Forse se la domanda la fai ad un interista di Barletta, ti risponde come dici tu. Ma Barletta (o Vigevano o Canicattì) sono “provincia” e ci si ragiona da provinciali.
Posso dire una banalità?
Per me noi viviamo un problema anomalo rispetto al resto d'Italia: ovunque i derbies sono meno "problematici" rispetto a Roma.
Il motivo? Per me i numeri.
A Genova e a Milano il numero di sampdoriani, genoani, interisti e milanisti è più o meno uguale. Sono numeri equilibrati che rendono il clima in città meno avvelenato.
A Torino addirittura sono più i torinisti degli juventini, ma lì c'è anche un discorso di Branding e di notorietà che esula dal tifo localizzato.
Da noi ci sono due realtà che sarebbero anche simili in termini di risultati sportivi e di modo di tifare (mi riferisco alla passione, alla sanguignità tipica dei romani, allo sfottò che spesso sfocia nel conflitto fideistico), ma che hanno il grosso problema del numero. Una squadra è storicamente elitaria, proveniente da una storia speciale e da caratteristiche uniche in tutto il panorama calcistico italiano (e forse internazionale), l'altra è stata creata appunto per diventare la squadra del popolo, il simbolo della massa arrogante, il riscatto degli ultimi che messi tutti insieme si sentono primi, proprio perché non hanno un contraltare numerico che possa stemperare le loro fughe in avanti, sia in termini di aspettative che di prepotenza.
E ovviamente il loro numero tende ad includere anche larghe schiere di indifferenti e di simpatizzanti, che buttati dentro al calderone provano piacere a dileggiare gli avversari, quasi come se fosse un mantra a cui dedicarsi per sentirsi parte di qualcosa. D'altronde lo dice anche il loro inno.
Ecco, i numeri sono l'elemento discriminante in positivo per noi (ci sentiamo popolo, ci sentiamo gruppo, ci sentiamo "squadra") e in negativo per il confronto con loro (siamo di meno, quando siamo divisi come negli ultimi anni veniamo sbeffeggiati con più facilità, veniamo più facilmente messi all'angolo a livello mediatico e politico).
Ecco perché sarebbe importante invece recuperare unione e coesione, perché solo così possiamo difendere il nostro territorio e rendere il nostro enclave un fortino inviolabile (e invidiato).