Parto da una premessa.
Candreva lo trovo umanamente insopportabile. Anche se mi piace il fatto che dà del lei ai giornalisti quando lo intervistano, cosa che fanno in pochi.
Lo dovessi incontrare al bar, manco lo saluterei, io che mi faccio le foto coi caratteristi anni '70 che incontro davanti all'ex Enpals...
Ciò detto, stiamo parlando - tolti i giocatori della Juve - di uno dei 3 giocatori del campionato italiano col miglior rendimento considerando un arco temporale che va da aprile 2012 a maggio 2015.
3 anni, non pochi mesi, come il nostro biondo metronomo (eh, però, quanto è forte!), FA10 o chi volete voi.
Uno che chiude da anni regolarmente in doppia cifra di gol e assist, anche in una stagione orrenda (per lui e per TUTTI) come questa, che prima di ieri aveva sbagliato un rigore su 27 calciati, del quale ridiamo dei calci di punizione che tira, ma quando non c'è lui assistiamo a esecuzioni grottesche come quella di ieri al 94'...
Se non avesse il carattere da coatto che ha, se fosse uno che alzasse la testa quando gioca, se fosse uno in grado di segnare 4-5 gol su punizione a stagione, non avrebbe mai giocato nella Lazio.
Forse è questo particolare che sfugge.
A ogni modo, adesso è l'ora dei saluti. Mi pare inevitabile.
Io credo che quando si parlerà di Candreva, una volta che se ne sarà andato, bisognerà alzarsi in piedi. Come per Hernanes. Come per Pandev.
Giocatori dalla cifra superiore - decisamente superiore - rispetto alla media dei giocatori che vediamo da 10-12 anni bazzicare dalle parti di Formello.
Giocatori che hanno significativamente, nel periodo in cui ci sono stati, migliorato il collettivo, aldilà di ciò che sono diventati dopo o di ciò, nel caso di Candreva, che diventeranno.
Ripeto, da aprile 2012 a maggio 2015, abbiamo avuto un giocatore determinante, continuo e soprattutto, vivaddio, prevalentemente SANO.
Vediamo chi verrà al posto suo. Mi accontenterei che venga uno che possa fare il 60% di quanto fatto da Candreva qui.