Bollini e Bogliacino, uniti da Reja (Gazzetta dello Sport - ed. locale)
Nel nuovo Lecce potrebbe trovare posto l’uruguaiano. E i giovani chiedono una chance
Giuseppe Calvi
LECCE
Alberto Bollini ascolta una strana voce del suo recente passato. Gli tornano in mente le preziose lezioni di Edy Reja nella Lazio. Il tecnico istriano, peraltro ex giallorosso (fu il primo della gestione Semeraro), lo chiamava affettuosamente «Van Gaal», come era etichettato appunto Bollini nell’ambiente del club di Lotito. I due si erano lasciati con la promessa di Reja di portarsi dietro come «vice» quell’appassionato collega con l’idea fissa della cultura del lavoro. Edy, però, ha resistito alla tentazione di tornare in pista. In questi giorni Bollini avrà ripensato al maestro anche mentre studiava Mariano Bogliacino, protagonista nel Napoli di Reja, che ora avrà una chance per rilanciarsi. Assente Sacilotto, squalificato, e ancora da valutare Papini, il centrocampista uruguaiano in questo torneo solo 3 gare disputate dall’inizio, in tutto 7 presenze e 334 minuti potrebbe riprendersi una maglia di titolare, con Filipe play e Salvi a formare il terzetto in mezzo al campo.
GIOVENTÙ
Ieri pomeriggio si sono presentati i tre acquisti perfezionati nell’ultimo giorno di mercato, oltre a Stefano Pino, 18 anni, prodotto del vivaio giallorosso, rientrato dal prestito al Matera. «Da salentino e tifoso del Lecce, è un sogno entrare nel gruppo e provare a imparare dai compagni più esperti – dice Pino . A Matera Auteri, grande allenatore, non concedeva molto spazio ai giovani; e nel 343 mi dovevo adattare come centrale, io che sono un terzino». Iacopo Manconi, 21 anni ad aprile, talento del calcio italiano, già under 20, deve farei i conti con una distorsione alla caviglia destra. «Spero di recuperare entro 48 ore – afferma l’attaccante milanese . Nel Novara giocavo poco, così ho accettato con entusiasmo la proposta del Lecce. Con campioni come Miccoli e Moscardelli, avrò l’opportunità di crescere. Posso agire anche da centrale, ma mi piace di più partire da esterno, per sfruttare la velocità. Stravedo per Ronaldo e apprezzo Candreva». Prediligono giocare esterni destri, per accentrarsi e concludere col sinistro,: sono in concorrenza Di Mauro Vagenin Gustavo, 23 anni, brasiliano, anche lui in prestito dal Novara, e Apna Carlos Embalo, 20 anni, originario della Guinea, sin qui al Carpi ma di proprietà del Palermo. «Ammiro Messi e in Italia Sansone, del Sassuolo – fa notare Gustavo . Mio fratello vive a Lisbona e mi ha raccontato quanto Miccoli sia ancora amato lì». Anche Embalo si piazza a destra: «Nel 433 è quella la mia posizione. Il Lecce è una grande squadra, devo sfruttare questa occasione».