Barcellona e Spagna: come è possibile?

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Offline anderz

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Barcellona e Spagna: come è possibile?
« il: 29 Mag 2011, 10:26 »
Vedendo la finale di ieri mi chiedevo il numero di partite giocate - credo sulle 60-70 -, quasi senza sosta dal mondiale 2010 ad oggi, dai vari Piquè, Iniesta, Villa, Xavi, Puyol e Pedro, che senza dubbio rappresentano l'ossatura delle due squadre più forti al mondo nei rispettivi ambiti.

A me viene da pensar male sinceramente, questi non sono mai in debito d'ossigeno, surclassano l'avversario non solo sul piano del gioco ma anche su quello meramente fisico. Corrono, stanno su ogni pallone e verso fine partita sembra abbiano la stessa energia dell'inizio.

Poi magari hanno inventato una preparazione talmente efficace da permettere ai giocatori di fare 80 partite fischiettando, ma io continuo a rimanere scettico.

Voi cosa ne pensate?


Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #1 il: 29 Mag 2011, 10:33 »
il dubbio è piu' che legittimo ( non è rosicare..) soprattutto in considerazione dell'antidoping spagnolo che a sentir certi colleghi che di quello si occupano, fa drizzare i capelli.......................

Offline N.G.E.

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #2 il: 29 Mag 2011, 10:45 »
Non so; da una parte mi viene da pensare che più che loro a correre sia il pallone; quindi alla fine non è che si stanchino così tanto avendo un possesso palla del 70% in ogni partita.

La cosa che mi stupisce veramente non è tanto il Barcellona o la Spagna, quanto TUTTO lo sport spagnolo in generale; com'è possibile che una nazione con 45 milioni di abitanti primeggi in così tante discipline e soprattutto nello stesso periodo? Una cosa difficile perfino per gli USA; dove lì le strutture e la tradizione ci sono da sempre.

Online arturo

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #3 il: 29 Mag 2011, 11:02 »
Più di qualche dubbio! Pedro al 75,sul 3 a 1 è andato a pressare DA SOLO,l'intera difesa del M U,con 3 scatti consecutivi.

Offline fiord

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #4 il: 29 Mag 2011, 11:13 »

La cosa che mi stupisce veramente non è tanto il Barcellona o la Spagna, quanto TUTTO lo sport spagnolo in generale; com'è possibile che una nazione con 45 milioni di abitanti primeggi in così tante discipline e soprattutto nello stesso periodo? Una cosa difficile perfino per gli USA; dove lì le strutture e la tradizione ci sono da sempre.

Pensa che il modello dichiarato delgli spagnoli era proprio l'Italia...

Offline N.G.E.

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #5 il: 29 Mag 2011, 11:17 »
Pensa che il modello dichiarato delgli spagnoli era proprio l'Italia...

Noi per strutture e programmazione credo che non siamo all'avanguardia in nulla; siamo andati avanti negli anni con campioni isolati in varie discipline; vedi Tomba nello sci, Valentino Rossi nelle moto (ecco in Emilia c'è veramente una scuola per piloti ed i risultati si vedono); ma poi poco altro; anche se sicuramente mi dimenticherò qualche campione italiano di altri sport; ma il punto è che in Italia lo sport non è integrato tra la gente comune.

Offline fiord

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #6 il: 29 Mag 2011, 11:30 »
Sarà, ma la Spagna prese proprio noi come modello.

Una decina d'anni fa, gli spagnoli si chiesero giustamente come mai, nonostante fossimo due Paesi abbastanza simili, noi riuscivamo a primeggiare in una moltitudine di discipline: calcio, sci, nuoto, pallavolo, f1, moto, pallanuoto, ciclismo, più tutta una serie di sport "minori" e loro facessero ridere...

L'ho ascoltato direttamente, mi pare in una puntata di sfide, dai massimi rappresentanti politici dello sport spagnolo (ministero e comitato olimpico).

E poi sono usciti i vari campionissimi Alonso, Lorenzo, Nadal, Iniesta, ecc ecc.

Offline Scialoja

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #7 il: 29 Mag 2011, 11:37 »
Non so...secondo me ci può stare anche che il Barcellona avendo un tasso tecnico elevatissimo durante il corso di tutta la stagione ha sempre fatto partite dove difficilmente si è trovata a perdere palla e a dover fare recuperi dei giocatori sugli avversari...cioè immaginatevi una squadra che durante una partita perde diverse volte palla e si ritrova costretta a ripiegare più volte, facendo correre di più i propri giocatori. Moltiplicate questa differenza per tutte le partite del campionato e alla fine dei conti ci sarà sicuramente una differenza di energie sprecate tra la squadra che non perde quasi mai palla e quella che invece la perde spesso. Sostengo questa ipotesi perchè non voglio pensare male.

Offline PILØ

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::Italian Subs Addicted::
Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #8 il: 29 Mag 2011, 11:41 »
Noi per strutture e programmazione credo che non siamo all'avanguardia in nulla; siamo andati avanti negli anni con campioni isolati in varie discipline; vedi Tomba nello sci, Valentino Rossi nelle moto (ecco in Emilia c'è veramente una scuola per piloti ed i risultati si vedono); ma poi poco altro; anche se sicuramente mi dimenticherò qualche campione italiano di altri sport; ma il punto è che in Italia lo sport non è integrato tra la gente comune.
In Emilia ci sono i motori (Ferrari, Ducati, Lamborghini, Minardi...), i piloti vengono dalla Romagna. Una combinazione perfetta.


(Valentino Rossi, pur essendo marchigiano, viene da quella parte delle Marche ancora considerata romagna)

Offline N.G.E.

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #9 il: 29 Mag 2011, 11:55 »
In Emilia ci sono i motori (Ferrari, Ducati, Lamborghini, Minardi...), i piloti vengono dalla Romagna. Una combinazione perfetta.


(Valentino Rossi, pur essendo marchigiano, viene da quella parte delle Marche ancora considerata romagna)

Ops, avevo scritto Emilia per intendere Emilia Romagna; non sapevo fosse così radicata la distinzione tra le 2 parti della regione. ;)
Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #10 il: 29 Mag 2011, 12:00 »
Non so...secondo me ci può stare anche che il Barcellona avendo un tasso tecnico elevatissimo durante il corso di tutta la stagione ha sempre fatto partite dove difficilmente si è trovata a perdere palla e a dover fare recuperi dei giocatori sugli avversari...cioè immaginatevi una squadra che durante una partita perde diverse volte palla e si ritrova costretta a ripiegare più volte, facendo correre di più i propri giocatori. Moltiplicate questa differenza per tutte le partite del campionato e alla fine dei conti ci sarà sicuramente una differenza di energie sprecate tra la squadra che non perde quasi mai palla e quella che invece la perde spesso. Sostengo questa ipotesi perchè non voglio pensare male.
Per me invece faticano e pure tanto. Quando perdono palla, fanno un pressing continuo in tutte le zone del campo finchè non la recuperano . E' grazie a questo pressing che poi riescono ad avere un possesso palla elevato.

Offline Palo

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #11 il: 29 Mag 2011, 12:18 »
Ma ammettere che in Spagna hanno investito sullo sport ed in Italia non si fa assolutamente nulla?

A Milano ci sono decine di palestre comunali che sono state date dalla, spero, futura ex giunta (ritorno ora dal seggio) in gestione privata. Risultato: un campo di basket viene affittato a 60 euro l'ora (e malvolentieri, dato che con il calcetto ci tirano fuori anche 120) e le squadre (di basket, volley, ecc.) muoiono. L'ultima struttura costruita dal comune risale al 1992 (guarda caso era l'ultima giunta Pillitteri). Il rapporto numero di abitanti/impianti sportivi è al quartultimo posto tra le provincie italiane con più di 300.000 abitanti.

La politica dello sport si è limitata negli ultimi 18 anni a far finta di nulla sulle sponsorizzazioni fasulle (non ci sono controlli sulle false fatturazioni a nessun livello) ed a smettere di elargire danaro alle associazioni sportive. I risultati di 10 anni fa erano il risultato dell'onda lunga che si era esaurita anni prima.

La Spagna è stata molto pragmatica: costruisco strutture senza metterci decenni, agevolo fiscalmente chi le usa, do alle scuole delle strutture adeguate e degli insegnanti motivati.
Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #12 il: 29 Mag 2011, 12:34 »
Sinceramente io sul barsa penso male da un po', e la mia sfiducia e' cresciuta dopo aver assistito a come si "sgonfiano" le prestazioni dei suoi giocatori quando devono cambiare medico (v. Messi al mondiale)... Comunque li hanno controllati una volta a settimana sotto la finale (evidentemente qualche dubbio e' venuto pure all'Uefa) e non hanno trovato nulla, apparentemente. Dopo il Mondiale venne fuori la storia del medico spagnolo che aveva trovato sistemi avanzatissimi e di difficile detettabilita' per dopare gli atleti, e che sto medico aveva assistito anche la nazionale di calcio (e forse un suo allievo assisteva il barsa, non ricordo di preciso). Comunque chiesero a Delbosque che ne pensava e lui rispose "non mi sono mai accorto di niente". Io ero in Spagna e la sentii in tv (parole sue) e la cosa mi lascio' molto perplesso. Invece di incazzarsi come un pitone e difendere tutto e tutti, diceva che non s'era mai accorto di niente, quasi come a dire che dietro le sue spalle chissa'. Comunque se non li beccano non li beccano... Detto questo, magari hanno fatto una buona politica sportiva ma per me non basta (se no la Cina dominerebbe...)

Offline anderz

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #13 il: 29 Mag 2011, 13:00 »
Ma ammettere che in Spagna hanno investito sullo sport ed in Italia non si fa assolutamente nulla?

A Milano ci sono decine di palestre comunali che sono state date dalla, spero, futura ex giunta (ritorno ora dal seggio) in gestione privata. Risultato: un campo di basket viene affittato a 60 euro l'ora (e malvolentieri, dato che con il calcetto ci tirano fuori anche 120) e le squadre (di basket, volley, ecc.) muoiono. L'ultima struttura costruita dal comune risale al 1992 (guarda caso era l'ultima giunta Pillitteri). Il rapporto numero di abitanti/impianti sportivi è al quartultimo posto tra le provincie italiane con più di 300.000 abitanti.

La politica dello sport si è limitata negli ultimi 18 anni a far finta di nulla sulle sponsorizzazioni fasulle (non ci sono controlli sulle false fatturazioni a nessun livello) ed a smettere di elargire danaro alle associazioni sportive. I risultati di 10 anni fa erano il risultato dell'onda lunga che si era esaurita anni prima.

La Spagna è stata molto pragmatica: costruisco strutture senza metterci decenni, agevolo fiscalmente chi le usa, do alle scuole delle strutture adeguate e degli insegnanti motivati.

Sì ma non è una sfida Italia - Spagna. Qui si parla di una nazione che da mediocre è passata ad eccellente in tutti i rami dello sport, soprattutto in quelli più seguiti. Va bene gli investimenti e il resto, ma un tale exploit somiglia molto a quello dell'Unione Sovietica negli sport olimpici nel dopo guerra. E la Spagna ha forse un quarto degli abitanti dell'URSS dell'epoca. Ripeto, non facciamo confronti solo con noi, è fuorviante.
Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #14 il: 29 Mag 2011, 13:43 »
Corrono tanto, non si stancano mai: il dubbio è legittimo, ma senza prove non si può dire niente (anche se l'Operacion Puerto ha reso più forte la convinzione che in Spagna c'è del marcio).

Offline Scialoja

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #15 il: 29 Mag 2011, 13:45 »
Ricordiamoci anche che Guardiola ha alle spalle un processo e una squalifica per uso di nandrolone...
Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #16 il: 29 Mag 2011, 13:51 »
Ricordiamoci anche che Guardiola ha alle spalle un processo e una squalifica per uso di nandrolone...
Giuro, questa l'aspettavo. Stavo al varco, pronta, perché Guardiola è stato uno dei miei calciatori preferiti.

Non so se hai letto dell'assoluzione, altrimenti te la posto:


Pep Guardiola Barcellona, 23 ottobre 2007- L'ex centrocampista di Barcellona, Brescia e Roma, Pep Guardiola, e' stato assolto dal Tribunale d'Appello di Brescia dalle accuse di doping mossegli quando giocava per la squadra lombarda.

Guardiola, attuale allenatore della squadra "B" del Barcellona, era stato condannato nel maggio 2005 a sette mesi di carcere con la condizionale per essere risultato positivo al nandrolone al termine di Piacenza-Brescia del 21 ottobre 2001 e di Lazio-Brescia del 4 novembre.
 
Guardiola e' stato assolto perche' il fatto non sussiste. "E' un'assoluzione molto ampia che evidenzia, in attesa delle motivazioni, che Pep non si e' mai dopato", ha dichiarato il legale dell'ex calciatore, Tommaso Marchese.


Allora, quando parli di processo e squalifica, parla anche dell'assoluzione. Perché riportare le notizie in modo così parziale è  umanamente scorrettissimo.

Offline fiord

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #17 il: 29 Mag 2011, 14:10 »
La Spagna è stata molto pragmatica: costruisco strutture senza metterci decenni, agevolo fiscalmente chi le usa, do alle scuole delle strutture adeguate e degli insegnanti motivati.

La conseguenza è stata (anche per questo) l'elevata crescita del debito pubblico spagnolo...

Semplicemente la Spagna ha capito (in ritardo e guardando a noi come esempio) che lo sport è un "industria" che muove quantità ingenti di capitali.

Per cui in questi anni sta beneficiando della crescita del movimento sportivo e degli investimenti in questo settore.

E' molto probabile che pur di ottenere guadagni e successi qualcuno abbia dirottato qualche investimento verso pratiche illecite o al limite del lecito.

Successe anche da noi, senza scomodare la DDR o l'URSS

Offline Pomata

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #18 il: 29 Mag 2011, 15:58 »
comunque la Liga e' diventata come il campionato scozzese

Offline westman

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Re:Barcellona e Spagna: come è possibile?
« Risposta #19 il: 29 Mag 2011, 16:48 »
scusate ma nell'operazione puerto sembrava ci fossero invischiate anche barça e real madrid,solo che la notizia non fu fatta uscire più di tanto,non vorrei sbagliare ma sta cosa l'avevo sentita.
Detto questo mi pare scontato che in spagna si dopano a gogo.Ditemi UNO spagnolo che è venuto qui e ha mantenuto le attese:NESSUNO.
Ricordatevi pure di come Eliseu era un fenomeno in spagna,una pippa in italia,e di come sia tornato un fenomeno in spagna.Insomma avranno trovato qualche sistema di doping invisibile,ma è impossibile negare che ne facciano abbondante uso.

Detto questo adoro il barça e per me è una delle squadre più forti di tutti i tempi.
 

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