Quando il parente ricco ti regala una Lacoste, tu non disperarti, non c'è bisogno di buttarla nel raccoglitore dei vestiti usati. Il coccodrillo si può togliere, io l'ho fatto e senza bucare la maglietta.
Perché? Perché non mi piacciono i marchi, volendo anche la mia è una forma di snobismo, lo so, ma indossare vestiti coi loghi non mi fa sentire me stesso, non mi sento libero, mi sembra di partecipare a una pagliacciata, di essere diventato un veicolo pubblicitario o un venduto. Cose che hanno detto altri, prima e meglio di me.
Poi c'è che il parente ricco queste cose le sa, ti conosce, gliene hai parlato, ma o non ha dato peso alle tue parole, o preferisce contrapporre la propria visione del mondo alla tua presa di posizione un po' infantile. Il parente che ha fatto carriera ed è diventato ricco dicendo di sì alle persone giuste, omologandosi, d'altronde non aveva né il talento per cercarsi una sua strada personale, né la curiosità di sapere se il modello di vita più diffuso fosse anche quello che gli calzava meglio. E allora tu, che dai valore al denaro, anche se speso da un capitalista impenitente, un pomeriggio d'agosto prendi questa polo del cazzo, che ti verrebbe da squarciare, strappare, dilaniare, e armato di pazienza zen ti metti a scucire filo per filo il coccodrillo.
Come? Io ho usato un ago e delle forbici. Bisogna sollevare leggermente il coccodrillo, sotto i bordi bianchi va cercata una cucitura, non è facile riconoscerla perché è dello stesso colore della polo, però grossomodo corrisponde al bordo nero che dall'altra parte del pezzo di stoffa delimita i contorni della bestia.
Un suggerimento che do è tagliare con le forbici la parte delle fauci esterna alla cucitura. Dovrebbe essere più facile adesso capire come è stato legato il coccodrillo. In realtà, quando sarai già a buon punto, convinto di poter portare a temine l'impresa, scoprirai che oltre alla cucitura perimetrale (non so se sia corretto dire così, spero almeno sia chiaro) ce n'è una interna, ma ormai nulla ti può spaventare.
Sfilando con una mano (io mi sono aiutato con l'ago, per sollevare il filo), e con l'altra tirando dolcemente il coccodrillo, il gioco è fatto. Tempo complessivo: venti minuti circa (e non mi intendo di cucito).
Il coccodrillo non piangerà dopo essere stato separato dalla maglietta e tu potrai indossarla, andartene in giro a petto in fuori come un vero ipocrita.