infatti è roba demagogica e populista, al pari del leghismo-salvinista.
Sono risposte inadeguate alla complessità del reale.
Io questa cosa la dico da sempre e sono contento che oggi chi vedeva in questi qui i prodromi di un "qualche cosa" (non si sa bene cosa) li vede per quel che sono.
No, non sono nazisti.
ps
esattamente FAT, è improponibile il rapporto fra l'entrata in scena del movimento operaio e delle classi subalterne e i pentastellati. Dici che la critica ricalca schemi inidonei?
Mah?
Cosa c'è da comprendere se non limitarci a constatare che in tempi di crisi, che alimentano la protesta fine a se stessa e senza un obiettivo politico, che esaltano le spinte "anti qualsiasi cosa" movimenti come lega o m5s trovino consensi?
Non mi sembra ci sia da ragionarci troppo su.
Magari, in altri tempi, in altri contesti, quella protesta dal basso veniva indirizzata e canalizzata in modo strutturale.
L'elemento nuovo è che oggi uno come casaleggio (o come grillo o salvini) riesce a porsi come punto di riferimento.
E' lo spirito del nostro tempo: l'abbassamento di livello.
No guarda, la mia lettura ne esclude una ex ante. I grillini sono diventati quello che sono oggi anche perché la sinistra non ha capito come entrare in dialettica con quello che stava nascendo.
E' la sinistra che avrebbe dovuto agitare il tema dell'antipolitica, che è storicamente un suo tema (nonostante oggi questa banale affermazione desti scandalo tra gli elettori di sinistra che forse si scordano le origini perché drogati da 40 anni di PCI).
E' la sinistra che avrebbe dovuto agitare i temi della democrazia diretta, della crisi della rappresentanza, della casta, della fine delle categorie di destra e sinistra.
La sinistra ha regalato a Grillo lo spazio che non è stata in grado di occupare, uno spazio che infatti altrove è stato occupato da forze come Podemos.
La critica non solo ricalca schemi inidonei, molto ma molto peggio. Certifica l'inadeguatezza odierna delle proprie categorie storiche.
E, paradossalmente, sono le stesse parole di KS a confermarlo. Non è lungo l'asse "classico" privato/pubblico, liberista/statalista che si possono collocare i 5stelle. Infatti io non ho mai parlato di liberisti.
Non sono liberisti, ma come ha detto Grillo stesso tempo fa, sono l'anomalia controllata, la valvola di sfogo che evita la rivolta, quella che riesce a coniugare critica al presente attraverso il fantasma di un nemico (la casta) e totale conferma dei suoi meccanismi di fondo.
Tuttavia se non si comprendono i principi egemonici attorno a cui Grillo cresce o, peggio ancora, si guardano con disprezzo, si sta di fatto elogiando la propria impotenza (o manifestando una certa rosicata di fondo per quel che poteva essere e non è stato che in effetti condivido appieno).
Come se nel 1800 a sinistra si fosse detto della classe operaia che era zozza, ignorante e becera (come effettivamente era). E allora si voleva portare sti ignoranti zozzi beceri al governo.
Non per finta come fa Grillo, ma sul serio.
Nell'analizzare i pentastellati ci vuole più Laclau e meno raffigurazioni novecentesche.