però io predico un minimo (un minimo eh) di fiducia nella capacità di ognuno alla consapevolezza, questo è quello che mi ha trasmesso l'esempio visto a Monteverde. Lì parlavamo di centinaia di eccezioni eppure consapevoli.
Toccherebbe anche considerare gli effetti che GIA' queste misure hanno avuto su di noi, sulla nostra psiche, sul nostro giudizio dei comportamenti. Siamo diventati ipersensibili a quello che fa pincopallino e rischiamo di vedere rischi anche in comportamenti che non ne hanno.
Per questo concordo che non possiamo fare eccezioni ma forse dovremmo proprio riconsiderare quel che rientra nel possibile ordinario, non eccezionale.
Ovviamente da questo resterà esclusa la birra al pub, il concerto, la cena a casa con gli amici, l'open-office con venti colleghi, etc.
Ma proprio per evitare di fare settemila eccezioni, non più gestibili, occorre ridefinire quanto prima l'ordinario, predisponendo protezioni per tutti e test.