Leggevo oggi questa cosa dal blog Ultimo Uomo.
Credo che l’esempio principe di giocatore sopravvalutato sia Antonio Candreva. Forse sono i suoi gol da lontano che ci traggono in inganno, ma vi siete mai messi lì, dati alla mano, ad analizzare quanto siano inefficienti le sue scelte? Io l’ho fatto. Nelle ultime quattro stagioni si è preso addirittura 409 tiri (rigori esclusi), di cui 270 da fuori, ma ha segnato, sempre escludendo i tiri dagli undici metri, appena 21 reti. Ciò vuol dire che Candreva ha convertito solo il 5% dei tiri che ha tentato, quando la media del campionato è di circa una rete segnata ogni 10 tiri: un po’ pochino. Se poi ci aggiungiamo che nello stesso arco di tempo ha tentato 1152 cross, raggiungendo un compagno 230 volte (meno di una volta su cinque), ma soprattutto propiziando solo 118 conclusioni, di cui appena 12 convertite in rete, il quadro si fa abbastanza preoccupante. Un giocatore che spreca centinaia e centinaia di possessi in questo modo, a mio modesto parere non può valere la cifra che è stato pagato.