Che Candreva fosse un buon giocatore lo sapevamo tutti, che fosse un giocatore che si esalta in particolari situazioni pure; il suo egoismo calcistico è un limite, ma talvolta pure un pregio, nel senso della sua consapevolezza di essere forte, ma non è un giocatore che può gestirsi, in un club come l'Inter, dove, a fronte di un blasone da top club, l'attuale dimensione non è certo maggiore rispetto alla Lazio, se autolimita la sua "presunzione" calcistica, per assurdo si autolimita, diventa un giocatore normale, come lo era a Torino con la Juventus.
Roma e la Lazio era il suo ambiente ideale, per esprimersi al meglio, ma lo spogliatoio ti pesa come uomo e come leader, prima di noi tifosi....non lo ha accettato, si considerava più forte degli altri....ora all'Inter la "boraggine" la deve mettere da parte, ma a quel punto diventa un giocatore poco più che normale, un buon giocatore, ceduto a quasi 30 anni a 25milioni.
L'affare, da tutti i punti di vista, l'ha fatto la Lazio, anche se sicuramente ci saranno partite, già da domenica contro il Palermo, dove farà bene.