Partita dai contenuti tecnici davvero modesti, che mi sono inflitto per tutti i suoi 97 minuti di durata.
Equilibrio decisamente orientato verso il basso, con approccio migliore da parte del Cosenza, ma senza costruire occasioni da rete degne di questo nome. L'assenza di Tutino in questo senso è pesantissima, perché nessun altro là davanti riesce a risultare pericoloso (clamorosa in particolare l'involuzione di Forte).
Vittoria sofferta per la Ternana, che non ha rubato nulla e ha dimostrato carattere, nonostante i tanti elementi giovani in campo. Lotta per la salvezza, in questo modo riaperta e ormai ufficialmente ampliata allo stesso Cosenza e, volendo, anche al Bari che rimane bloccato anch'esso a 34 dopo la sconfitta in casa con la Sampdoria. Blucerchiati che invece irrompono così per la prima volta in zona playoff.
Si diciamo che non è stata una gara spettacolare, tutt'altro. Ma se vogliamo era prevedibile considerando che la Ternana veniva dalla beffa di Pisa (partita persa in maniera del tutto immeritata prendendo gol nel finale) e il Cosenza dal cambio di guida tecnica (e da una striscia di risultati deludenti che qualche strascico sicuramente lo ha lasciato). Vista la grande tensione data dalla posta in palio ne è venuta fuori una gara sporca (tra l'altro resa ancora più brutta da un arbitraggio scriteriato e che ha penalizzato entrambe spezzettando il gioco).
La Ternana non ha rubato niente per carità, ma a mio modo di vedere il pari ci poteva stare (e concordo con te nel dire che senza Tutino il Cosenza perde tantissimo del suo potenziale offensivo).
Il Pisa di Aquilani per ora è la squadra miracolata del momento. Tra Cittadella e Ternana ha portato casa 6 punti immeritatissimi e che le danno una classifica bugiardissima.
Comunque quelle che stanno a 37 (e oltre ai neroazzurri toscani ci sono anche Modena e Reggiana) non possono ancora dirsi fuori definitivamente dalla zona rossa. Considerando che la salvezza diretta dovrebbe aggirarsi sui 43/44 punti qualche punticino devono ancora farlo.
Per quanto riguarda il Bari (ora si del tutto impelagata nella lotta per la salvezza) ho avuto modo di seguire il loro psicodramma. Gol divorato da Puscas (nel primo tempo), rigore sbagliato (Stankovic lo para a Sibilli), traversa dello stesso attaccante rumeno al 85° e poi qualche minuto dopo gol beffa della Samp con Kasami. Iachini non è riuscito a dare la scossa e ora rischia anche lui, con un ambientino tutt'altro che amichevole (la contestazione verso la società è totale) rischiano grosso.
Comunque sia, come al solito, campionato equilibratissimo. A conferma del fatto che come formato è e resta il miglior campionato italiano tra quelli professionistici.