Nemico, il razzismo c'è ancora, fidati. Spesso chi si comporta da razzista non si rende conto di esserlo.
Ed è brutto scoprirsi razzista, o essere accusato di esserlo.
Penso che ognuno di noi si sia trovato una volta nella vita nei panni di chi opera una discriminazione. Succede, si sbaglia. Se poi qualcuno con educazione e con calma ce lo fa notare e ci spiega il perché siamo in torto, abbiamo due strade, la più facile è la negazione: no, non sono razzista, non è mica razzismo.
Racconto un aneddoto (o parabola): in prima elementare mi ritrovai in classe con un bambino nero. Avevo paura di lui, mi faceva impressione. Durante la ricreazione andavamo al bagno a bere, e se lui beveva da un rubinetto, io non riuscivo a bere dallo stesso, per me era come se fosse contaminato.
Che voglio dire: noi razzisti, o ex-razzisti, invece di offenderci o pensare che c'è qualcuno che si comporta peggio di noi, abbiamo una grande fortuna, perché il razzismo è reversibile. Cioè, chi è razzista può imparare a non esserlo, a qualsiasi età.