Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici

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Offline vaz

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #420 il: 15 Apr 2020, 22:43 »
(che film meraviglioso, insieme a Indagine tra i miei 5 film italiani all-time)

Online FatDanny

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #421 il: 15 Apr 2020, 22:47 »
solo quest'altro poi smetto  :p


Altro che obsoleto.
Il punto è ben al di là dello spaccato specifico.
Io non ho la mitologia della "classe operaia". Ma è proprio sull'atteggiamento davanti a cose quali il lavoro, il salario, la produttività, il "farsi il culo" che sta roba dovrebbe tornare a far ragionare.
Non perché dobbiamo tornare all'organizzazione politica del tempo. Ma perché dobbiamo tornare all'Etica, ai valori, di quel tempo, perché oggi, lasciatemelo dire, abbiamo proprio una concezione delle cose profondamente di merda. Più realisti del re.

Quando gli urla "dovete ricacare tutto, anche il dito" io mi commuovo ogni volta.
Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #422 il: 15 Apr 2020, 22:51 »
Ti lamenti che hanno posticipato la pensione .
Ti lamenti che hanno riaperto le pensioni .

Dimostrazione che la politica guarda al presente e non alle generazioni future .

Ma questo riguardava anche la mia generazione quando era giovane .

Sinceramente , non conosco la ricetta per ciascuno di noi .

Io oggi parlavo di questo :

Io parlo di spaventati (quello messo in bold) e chi parla di vittime .

Fra le vittime chi perde i suoi risparmi per vivere (beato lui come me 8 anni orsono ndr)  e chi vede il valore della sua casa diminuito (STICATSI, io ho comprato casa per viverci , non per speculare ndr).

Cosi semplifichiamo .

le vittime di questa crisi saranno i precari, i piccoli artigiani, i dipendenti delle piccole e medie realtà produttive e, soprattutto, i giovani (cit) .

Il coronavirus non e' l'esplosivo . E' il detonatore .

E non e' soprattutto il dinamitardo .

Quello va cercato da altre parti .

Fra quelli che hanno sfruttato per decenni quelli di cui sopra .

Quelli devono aver paura .

E quale soluzione oltre a piangerci sopra ?

Diamo i soldi agli imprenditori , come fatto fino ad adesso e senza virus ?
Diamo pochi soldi a tutti , senza discernimento , scommettiamo che anche l'evasore col conto in svizzera chiedera' il sussidio ?
Le rendite le tocchiamo ? dopo il collasso andiamo a recuperare evasioni e elusioni ?
Tutto come prima ?

Perche' a me sembra , GIUSTO O SBAGLIATO , che solo quelli come FD propongano qualcosa .

Gli altri , i liberals o come volete chiamarli , l'unica cosa che fanno e' urlare al lupo .

Ma con questo lupo che vuoi fare ? mica ho capito o forse ho capito fin troppo bene .

Ripartire subito , e tornare come prima .

Scommetto che a quel punto le categorie di cui sopra tornano nel dimenticatoio per ricicciare al momento opportuno .

A meno che mi sono perso qualcosa nell'ultimo decennio .

Giovani/Precari NON sfruttati , piccole imprese NON schiacciate dalle grandi grazie agli aiuti di stato .Imprenditori che NON si sono riqualificati nelle finanze grazie agli aiuti di cui sopra e sfruttando "COSE PUBBLICHE" .

Prima del coronavirus TUTTI buoni . Un mondo perfetto .

Cazzo mi sono perso ?

O la differenza e' la qty e la probabilita' che venga invischiato chiunque ?

Letto adesso mentre scrivevo : io sono rimasto senza lavoro insieme ad altre 800 persone perche' era piu' conveniente altrove . e non c'era il coronavirus . Appunto .

Diamo pochi soldi a tutti , senza discernimento , scommettiamo che anche l'evasore col conto in svizzera chiedera' il sussidio ? (cit.) 

E poi Tu fai il cenno ai notai .

Allora il problema qual'e' ? Essere fuori dai favori ?

Ma se nel 201X il ministro del lavoro diceva che contano di piu' gli amici del calcetto che i titoli , ero io a dover scendere in piazza ?

Nel 2020 ci ritroviamo questa italia perche' l'hanno fatta gli italiani , quelli giovani oggi e quelli vecchi di oggi . e quelli di ieri e quelli dell'altro ieri .

Pero se il problema siamo noi o siamo stati noi boomers , me ne faro' una ragione .

PS : trovo strana questa piccola polemica con una persona che potrebbe essere mio figlio e nessuno che abbia risposto a quel post . Nessuno .Neanche per dire che era un mucchio di str0nzate .

Offline sorazio

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #423 il: 15 Apr 2020, 23:54 »
quindi ovviamente quest'italia è anche colpa mia. Mi prendo le mie responsabilità per carità ma insomma, non credo che sia proprio così.
Coldilà non voglio fare assolutamente nessuna polemica ci mancherebbe, ma ti invito a fare questa cosa.
Vieni da sta parte e cerca di capire cosa significa vedersi, ogni minimo progetto, spezzato, strappato, voglio essere volgare, cacato, a causa di un livello di tasse pauroso. Nonostante questo però, cercare comunque di farcela e portarlo a compimento.
Ripeto a me potrebbe andare pure bene, considerando che io voglio fare quello, ma il ragazzo che cerca lavoro, dove lo trova in Italia? A che prezzo? non solo di guadagno ma anche di vita? e tornando a bomba sul filmato, secondo voi, migliorare la vita del lavoratore, con il debito che ha l'Italia, è fattibile chiedendo di lavorare di meno e guadagnare di più? mha

e concludo, la colpa non è di coldilana che magari ha fatto sempre il suo lavoro, seguendo scrupolosamente tutto quello che gli veniva detto di fare, ma il problema però come ho detto viene dal dopo guerra, la bella vita dei 60 e 70, il boom economico, falso, che ora paghiamo noi, ahimè, in questo modo....

Offline pan

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #424 il: 16 Apr 2020, 00:28 »
ma veramente siamo arrivati a questo? la colpa è sempre della generazione precedente, che magari si è fatta il culo, ha lottato o anche se non ha lottato e ha fatto una vita normalissima non è che avrebbe potuto sovvertire le umane vicende? e niente... sto giochino però applichiamolo fino a guerre puniche e piramide di cheope, per ogni guerra, per ogni carestia, per ogni epidemia, per ogni sopruso di classe, indietro, indietro, sempre colpa di quelli prima. tra circa vent'anni ovvio di chi sarà la colpa dei disastri o delle mancanze che verranno, trentenni di oggi preparatevi.

Offline sorazio

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10612
Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #425 il: 16 Apr 2020, 00:31 »
ma veramente siamo arrivati a questo? la colpa è sempre della generazione precedente, che magari si è fatta il culo, ha lottato o anche se non ha lottato e ha fatto una vita normalissima non è che avrebbe potuto sovvertire le umane vicende? e niente... sto giochino però applichiamolo fino a guerre puniche e piramide di cheope, per ogni guerra, per ogni carestia, per ogni epidemia, per ogni sopruso di classe, indietro, indietro, sempre colpa di quelli prima. tra circa vent'anni ovvio di chi sarà la colpa dei disastri o delle mancanze che verranno, trentenni di oggi preparatevi.

inevitabile che se le cose saranno così tra 20 anni la colpa sarà mia, che non ho agito per quello che dovevo, e sinceramente anche oggi un pò di colpa, minima me la prendo.
Ma forse sto capendo che ho creato un malinteso, io per boomers (che so che sono i figli dell'epoca del boom) intendo proprio l'epoca (EDIT o meglio quelli che hanno creato quel boom falso), forse mi sono spiegato male. Ma insomma dal dopo guerra, qualcuno questa situazione l'ha creata, oppure vogliamo dire che è così per grazia non ricevuta? Io non do colpa a tutta la popolazione, ma per lo meno vogliamo riconoscere che la classe di politica di quell'epoca ha avuto modo di fare il bello e cattivo tempo? (soprattutto tra i 60 e gli 80)

Offline carib

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #426 il: 16 Apr 2020, 00:32 »
un pezzo, un culo...
Comunque Petri era un grande.
Un abbraccio a tutti (non so se sia l'alcol a parlare per me).
:beer:

Offline pan

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #427 il: 16 Apr 2020, 00:33 »
guardate che è corpa der sistema, der governo, i poteri forti, gli industriali, che vale oggi per giustificare tutto, valeva pure per l'artri eh. non c'entrano un cazzo "le generazioni".

Offline sorazio

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #428 il: 16 Apr 2020, 00:39 »
guardate che è corpa der sistema, der governo, i poteri forti, gli industriali, che vale oggi per giustificare tutto, valeva pure per l'artri eh. non c'entrano un cazzo "le generazioni".

Infatti scusa pan, mi sono corretto...

Offline sorazio

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #429 il: 16 Apr 2020, 00:40 »
concordo sul fatto che la classe politica abbia fatto il tutto (il sistema) ma concordo parimenti che in molti in quegli anni ne hanno approfittato... o sbaglio? Nel senso che a livello lavorativo dove lavoravano in due ci si faceva entrare anche il terzo. Un sistema che abbinato poi ad un sistema pensionistico da far invidia al mondo, ha portato oggi a questa situazione. Ricostruzione sbagliata?

Offline pan

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #430 il: 16 Apr 2020, 00:52 »
non è una ricostruzione sbagliata, nel dettaglio Sorazio. ma ogni epoca ha avuto il suo, di dettaglio. mia madre e mio padre che avrebbero dovuto dire, che si sono ritrovati bambini durante la seconda guerra? e mio nonno, che a 18 anni ha perso le gambe nella prima, di guerra? con le gambe di legno tutta la vita, chi gliela aveva apparecchiata sta situazione? quelli prima e il loro lassismo, ovvio, secondo questo parametro applicato.
la stessa impotenza o indignazione che riversiamo in pagine e pagine di forum o nelle proteste sociali e culturali sono lo stesso punto comune che contraddistingue ogni generazione.

Offline sorazio

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #431 il: 16 Apr 2020, 01:00 »
non è una ricostruzione sbagliata, nel dettaglio Sorazio. ma ogni epoca ha avuto il suo, di dettaglio. mia madre e mio padre che avrebbero dovuto dire, che si sono ritrovati bambini durante la seconda guerra? e mio nonno, che a 18 anni ha perso le gambe nella prima, di guerra? con le gambe di legno tutta la vita, chi gliela aveva apparecchiata sta situazione? quelli prima e il loro lassismo, ovvio, secondo questo parametro applicato.
la stessa impotenza o indignazione che riversiamo in pagine e pagine di forum o nelle proteste sociali e culturali sono lo stesso punto comune che contraddistingue ogni generazione.

ok ma concordi con me che qua stiamo parlando non di una guerra (passami il ragionamento e mi scuso anche per farlo, che è un avvenimento che al massimo preoccupa una generazione) ma parliamo di una situazione che si è protratta per 50 anni, roba che insomma altro che una o due generazioni. E in questo conteggio, ci inserisco anche gli stessi boomers (in questo caso si la generazione) che da generazione col vento in poppa, si è ritrovata a lavorare fino a 63 e più anni. Ripeto vogliamo dare una connotazione a chi ha causato tutto ciò oppure è sempre un ente sovrannaturale? Per me è la politica che in quegli anni l'ha fatta da padrone, il ventennio blu (almeno io così lo chiamo)

Offline pan

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #432 il: 16 Apr 2020, 01:06 »
ma anche le vicende precedenti non vedevano l'ente soprannaturale... o meglio, lo contemplavano come esattamente lo contempleresti adesso, con le stesse giustificazioni e impotenza del comune cittadino. nessun ente, sono gli uomini. prima, durante e credo dopo.

Offline sorazio

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #433 il: 16 Apr 2020, 01:12 »
perfetto appurato che la colpa è dell'uomo e precisamente della politica, principalmente negli anni 50/70, un minimo di compartecipazione vogliamo darla anche alle persone che ritenevano che in quegli anni era tutto possibile senza considerare che l'eccessivo lassismo avrebbe portato a questa situazione?
Adesso io mi domando, forse potreste rispondermi voi perchè magari avete vissuto in quegli anni, c'era la consapevolezza di quanto si stava producendo? O si era offuscati dall'idea dell'america di Elvis e dell'amore tra Marilyn e Kennedy? Lo chiedo veramente, perchè magari, posso pure dare per scontato che la consapevolezza era come quella di oggi, ma magari tutto ciò è frutto di internet, di una comunicazione veloce e spinta, ditemi voi sta cosa...
Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #434 il: 16 Apr 2020, 01:19 »
C'è da dire anche che l'America dopo la guerra ci ha sovvenzionato per quasi 40 anni e qualcuno quei soldi se li è pappati e non parlo di cittadini.
Qualche Banca è stata depredata a danno dei cittadini.
C'è stato il famoso buco dell'INPS, ne vogliamo parlare o per lo meno considerare.

Ad un certo punto le Banche pagavano interessi anche del 18\20 per cento annui.

Offline pan

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #435 il: 16 Apr 2020, 01:34 »
perfetto appurato che la colpa è dell'uomo e precisamente della politica, principalmente negli anni 50/70, un minimo di compartecipazione vogliamo darla anche alle persone che ritenevano che in quegli anni era tutto possibile senza considerare che l'eccessivo lassismo avrebbe portato a questa situazione?
Adesso io mi domando, forse potreste rispondermi voi perchè magari avete vissuto in quegli anni, c'era la consapevolezza di quanto si stava producendo? O si era offuscati dall'idea dell'america di Elvis e dell'amore tra Marilyn e Kennedy? Lo chiedo veramente, perchè magari, posso pure dare per scontato che la consapevolezza era come quella di oggi, ma magari tutto ciò è frutto di internet, di una comunicazione veloce e spinta, ditemi voi sta cosa...
di elvis, kennedy e marylin io di certo non te ne posso parlare, tuttalpiù ti potrei parlare di duran contro spandau, però una cosa te la posso dire. i baby pensionati, quelli che andavano in pensione a 36 anni? oh, certo che indignavano. la maggior parte delle indignazioni scaturivano dal fatto che non lo potevi fare pure tu. le raccomanzazioni e le clientele per entrare al Ministero o alla Regione? oh, certo che indignavano. fin tanto non riuscivi a fare entrare tuo figlio, sfruttando lo stesso meccanismo, erano tutti porci e ladri.
a fronte di pochi che lottano realmente, c'è sempre stata la massa di persone che approva, sia perché costretta dal Sistema, come dicevamo prima, incapace di uscirne a meno di non finire sotto i ponti se non lo accetta, sia perché si  indigna a comando sperando invece di raggiungere quei privilegi con i metodi soliti, piuttosto che sovvertirli.

Offline sorazio

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #436 il: 16 Apr 2020, 01:42 »
di elvis, kennedy e marylin io di certo non te ne posso parlare, tuttalpiù ti potrei parlare di duran contro spandau, però una cosa te la posso dire. i baby pensionati, quelli che andavano in pensione a 36 anni? oh, certo che indignavano. la maggior parte delle indignazioni scaturivano dal fatto che non lo potevi fare pure tu. le raccomanzazioni e le clientele per entrare al Ministero o alla Regione? oh, certo che indignavano. fin tanto non riuscivi a fare entrare tuo figlio, sfruttando lo stesso meccanismo, erano tutti porci e ladri.
a fronte di pochi che lottano realmente, c'è sempre stata la massa di persone che approva, sia perché costretta dal Sistema, come dicevamo prima, incapace di uscirne a meno di non finire sotto i ponti se non lo accetta, sia perché si  indigna a comando sperando invece di raggiungere quei privilegi con i metodi soliti, piuttosto che sovvertirli.
perfetto quindi non si considerava il fatto che oltre ad essere figo era dannoso. Oggi ci facciamo il problema che con manovre finanziarie sbagliate ipotechiamo il futuro dei nostri figli, negli anni delle baby pensioni, di ste cose non se ne parlava... errore?
Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #437 il: 16 Apr 2020, 02:15 »
Ti rispondo postando un articolo. Così ti fai un'idea seppur minima dell'aria che tirava e, soprattutto, ti fai un'idea di quali personaggi usufruiscano dei privilegi (ti do anche la buonanotte che sto crollando sulla sedia).

Cosa Sono Le Baby Pensioni? Quanto Incidono?
By Ultima Voce Last updated Nov 21, 2017
 
Con baby pensioni si intendono quelle pensioni erogate a lavoratori del settore pubblico che hanno versato i contributi previdenziali per pochi anni.

Motivazioni: I disordini successivi al ’68 e la destabilizzazione possibile sul modello latino-americano suggerirono delle misure per disattivare l’esplosione di una bomba sociale incombente. Tra le tante possibili si scelse la distribuzione a pioggia, nel mondo dei dipendenti pubblici, di una forma di regalo scollegato da ogni sano principio economico: mandare in pensione tante giovani persone per favorire il ricambio della Pubblica amministrazione. Ecco inventate le…baby pensioni.

Il provvedimento fu votato a larga maggioranza da entrambi gli schieramenti. Chiaro che dietro si nascondeva una motivazione elettorale alla quale tutti i partiti assegnavano la forza di un premio in termini elettorali dalle fasce elettorali coinvolte dalla riforma.

Chi:  Le baby pensioni furono introdotte in Italia nel 1973 dal governo Rumor con una legge che all’art. 42 diceva: – Nei casi di dimissioni, di decadenza, di destituzione e in ogni altro caso di cessazione dal servizio, il dipendente civile ha diritto alla pensione normale se ha compiuto venti anni di servizio effettivo. Alla dipendente dimissionaria coniugata o con prole a carico spetta, ai fini del compimento dell’anzianita’ stabilita nel secondo comma, un aumento del servizio effettivo sino al massimo di cinque anni.

Paradosso: Nel 2011 i pensionati complessivi con meno di 50 anni erano oltre mezzo milione e di questi 425.000 erano pensionati INPDAP ossia del pubblico impiego. Il costo complessivo annuo era di oltre 9 miliardi di euro.

Cessazione: La riforma Dini eliminò le baby pensioni ed introdusse la pensione di anzianità.

Oggi il  nostro sistema previdenziale deve sostenere un esborso di circa 10 miliardi di euro  per retribuirli.

Insomma, oltre il 5% della spesa per assegni pensionistici serve a coprire l’esborso verso quelli che  riuscirono ad andare in pensione con una manciata di anni di lavoro.

L’applicazione dell‘art.42 ha determinato che, all’epoca, bastassero  alle impiegate pubbliche con figli, appena 14 anni sei mesi e un giorno per andare in pensione.

Tutti i dipendenti statali potevano ottenere la  pensione dopo 19 anni, sei mesi e un giorno.

Mentre dipendenti degli enti locali che potevano ritirarsi con 25 anni di contributi.

Qualche anno fa fece scalpore il caso Manuela Marrone, moglie dell’Umberto Bossi nazionale, che ha fatto l’insegnante fino a 39 anni, e da qualche decennio incassa un assegno mensile di 766 euro.

In Lombardia (110.497 baby pensionati), Piemonte (48.414), Veneto (56.785) ed Emilia Romagna (52.626), si concentrano una parte importante dei privilegiati.

Tra i politici c’è anche Leoluca Orlando, sindaco di Palermo che ha pensato bene di andare in pensione a soli 42 anni.

Qualcuno ricorda il caso di Adriano Celentano in pensione dal 1988.

Antonio Di Pietro, che abbandonata la toga e sceso in politica optò per un prematuro pensionamento dalla magistratura e oggi incassa un assegno mensile di 2.644 euro (lordi) al mese.

L’ex vicedirettore generale della Banca d’Italia, Mario Sarcinelli, benché giovanissimo gode di una pensione di 15mila euro al mese.

Come Rainer Masera (andato in pensione a 44 anni) con 18mila euro al mese.

C’è anche la maestra con la pensione da 800 euro scarsi al mese.

Ma l’elenco pubblicato da  Mario Giordano (Sanguisughe, Mondadori), è molto lungo.

Saranno stati baby pensionati, allora, ma se consideriamo che il meccanismo va avanti dagli anni ’70 e che siamo nel 2016 credo che di fronte l’ennesima preoccupazione dell’esplosione di una bomba sociale ben più alimentata dagli effetti di una crisi ormai strutturata e di un debito pubblico ormai inesigibile, se non nella parte degli interessi, a questo punto imponga una riflessione molto pacata.

Sarà impopolare, sarà “ ingiusta “ ma una manovra che riveda questo pezzo di mondo privilegiato si impone.

 


Online FatDanny

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37178
Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #438 il: 16 Apr 2020, 07:34 »
quindi ovviamente quest'italia è anche colpa mia. Mi prendo le mie responsabilità per carità ma insomma, non credo che sia proprio così.
Coldilà non voglio fare assolutamente nessuna polemica ci mancherebbe, ma ti invito a fare questa cosa.
Vieni da sta parte e cerca di capire cosa significa vedersi, ogni minimo progetto, spezzato, strappato, voglio essere volgare, cacato, a causa di un livello di tasse pauroso. Nonostante questo però, cercare comunque di farcela e portarlo a compimento.
Ripeto a me potrebbe andare pure bene, considerando che io voglio fare quello, ma il ragazzo che cerca lavoro, dove lo trova in Italia? A che prezzo? non solo di guadagno ma anche di vita? e tornando a bomba sul filmato, secondo voi, migliorare la vita del lavoratore, con il debito che ha l'Italia, è fattibile chiedendo di lavorare di meno e guadagnare di più? mha

e concludo, la colpa non è di coldilana che magari ha fatto sempre il suo lavoro, seguendo scrupolosamente tutto quello che gli veniva detto di fare, ma il problema però come ho detto viene dal dopo guerra, la bella vita dei 60 e 70, il boom economico, falso, che ora paghiamo noi, ahimè, in questo modo....

sorazio io ho solo qualche anno più di te ma certo che questa italia è anche colpa nostra!
Dopodiché vivi di una retorica falsa, totalmente falsa a cui ti hanno convinto proprio perché tu così possa pensare che sia "tirandoti su le maniche" e non protestando che ne esci fuori.
E questa si, per me è la tua colpa della situazione attuale.
Perché anche in questo stesso topic qualche cifra esattamente sul periodo di cui parli te l'ho tirata giù eppure niente, nemmeno i freddi numeri ti convincono che la tua lettura è falsa, condizionata da una retorica di potere volta a colpevolizzare una generazione invece di una classe e le sue espressioni/decisioni politiche.
Negli anni '70 di cui parli la nostra spesa sociale (vai a riprendere i numeri di qualche pagina fa) era più bassa in rapporto al PIL degli altri paesi europei. Spendevamo meno non solo in termini assoluti, ma proprio in rapporto alla ricchezza generata.
Ma chi ti ha raccontato la stronzata della bambagia? Negli anni '50/'60/'70 milioni di italiani si spezzavano la schiena in fabbrica, altro che vivere sugli allori. Guarda che film come "la classe operaia va in paradiso" si iscrivono nel filone del neorealismo, non in quello fantasy. Parlano di uno spaccato di società che tu distorci in modo estremamente fantasioso.
Quello che mancò furono le entrate della controparte, dei padroni, perché pur di non perdere pezzi della loro immensa parte non versarono quanto i loro omologhi degli altri paesi europei.
Anche questi sono numeri. I numeri sulla pressione fiscale, sempre in rapporto al PIL, sono chiari ed evidenti.
Ma possibile che davanti ad una roba del genere tu te la prenda con i Lulù che hanno "preteso" un salario dignitoso e diritti e non da chi si è arricchito a dismisura non contribuendo quando avrebbero dovuto al benessere collettivo?
Ripeto, non ti fidare delle mie ricostruzioni, guarda i numeri, confronta i numeri con quello che tu oggi pensi e fatti venire il dubbio che la tua ricostruzione del secondo dopoguerra non solo non ha effettivo riscontro ma soprattutto ti è stata trasmessa per un motivo politico ben preciso: colpevolizzare quelli che dovrebbero essere i tuoi alleati e salvare dalle accuse i tuoi reali aguzzini.
Non comprenderlo, finendo per contribuire alla deriva di questo mondo per inazione, è una responsabilità. Si, tu hai questa responsabilità, accollatela.

Offline trax_2400

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17772
Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #439 il: 16 Apr 2020, 09:25 »
ad esempio che la propria vita valga più del profitto di pochi.
Ad esempio che non siano sempre i soliti a pagare.
Ti faccio un esempio spiccio e banale: ad oggi la patrimoniale non passerà mai, l'unica minima misura in tal senso la propone il PD e c'è stata un'enorme quanto vergognosa alzata di scudi, come se si stesse proponendo di prendere la metà della ricchezza da tutti i lavoratori italiani, quando si stava invece proponendo di togliere un'inezia a ricchi e un po' di più a ricchissimi.
Una misura sul 10% iperbenestante che viene fatta passare per un furto. Mentre si fanno debiti che domani massacreranno il welfare rendendo un inferno la vita dei poveracci.
Tutte le forze politiche, TUTTE eccetto chi l'ha proposta, devono vergognarsi per quanto hanno detto in merito. Vergognarsi.

Di solito in situazioni come questa chi scende in piazza per protestare, manifestare, fracagnare scende per ragioni del genere.
E vedi che col panico per strada la patrimoniale passa. Urca se passa.
E fidati, non scappano fuori dall'italia. In quel caso pagano. Avoglia se pagano.
Questa è la grande differenza legata ai rapporti di forza: se un governo a freddo, senza rapporti di forza, fa la stessa cosa c'è il fuggi fuggi. Se per strada c'è la gente con la bava alla bocca, espressione concreta di un rapporto di forza mutato, vedi che invece chi deve pagare paga e zitto. Perché vince la paura, come in questi casi è giusto che sia.
Secondo la patrimoniale non passa solo perché hanno paura che poi si generi il panico sui mercati, che la gente porti i soldi (chi ce li ha) all'estero perchè se la fanno quest'anno chi ti dice che non la rifanno l'anno prossimo, etc.
Credo che si temano le conseguenze economiche.
 

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