Caro Santiago, ancora ricordo quando tu, arrivato di un paese lontano, in due partite ti sei messo in luce, hai conquistato per la prima volta la nazionale e hai pensato che, finalmente, la ruota aveva iniziato a girare per il verso giusto. E invece niente, la Lazio e la Lazialità ce l'avevi nel cuore e nel destino, dal momento in cui eri nato. E il destino del laziale è fatto di sofferenza e di cadute. Ma il Laziale riparte anche, e si rialza. Daje Santiago, ora rialzati e torna più forte di prima. Un abbraccio.