Il rapporto tra i due è simbiotico. Simone ha sempre pensato la sua Lazio in funzione di Ciro e viceversa. Nel privato e nel pubblico Inzaghi non lo chiama nè Ciro, nè Immobile, ma solo e sempre “bomber”.
E se CIRO, da attaccante finito e sfigato da 8,5 milioni è tornato a essere un giocatore di importanza europea anzi, è diventato un golden boy da 60 milioni, il merito è di Simone e della splendida intesa raggiunta col suo bomber.