Altro che!
Il che dimostra che anche nel calcio i fondi fanno il loro mestiere, ovvero quello di far fruttare le proprie risorse, in maniera che può ben essere scollegata con le finalità sportive, come appunto sta a dimostrare il caso del Burnley citato da Gulp.
Sarò all'antica e poco coraggioso negli investimenti dei miei miseri risparmi, ma tanto come piccolissimo risparmiatore che come tifoso non sarei affatto tranquillo a dover affidare le sorti di qualcosa a cui tengo a uno di questi fondi.
Il Milan, comunque, è un esempio di gestione meno scandalosa di quella che viene fatta con Inter, merde e Juventus. Forse la cosa è dovuta al fatto che il fondo Elliott non aveva nessun interesse a prendere il Milan e se l'è trovato in mano perché era stato messo in garanzia dal fondo cinese che l'aveva comprato da Berlusconi.
I rossoneri restano una macchina che produce debito (lo scorso anno quasi 98 milioni di euro di rosso) ma da due anni hanno invertito la rotta e lo stanno riducendo progressivamente contrariamente a Inter, Juventus e merde che invece corrono disperatamente, capelli al vento verso il miliardo e mezzo di debiti in 3.
La vittoria dello scudetto, se non altro, ha premiato una gestione un filino più ragionevole rispetto alle risorse. Ora quello che succederà non lo so. Elliott continuerà ad avere delle persone fidate nel CdA del Milan che avranno l'incarico di mantenere i rossoneri nel solco della gestione precedente, ovvero senza follie. E' chiaro che i rimborsi peseranno parecchio nelle casse. Vedremo.
A ogni modo, su un piano etico meglio loro che l'Inter, per dire.