro che sono investiti di cariche istituzionali.
Auspicando che Lei e il Suo autorevole Istituto abbiate compreso la motivazione profonda che ci ha spinti a scrivere questo documento, cogliamo l'occasione per porgere cordiali saluti
Roberto Gava, farmacologo, tossicologo e cardiologo, vice-Presidente AsSIS (Padova)
Eugenio Serravalle, pediatra, puericultore e patologo neonatale, Presidente AsSIS (Pisa)
Maurizio Proietti, ricercatore dell'ISDE e Presidente Commissione Scientifica AsSIS (L’Aquila)
Antonio Abbate, medico di medicina generale (Roma)
Carlo Alessandria, gastroenterologo (Torino)
Paolo Domenico Algostino, pediatra (Torino)
Giovanni Alvino, ginecologo, urologo (Salerno)
Rosario Amelio, dirigente medico (Catanzaro)
Maria Cristina Andreotti, medico di medicina generale (Modena)
Marialisa Angeli, pediatra (Aosta)
Caterina Arcanà, ginecologa (Messina)
Gaetano Arcovito, psichiatra e dirigente ASP 5 (Messina)
Andrea Aversa, medico di medicina generale (Napoli)
Rita Baraldi, radiologa (Ferrara)
Maurizio Bardi, medico di medicina generale (Milano)
Domenico Battaglia, urologo e andrologo (Ferrara)
Biagia Antonina Bellia, pediatra (Catania)
Innocenza Berni, medico di medicina chimico-clinica (Viterbo)
Laura Bertelè, medico di terapia fisica e riabilitazione motoria e psicologa (Lecco)
Mario Berveglieri, specialista in pediatria (Ferrara)
Elena Beziza, anestestia (Milano)
Mariarosa Bonazzoli, medico di medicina generale (Novara)
Laura Borghi, medico di medicina chimica-clinica (Milano)
Luigi Brunino, medicina fisica e riabilitazione (Padova)
Paolo Campanella, medico di medicina generale (Varese)
Maurizio Cannarozzo, medicina del lavoro e psicoterapeuta (Trieste)
Guido Cantamessa, medico di medicina generale (Bergamo)
Remigio Cenzato, medico di medicina generale (Venezia)
Anna Cesa-Bianchi, pediatra e medico in scienza dell’alimentazione (Sondrio)
Goffredo Chiavelli, pediatra (Treviso)
Giancarlo Cimino, pediatra (Cagliari)
Salvatore Coco, medico di medicina generale (Catania)
Marco Colla, chirurgo d'urgenza (Biella)
Donatella Confalonieri, infettivologa (Mantova)
Ruggero Alberto Consarino, ginecologo (Modena)
Maurizio Conte, pediatra (Roma)
Mariella Cordella, medico di medicina generale (Bologna)
Marisa Cottini, ginecologa (Torino)
Marcello Dalloni, ginecologo (Pesaro)
Eugenio De Blasi, medico di medicina generale (Milano)
Tommaso De Chirico, pneumologo (Milano)
Beatrice Dedor, medico delle cure palliative oncologiche (Milano)
Monica Delucchi, medico di medicina interna (Genova)
Emilio De Tata, medico sportivo (Reggio Emilia)
Vincenza Di Meglio, medico di medicina interna (Bologna)
Sebastiano Di Salvo, medico di medicina interna (Catanzaro)
Gustavo Dominici, medico di medicina generale (Roma)
Sabine Eck, medico di medicina generale (Modena)
Giuseppe Fagone, medico di medicina generale (Milano)
Paola Fava, medico sportivo (Bologna)
Luisa Ferla, neurologa (Torino)
Maria Luisa Ferrari, specialista in pediatria (Ferrara)
Guglielmo Ferraro, odontoiatra (Salerno)
Fedora Fornaini, anestesista (Livorno)
Andreina Fossati, medico di medicina generale (Napoli)
Giovanna Gallerani, pediatra e neuropsichiatra infantile (Bologna)
Egidio Galli, medico dello sport (Messina)
Paolo Garati, medico di medicina generale (Torino)
Lucia Gasparini, endocrinologa (Roma)
Giovanna Gigli, medico e psicologo clinico (Milano)
Giovanna Giorgetti, medico di medicina generale (Terni)
Paolo Giraudo, medico di medicina generale (Torino)
Barbara Grandi, ginecologa (Siena)
Maria Rita Gualea, medico dello sport (Pavia)
Emilio Iodice, medico di igiene e medicina preventiva, pneumologo e neurologo (Novara)
Giuseppe Leardini, medico di medicina generale (Rimini)
Carmine Lo Schiavo, medico di medicina generale (Chieti)
Alfredo Lubrano, medico di medicina generale (Napoli)
Claudio Mangini, medico di medicina generale (Genova)
Alberto Magnetti, medico di medicina generale (Torino)
Francesco Marino, ematologo (Roma)
Chiara Matteoli, medico di medicina generale (Pisa)
Loredana Mattioli, medico di medicina generale (Reggio Emilia)
Pindaro Mattòli, medico di medicina generale (Perugia) Dario Mazza, odontoiatra (Roma)
Dario Mazza, odontoiatra (Roma)
Alberto Mazzocchi, chirurgo maxillo-facciale (Bergamo)
Carlo Melodia, medico e biologo (Napoli)
Giacomo Merialdo, igiene e medicina preventiva (Genova)
Simona Mezzera, medico di medicina generale (Firenze)
Dario Miedico, medico legale (Genova)
Monica Monaco, statistica (Bologna)
Livia Mondina, ginecologica (Milano)
Marco Montaldo, pediatra (Cuneo) Giampiero Moruzzi, medico di medicina generale (Bologna)
Annalisa Motelli, medico del lavoro (Milano)
Gennaro Muscari Tomaioli, medico di medicina generale (Venezia)
Paola Nannei, pediatra e radiologa (Milano)
Roberto Olivi Mocenigo, odontoiatra infantile (Modena)
Paola Pamich, medico di medicina generale (Genova)
Maria Paregger, medico di medicina generale (Bolzano)
Veronica Petraglia, medico di medicina generale (Bologna)
Mauro Piccini, medico di medicina generale (Novara)
Chiara Piccinini, medico audiopsicofonologo e biologo (Modena)
Rosella Pierdomenico, pediatra (Ascoli Piceno)
Massimo Pietrangeli, pediatra (Pescara)
Miriam Pisani, medico di igiene e medicina preventiva (Torino)
Emma Pistelli, odontostomatologa (Pistoia)
Raffaella Pomposelli, medico di medicina generale (Milano)
Giuliano Poser, medico sportivo (Pordenone)
Massimo Presacco, medico di medicina generale (Padova)
Luciano Proietti, pediatra e chirurgo pediatra (Torino)
Pietro Rabolli, pneumologo (Savona)
Orazio Raffa, medico genetista e di igiene e medicina preventiva (Messina)
Paolo Roberti di Sarsina, psichiatra (Bologna)
Adele Alma Rogriguez, Presidente LUIMO (Napoli)
Andrea Roncato, fisiatra (Padova)
Antonia Mariapia Ronchi, medico di medicina generale (Milano)
Anna Paola Rosaspina, medico di medicina generale (Bologna)
Cristiana Salvadori, medico di medicina generale (Pisa)
Guido Sartori, medico ayurveda (Bologna)
Nicoletta Scoz, endocrinologa e medico delle malattie del ricambio (Bologna)
Sergio Segantini, medico di medicina generale (Firenze)
Chiara Simoncini, medico di medicina generale (Pisa)
Carlo Tonarelli, pediatra e neonatologo (Genova)
Diego Tomassone, medico nutrizionista (Torino)
Danilo Toneguzzi, psichiatra e psicoterapeuta (Pordenone)
Elena Tonini, psicoterapeuta (Brescia)
Ermatea Trabucco, medico di medicina generale (Salerno)
Anna Truci, medico di medicina generale (Firenze)
Pierluigi Tubia, medico di medicina generale (Venezia)
Giancarlo Usai, infettivologo (Perugia)
Mariateresa Ventrella, pediatra e neuropsichiatra infantile (Bologna)
Franco Verzella, oculista (Bologna)
Giulio Viganò, pediatra (Milano)
Andrea Vincenzi, medico di medicina generale (Modena)
Mariarosa Vitali, neuropsichiatra infantile (Genova)
Grazia Vitelli, medico di medicina generale (Bologna)
Carla Zagonara, medico di medicina generale e psicologa (Bologna)
Marta Zoratti, medico sportivo (Bologna)
Bruno Zucca, medico di medicina generale (Brescia)