Tennis Atp/Wta 2017

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Online mr_steed

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Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1720 il: 25 Apr 2023, 09:30 »
Intervista interessante... Si capiscono diverse cose e, secondo me, si evince pure che, oltre agli infortuni, ha patito l'ascesa di Sinner...

Certo se poi gli è passata del tutto, o quasi, la voglia di giocare, diventa tutto più difficile...

https://www.tennisitaliano.it/tennis-matteo-berrettini-devo-recuperare-la-gioia-di-giocare-a-tennis-il-rapporto-con-sinnert-parliamo-meno-non-si-puo-essere-amici-di-tutti-56496

Offline Drake

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Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1721 il: 26 Apr 2023, 12:40 »
Da Ubitennis

Chiariamolo subito, chi scrive sogna un tennis infarcito di tanti Lorenzo Musetti.
Ci siamo innamorati perdutamente di lui il 15 settembre 2020, campo centrale del Foro Italico, 6-0 nel primo set a Stan The Man Wawrinka, non più lo Stanimal che aveva asfaltato tutti a Parigi 2015, ma neanche il prepensionato sovrappeso odierno. E due giorni dopo, sempre a Roma, altra lezione a un Nishikori dimesso ma comunque competitivo.
Da quei meravigliosi Internazionali d’Italia ogni nostra valutazione di Musetti ha peccato di partigianeria o di eccessiva severità, figlie entrambe dell’infatuazione originaria ancora in corso: qui cercheremo di mantenere una faticosa dimensione di neutralità.
Partiamo da un altro match crocevia, 7 giugno 2021, ottavi di finale del Roland Garros. Musetti incappa in un giocatore minore, tale Novak Djokovic da Belgrado, uno con in saccoccia già Melbourne che di lì a una settimana conquisterà Parigi – battendo uno che in Francia ha vinto quattordici volte – e il mese successivo saccheggerà pure Londra: tre slam su quattro nell’anno, a un soffio da Laver, not too bad. Ebbene, nei primi due set Nole ci capisce poco, al solito combatte sgomma sbuffa, ma li perde entrambi, e al tie break, con un moccioso di diciannove anni appena fatti, un moccioso fresco di top100 eppure sfrontato, creativo, imprevedibile.
Sappiamo poi com’è andata, e conta poco. Ciò che conta è quanto successo dopo. Da quella partita schizofrenica Musetti poteva uscire tramortito, scomparendo dai radar del grande tennis, oppure poteva imparare. Ha imparato. Ha imparato a trasformare l’immenso talento in sostanza, a gestire tanto i momenti di grazia quanto le criticità. Si è calmato, si è irrobustito. E nel 2022 sono arrivati i risultati, quelli veri: quarti a Rotterdam, ottavi a Montecarlo Barcellona Madrid, fino all’entusiasmante cavalcata di Amburgo – con lo scalpo di Alcaraz già Alcaraz – e ai quarti di Bercy, passando dalla vittoria ottobrina di Napoli. Bilancio annuale, due titoli, ingresso in top30 e le tacche di tre top10 sul fucile.
Molto bene.
Però.
Però il 2023 è iniziato che peggio non si poteva.
Musetti ha cominciato a pensare troppo, a pensarsi troppo addosso, complici anche gli osanna di una stampa sportiva e non sempre misurata ai primi successi italici. Non era più il Lorenzo spensierato che porta al 5º Djokovic, era Supermuso trionfatore in Germania e poi in Davis, quello in grado di battere chiunque. L’incoscienza dei mesi precedenti si era trasformata in preoccupazione, nell’ansia di tener fede a una reputazione in costante crescita, nella paura di dover fare i conti con gli Alcaraz, i Rune, i Sinner anziché i Lajovic, i McDonald, gli Struff.
Sicché, ai primi match da vincere e persi, a Musetti ha preso a mancare il coraggio, o meglio la fiducia in se stesso, che del coraggio è la fonte. Lì sono riemersi quelli che molti detrattori di professione definiscono limiti tecnico-tattici, ma che in realtà sono soltanto tare emotive, frutto di un’autostima ondivaga.
Facciamo un paio di esempi: si rimprovera a Musetti di giocare qualche chilometro dietro la linea di fondo perché obbligato a procurarsi più tempo, e quindi più spazio, dall’ampia apertura del dritto: apparentemente, un limite tecnico. Sennonché, nei momenti migliori, abbiamo visto Lorenzo impattare con anticipi vertiginosi, non sarà mai Agassi ma sa accorciare eccome i movimenti: se sta così dietro è semplicemente perché non si fida ad azzardare colpi difficili, spiazzanti ancorché ampiamente alla sua portata. Non è un limite tecnico, è un deficit di coraggio.
Gli si rimprovera altresì di avere basse percentuali di conversione in punto della prima palla, evidentemente a causa dell’incapacità di raggiungere velocità elevate in battuta. Abbiamo visto Lorenzo scagliare servizi alla T ben oltre i 200 km/orari: semplicemente non si sente di tirarli su ogni quindici, sceglie il più sicuro kick evitando così di affidarsi a una seconda che reputa attaccabile. Anche qui un deficit di coraggio.
Nel tennis di oggi però chi non rischia soccombe – “murodigomma” Medvedev a parte. Così è successo a Musetti e i risultati, da gratificanti che erano l’anno prima, nel 2023 sono tornati a latitare.
Digerita l’effimera euforia dell’impalpabile United Cup, per sette tornei di fila perde con giocatori peggio classificati, in cinque occasioni al primo turno. Poi arrivano la primavera e la terra europea, la sua preferita; a Montecarlo e Barcellona Lorenzo ritrova il filo del gioco, ma soprattutto una sufficiente convinzione nei propri mezzi. Attenzione, non siamo ancora al Turbomusetti di Amburgo, la prestazione più incoraggiante la sciorina con un serbo tosto ma minore, Kecmanovic – quella col serbo “vero” non vale giacché Djokovic nel Principato si fa sostituire dal fratello Marko; e poco vale pure battere in Spagna un Norrie spento, mai davvero a proprio agio sul rosso. Soddisfazioni parziali quindi, Lorenzo però esce vittorioso dagli scontri con chi sta dietro di lui nel ranking, in ciò invertendo la tendenza dei primi tre mesi dell’anno.
Il guaio è che a Musetti, e a noi con lui, non può bastare di superare un Kubler qualsiasi, di galleggiare tra top20 e top30; Lorenzo, e noi con lui, pretende a ragione di scalare gradini in fretta, di approdare agli ultimi tre, quattro giorni degli slam. Purtroppo per farlo occorre mettere sotto i più forti.
In Costa Azzurra Sinner gli è stato superiore dall’inizio alla fine, sarà per la prossima. Ma con Tsitsipas a Barcellona poteva vincerla e non l’ha vinta. Partita emblematica con uno scambio emblematico: sul 3-3 secondo set, 15-30 servizio Tsitsipas, il greco sbaglia la prima, sulla seconda Musetti avanza e cannoneggia d’anticipo un rovescio lungolinea da Hall of Fame. Ringalluzzito, pochi minuti più tardi intasca il break, qualche game dopo il set.
Quel colpo però non l’ha più giocato, nel senso che non ha proprio più provato a tirare la risposta, si è messo ad aspettare l’errore di Stefanos giocando da Carrara. E Tsitsipas l’ha vinta al terzo, rischiando accelerazioni e serve&volley di fronte a un Musetti sempre più timoroso.
Questo “svuotamento” progressivo d’iniziativa quando è sotto, alternato a improvvise iniezioni di fiducia quando è sopra, è certificato ahimé anche dalle statistiche ATP: perso il primo set, Lorenzo perde quasi sempre (2 su 12 nel 2023); vinto il primo, vince sempre (9 su 9). Quasi banale concludere che si esalta e demoralizza a seconda di come va il match.
In questo Musetti ricorda in modo sinistro il suo “padre putativo” Fognini (non solo in questo, anche in qualche atteggiamento da aspirante bulletto, la camminata tra l’indolente e lo spavaldo, l’elencazione poco lusinghiera di santi e madonne sugli errori, l’esultanza finale un po’ troppo “compressa”, come di liberazione da un peso). Quante volte abbiamo visto Fabio accartocciarsi su se stesso perché l’avversario prendeva il largo? O viceversa annichilire dirimpettai d’altissimo rango in ragione di una propositività, di un’aggressività “buona” in grado di innescare il suo braccio d’oro (pensiamo al Nadal preso a sassate a Montecarlo 2019, al Murray ridotto a comparsa in Davis nel 2014)?
Capiamoci, siamo convinti che Musetti firmerebbe subito per il 1000 vinto da Fognini, ancora l’unico che ha preso la via dell’Italia dai tempi di Panatta; o per issarsi al numero 9 del ranking come Fabio. Ma è troppo giovane per accontentarsi, lui in top20 ci è entrato a vent’anni, Fognini a ventisei; sempre a vent’anni Lorenzo ha messo in bacheca il primo 500, Fabio ancora a ventisei (casualmente Amburgo pure lui). 
Insomma, c’è tutto il tempo, e l’ambizione, e il fisico, per non replicare la carriera/non carriera del ligure – per “non carriera” intendiamo ciò che poteva essere e non è stato. Musetti deve soltanto crederci e sgravarsi delle responsabilità, dimenticarsi di essere da un pezzo additato quale astro nascente del tennis, italiano e non solo, e divertirsi. Nondimeno deve affidarsi alla saggezza di Tartarini e Volandri, senza caricarsi sulle spalle l’oneroso quanto inutile compito di difenderli (vedi la scritta polemica “Supercoach?!” sul vetro della telecamera dopo aver vinto con Djokovic).
In pratica, già dall’imminente Caja Majica di Madrid, a Musetti farebbe tanto bene seguire il tipico consiglio che sale dalle tribune di un qualsiasi circolo di provincia al cospetto di un giocatore talentuoso… lascia andare il braccio! Quel braccio che comunque andrà è già patrimonio dell’umanità tennistica, a prescindere.
Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1722 il: 27 Apr 2023, 10:33 »
Nel frattempo Arnaldi vince il suo primo match in un ATP 1000 contro Paire al tie break del terzo, con il buon Benoit (ultimamente "disintossicato" della sua voglia di spaccare tutto e tutti) che fa 4 doppi falli mentre sta al servizio per chiudere il match.
Il nostro, dalla prossima settimana, dovrebbe essere un nuovo top 100.
Ora sfida di secondo turno contro Ruud.
Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1723 il: 27 Apr 2023, 11:37 »
Arnaldi era entrato nel tabellone principale battendo nell'ultimo turno delle qualificazioni Fils, la promessa che il tennis francese aspetta da tempi immemori.

Offline Drake

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Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1724 il: 27 Apr 2023, 16:40 »
Fils è un giocatore interessante, l'ho visto quest'anno nel match contro Sinner, ma ancora acerbo. I francesi hanno un altro 18enne che sta facendo molto bene, ed è già entrato nei 100, Luca Van Assche.

Arnaldi spero che riesca a salire ancora un po' in classifica, in modo da poter giocare stabilmente nel circuito ATP mi piace come gioca. Comunque la cosa più notevole del match con Paire è stato l'abbraccio finale.
https://twitter.com/TennisTV/status/1651283751559901186
Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1725 il: 27 Apr 2023, 22:55 »
Pure Vavassori è alla sua prima vittoria in un 1000. Tra l'altro prestigiosa, contro Andy Murray.
Iniziato a seguirlo da Marrakech. Tennista che mi piace e diverte e che sta uscendo un po' tardi (27 anni), forse perché non sapeva quale strada prendere (buon doppista e si nota nel gioco a rete).

Al secondo turno anche un redivivo Cecchinato.

Sonego continua ancora nella sua crisi.

Offline cartesio

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Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1726 il: 28 Apr 2023, 09:41 »
Oggi Musetti vs Hanfmann. Favorito Musetti ma Hanfmann ha vinto 8 delle ultime 10, tutte su terra rossa e in tornei ATP, nessun challenger. Ha perso con Rune ed Etcheverry. Non credo sarà facile come potrebbe sembrare guardando la classifica.

Offline Drake

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Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1727 il: 28 Apr 2023, 12:02 »
Arnaldi vince il primo set, giocando inizialmente uno splendido tennis, poi con un po' di fatica.
Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1728 il: 28 Apr 2023, 12:11 »
Ripartito bene in questi secondo set.
Dai!!!
Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1729 il: 28 Apr 2023, 12:15 »
Peccato queste tre palle break non realizzate.

Online Dissi

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Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1730 il: 28 Apr 2023, 12:35 »
Peccato queste tre palle break non realizzate.

l'ha breakato ... ma ora braccino

Online FeverDog

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Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1731 il: 28 Apr 2023, 12:45 »
Bella vittoria!
Ruud irriconoscibile nel 2023

Offline Drake

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Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1732 il: 28 Apr 2023, 12:46 »
Bella e inaspettata vittoria di Arnaldi su un Ruud, c'è da dire, parecchio spento. Tra parentesi, se penso che vincendo la finale dello US Open il norvegese sarebbe potuto essere il primo numero 1 dopo l'epoca dei Big 3 mi viene il magone. Ora arriva il difficile per Matteo che nel prossimo turno affronterà Munar con molta più pressione addosso.
Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1733 il: 28 Apr 2023, 12:52 »
l'ha breakato ... ma ora braccino

Si, si, sarebbe stato il secondo break del set.
Comunque bene lo stesso. Ottima vittoria al netto di un Ruud in crisi.
Ora ha Munar e non do alcuna previsione perché di solito non ci prendo mai  :=))

Online Dissi

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Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1734 il: 28 Apr 2023, 12:59 »
Si, si, sarebbe stato il secondo break del set.
Comunque bene lo stesso. Ottima vittoria al netto di un Ruud in crisi.
Ora ha Munar e non do alcuna previsione perché di solito non ci prendo mai  :=))

avevo acceso allora ;))

musetti intanto già sotto di un break con hanfamann

Offline cartesio

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Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1735 il: 28 Apr 2023, 14:47 »
Ruud irriconoscibile nel 2023

Anche Musetti.
A cinque metri dalla linea di fondo aspettando l'errore dell'avversario. Iniziativa quasi zero, aggressività altrettanto. Nel tie break si è visto un Hanfmann che non vedeva l'ora di aggredire il servizio di Musetti mentre Musetti in risposta era invisibile perché fuori del campo visivo della telecamera.
Mah.
Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1736 il: 28 Apr 2023, 15:07 »
Anche Musetti.
A cinque metri dalla linea di fondo aspettando l'errore dell'avversario. Iniziativa quasi zero, aggressività altrettanto. Nel tie break si è visto un Hanfmann che non vedeva l'ora di aggredire il servizio di Musetti mentre Musetti in risposta era invisibile perché fuori del campo visivo della telecamera.
Mah.

Temevo che prima o poi avrebbe distrutto uno di quei microfoni a fondo campo, non per la rabbia, ma solo perché ci passava sopra.
Boh, un mezzo strazio  :(

Offline Drake

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Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1737 il: 28 Apr 2023, 15:20 »
Lo avevo scritto che mi piaceva come giocava Arnaldi, oggi mi è piaciuto molto l'approccio, è stato sempre aggressivo e ha lasciato andare il braccio. Certo quando affronti il n'4 del mondo e non hai nulla da perdere è facile.

Boh, un mezzo strazio  :(
Io neanche l'ho guardata, primo turno (per lui) contro uno fuori dai cento, in un campo secondario e contro un avversario che si sapeva lo avrebbe fatto soffrire. C'è solo da farsi il sangue amaro a vederlo in questi casi. Io credo che abbia un problema enorme di trovare le motivazioni in questo tipo di partite. Probabilmente a Roma, con il pubblico di casa, farà bene.
Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1738 il: 28 Apr 2023, 15:37 »
Nei ritagli di tempo in cui ho visto Arnaldi-Ruud, direi un mix tra un giocatore in fiducia e uno in crisi. Arnaldi è stato bravo a stare sempre sul pezzo perché sì, Ruud sta mezzo a pezzi, però è pur sempre giocatore di vertice. Infatti mi avevano un po' preoccupato quelle tre palle break fallite sul 2-0 dal nostro. Invece niente, ha continuato come se nulla fosse. Veramente bravo.

Con Munar per certi versi sarà ancora più tosta. Tra l'altro, non ricordavo, ci aveva già giocato (e vinto) una settimana fa a Barcellona.
Re:Tennis Atp/Wta 2017
« Risposta #1739 il: 28 Apr 2023, 17:11 »
Intanto Alcatraz in difficoltà contro Ruusuvuori. Sotto di un set e 3-2 nel secondo. Bello nervoso.
 

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