Non ho capito come funzionerebbe.
1) Un tesserato con la società può passare dalla squadra B alla squadra A a seconda dello stato di forma e delle esigenze?
==> Se SI:
vedo ennesima occasione di aumento del gap tra le squadre con realtà diverse
2) I punti delle squadre B (e conseguentemente quelli delle squadre che incontrano) contano per la classifica finale?
==> Se SI:
campionati falsati, immagino le squadre B comunque competitive per la categoria ma non altrettanto motivate costantemente. Troppo diverse le difficoltà incontrate dalle avversarie nelle diverse giornate.
Se si vuole alzare il livello del campionato primavera per fare in modo di avere più pronti i giovani non si potrebbe:
1) ridurre il numero di squadre, attualmente ci sono 3 gironi da 14 squadre, 42 squadre. Ridurre i gironi a 2, o anche a uno solo, con un sistema che premia i risultati del settore giovanile (con un bonus per le società di serie A). Le altre fanno un campionato di categoria inferiore. Penso che se durante la stagione invece di incontrare nel girone 3/4 squadre competitive e 10 cuscinetto incontri Lazio, Torino, Juventus, Empoli, Inter, Atalanta, asroma, Milan, Napoli, Fiorentina,... qualcosa cambia in termini di crescita dei giocatori.
2) Poi puoi pensare anche a valorizzare il campionato con maggiore visibilità sui media e, perché no, maggiore ritorno economico.
La presenza dei fuoriquota da una parte toglie fascino e continuità ma dall'altra permette di aiutare chi trova poco spazio in prima squadra (anche a causa di infortuni o perché con margini di crescita da tutelare) di mantenere/ritrovare il clima agonistico e ai giovani di confrontarsi con i "grandi".
A me piace pensare al calcio come uno sport, in quanto tale deve essere popolare, diffuso e con meccanismi che agevolino la competitività. Sulle squadre b mi pongo la stessa domanda:
Per quale motivo si dovrebbe togliere spazio alle squadre di tante cittadine e paesi?