Ho fumato marlboro per quasi 40 anni. ALmeno una trentina al giorno. In tempi di magra mi fumavo Esportazione senza filtro, Colombo e improbabili sigarette spagnole. La sera persino il cartone arrotolato. Ho utilizzato la pipa e per anni alternavo alla sigaretta eccellenti sigari, insieme a rum e cioccolato. Avendo molto più tempo di ora, riuscivo a correre per 50-60 km a settimana e il fumo manco lo sentivo....
Credo di aver smesso appena in tempo e sono fiero di me, anche se ho preso 20 kg. Sono passati 2 anni e mezzo, mi è nato un altro figlio che posso coccolare la sera senza sentirmi addosso alle dita la puzza di nicotina e di carta bruciata.
Chiunque può smettere di fumare, basta decidersi e farlo. Io mi sono fatto aiutare da un corso Allen Carr e con me fa funzionato: spenta l'ultima sigaretta la sera, dall'indomani non ho fumato più.
Posso dire che ho sempre avuto la consapevolezza dei pericoli ma ho preferito assecondare il vizio e per anni mi sono crogiolato nell'indulgervi in tutte le maniere. Persino quando, a poco più di 40 anni, mi hanno dovuto operare di cataratta (il fumatore sistemico ha un'incidenza della caratta giovanile superiore del 300% rispetto al non fumatore.....)
Ma una delle molle che mi ha sfatto smettere è capire quanto ci hanno guadagnato le multinazionali, sulla pelle di tanti padri, madri e figli. Ammazzati come mosche dalle cento diverse mallattie diverse portate dalle sigarette, il cui uso i maiali assassini delle multinazionali hanno saputo negli anni promuovere e difendere in tutti i modi leciti e leciti più astuti e insidiosi.
Dico alla dr.ssa Vicari che si deve vergonare per quello che ha scritto e le auguro di cuore di non dover mai piangere qualcuno morto di cancro al polmone (o alla gola, o alla lingua, o alla vescica).
A voi fratelli suggerisco di sostituire la sigaretta con un pensiero felice: pensate a un bel culo o a un bel paio di tette, al viso dei vostri figli se li avete o di vostra madre o di vostro padre quando vi portava allo stadio. E buttate quella merda nel cesso e dimenticavela: è molto più facile farlo punto e basta e non pensarci piuttosto che avventurarsi in meditazioni filosofiche.