Dal corriere.it
La Asl Napoli 1 come la Var, decide che Juve-Napoli non si deve giocare. Qui si va oltre rigori e fuorigioco, competenze Var: l’Azienda sanitaria locale si occupa di salute, difatti ha proibito al Napoli, già pronto per decollare su Torino, di non prendere alcun aereo ordinando a squadra e dirigenti di restare in clausura nelle loro case e di presentarsi oggi in ritiro a Castel Volturno. L’intervento (a gamba tesa) della Asl Napoli è motivato dalla positività di due giocatori, Zielinski ed Elmas, e di un dirigente partenopeo. Non si va in giro per l’Italia, anche se il carico virale (Zielinski ed Elmas) sarebbe stato a casa. Avrebbero viaggiato giocatori, tecnici e dirigenti tutti negativi. Ma la Asl Napoli 1 si è alzata dalla sua panchina immaginaria e ha voluto giocare la sua partita. Calpestando un protocollo deciso mesi fa dal ministero dello Sport e dal dicastero della salute seguendo le indicazioni del Comitato tecnico scientifico. Protocollo accolto dalle istituzioni calcistiche, Federazione e Leghe. Seconda gamba tesa: la Asl Napoli 1 ha fatto carta straccia, della nuova regola ispirata dal regolamento Uefa, nata soltanto tre giorni fa, dal Consiglio straordinario della Lega calcio che aveva così sentenziato: le società possono chiedere una sola volta il rinvio della partita in presenza di 10 o più giocatori positivi. Giocato il jolly, in ogni altra occasione si dovrà scendere in campo. Se si preferisse riposare, scatterebbe la sconfitta a tavolino, il famoso 0-3. Difatti, Genoa-Torino, prevista ieri, è stata posticipata per la presenza nel Genoa di 17 giocatori positivi. Nel Napoli ce ne sono due (2). Come al Milan che, però, continua a giocare (e a volare) nonostante due positivi, e uno si chiama Ibrahimovic. Così anche Sassuolo, Torino, Samp e Atalanta. Evidentemente le Asl di queste rispettive squadre capiscono poco di calcio.