mio suocero parla solo del tempo. in senso atmosferico, non filosofico. in quell'ambito, devo dire che spazia. parte di solito la mattina con le previsioni per la giornata sopra casa sua e in altri posti a lui cari e/o di cui si parla nelle news. tipo stamattina mi diceva che tempo fa a smirne. poi segue la dinamica delle previsioni nel corso della giornata in posti vari. fino alla sera, quando ci aggiorna sulle previsioni per la notte con spoilers sul giorno dopo, sempre in luoghi vari. negli intermezzi, che sono almeno un paio al giorno, parla delle difficolta' che il tempo atmosferico crea. tipo, all'efficienza degli scambi (nel senso dei binari dei treni). oppure delle difficolta' nel fare previsioni affidabili. i famosi 5 giorni di anticipo per previsioni affidabili sono un leit motiv. oppure della tecnologia commerciale legata al tempo atmosferico. termometri, igrometri, barometri, all-in-one, roba cinese, indiana, americana, ultime uscite, weather stations in offerta su amazon. ha una certa eta'. ora e' in pensione ma prima faceva politica. mi dicono pero' che e' sempre stato cosi', il tempo atmosferico lo appassiona proprio. stasera l'ho beccato che fissava sto termometro multifunzione che ha appeso in salotto. se lo stava studiando proprio, era presissimo. temperatura interna, esterna, umidita', previsioni, statistiche. 10 minuti sara' stato li' davanti. allora, dopo 3 giorni (piu' molti altri in passato), ho deciso di dirgli "certo che il tempo ti appassiona proprio". cosi', sorridendo, prendendolo un po' per il fondelli come ogni tanto faccio. si e' girato e mi ha spiegato per una ventina minuti che il tempo atmosferico e' basilare, era la cosa fondamentale nelle societa' contadine, che gli egizi gia' facevano previsioni, che i greci facevano previsioni sui venti, che essere interessati al tempo e' una cosa normale, significa vivere in simbiosi con il pianeta, e' l'essere disinteressati a essere mostruoso. eccetera. cosi' e' quando vado dai suoceri.