La dinamica finale della vicenda Calenda-Keita segna una grossa affermazione della Società Lazio, su tutti i fronti.
Anni fa Tare, durante una tavola rotonda organizzata da un settimanale sportivo, dichiarò che la Lazio aveva l'obiettivo di affermarsi come una società solida a livello sportivo, economico e di identità nel mondo del calcio; affermare un "modello Lazio" ben preciso, una identità di Club solido e che sta nel panorama europeo in maniera autorevole, e soprattutto percepito dal mondo del calcio come realtà solida e seria.
Naturalmente lui stesso diceva che la Lazio non poteva stare sul mercato come un Bayern o Real Madrid o Manchester City e Psg, ma dove non arriva il fatturato e le ricchezze deve arrivare l'autorevolezza, la coerenza e la serietà, e la capacità di stare nel mondo del calcio.
Tare riportava, prendendo ad esempio il calcio tedesco che conosce bene, l'esempio dello Schalke 04, del Borussia Dortmund, due esempi di club non nati ricchi ma sempre competitivi a livello nazionale e presenti quasi sempre nelle competizioni europee, ma soprattutto due club non ricattabili, che hanno una loro Etica professionale ben precisa, club a cui non puoi interfacciarti con comportamenti anomali e ambigui, perché sai che non puoi ottenere nulla da questi ultimi.
La Lazio nella vicenda Keita esce con tanto di schiena dritta e dignità, una immagine di un Club e di una Dirigenza che non si è piegata a quello che sembrava un piattino preparato da tempo per costringerla a sottostare ad accordi presi da parti terze.
TUTTO il mondo dei mass-media legato al calcio, una grossa parte di sportivi e tifosi, ripeteva come un mantra che Lotito doveva cedere, doveva accontentarsi di quello che offriva la Juventus, con un Marotta tracotante davanti ai microfoni di Sky e Mediaset che dichiarava che loro l'offerta l'avevano fatta ora quello che sarebbe successo era solo responsabilità della Lazio e del Presidente Lotito....tutti ripetevano che tanto alla fine Keita andrà alla Juventus, il giocatore senegalese aveva rifiutato il Milan, il Napoli, il West Ham, clubs che avevano offerto quanto richiesto dal club di appartenenza per poterlo cedere, il ragazzo voleva la Juventus, la quale, forte di un accordo/ricatto sventolato in faccia alla Lazio per l'acquisizione di Keita nel 2018 a parametro zero, non era disponibile ad andare oltre i 15 milioni, anzi riteneva questa offerta una sorta di gentilezza caritatevole nei confronti della Lazio.
Lotito invece dichiarava che per lui era più importante la dignità che l'eventuale somma persa, ed affermava senza mezzi termini che la cifra per la quale sarebbe stato disposto a trattare la cessione del giocatore era quella di 30 milioni di euro, non un cent di meno.....tv e radio erano pieni di commentatori che ritenevano questo l'ennesima assurda presa di posizione di Lotito....Lotito deve abbassare le pretese su Keita ed accettare quanto offre la Juventus....queste le parole a Skysport24 qualche giorno fa....invece la Società Lazio è uscita a schiena dritta da questa vicenda, l'autorevolezza di un club si misura anche da questo.