Bella questa.
Non ricordo chi diceva che il problema di Caicedo fosse stato tutto nella ciavatta tirata a Crotone, forse Pablo Honey.
Non sbagliava. Credo che scrivere una roba del genere chiuda un po' il dibattito, nel senso che se si ritiene Caicedo il responsabile della nostra fallita qualificazione in Champions i casi sono solo due:
1) non si è vista una sola partita della Lazio nella passata stagione
2) il calcio non è esattamente la materia in cui si è più ferrati. Non è una colpa eh, ma almeno l'umiltà di ammetterlo.
Io in piu' aggiungerei una considerazione (speriamo) definitiva.
Gia' dai tempi di Klose, a questo punto del calcio-mercato, irrompeva la preoccupazione di non aver comprato un vice che dovrebbe essere bono, pronto e che non rompa il cazzo al Mister se marcisce in panchina. Considerando che questo problema, di atavica origine, non e' ancora stato risolto e che lo stesso problema accomuna qualsiasi squadra che ha un centravanti forte, dovrebbe sorgere spontanea la domanda: e' risolvibile?
La risposta e' chiaramente no, per due motivi.
Il primo motivo e' l'inesistenza di questo profilo; trovare un giocatore dalle buone qualita' che accetti di fare panchina senza possibilita' di reale concorrenza (perche' e' di questo che si tratta nel caso di Immobile) ma solo se il titolare in questione e' infortunato e' impossibile. Un Lasagna qualsiasi, che pur avendo raggiunto il suo piu' alto punto professionale nell'Udinese, non verra' mai a fare la muffa in panchina seppure in una squadra di miglior livello.
Nessun giocatore che non abbia piu' di 28-29 anni accettera' di andare in una squadra dove sapra' che non potra' mai ambire ad un posto di titolare, neanche se segnasse un gol a partita nelle poche occasioni che gli verranno concesse. Esistono solo i profili alla Caicedo, niente di meglio.
Il secondo motivo, meno ufficiale ma temo reale, e' la volonta' della punta titolare nel non voler avere un vice "troppo ingombrante", volonta' che seppur ingiusta risulta comprensibile ed accolta dalla societa', in quanto l'attaccante e' come il portiere, sono ruoli particolari dove la serenita' e' fondamentale.
L'attaccante se non segna per tre partite di fila (cosa normale) non puo' sentirsi minacciato dalla riserva che scalpita; pochi riescono a reggere questa pressione e sicuramente Immobile non e' tra questi avendo gia' vissuto tale espereinza al tempo del Borussia dove oltre ai normali problemi di ambientamento, il nostro Ciro ha dovuto combattere contro la figura sempre piu' invadente di Aubameyang che in poco tempo gli ha soffiato il posto.
Risultato: Immobile sembrava non sapesse piu' segnare.
Ragion per cui come gia' detto piu' volte, La Lazio non dovrebbe cercare vice, deve trovare un ottima seconda punta che possa giocare con e senza Immobile ed anche insieme a Caicedo.
Keita era perfetto.
Se si pensava con Correa di aver risolto questo problema, secondo me si e' preso un grosso abbaglio.