Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici

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Offline naoko

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1780 il: 07 Apr 2021, 15:27 »
Tranne il fatto che non riescono a registrare la mia seconda dose perché dice che manca la prima, ma la prima è registrata e certificata. Quasi quasi ne faccio una terza...
Tuttapposto, me pare.

voglio sperare che questo sia solo un'eccezione :S
Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1781 il: 08 Apr 2021, 21:44 »








(battuta carina o satira di alto livello?)

Offline carib

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1782 il: 08 Apr 2021, 22:18 »
 :=))

Offline FatDanny

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1783 il: 13 Apr 2021, 12:36 »

Offline mr_steed

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1784 il: 13 Apr 2021, 14:07 »
https://jacobinitalia.it/la-fine-del-ceto-medio/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=la-fine-del-ceto-medio

AstraZeneca é per i poracci, persone di serie B, ricordatelo  :D

I nuovi operatori sanitari assunti per vaccinare solo il "ceto medio" qualora AZ si rivelasse meno efficace...  :^^ :=))
(si scherza ma non troppo, purtroppo)

Offline orchetto

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1785 il: 13 Apr 2021, 14:49 »

Offline orchetto

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1786 il: 22 Apr 2021, 12:36 »
Ancora coprifuoco, o così sembra. Nessuno ci scommette due euro sul fatto che quando arriverà la botta del caldo potrà essere tenuto e comunque si capisce che anche un po prima, probabile che si andrà ad una graduale fine delle norma (almeno per i mesi caldi). Resta comunque il fatto che una misura del genere tenuta per più di sei mesi in senso assoluto (salvo i casi di necessità inderogabile), in quanto applicata anche al singolo che vuole prendere una boccata d'aria, costituisce un precedente, almeno teoricamente non di poco conto. Colpisce inoltre il fatto che la destra ne stia facendo un cavallo di battaglia e che quindi tutta la faccenda venga declinata sul fatto che serve sostanzialmente per i locali aperti a fare il secondo giro di clienti ai tavoli, e quindi tutta declinata nel senso commerciale (lo dico con tutto il rispetto per camerieri e cuochi che usciranno dalla cassa integrazione o saranno riassunti) e con la solita paura della movida, che poi se il modello è il consumo è ovvio che li si va a parare. E alla fin fine la narrazione che si impone è quella unica del consuma consuma consuma.
Non una sola parola per una declinazione, non dico sulla libertà personale ma su un godimento dell'aria aperta notturna meramente fine a se stesso, quale che sia il cielo, se quello limpido delle campagne o quello più grigio delle metropoli

Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1787 il: 22 Apr 2021, 13:12 »
Relativamente ai viaggi all’estero, con il nuovo decreto,  qualcuno sa dirmi come funziona?
C’è ancora la quarantena al ritorno?
Esiste sta sorta di passaporto sanitario o green pass?
E cos’è?

Offline naoko

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1788 il: 22 Apr 2021, 13:33 »
Orchetto tu hai ragione, e se penso solo a livello politico e sociale, non posso che darti ragione. Ma queste aperture saranno la nostra rovina, e lo dice una che non vede l'ora di ubriacarsi a trastevere con TomYork, ma sarà così. E l'unica cosa per cui serve il coprifuoco è evitare che la gente stia in giro anche di notte, e quindi ridurre le occasioni di contagio. Finché la copertura vaccinare sarà così bassa, nel lazio in 3 mesi solo 1/4 della popolazione ha ricevuto la prima dose, io sono molto preoccupata.

Detto questo, e parlando invece sinceramente, io ho già gli attacchi di panico perché: mi suda la faccia, il resto del corpo no, normale, ma la faccia mi si squaglia proprio, quindi con la mascherina all'aperto da giugno a settembre con il comodo caldo e la simpatica umidità io avevo già progettato di uscire nottetempo di casa per prendere aria, e invece mi attacco riccamente.  :s :s :s :s

Offline FatDanny

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1789 il: 22 Apr 2021, 13:48 »
in un contesto di riapertura generale non ha alcun senso la misura di coprifuoco, anzi rischia di avere l'effetto opposto: concentrare più persone negli orari consentiti nel dopolavoro, incentivare a fermarsi a dormire in case altrui dopo cena (nel caso dei giovani a dare adito a mucchi di persone in una stessa stanza) e così via.

Le misure devono avere una logica e lo dice chi non è affatto contrario alle chiusure quando necessarie.
Per me non ha senso riaprire in questo modo becero, alla Duccio, ma nel momento in cui lo fai non serve veramente ad un cazzo mantenere il coprifuoco.
E la battaglia condotta dal PD e da Draghi per tenerlo alle 22 invece che alle 23 è l'ennesimo regalo a Salvini su una abnorme cazzata.

Offline orchetto

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1790 il: 22 Apr 2021, 16:07 »
Orchetto tu hai ragione, e se penso solo a livello politico e sociale, non posso che darti ragione. Ma queste aperture saranno la nostra rovina, e lo dice una che non vede l'ora di ubriacarsi a trastevere con TomYork, ma sarà così. E l'unica cosa per cui serve il coprifuoco è evitare che la gente stia in giro anche di notte, e quindi ridurre le occasioni di contagio. Finché la copertura vaccinare sarà così bassa, nel lazio in 3 mesi solo 1/4 della popolazione ha ricevuto la prima dose, io sono molto preoccupata.

Detto questo, e parlando invece sinceramente, io ho già gli attacchi di panico perché: mi suda la faccia, il resto del corpo no, normale, ma la faccia mi si squaglia proprio, quindi con la mascherina all'aperto da giugno a settembre con il comodo caldo e la simpatica umidità io avevo già progettato di uscire nottetempo di casa per prendere aria, e invece mi attacco riccamente.  :s :s :s :s

Naoko però sono due argomenti uno la questio aperture/chiusure e l'altro il coprifuoco che non per forza devono essere messi in relazione. Non è che può essere legittima solo la questione aperture/chiusure e tutto il resto ruotare intorno. Proprio questo tipo di approccio fa si che poi si crei due demagogie esasperate in cui da una parte hai le persone insofferenti a qualunque tipo di relazione sociale fino a quando il covid19 non scomparirà dalla terra (cosa ovviamente impossibile), dall'altra altre persone per cui il sinonimo di libertà è poter andare in giro a spendere (il più ricco al ristorante e alla palestra vip il più povero con la birretta del discount) e sulla base di quello misurano quanto e come le restrizioni siano fastidiose alla propria sedicente libertà. Questi due discorsi, con tutto il corollario di ingiurie reciproche sui social in cui ognuno si crede il buco del culo del mondo, non hanno nulla a che vedere con la prevenzione. Vita all'aria aperta, camminare passeggiare, aver diritto ad uno spazio accessibile anche a chi non può spostarsi lontano è salute e contribuisce al benessere psicofisico. Soprattutto se le misure di contenimento durano tanto -perchè anche se blande e rispettate male durano comunque da un anno e due mesi- si ha bisogno di un riequilibrio.
Pure sul discorso mascherine, all'aria aperta ha praticamente la stessa valenza di appendersi un santino o un corno.

Stare a casa andava declinato nel senso di non andare nel luogo di lavoro per i lavori in cui è fattibile, andarci di meno per i lavori in cui serve una presenza limitata, mettere in sicurezza completa invece i lavori che non possono essere fermati e non è stato fatto. Non stare a casa nel senso di dentro casa tua tra quattro mura, perchè ovvio che alla lunga non è fattibile, infatti gli stessi decreti poi, dopo il primo delirio iniziale hanno cominciato a dare sempre più possibilità di uscire anche in zona rossa.
Tra l'altro gran parte dei contagi avvengono a casa e  nei luoghi di lavoro affollati.
 
Poi trovare il modo per fare il più possibile all'aria aperta tutto ciò che è legato ad istruzione, sport, cultura, ricreatività ne avremmo giovato tutti a livello psicofisico e neanche sarebbe costato tanto.

Nulla sarebbe stato perfetto questo è ovvio, ma realisticamente si può pretendere la perfezione?

In che avvitamento malato ci siamo ritrovati se sempre più la visione di essere liberi è spendere al centro commerciale la domenica? accalcarsi intorno ad un chiosco alla moda a bere spritz di bassa qualità? fare dpcm e dl e provvedimenti continui in cui la ratio è esci solo per andare a lavorare "il resto lo fai per gentile concessione, io chiudo un occhio però mi stai a casa alle 22:00?"
 
Sono io la morte e porto corona,
Io Son di tutti voi signora e padrona
E così sono crudele, così forte sono e dura
Che non mi fermeranno le tue mura.


Sei l'ospite d'onore del ballo che per te suoniamo,
Posa la falce e danza tondo a tondo:
Il giro di una danza e poi un altro ancora
E tu del tempo non sei più signora


Questo è solo un esempio di cose che si potrebbero fare ma per strada o nei parchi, opportunamente distanziati, si potrebbe ballare. Uscire all'aria aperta per fare una cosa del genere può far bene. Si sono tentati esperimenti di questo tipo, ne sono a conoscenza direttamente di un paio, in cui regolarmente c'è stato chi si è lamentato ed ha chiamato la polizia,che non ha potuto (o voluto) giustamente fare nulla perchè vi era distanziamento e ballare non è ancora vietato (forse se lo sono scordato nei decreti)

La visione malata di questa società consumistica ti dice che per esorcizzare devi spendere, ci sarebbe bisogno di una visione di esorcizzazione più sana in tutti i sensi.
Prima o poi devi esorcizzare altrimenti dai di matto. E molti di matto lo stanno dando. Finirà, probabilmente in una grossa ammucchiatona estiva nei locali, volenti o nolenti. Bene per chi riuscirà a portare lo stipendio a casa ma inevitabilmente ancor più passerà la visione che la libertà è quello.
Una cosa nata male fin dall'inizio

Offline cartesio

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1791 il: 23 Apr 2021, 22:42 »

Offline orchetto

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1792 il: 27 Apr 2021, 17:34 »

Offline pan

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1793 il: 27 Apr 2021, 18:43 »
sarebbe una rimostranza logica, tutto sommato. peccato però che se alle sei/sette di sera vedi da un po' di giorni centinaia di gente appiccicata l'un l'altra senza più la mascherina, diciamo per l'aperitivo, nelle isole pedonali per esempio, la razionalità della polemica va a farsi benedire. non è assolutamente questione di orario, non è l'orario a toglierti la libertà, se quella libertà te la prendi comunque al pomeriggio.
la togliessero e amen.

Offline pentiux

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1794 il: 05 Mag 2021, 22:12 »
https://www.lastampa.it/esteri/2021/05/05/news/stati-uniti-biden-a-favore-della-revoca-delle-protezioni-dei-brevetti-sui-vaccini-1.40236208

L'Amministrazione Biden ha annunciato il suo appoggio a una rinuncia globale alle protezioni dei brevetti per i vaccini Covid-19, e che ne negozierà i termini al Wto.

Mentre i diritti di proprietà intellettuale per le imprese sono importanti, Washington «sostiene la rinuncia a queste protezioni per i vaccini Covid-19», ha detto il rappresentante del commercio degli Stati Uniti Katherine Tai.

«Questa è una crisi sanitaria globale, e le circostanze straordinarie della pandemia COVID-19 richiedono misure straordinarie», ha aggiunto.





Speriamo sia vero...

Offline FatDanny

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1795 il: 06 Mag 2021, 07:47 »
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/05/argentina-la-tassa-anti-covid-sui-grandi-patrimoni-fa-centro-raccolti-24-miliardi-di-dollari-serviranno-per-sanita-artigiani-e-scuole/6187945/

Intanto pare proprio sia possibile farlo senza scatenare la fine del mondo o il crollo dell'economia.
Pazzesco, vero? (sarcasm)

Offline cartesio

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1796 il: 06 Mag 2021, 21:13 »
Queste democrazie, cosa non ti combinano...
Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1797 il: 30 Giu 2021, 17:04 »
La legge che sta passando alla Camera è una legge vergognosa, una legge fatta per i ricchi e contro la classe lavoratrice.
Una legge fatta per le lobby e i cartelli.
Con una bella spruzzata di finto verde.
m5s e leu che votano stammerda.

Offline FatDanny

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1798 il: 06 Set 2021, 15:26 »
L'Ocse dedica un capitolo a parte al reddito di cittadinanza. La misur, scrive l'Ocse, "ha contribuito a ridurre il livello di povertà delle fasce più indigenti della popolazione" ma "il numero di beneficiari che di fatto hanno poi trovato impiego è scarso" e "le autorità attribuiscono tale esito alla distanza tra i beneficiari e i relativi mercati del lavoro". Per questo, secondo l'Ocse, bisogna "ridurre e assottigliare il Reddito di Cittadinanza per incoraggiare i beneficiari a cercare lavoro nell'economia formale e introdurre un sussidio per i lavoratori a basso reddito".

https://www.repubblica.it/economia/2021/09/06/news/ocse_italia-316715657/?ref=RHUO

Praticamente l'OCSE ci dice che il problema del reddito di cittadinanza (600 euro MASSIMO) è che risulta troppo alto rispetto alle offerte salariali, non rendendo efficace il ricatto dei datori di lavoro.
Soluzione: abbassatelo, portateli alla fame, a quel punto visto che i salari saranno davvero bassi potrete dargli un sussidio integrativo.

A cose del genere toccherebbe rispondere in modo violento.

Offline geddie

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Re:Vivere al tempo del coronavirus - temi sociali ed economici
« Risposta #1799 il: 06 Set 2021, 20:43 »
Salvini dice che quei 12 miliardi vanno destinati agli imprenditori.
 

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