Io non ne ho idea. Poiché nessuno ufficialmente è uscito allo scoperto su questa cosa, rimaniamo alle ipotesi e alle congetture.
Io non credo che ci sia un Laziale che voglia che Antonio vada via. Insomma, alla fine ha dato tanto ed è comunque un giocatore importante. Se però quest'anno è entrato anche lui sulla graticola, evidentemente i tifosi cominciano a manifestare una certa "intolleranza" a continuare a perdonargli o a comprendere certi suoi atteggiamenti, in campo e fuori.
Nessuno gli vuole male ne c'è un complotto alle sue spalle. Magari basta semplicemente modicare alcuni particolari nel suo modo di giocare e negli atteggiamenti. Se poi si è rotto le palle di stare qui a Roma con la Lazio allora è un altro paio di maniche. Per ora però mi pare che da noi abbia fatto il papa e sinceramente a tutt'oggi ha proprio poco da recriminare sia verso la società che verso i suoi tifosi.
Per questo l'altra sera ha toppato alla grande.
Il messaggio che stavano cercando di mandare il tecnico e i giocatori in quest'ultimo periodo era proprio quello di ritrovare serenità all'interno della squadra e nel rapporto squadra (non società) tifosi.
E allora, se proprio nel momento più bello degli ultimi tempi, nel quale ci si è potuti lasciare andare tutti ad un sano festeggiamento e ad un po' di sano entusiasmo, tu giri le spalle e te vai platealmente e facendolo sai che avrà un significato diverso rispetto ad un altro momento, a me me fai rode parecchio il culo.
Perché evidentemente del rapporto con i tifosi, del tentativo di ritrovare una strada, di far vedere che la squadra rema tutta dalla stessa parte a te non te frega un emerito cazzo, tutto preso dai tuoi rodimenti di culo.
Allora, se è così, è vero che sei uno che sfascia, è vero che pensi soprattutto ai cazzi tuoi prima di quelli della squadra, è vero che non puoi fare il capitano e, nel caso, te ne puoi pure andare da un altra parte e amici come prima. Ce ne faremo una ragione.
In qualsiasi caso non continuerei questo gioco al massacro su di lui, anche mediatico.
In questo momento nella Lazio (squadra e ambiente) c'è bisogno di serenità ed un pizzico di "normalità" in cui tutti fanno quello che devono fare nell'ambito dei propri ruoli.
Magari aiuta a venr fuori dalle sabbie mobili e creerebbe quel un pizzico di entusiasmo che potrebbe essere utilissimo per affrontare meglio il cammino di Europa League che, a 'sto punto, potrebbe farsi particolarmente interessante.