ESCLUSIVA Radiosei - Durante, ag. Fifa: "Gentiletti può essere un leader. Felipe Anderson? Sarà l’anno della verità"
27.08.2014 17:53 di Saverio Cucina
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
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Cinque giorni ancora di calciomercato, ultimi ritocchi prima gong finale all’Ata Hotel Executive di Milano, previsto per le 23 di lunedì 1 settembre. Per fare il punto della situazione sulle trattative, e sugli acquisti in casa Lazio, è intervenuto sulle frequenze di Radiosei l’agente Fifa ed esperto di calcio sudamericano Sabatino Durante: “Aspettiamo la fine del mercato per fare pronostici. In un campionato di non altissimo livello come questo anche un acquisto all’ultimo può fare la differenza. La Juve è sempre la più forte anche se Allegri non mi sembra il pilota più adatto a quell’ambiente. Sull’altra sponda del Tevere la Roma si è rafforzata, ma anche la Lazio mi sembra molto competitiva, sicuramente qualche passo in avanti rispetto all’anno scorso lo ha fatto. Il Milan? Sta puntando Fernando Torres che nel nostro campionato potrà far bene. Il Napoli mi ha un po’ deluso invece”. Volgendo lo sguardo poi in casa Lazio, sotto la lente di ingrandimento l’argentino Santiago Gentiletti, reduce dal trionfo in Lebertadores e pronto ad affiancare De Vrij per la stagione ormai alle porte: “Gentiletti lo conosco molto bene. In passato il Napoli ci aveva fatto il pensierino e gli dissi di lasciar perdere perché l’unica cosa che aveva di buono era il passaporto. Poi negli anni ha lavorato, l’ho visto in Libertadores e devo dire che è migliorato molto. Nel campionato italiano di qualche anno fa sarebbe stato improponibile, oggi credo che possa far bene. Ha un buon sinistro e in maniera tranquilla potrà disputare una discreta stagione. Non aspettiamoci però un fenomeno. È mancino e può giocare anche in una difesa a tre a sinistra. In uno schieramento a 4 può stare tranquillamente accanto a De Vrij. Nessuno dei due è un mostro di velocità ma ripeto ha un bel piede per far ripartire l’azione. Ha anche personalità, cosa che non vedo molto in De Vrij, anche se è ancora molto giovane. Può ricoprire benissimo i panni del leader”. Una battuta inevitabile poi anche su Felipe Anderson, oggetto misterioso la scorsa stagione, giunto ormai all’anno della verità: “Le qualità le ha. Ad un certo punto in Brasile dopo la prima grande stagione, ha smarrito il filo della continuità. Se non hai questa non puoi definirti un giocatore di livello. Questo è l’anno decisivo: o sfonda o lo sfondano (ride, ndr) nel senso che le opportunità glie le stanno dando. Deve dimostrare in 25/30 partite le sue qualità. Sarà l’anno della verità. Lotito? Ne lo amo, ne lo odio – conclude Durante –. Ho sempre avuto un buon rapporto con lui, ci siamo a volte scontrati ma non mi ha mai mancato di rispetto. Bisogna riconoscergli che è fatto a modo suo, però ditemi chi è il dirigente italiano migliore di lui? Le cose a modo suo lui le fa alla fine, gli altri no o le fanno male. È un tipo di dirigente che a me non piace, ma è uno dei migliori in Italia”.
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