Genoa in Europa, la partita è aperta. Ma ora serve l’ok di PlatiniGenova - È finita. Anzi no. Altro che partita con gol al 90’, quella della licenza Uefa per il Genoa. In campo, l’Europa è stata sancita dalla rete in extremis di Kucka all’Inter. Nelle aule, speranze residue da affidare all’extratime, il supplementare. Ciò che per il Coni non è possibile, come ha spiegato il presidente del Collegio Franco Frattini: «I termini sono evidenti e perentori». L’ex ministro si dice sconcertato quando lascia l’aula del dibattimento che non c’è stato, data l’assenza dell’arbitro di parte indicato dal Genoa , l’avvocato Carlo Bottari (membro della 5a sezione del Collegio di Garanzia). «Impossibile costituire il Collegio, dobbiamo rinviare». E serve precisazione: Collegio non costituito non significa che la procedura arbitrale non sia aperta. Piccolo appiglio alle chance rossoblù. Pur basse, molto basse, per ammissione dello stesso Enrico Preziosi. Ora ancora di più? è negli umori al Coni, in giornata bollata come “figuraccia”. Ma sono sempre termini e scadenze a essere determinati. «Speriamo ci sia clemenza su quelli», disse Preziosi. In primis ritardi, oltre ad alcune carenze, nei primi due gradi alla Figc. «Far prevalere la forma sulla sostanza», la linea dell’avvocato Grassani per il terzo grado. Ma ancora la forma in primo piano, le tempistiche. Comprese quelle della notifica, per la quale Grassani ha posto la questione del domicilio legale. E Genoa che, per le sue ultime possibilità d’Europa, può far riferimento all’ipotesi che la Uefa accetti, dopo la comunicazione dei club con licenza da parte della Figc oggi, ma con postilla sul procedimento aperto per il Grifone, un’integrazione la settimana prossima, probabilmente lunedì.
Qui i pareri si dividono. L’Uefa in alcuni casi avrebbe dato segnali flessibilità in merito, in altri no, nessuna. Stante la natura del rinvio, la Uefa dovrebbe con atto ad hoc concedere tale possibilità alla Figc, con atto politico. Dal canto suo la Figc conferma che oggi farà la comunicazione prevista per l’Italia come per tutti i Paesi, per non incorrere in sanzioni. Infatti la circolare Uefa “Club Licensing & Financial Fair Play – 2014/2015 Deadlines” del 17 luglio 2014, valida per tutti i Paesi, stabilisce il termine del 29 maggio («al posto dell’usuale 31, domenica nel 2015») e chiarisce che «ogni procedimento deve essere concluso entro tale data» mentre «qualsiasi comunicazione oltre tale data non può essere presa in considerazione».
Direttiva che pare chiudere definitivamente le porte, a meno di non procedere oggi. Frattini per indicare altro arbitro e andare all’udienza ha dato tempo fino a mezzanotte. E intende che, in caso di costituzione la settimana prossima, sarà tardi: «Non potremmo che prendere atto e determinare scaduti i termini. Vediamo, la speranza è l’ultima a morire. Peccato, avremmo potuto entrare nel merito…». Merito con cui peraltro il Genoa intende dimostrare che siano fuori luogo analogie col Parma un anno fa. La «sostanza a posto», secondo Grassani. Di nuovo alla forma. Sulla postilla Figc che la Uefa dovrebbe accettare per l’integrazione successiva (beninteso, sempre che poi l’udienza dia ragione al Genoa, tutt’altro che facile), s’è detto, pareri discordanti. Per alcuni impossibile, per altri sì. Altre strade? Smentite sui giudici ordinari. Il Grifone potrebbe pensare al Tas, ma è improbabile. Intanto, questa partita. Che per il Coni si chiude oggi, inderogabilmente. Mentre il club rossoblù affida le ultime speranze ad arbitro bis e “supplementari” Uefa.
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