Quando i numeri saranno più clementi (e, mia opinione, ci vuole un altro mese) si potrà pensare a una rapertura graduale delle attività, chi lavora a casa dovrà continuare a farlo, le misure di distanziamento sociale vanno mantenute, bar, ristoranti, cinema, uffici e negozi dovranno operare con accessi contingentati. Anche sull'autobus e sulla metropolitana si dovranno rispettare le distanze. Chi entra in Italia dall'estero, per terra, mare o aria, prima di circolare liberamente si fa la quarantena se no non entra, e , analizzando la situazione epidemiologica, anche gli spostamenti interni vanno monitorati. Gli anziani e i malati con altre patologie vanno protetti quanto più possibile e si deve continuare ad usare guanti e mascherine. Intanto tamponi a tappeto e analisi anticorpale per individuare gli immuni. Lo Stato pensi ad aiutare chi è in difficoltà non solo facendo altro debito ma iniettando capitali nella piccola impresa anche a costo di intaccare i grandi capitali e le rendite finanziarie, pensare a un’imposta patrimoniale non è peregrino. All’interno di questa cornice si può anche pensare ai modi di riprendere l’attività calcistica.