Faccio parte ormai da qualche anno della folta schiera dei riconvertiti-allo-scooter.
Quelli che, come me appunto, preferiscono viaggare scomodi, ar freddo e ar gelo, aumentando oggettivamente i rischi, ma riuscire ad andare in ufficio in venticinque minuti ogni santa mattina, invece delle canoniche ora / ora-e-mezza (se va bene…).
Mi sono abituato, ho un 300cc ruote alte, che mi soddisfa. Non devo cercare prestazioni estreme (come i corridori-del-T-Max) devo andare e tornare, tutto qua. Va benissimo.
Non avevo mai guidato la moto, se non le mitiche Vespette 50 truccatissime senza parafanghi e senza sella di quando ero gggiovane, e che erano rimaste per generazioni intere un must (ne ho avuta una col motore della Primavera 90cc… una vera bomba!). Ah, poi ho avuto la ragazza che aveva il Califfone eho guidato una volta una Honda Nighthawk… poi basta, sempre macchina, quattro ruote, seduto bello al chiuso, traffico, parcheggio, file infinite…
Arrivato a… una certa età, mi sono convinto e mi sono comprato lo scooter. Non uno di quelli bassi che si sta seduti che sembra un bidé

ma, appunto, un ruote alte. Comodo, parabrezza, bauletto etc.
Ho notato che, un po’ come succede andando in giro con la mountain-bike che parecchi ciclisti con bici da strada ti guardano quasi con disprezzo, anche certi (non tutti) motociclisti, anzi i veri motociclettari duri e puri tipo BomberMax, non ti degnano della minima attenzione, anzi ti sopportano a malapena. Non tutti, ripeto, anzi, da parte mia per loro c’è il massimo rispetto, solo a pensare che basterebbe che aprissero un pochino di più e… mi svernicerebbero…
Però mi capita spesso una cosa stranissima: lo scooter a certi motociclettari in certi casi fa un effetto urticante, li trasforma, li trasfigura, li fa diventare matti…
Prendi il caso di certi semafori.
Faccio un esempio concreto per spiegarmi: se conoscete la via Appia, subito dopo passato il Raccordo, c’è il semaforo di Santa Maria delle Mole. Un semaforo eterno dove a qualsiasi ora si crea una fila indescrivibile di macchine, camion, furgoni,
auti... Immancabilmente tutte le moto, motorini, Vespe e scooter vari riescono a sgusciare fra le due file semi-bloccate e ad arrivare davanti, schierati fianco a fianco come alla partenza di una gara di Superbike. Davanti a loro c’è la rampa in leggera salita che porta a Frattocchie. Saranno ottocento metri, un kilometro più o meno, ma è praticamente libera, tutta vuota, perché da lì c’è il guard-rail che divide le due corsie. Quindi, sembra proprio la drag-strip di una gara di accelerazione…
Bene, io solitamente sono abbastanza reattivo (poi passandoci tutti i giorni, ho imparato i tempi del giallo e del verde di quel semaforone

), poi oggettivamente sui 25/30 metri lo scooter 300 a cambio automatico è decisamente più sprintoso di qualsiasi moto, anche di scooter più grossi che forse hanno più lentezza a salire di giri. Sui trenta metri, ripeto, poi ovviamente la potenza dei motori si esprime tutta.
Fatto sta che spesso, quasi sempre, mi càpita di scattare in faccia a tutti gli altri fermi accanto a me, ad ogni apertura del semaforo. Ecco, immancabilmente, immancabilmente, ci potrei scommettere cifre sicure, qualsiasi BomberMax che era in fila al mio fianco, anche il più pacifico, anche il più calmo, anche il più “attempato”, anche quello alla guida della più paciosa delle Harley Davidson, della più inadatta delle Trans-Alp o Yamaha Teneré, di una qualsiasi GS, Hornet o Aprilia Motò

… appena passato il trenunesimo metro della salita con me davanti… lascia uscire il Jorge Lorenzo, il Joey Dunlop, il George Duke, il Tom Sykes o il Barry Sheene che era nascosto dentro di lui e… si butta in carena o (peggio) impenna la ruota davanti per tutta la rampa…
BBBRRRRRAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! tirando le marce a quindicimila giri, manco avesse sotto il culo un Suzuki Katana, una R1 o una Panigale 1299…
