Non mi va di dire cose sconvenienti in questo momento ma è ora che i controlli nel calcio diventino più severi.
Un arresto cardiocircolatorio per un atleta professionista super controllato non è proprio possibile.
Chissà se c'è qualche esperto sul forum per commentare.
Verosimile potrebbe essersi trattato della così detta "morte improvvisa" dovuta all'instaurarsi di un'aritmia maligna (la fibrillazione ventriculare) che porta rapidamente all'arresto cardio circolatorio. È dovuta ad una degenerazione delle fibre muscolari del cuore (su base genetica) che si trasformano in fibre di tessuto connettivo così da non poter più trasmettere l'impulso elettrico in modo regolare, fino appunto alla comparsa improvvisa dell'aritmia. L'incidenza purtroppo non è così bassa e gli atleti sono colpito di più perché il cuore viene "stressato". Spesso capita durante lo sforzo.
L'unica speranza è il defibrillatore, che riazzerando l'impulso elettrico cardiaco ti salva.
Ovviamente poi qualsiasi attività fisica è vietata e vivi con l'impianto di un defibrillatore automatico.
L'unica possibilità di individuare prima il problema è un analisi genetica o speciali risonanze al cuore.
Questo programma di screening so che è attivo in Veneto per tutti i ragazzi che si avviano ad attività agonistica (almeno mi pare di aver sentito una volta qualcosa del genere in un congresso, dove ne parlava appunto un luminare dell'università di Padova).
Tragedia enorme.
Condoglianze.