Io non sono in grado di analizzare tecnicamente la pallavolo, ma il tuo post l'ho trovato estremamente duro.
Le ragazze hanno vinto un titolo europeo, e tu l'hai sminuito neanche fosse il bonsai dei nostri dirimpettai.
Hanno "fallito" (perdere con una delle squadre più forti ai quarti può essere considerato un fallimento?) alle Olimpiadi? D'accordo. Che devono fare? Ritirarsi da tutte le competizioni? Intanto, la prima a cui hanno partecipato l'hanno vinta, e non credo giocassero da sole, oltretutto in casa della Serbia.
Inoltre, e tu dovresti essere contento, probabilmente il successo delle ragazze e dei ragazzi porterà tante nuove leve alle giovanili.
Ripeto, secondo me hai esagerato con la risposta, è stata estremamente negativa. Tra l'altro, senza poi motivazioni tecniche (tu che puoi farlo). Cosa intendi? Che sono sopravvalutate? Che la guida tecnica è insufficiente? Che il movimento dietro non garantisce i ricambi?
Che differenza c'è (e questo mi incuriosisce) tra le due vittorie all'europeo? Perché una ti ha entusiasmato e l'altra lasciato indifferente?
Questo, amico mio, e' un post totalmente differente da quelli precedenti.
E a questa tipologia di post rispondo piu' che volentieri.
Sono stato molto duro perche' l'obiettivo dichiarato, dalla Federazione e da Mazzanti, per la femminile era la medaglia d'oro Olimpica. O almeno una medaglia come obiettivo minimo.
L'Italia femminile e' vice-campione mondiale 2018, dopo una stupenda finale persa contro la Serbia per 3-2.
E gia' il giorno dopo quella sconfitta, e' partita la preparazione alle Olimpiadi di Tokio 2020.
Preparazione che e' partita da lontanissimo, tanto che alla Egonu e' stato chiesto addirittura di aspettare le Olimpiadi prima di andare a giocare all'estero.
Il tutto perche' si e' puntato (giustamente) sulla crescita tecnica e fisica di quel gruppo mondiale, gruppo molto giovane che avrebbe dovuto sfruttare l'immancabile invecchiamento delle altre Nazionali.
La Serbia, per esempio, era ed e' trascinata dalla Boskovic, ma il resto della squadra inizia ad essere piuttosto "datata", esperta diciamo: esperienza che hanno usato per vincere la finale.
Il lavoro sul giovanile nella pallavolo femminile da noi e' incredibile: abbiamo vinto talmente tanti titoli che farei una fatica enorme ad elencarli.
E ottimi talenti vengono sfornati in continuazione.
Ma veniamo al dunque.
Quest'estate ci sono state 3 manifestazioni importanti: nell'ordine
1) VNL (6 fine settimana di 3 giorni da Giugno a meta' Luglio)
2) Olimpiadi (da fine Luglio a meta' Agosto)
3) Europei (e lo sapete)
L'Italia, contrariamente a tutte le altre Nazionali, ha scelto di giocare la VNL con le ragazzine Under20, lasciando tutta la formazione titolare ad allenarsi per le Olimpiadi.
Questa scelta ha lasciato parecchi addetti ai lavori molto dubbiosi, perche' e' risaputo che le Olimpiadi durano troppo poco rispetto ad altre competizioni e devi arrivarci con parecchie "certezze" e pochi dubbi.
E queste "certezze" te le crei solo giocando partite ufficiali.
Devi giocare giocare giocare...
Magari perdere, ma cercando (nel momento della difficolta') la soluzione al problema.
E giocare! Giocare partite internazionali, non amichevolette de quartiere...
La scelta di chi ha deciso di far giocare la VNL alle titolari per poi andare alle Olimpiadi con le stesse atlete ha pagato.
La finale della VNL e' stata USA-Brasile. La finale delle Olimpiadi e' stata USA-Brasile.
Non e' un caso.
L'Italia, che ha scelto di lasciare a casa le titolari per la VNL, alle Olimpiadi ha faticato gia' dalle prime partite, nel momento in cui gli avversari hanno scoperto quei punti deboli che noi, al contrario, non conoscevamo.
La sconfitta contro la Russia e poi quella contro gli USA ci hanno condannato ad incrociare la Serbia ai quarti e quasi nessuno di noi, dopo aver visto le difficolta' dell'Italia, pensavo che avremmo vinto.
Ed infatti ci hanno letteralmente tritato.
Poiche' la VNL e' fatta di ben 6 fine settimana, si era chiesto se non fosse il caso di calibrare la preparazione per far fare alle titolari almeno (ALMENO) gli ultimi due fine settimana.
Niente: non serve.
Dopo la grande delusione Olimpica, gli Europei.
Europei che, come detto, sono stati usati dalle altre squadre per il ricambio generazionale.
L'Italia c'e' arrivata con lo stesso gruppo delle Olimpiadi, deluso e incazzato.
Ma sicuramente con molte piu' certezze o, almeno, con una maggiore conoscenza e consapevolezza di dove lavorare e come.
E a mano a mano che l'Europeo andava avanti, l'Italia ha trovato anche la forma fisica.
E dai quarti di finale in poi siamo tornati l'Italia che tutti avremmo voluto vedere alle Olimpiadi.
Le partite della fase finale dell'Europeo non sono state semplicemente vinte: sono state stradominate, compresa la fortissima Serbia, che dopo il primo set e' stata letteralmente presa a pallate.
Ma si giocava contro squadre "nuove" che, come noi alle Olimpiadi, non avevano ritmo gara.
Tranne la serbia, ovviamente, che pero' giocava in casa e il suo (terzo posto a Tokio e finale all'Europeo) lo aveva gia' fatto. E la partita contro la Turchia in semifinale e' stata massacrante.
Da qui la delusione.
Per quello ho detto non vi fate ingannare: l'Italia ha vinto un Europeo dove la maggior parte delle squadre c'e' arrivata con le ragazzine.
Il potenziale delle azzurre e' stato chiarissimo a tutti: l'incazzatura per la presunzione di Mazzanti e per la delusione Olimpica e' enorme, soprattutto dopo aver visto lo strapotere che poteva esprimere l'Italia.