Un (bel) po' di considerazioni sull'ultimo bilancio della Lazio.
Ho provato a sintetizzare sia gli aspetti economici che quelli patrimoniali e finanziari, per mostrare come tutto sia collegato. Il link alle figure è in fondo.
Nei club di calcio il monte ingaggi lordo è ritenuto una buona proxy della qualità della rosa. Nel 2022 quello della Lazio ha raggiunto 96 mln €, valore più elevato di sempre (i dati 2020 e 2021 sono analizzati in media a causa dello slittamento della stagione 19/20).
La crescita del monte ingaggi biancoceleste si è accompagnata a quella del costo annuo per cartellini (dato dagli ammortamenti, cioè dal prezzo cartellini dei calciatori diviso anni di contratto). Ingaggi lordi e ammortamenti costituiscono insieme il costo annuo della rosa.
Nel 2022 il costo della rosa della Lazio era pari a circa 128 mln €. Si tratta di un valore quasi triplo rispetto a quello del 2010. Ciò mostra un chiaro percorso di crescita, che si è rafforzato soprattutto a partire dal 2018.
Il modello di gestione della Lazio è basato sull'equilibrio tra costi e ricavi. Ciò si evidenzia dal confronto degli andamenti del costo della rosa e del complesso dei ricavi. Tali andamenti sono sostanzialmente allineati fino allo scoppio della pandemia, poi divergono.
A partire dalla pandemia, nonostante lo shock sui ricavi, la Lazio ha mantenuto la politica di crescita della squadra. Ciò ha determinato un aumento del rapporto tra costo rosa e ricavi. Questo indicatore fa parte del nuovo FFP Uefa che prevede, a regime, un limite del 70%.
L'andamento divergente di costi e ricavi ha prodotto un peggioramento dei risultati d'esercizio: gli ultimi tre bilanci sono stati chiusi tutti in perdita. Nel complesso, tali perdite sono risultate tuttavia contenute e non hanno determinato nessun problema di copertura.
La capacità della Lazio di sopportare le perdite d'esercizio post Covid (senza dover ricapitalizzare) è evidenziata dall'andamento del patrimonio netto della capogruppo. Questo, dopo tre esercizi in rosso, resta ampiamente in territorio positivo (59 mln € a giugno 2022).
Un club basato sull'equilibrio costi ricavi non può per definizione essere stabilmente in perdita, a differenza dei club di proprietà ricche, che possono ricapitalizzare e a cui la FIGC ha, per questo, permesso di cumulare grosse perdite, falsando la competizione sportiva.
Di conseguenza, l'unico modo che la Lazio ha per crescere ancora in futuro e ridurre il gap con le altre squadre di vertice è legato all'andamento dei suoi ricavi. Più precisamente, per continuare a crescere bisogna incrementare stabilmente i ricavi.
Nel 2022 i ricavi tipici (diritti tv, botteghino, sponsorizzazioni e pubblicità, merchandising) della Lazio erano pari a 136 mln €. Il 63% del totale è riferito ai diritti tv; il 18% riguarda sponsorizzazioni; meno del 10% al botteghino; appena l'1% al merchandising.
I ricavi da diritti tv, preponderanti, hanno contribuito quasi per intero alla crescita dei ricavi tipici della Lazio nell'ultimo decennio. Ma la capacità della Lazio di accrescere tali ricavi è bassa: essa è legata al raggiungimento delle competizioni UEFA più redditizie.
Per la restante parte, i diritti tv riflettono criteri di distribuzione tra club prestabiliti. L'incremento (auspicabile) del prossimo contratto, pur accrescendo il fatturato della Lazio, amplierà ulteriormente anche il divario di fatturato tra Lazio e club di vertice.
Per ridurre lo svantaggio competitivo serve incrementare le altre fonti di ricavo. A tale proposito, il fatturato di sponsorizzazioni e pubblicità ha mostrato negli ultimi tre anni un ritmo di crescita incoraggiante (con chiara inversione di tendenza rispetto al passato).
Resta purtroppo storicamente basso il contributo del botteghino, anche al netto degli effetti della pandemia. Ci si attende tuttavia un miglioramento nell'esercizio corrente, in cui la Lazio ha messo a segno la migliore campagna abbonamenti di sempre dell'era Lotito.
Molto migliorabile è, in particolare, il fatturato da merchandising (ricavi per 1,8 mln € nel 2022, in crescita). Naturalmente, i ricavi da botteghino, merchandising, sponsorizzazioni e pubblicità beneficerebbero molto dalla costruzione di uno stadio di proprietà.
Nella strada che conduce a maggiori ricavi un ruolo potenzialmente molto importante è svolto dalle plusvalenze da player trading. Questa componente di ricavo (non tipico) è stata finora sfruttata pochissimo dalla Lazio: in media, ha contribuito per circa 17 mln € l'anno.
Per apprezzare il contributo potenziale di un maggior ricorso alle plusvalenze basta confrontare la dimensione dei ricavi da player trading con il complesso dei ricavi tipici. Attualmente le due componenti sono, nella media dell'ultimo decennio, in un rapporto di 1 a 6.
In presenza di costi cresciuti più dei ricavi, nel periodo post Covid la Lazio ha fatto crescente ricorso al debito. In particolare, le passività non finanziarie si sono attestate a 196 mln € a giugno 2022, riflettendo soprattutto l'incremento dei debiti tributari.
Dinanzi a debiti tributari in crescita, quelli finanziari sono rimasti pressochè invariati e molto bassi (e quindi anche oneri finanziari bassi). Ne ha risentito negativamente la situazione di liquidità, con l'IdL (calcolato in modo simile a quello FIGC), ancora in calo.
Tutte le figure sono qui:
https://twitter.com/LeastSquares71/status/1601236373524320257?t=i5QTSskbN_7i4C6JE1lHQQ&s=19