Scrivo qui, dopo anni, il mio omaggio a Lucio che ho postato su Facebook.
Lo scherzo di #Lucio
Se n'è andato all'improvviso come in uno scherzo.
Proprio ieri sera avevo letto il suo ultimo post: "Finiscono le cantine, la manifestazione più divertente del nostro paese. Una atmosfera unica grazie alla partecipazione di una popolazione entusiasta e di associazioni sempre più motivate..." e mi aveva fatto venire voglia di andare a Valmontone, anche perché finiva così: "Grazie a tutti i valmontonesi e a tutti i “forestieri” che ci vengono a trovare ❤️".
Lucio lo conoscevo virtualmente da una ventina di anni, anche se di persona l'avevo visto un paio di volte al massimo.
Che poi non esisteva ancora Facebook, ma lui, insieme al fratello Andrea, pur non essendo (almeno credo) tra gli amministratori, erano tra gli animatori di un Forum di tifosi della Lazio, Lazionet, che per la prima volta metteva pubblicamente in discussione l'assioma del laziale ignorante e fascista. Lucio, col suo nickname, appariva come poi si sarebbe definito nella bio di Facebook: Regista Rai. Sangue biancoceleste e antiromanista militante. Orgogliosamente occidentale. Conservatore. Il suo nome, che fosse il fratello di un altro famoso netter e che fosse un importante regista Rai, lo seppi dopo con Facebook, tutto il resto invece traspariva dai suoi post che erano sempre intelligenti e spesso divertenti e che amavi leggere anche quando non eri d'accordo con lui. Perché in quel luogo virtuale meraviglioso che era Lazionet non si parlava solo di calcio, ma un po' di tutto e fa veramente ridere che passasse come un covo di pericolosi comunisti, quando era animato anche da gente come Lucio e suo fratello che erano tutt'altro.
La sua lazialità e il suo antiromanismo erano meravigliosi: era sagace, feroce, io vedevo che c'erano amici suoi della Roma che lo provocavano apposta per farsi massacrare dalla sua ironia. Il video che mi ha fatto ridere di più della storia di YouTube è lui che, dopo l'eliminazione della Roma, alza un fiasco di vino e inizia a cantare la sigla della Champions e poi scoppiano tutti, lui, il fratello, i loro amici, in una risata memorabile.
Ma Lucio ovviamente non era solo questo: era un apprezzatissimo regista Rai, come si può capire non solo dalle odierne parole di cordoglio, ma anche dagli apprezzamenti ricevuti per il suo lavoro. Era un amante e animatore instancabile della sua città, Valmontone di cui era stato consigliere comunale e di cui spesso mi faceva piacere sapere da quello che scriveva. Lucio era uno che faceva comunità, virtuale, ma soprattutto reale. Per un cattolico come lui credo sia il massimo complimento.
Anche se non interveniva quasi mai nei miei post, credo che mi leggesse, perché quando ero io a intervenire nei suoi post, vedevo che lui conosceva benissimo le mie posizioni, spesso opposte alle sue.
Insomma, sarà stata virtuale, ma quella di Lucio per me era una presenza importante e quando stamattina un'amica comune mi ha avvisato della sua scomparsa, per un attimo ho sperato che fosse una sua burla malriuscita.
E invece no.
Però anche nella tragedia Lucio è riuscito a costruire e in questo caso a ricostruire comunità, come in questo post dove ho riletto nick che hanno fatto la storia di questo posto.
🤍💙