Antonio è diventato uno dei veterani della squadra ed è giusto pretendere di più, anche chiedergli di rinunciare a qualche giocata personale per cercare l'uno due con qualche compagno, [si gioca per e con la squadra] (Pioli dixit) ed è proprio lui che in questa Lazio di minorenni deve dare l'esempio, l'alternativa è avere un branco di solisti in cerca di gloria personale e visto chi abbiamo a disposizione questo è un rischio che non vorrei correre.
D'altra parte si spacca il capello in quattro su ogni giocatore e le critiche toccano a tutti, Antonio compreso, non può essere un gol in più ad aumentare il valore o la caratura di uno dei giocatori più forti del campionato, il giudizio rimane tale anche se invece di fare una piroetta o un dribbling fine a se stesso appoggia una palla in profondità per il terzino che si fa novanta metri per provare a crossare, da un appoggio su inserimento di Basta è infatti arrivato il primo gol col Bologna e questa soluzione dovrebbe essere naturale invece diventa un unicum da raccontare quando accade, in un'azione simile nel secondo tempo con più campo a disposizione la discesa di Basta è stata ignorata ed il poro Dusan dopo l'allungo non ha potuto fare altro che allargare le braccia e rientrare in difesa, qualcuno dice che Candreva è quello che fa più assist di tutti e quindi non va discusso però chiedergli di rinunciare a qualche solismo non è discuterlo, anzi, stimolarlo a limare le soluzioni e cambiare qualche giocata lo può rendere ancora più forte, oggi che unisce grande velocità a grande tecnica la fascia è il suo habitat indiscusso, dopodomani si potrebbe spostare in mezzo quando verrà meno un po' di velocità ed allora certe giocate faranno la differenza tra un'anonima mezzala un centrocampista completo.